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Campagna per l`Iraq e porcherie telematiche

30/09/2003

Notiziario del Campo Antimperialista 29 settembre 2003


Notiziario del Campo Antimperialista 29 settembre 2003

itacampo@antiimperialista.it


"L`Iraq ਠil fronte principale. I nemici della libertà  ci oppongono laggiu` una resistenza disperata e devono essere sconfitti". G.W. Bush


Questo Notiziario contiene:


1. 10 Euro a testa per la resistenza Irachena
2. Carovana internazionale in Iraq
3. Aderiamo alla manifestazione per l`Iraq del 6 dicembre
4. Porcherie...Grimaldi cerca lavoro
5. Ultimi importanti aggiornamenti sul nostro sito


1. 10 Euro a testa per la resistenza Irachena


Tanti, tantissimi, comprendono che la resistenza irachena contro gli occupanti imperialisti e` giusta e legittima. Molti vorrebbero fare qualcosa di concreto per sostenerla. Venendo incontro a questa esigenza, assieme ai compagni iracheni, abbiamo lanciato una campagna internazionale di sosttoscrizione. La Resistenza e` ai suoi primi passi, e` nella fase delicata, embrionale, in cui deve raggiungere una piu` ampia massa critica e unirsi in un fronte unito, creare una comando generale. In questo contesto e` piu` che mai importante l`appoggio internazionale. Le maniere per esprimere questo sostegno sono molte, ma esse devono essere concrete, tangibili. Per questo invitiamo chiunque abbia a cuore la causa della liberazione dell`Iraq a sostenere la campagna a favore della Resistenza irachena. Come in altri paesi anche in Italia abbiamo aperto un Conto Corrente Postale. Per chi voglia farlo da un ufficio postale usi queste semplici coordinate:

Emanuele Fanesi, CCP n. 46676698.
Nella causale specificare: IRAQ.

Per chi voglia fare un bonifico bancario:
Emanuele Fanesi, CCP n. 46676698. CIN: Q - Cod. ABI:07601 - CAB: 03000 -
Nella causale specificare: IRAQ.

La cifra raccolta sara` devoluta alla Alleanza Nazionale Irachena (Opposizion,e Patriottica), il cui Presidente e` Jabber al Kubaysi, al tempo fondatore del partito Baath, dalla meta` degli anni `70 noto oppositore di sinistra del regime di Saddam Hussein. Garante di questa raccolta e` il compagno Awni Al Kalemji, primo rappresentante all`estero della Resistenza. Il compagno Awni fondo` negli anni `60, assieme a George Habash, il movimento panarabista Quamiyun, da cui poi nacque il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina. Awni fu arrestato durante il governo di Arif e proprio in carcere conobbe Saddam Husein, il quale, una volta giunto al potere, lo costrinse all`esilio in quanto contrario al suo colpo di Stato.


2. Carovana internazionale in Iraq


Quello che si e` fatto per l`Intifada dobbiamo adesso essere in grado di farlo per la Resistenza irachena.
Su invito dei compagni iracheni il Campo Antimperialista sta componendo e organizzando una delegazione internazionale che tentera` di recarsi in Iraq l`ultima settimana di novembre. Scopo della delegazione e` portare a viso aperto la diretta solidarieta` a tutte quelle forze sociali, politiche, culturali e religiose che si oppongono all`occupazione armata e il cui status legale, gia` precario, e` minacciato ogni giorno che passa dagli invasori. Migliaia di persone sono state rinchiuse in campi di concentramento, con l`accusa, spesso infondata, di fiancheggiare della Resistenza. Decine e decine di intellettuali sono stati arrestati. Ogni manifestazione di protesta e` repressa manu militari. In ogni citta` gli occupanti promuovono una capillare caccia all`uomo. Non solo gli antimperialisti, tutti coloro che si sono mobilitati contro l`aggressione, che ritengono l`occupazione illegittima, illegale e ingiusta, hanno il dovere di non lasciare sole le forze che in Iraq si battono per la liberta`. Il nostro silenzio non sarebbe neutrale, e` un aiuto per le truppe mercenarie di Bush, Blair e Berlusconi.
Una comitato composto da rappresentanti della societa` civile irachena accogliera` la nostra delegazione ai confini giordani, per poi accompagnare il convoglio fino a Bagdad. Non e` affatto certo che gli occupanti, in barba alla loro decantato rispetto per la democrazia, facciano passare il nostro convoglio. Per questo c`e` bisogno che la delegazione sia numerosa e integri giornalisti, intellettuali noti, persone con incarichi istituzionali. Facciamo dunque appello a chiunque abbia a cuore le sorti della Resistenza a diffondere questo appello e a segnalarci la propria disponibilita`.


3. Aderiamo alla manifestazione per l`Iraq del 6 dicembre


Durante il Campo Antimperialista svoltosi ad Assisi e` nata l`idea di svolgere, il 6 dicembre prossimo, una manifestazione nazionale a favore del popolo iracheno che resiste. Subito un centinaio di persone, di diversa provenienza e orientamento, sottoscrivevano un breve appello, concordavano che bisognava spezzare l`inammissibile omerta` da parte delle forze di sinistra e pacifiste. I firmatari convenivano poi che la manifestazione dovra` essere aperta, orizzontale e autoconvocata. L`appello ha ricevuto presto piu` di trecento adesioni, a dimostrazione che in tanti sentono l`urgenza di fare qualcosa a favore del popolo iracheno, di segnalare l`aperto ripudio dell`occupazione anglo-americana e la servile posizione del governo italiano. Il Campo antimperialista, nel rispetto del carattere autoconvocato della manifestazione, aderisce a questa proposta e si attivera`, pur con le sue modeste forze, affinche` essa sia un successo. Ognuno capisce chi fara` salti di gioia in caso di fallimento, il governo Berlusconi, le destre ma pure chi, nel centro-sinistra, ha nei fatti perorato la *guerra breve*, ovvero la vittoria angloamericana (sono gli stessi che nel marzo `99 portarono l`Italia nella guerra d`aggressione alla Jugoslavia).
Chi volesse ricevere l`appello, e aderire alla manifestazione, scriva a: IRAQlibero@libero.it


4. Porcherie... Grimaldi cerca lavoro


"Ebbene dietro a questa fetida impresa della manifestazione per l`Iraq del 6 dicembre sta tutto il rottame nazifascista degli anni`60 e `70, erede della X Mas, di Ordine Nuovo, di Terza Posizione, di Freda, di Avanguardia Nazionale, Rauti, Delle Chiaie, ora nobilitato dalle fumisterie post destra-sinistra del "filosofo" identitarista delle piccole patrie (vedi Lega) Costanzo Preve." Fulvio Grimaldi, 26/9/03

Questo e` soltanto uno dei tanti messaggi ingiuriosi con cui Fulvio Grimaldi, martellando su varie liste telematiche, sta tentando di sabotare la *fetida impresa fascista* della manifestazione prevista il 6 dicembre prossimo. Ognuno ha il diritto di contrastare, se crede, una proposta di mobilitazione. Si puo` bocciarla per i suoi contenuti antimperialisti, o per il metodo autoconvocato e unitario con cui e` portata avanti. Grimaldi non contesta ne` l`uno ne` l`altro. Nel tentativo di far fallire l`iniziativa egli ha scelto la strada più breve: quella della calunnia. La calunnia ha alcuni vantaggi: viaggia velocissima, come il veleno agisce in modo fulmineo, soprattutto sugli ingenui, delegittima i suoi bersagli infangando la loro dignita`, esonera il calunniatore dal dover provare cio` che insinua, obbligando invece l`accusato a dover dimostrare lui la sua innocenza. La calunnia ha un solo antidoto: la verita`. La verita` pura e semplice e` che non ci sono fascisti tra i promotori della manifestazione del 6 dicembre. Siamo dunque preoccupati? No.
Ogni persona che conosca il movimento sa bene chi e` Grimaldi: uno squadrista della penna, un sicofante dedito all`uso sistematico della denigrazione pur di sputtanare i suoi avversari e di far fallire ogni benemerita iniziativa ove essa non sia patrocinata dal suo partito (anzi dalla sua confraternita) e in cui egli non figuri come protagonista. Non siamo preoccupati quindi, perche` egli si e` giocato da tempo gli ultimi spiccioli della sua rispettabilita` politica e morale. Se fossimo paranoici come lui, se credessimo come lui che ci sono complotti della CIA/MOSSAD dappertutto, se usassimo i suoi stessi parametri, dovremmo pensare che si e` venduto a Berlusconi, il quale certo non puo` sopportare l`idea che proprio in Italia si svolga la prima manifestazione in appoggio alla Resistenza irachena. Tranquilli, non e` cosi, Grimaldi e` solo un poveraccio che dopo essersi montato la testa, e` disperato poiche` l`ha persa, e non sa dove ne` quando. Cosi, dato che nessuno se lo fila, visto che il suo specifico peso politico e` prossimo allo zero, visto che nel suo stesso ambiente e` considerato uno scemo, ogni tanto, usando gli squallidi trucchi del mestiere di giornalista, combina qualche casino, allo scopo di fare scoop, di attirare su di se l`attenzione. Tra le tante patologie di cui e` affetto (e chi lo frequenta sa bene quali sono), egli c`ha infatti quella del narcisismo.
Ci siamo ovviamente chiesti se vi siano ragioni politiche dietro al suo attacco isterico. Che ce l`ha col Campo lo sappiamo: egli non riesce a tollerare (e` un intollerante sfrenato) che ci sia chi, pur difendendo strenuamente la Jugoslavia, abbia detto che se Milosevic e` caduto in quella maniera penosa vuol dire che il suo regime era marcio. Ne` puo` rispettare chi, pur difendendo incondizionatamente l`Iraq (anche con Saddam al potere), ha denunciato il suo dispotico regime come la vera causa politica della fulminea vittoria militare americana. Per Milosevic e Saddam Hussein il nostro nutre invece un vero e proprio idolatrico culto della personalita`, per cui, chiunque osi criticare e` certamente un agente della CIA. Fosse che a Grimaldi non va giu` che noi organizziamo una manifestazione per l`Iraq assieme a chi si e` opposto a Saddam e ha conosciuto le sue *democratiche* galere? Si, certo, deve essere anche per questo.
Ma la vera ragione sta da un`altra parte. E` che, essendo giornalista disoccupato, cerca disperatamente lavoro. Sputtanato come pochi per le sue pittoresche posizioni politiche, per la faziosita` con cui le difende e per la maniera immorale con cui denigra i compagni (spesso i suoi stessi compagni), egli cerca ora, attaccando il Campo antimperialista, di rifarsi la verginita` perduta. Gli ambienti in cui Grimaldi deve riaccreditarsi come persona a modo sono quelli ulivisti, quelli di Rifondazione (che l`ha recentemente cacciato da Liberazione). Siccome abbiamo condotto battaglie che hanno infastidito molti, il PRC tra questi, egli deve avere pensato che siamo un bersaglio facile, l`ideale capro espiatorio per darsi una verniciata politicamente corretta. Egli ritiene, cosi facendo, di poter essere riciclato e riaccolto nella sua tribu` salottiera come figliol prodigo. Berlusconi barcolla, si sente la puzza di elezioni anticipate, l`Ulivo tornera` presto al governo, con Rifondazione dentro. Come puo` un megalomane narciso perdere questa favolosa opportunita`? Per essere riassunto da Curzi? Si, certo, ma mica nel suo modestissimo quotidiano! piuttosto nella RAI, dato che l`ineluttabile spartizione partitocratica prevedera` una quota anche per il PRC. Quale migliore prova e garanzia di affidabilita` politica ulivista (per uno accusato di essere *troppo* antimperialista) che dare addosso a chi, come noi, si e` guadagnato sul campo un ruolo di punta nel movimento?
Tutto questo casino, la piu` virulenta campagna di calunnie a sinistra degli ultimi decenni per cosi poco? No, anche per qualcos`altro. Egli deve infine camuffare, con furenti schiamazzi *antifascisti*, la capitolazione sua, del suo partito e della sua corrente, ai bombardieri ulivisti che egli, al riparo della collocazione a sinistra del PRC, ha insultato per anni in modo accanito. Se fosse coerente con tutto quanto ha predicato in questi anni, davanti all`inciucio Ulivo-PRC, dovrebbe uscire da questo partito. E invece che fa? Egli spara a sinistra per coprire la sua virata a destra. Poiche` sa bene che noi non abbocchiamo al canto delle sirene antiberlusconiano e che saremo acerrimi oppositori del governo di Prodi-D`Alema. Quello del Grimaldi e` dunque un disonesto attacco preventivo, preso in appalto da chi si prepara a tornare al governo per fare qualche altra guerra d`aggressione. Gli avversari del centro-sinistra+PRC debbono essere screditati, questo e` il punto. Come? Nella maniera che fa piu` presa sugli stolti: che saremmo in combutta coi fascisti (sic!). Altro quindi che *smascherare* il Campo. Qui va denunciato il tentativo ulivo+PRC di tornare al governo arruolando come ausiliari pezzi del Movimento e della sinistra antagonista, a cui fa da pendant quello di bollare chiunque si opponesse a questo esito come... *fascista*. Insomma, una colossale porcheria politica. Chi abbocca e` perduto!

Il Comitato Politico della sezione italiana del CAMPO ANTIMPERIALISTA


5. Ultimi aggiornamenti sul nostro sito


Naviga nel sito de Campo Antimperialista. Nella sezione italiana:
www.antiimpieralista.org/it/

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Un Feddayn palestinese racconta la sua esperienza nella battaglia di Baghdad

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