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Notiziario del Campo Antimperialista 2002 del 6 Agosto

11/08/2002

Una grande lezione

Notiziario del Campo Antimperialista .... 6 agosto 2000

6. ... scontro

Mentre dal Campo si comunicano che il Concerto e` in corso (nonostante il diluvio pomeridiano) e che tutti i compagni dei gruppi di vigilanza sono attivi allo scopo di evitare ogni tentativo di provocazione poliziesca...
... la polizia cerca di opporsi all`ingresso dei compagni nel Sacro Convento. Siamo nel cuore della notte ma i giornalisti sono li, anche le TV. I compagni riescono, nonostante i cordoni, grazie alla loro pressione a bucare il cordone e a farne penetrare cinque o sei. L`azione respinge il tentativo di portare via il compagno J. Ci dicono che esce l`avvocato per comunicazioni. L`avvocato ci comunica che all`interno del Sacro Convento si era raggiunto quest`accordo: il Prof. J. sarebbe stato accompagnato in Questura oltre che dall`avvocato, da un nostro compagno, da un Padre francescano
ALLO SCOPO DI POTER COMPILARE LA RICHIESTA DI ASILO POLITICO, RICHIESTA LA QUALE, SECONDO IL PARERE DEI NUMEROSI AVVOCATI CONSULTATI DURANTE LE ORE DI massima tensione, annula il provvedimento amministrativo di espulsione coatta.

7... inganno

questo a noi tutti andava bene, anzi benissimo. Tuttavia siamo tutti molto tesi (ci arrabbiamo anche con l`avvocato perche` mentre lui comunicava queste cose scopriremo che portavano via J. da un`uscita secondaria. Nuovo parapiglia. Urliamo e protestiamo: J. era entrato dalla porta principale come un antifascista e un antimperialista, era umiliante che fosse sottratto ai compagni, alla possibilita` di comunicare con la stampa, fatto uscire come un delinquente dai sotterranei...

8. ... il peggio

deve ancora venire. Dalla Questura il compagno del Campo incaricato di seguire J., ci dice che non gli stavano sottoponendo alcun modello per la richiesta di asilo politico. Ci dice che gli consegnano il provvedimento di espulsione come cittadino indesiderato che gia` gli mostrarono due anni fa. Il suo volo partiva da Malpensa il giorno dopo (lunedi 5 agosto) alle 13,30. I compagni ora si chiederanno cosa facesse l`avvocato di J.. Egli non e` stato all`altezza. Ma di questo avremo modo di chiarire. Riusciamo a comunicare con J. in Questura. Ci dice che e` stato vittima di un grande imbroglio, di un inganno, che la sua decisione e` quella di accettare comunque, sepure obtorto collo, l`accompagnamentro coatto, ma di volere ritornare in Europa, per un ricorso contro questa espulsione e chiedere nuovamente l`asilo politico. Davanti a questa fatti che fare? Prieto ci stava praticamente chiedendo di non ricorrere a forme di lotta estreme (che sarebbero state plausibili solo se lui avesse deciso di farlo). La linea da lui scelta era quella: 1. opporsi al decreto di espulsione coattiva, 2. chiedere per vie legali l`asilo politico in Italia.

9. ...Il Campo va avanti

Domenica notte al Campo la tensione era ancora altissima. Nessuno era andfato a dormirez, tutti attendevano di sapere gli sviluppi. Si era si evitato per un pelo l`attacco di forze ingenti di polizia, ma il Campo era letteralmente accerchiato. Numerosi posti di blocco filtravano ogni auto che si dirigeva al camping. Nonostante la tensione i compagni delle varie brigate di lavoro stanno al loro posto e la mattina del lunedi il Campo inizia con la prevista tavola rotonda sul dopo 11 settembre e il declino della democrazia in Occidente. Tendone stracolmo di gente. Mentre l`ufficio stampa brulica di giornalisti della carta stampa a e TV, all`Internet Point i compagni cercao di riattivare il sito web attaccato, anella libreria i compagni discutono e al bar, i soliti ritardatari fanno colazione e si scambiano le opinioni sui fatti del giorno prima, e si sentono le piu` diverse lingue, il francese ma anche l`arabo, l`inglese e il turco, il tedesco e il russo....
Dopo la prova di determinazione che ha respinto l`arroganza dell polizia i compagni tutti si sentono non solo piu` forti, ma piu` sereni. L`atmosefra della giornata dipo la battaglia e` caratterizzata dalla serenita`, anche a acausa del grande risalto che vediamo sui giornali e sulle TV.
Ora, almeno, i cittadini non discutono --come avrebbe voluto Libero di Feltri-- se siamo gli assassini di D`Antona, se siamo brigatisti terroristi. Semmai siamo fratelli di chi voleva accoppare Pinochet. Feltri voleva metterci sul banco degli imputati come terrroristi-brigatisti, noi siamo riusciti a ribaltare il piano del discorso, a far parlare la gente di antimperialismo e del diritto degli antifasciti di abbattere con ogni mezzo dittature sanguinarie e tiranni imperialisti.