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LETTERA APERTA DI JAMES PETRAS AL PRESIDENTE SARKOZY SULLO SCAMBIO UMANITARIO DI PRIGIONIERI

21/12/2007

Traduciamo e diffondiamo questa importante e chiarificatrice lettera aperta, scritta pochi giorni fa dal noto intellettuale statunitense James Petras al presidente francese Nicolas Sarkozy.

Petras, conosciuto in tutto il mondo per la sua schiettezza e lucidità 
d'analisi, ਠda anni impegnato nell'approfondimento e nel monitoraggio
dei processi di resistenza e liberazione latinoamericani. E' autore di
diversi articoli, saggi e libri, gli ultimi dei quali sono "Il potere
d'Israele negli Stati Uniti" (2006), "Dirigenti e diretti nell'Impero
Nordamericano" (2007) e "Le multinazionali sul banco degli imputati"
(2007).

Per ulteriori info: http://www.abpnoticias.com/ e http://petras.lahaine.org/

Commissione Informazione dell'Associazione naz. Nuov a Colombia

www.nuovacolombia.net

LETTERA APERTA DI JAMES PETRAS AL PRESIDENTE SARKOZY SULLO SCAMBIO UMANITARIO DI PRIGIONIERI

Ho letto con gran interesse la sua lettera al leader delle FARC, Manuel Marulanda. Condivido con Lei l'impulso umanitario per mettere fine alla detenzione dei prigionieri politici in Colombia. Tuttavia, siamo chiari, realisti e di principio in merito a questo tema: la libertà  dei prigionieri politici in potere delle FARC dipende da un quid pro quo (dare e ricevere), ossia dalla liberazione dei combattenti della resistenza delle FARC imprigionati nelle carceri dello Stato colombiano.

Il Suo drammatico e molto pubblicizzato intervento ha attirato l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale sui prigionieri detenuti dalle FARC, ma non menziona la difficile situazione dei colombiani prigionieri politici del governo, torturati e trattati brutalmente da un Presidente i cui soci congressisti più prossimi sono in attesa di essere processati per i loro legami, di vecchia data, con gli squadroni della morte paramilitari e narcotrafficanti.

Iniziamo da capo, Presidente Sarkozy. Se Lei vuol essere un mediatore onesto o un leader umanitario coerente, deve agire in modo imparziale con spirito di reciprocità . Fino ad oggi ha agito in modo unilaterale, cosa che non porta ad una soluzione positiva per lo scambio di prigionieri. Nel suo breve e molto propagandato appello, Lei non si ਠcomportato in buona fede ed in modo equanime.

Ad esempio, all'inizio di dicembre Lei ha lanciato un appello "solenne" alle FARC (concretamente al loro Segretario Manuel Marulanda), chiedendogli di liberare unilateralmente i prigionieri, compresa Ingrid Betancourt, senza fare un appello parallelo al Presidente Uribe affinchà© liberasse i prigionieri, compresi quelli detenuti negli Stati Uniti. Il Suo appello sembra più un inganno pubblicitario, col suo fondo vuoto e la sua teatrale "solennità ". Tentando di far ricadere su Marulanda la responsabilità  "per la vita di Ingrid", crede forse che il più astuto e leggendario leader guerrigliero dell'America Latina si farà  intimidire dalla Sua retorica? La Sua doppia morale coloniale non convince nessuno, e indubbiamente non fa avanzare il processo di negoziazione. Le sue posizioni etiche potranno deliziare alcuni filosofi ex-maoisti del medioevo a Parigi, ma sono fuori luogo nel trattamento nei confronti di seri e coerenti rivoluzionari.

Mi permetta di suggerire, giacchà© ha sviluppato una relazione carnale col Suo "buon amico" e Presidente Bush, di indirizzare il Suo fascino verso di lui e di dirgli di rimandare in Colombia i due dirigenti delle FARC come parte dell'interscambio di prigionieri, in cambio dei tre statunitensi che lavoravano in operativi controinsorgenti e che si trovano in una prigione delle FARC.

La reciprocità , signor Presidente, ਠuna condizione obbligatoria nei negoziati tra uguali.

In secondo luogo, Lei ha pubblicamente condannato i "metodi" e gli "obiettivi" delle FARC, ma non quelli di Uribe. La verità  à¨ che questo non ਠil modo di iniziare dei negoziati. Si da l'apparenza che Uribe sia un politico democratico, contrariamente a quanto detto dalle Nazioni Unite, dai colombiani, dall'Organizzazione degli Stati Americani, dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro e dai rapporti sui diritti umani che documentano che la Colombia à¨, a causa del terrorismo di Stato, il luogo più pericoloso del mondo per giornalisti, sindacalisti, avvocati difensori dei diritti umani e leaders contadini.

Presidente Sarkozy, ਠpresuntuosa da parte Sua la messa in discussione morale delle credenziali delle FARC, giacchà© Lei ed il Suo Ministro degli Esteri, De Kouchner, avete dato un appoggio incondizionato allo Stato d'Israele nonostante sia risaputo il fatto che esso mantiene in prigione oltre 10.000 prigionieri politici, molti dei quali non sono mai stati accusati e processati e la cui maggior parte ਠstata brutalmente torturata. Un regime come il Suo, il cui Ministro degli Esteri appoggia lo strangolamento economico (taglio di alimenti, medicine, acqua ed elettricità ) di tutto un popolo a Gaza, ed il bagno di sangue che gli USA hanno fatto in Iraq, non ha autorità  morale per dare conferenze su "metodi" ed "obiettivi". Mi permetta di riferirmi a questo punto, signor Presidente: le FARC nà© mantengono incarcerati 10.000 prigionieri come il suo alleato, lo Stato giudaico, nà© invadono e colonizzano paesi indipendenti, come il Suo "buon amico" Presidente Bush.

Ora che abbiamo alzato il velo dell'ipocrisia gallica, passiamo ad alcuni dei problemi reali che affronta l'apertura dei negoziati.

L'ubicazione dei negoziati

L'insistenza delle FARC in merito ad un luogo specifico non ਠuna scelta del fogliame e della fauna, ma una garanzia di sicurezza di fronte ai numerosi accordi saltati col regime di Uribe. Presidente Sarkozy, nella sua insistenza, di fatto la sua richiesta di una "prova fotografica" della sopravvivenza di Ingrid Betancourt ha portato al più recente esempio fondamentale del fatto che Uribe non merita fiducia: gli emissari che portavano a Lei le "prove" via Venezuela, sono stati detenuti ed incarcerati in aperta violazione dell'intesa implicita di salvacondotto tra Lei, il Presidente Uribe ed il Presidente Chávez.

Tra il 1984 ed il 1990 le FARC arrivarono ad un accordo con i Presidenti Betancourt e Gaviria, per dare al processo elettorale un'opportunità . Molti membri delle FARC, unitamente a progressisti e gruppi di sinistra, formarono l'Unià³n Patrià³tica (UP). Nel corso di 5 anni, oltre 5500 membri dell'UP sono stati assassinati, tra cui 2 candidati alla presidenza, distruggendo quei metodi elettorali a Lei tanto cari.

Presidente Sarkozy, sottopongo alla Sua attenzione questi fatti, nel caso in cui i Suoi assessori non l'abbiamo informata dei pericoli e degli scogli che qualunque negoziato tra le FARC ed il governo colombiano affronta. Inoltre, l'insistenza delle FARC circa il luogo ਠuna protezione dei suoi dirigenti e dei negoziatori da qualunque movimento repentino di Uribe, finalizzato a rompere i negoziati ed a catturare o uccidere i leaders delle FARC.

Bisogna anche tenere in considerazione che al suo appello in favore di una zona smilitarizzata, Uribe ha abbinato ricompense di 100 milioni di dollari per i membri delle FARC che assassinino o consegnino i loro dirigenti all'Esercito colombiano.

L'imposizione di condizioni unilaterali da parte di Uribe

Presidente Sarkozy, come Lei ben sa per aprire un qualunque negoziato una delle parti non puಠimporre in modo unilaterale ed arbitrario condizioni che pregiudichino l'altra, come invece ha fatto Uribe. Il Presidente dei paramilitari non solo ha deciso l'ubicazione, ma anche la lunghezza e la larghezza della zona smilitarizzata, il limitato lasso di tempo per trovare una soluzione, il comportamento dei combattenti della resistenza dopo la liberazione ed una visita della Croce Rossa nelle carceri clandestine delle FARC, cosଠcome ha insistito nella descrizione calunniosa della sua controparte nel negoziato.

La riduzione delle dimensioni della regione smilitarizzata (cosଠcome la sua scelta ed il lasso di tempo) ਠfonte di grande sospetto riguardo ai motivi del governo. Una zona smilitarizzata più piccola rende più facile al regime di Uribe invadere e catturare i negoziatori delle FARC. Una zona smilitarizzata più ampia non tocca le questioni di fondo che devono essere materia dei negoziati, anzi li facilitano nella misura in cui aumentano la sicurezza dei negoziatori.

In secondo luogo, i negoziati non possono essere arbitrariamente risolti nel corso di un solo mese, giacchà© vi sono numerose questioni di gran complessità  da risolvere, a partire dall'inclusione dei due leaders delle FARC incarcerati negli Stati Uniti in virtù della loro estradizione arbitraria da parte di Uribe.

E' impensabile che le FARC accettino di consentire che una delegazione della Croce Rossa visiti i prigionieri politici in loro potere, perch੠ciಠpermetterebbe agli assessori statunitensi di Uribe di individuare, con alta tecnologia, e di attaccare le FARC. La demenziale ossessione di Uribe di annichilire fisicamente le FARC, come dimostra nella sua recente esplosione, deve essere tenuta in considerazione per cessare i Suoi appelli all'assistenza umanitaria della Croce Rossa.

Non parliamo poi della chiamata di Uribe alla "imparziale" Chiesa affinchà© aiuti i negoziati, visto che ਠuno scherzo di cattivo gusto: la Chiesa ਠstata un'apologeta acritica di Uribe, della sua organizzazione politica e dei senatori e membri del Congresso incarcerati, appartenenti agli squadroni della morte (ben 30). Ci sono diversi gruppi colombiani difensori dei diritti umani, riconosciuti internazionalmente per il loro coraggio e la loro imparzialità  come Justicia y Paz e Reiniciar, che possono essere più utili in qualunque ruolo d'intermediazione.

Presidente Sarkozy, nonostante i limiti e le Sue prevedibili posizioni morali, ha evidenziato con successo le pericolose e fallite politiche di "liberare" i prigionieri delle FARC mediante la forza. Lei ਠriuscito, usando promesse e minacce, a far sଠche Uribe fosse parzialmente d'accordo con la richiesta delle FARC di una zona smilitarizzata per i negoziati. Tuttavia, le concessioni elaborate da Uribe sono difficili da materializzare, perchà© ciಠche da con una mano lo toglie con l'altra. Egli moltiplica le condizioni inaccettabili precisamente al fine di ostacolare i negoziati, perch੠ਠnei dettagli che il processo avanzerà .

Adesso viene il rischio, Presidente Sarkozy. Il Suo gesto di apertura, e ancor di più, la Sua efficace pressione per trovare un terreno utile ai negoziati Le hanno garantito il sostegno di molti cittadini fran cesi profondamente impegnati nella liberazione della loro compatriota Ingrid. Lei ਠdiventato il pupillo dei mezzi di comunicazione francesi ed occidentali. Non userಠquesto fatto contro di Lei; Lei si ਠinteressato, ha parlato, si ਠmosso… Ma non ha ancora avuto successo.

Per iniziare i negoziati, ancora una volta Lei deve convincere Uribe ad essere ragionevole (almeno per il resto del mondo), a dimenticare le sue agende occulte, ad accettare una zona smilitarizzata sicura e di dimensioni adeguate, e a dare ai negoziatori il tempo sufficiente per superare le differenze. In circostanze normali, signor Presidente, dovrebbe ammettere che queste richieste sono ragionevoli. Ma, come Lei deve sapere, Uribe n੠ਠun negoziatore ben disposto nà© ha la volontà  di arrivare ad una soluzione equanime. Lei ha i mezzi di diffusione, un gran appoggio nazionale ed internazionale e tutta la credibilità  politica (ed il potere) per persuadere, esercitare pressioni o trascinare Uribe al tavolo dei negoziati al fine di liberare Ingrid e gli altri, cosଠcome i 500 prigionieri delle FARC che stanno marcendo nei buchi TB della Colombia e degli USA.

Presidente Sarkozy, il successo o il fallimento ਠnelle sue mani. Lei si ਠassunto il solenne onere di liberare Ingrid. Speriamo che sia all'altezza di questa responsabilità .

Fraternamente

James Petras

10 dicembre 2007