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Contro l´imperialismo: il popolo in armi!

07/03/2004

Forze Bolivariane di Liberazione - Esercito Liberatore


NUOVO COMUNICATO DELLE FBL

Contro l´imperialismo: il popolo in armi!


Le Forze Bolivariane di Liberazione - Esercito Liberatore si rivolgono al popolo del Venezuela, alle Forze Armate Nazionali, al governo rivoluzionario e ai popoli del mondo per esprimere ciಠche segue:

Come risaputo pubblicamente nelle ultime settimane abbiamo assistito alla più grande e sfacciata offensiva politico-ideologica interventista da parte dell´impero statunitese contro la Rivoluzione Bolivariana; offensiva che ਠstata accompagnata da un inusitato dispiego mediatico al fine di creare nel continente le condizion psico-sociali necessarie a forzare un intervento politico-militare, sia con la maschera dell´applicazione della Carta Democratica della OEA che mediante l´applicazione di emendamenti tendenti all´embargo petrolifero, fase iniziale per un blocco economico.

Indipendentemente dalla forma, la realtà  à¨ che gli artigli interventisti dell´impero in questo momento sono in agguato sulla nostra patria. Non ਠla prima volta che questo succede, ieri fu la partecipazione sfacciata nel golpe di stato dell´11 aprile, poi la complicità  nel sabotaggio dell´industria petrolifera e ora il riconoscimento pubblico del finanziamento della controrivoluzione sotto le sembianze del "aiuto allo sviluppo e della democrazia in Venzuela".

In tutti questi tentativi essi ed i loro servi locali hanno sofferto pesanti disfatte, prodotte dal sollevamento popolare e dei settori patriottici nazionalisti della Forza Armata Nazionale. In tutti questi fatti il scontro aperto ਠrimasto semplicemente latente e il ripiego della contro rivoluzione e dei suoi padroni ਠstato solo momentaneo, in attesa di migliori condizioni. Oggi il padrone imperiale ha deciso di assumere direttamente la direzione della contro rivoluzione, la mega frode e la sua ingerenza provocatrice nei nostri affari interni fanno parte di un piano destabilizzatore che cerca di legittimare il suo intervento; di fronte a ciಠnon ci resta altro che serrare le fila e prepararci alla resistenza. Noi come rivoluzionari bolivariani, crediamo che ciಠche ਠin gioco non ਠsolamente la continuità  della Rivoluzione e del Processo, ma che il momento storico fa sଠche una volta ancora nella patria di Bolivar si decida il destino di tutto il continente e soprattutto la costruzione di un modello alternativo al capitalismo transnazionale. La strategia ricolonizzatrice dell´impero da qualche anno ha subito dure sconfitte ed esso si trova arenato in tutto il sud America, siamo nell´occhio del ciclone e pertanto la disfatta dell´attuale Processo ਠuna condizione basilare per affermare i suoi piani neocoloniali in corso (approvvigionamento energetico, ALCA, Iniziativa Regionale Andina, Plan Colombia, ecc.) e sottomettere le resistenze dei nostri popoli. Di fronte a ciಠdiciamo che "non possiamo optare tra vincere o morire, ਠnecessario vincere".

Il pericolo ਠreale: altri popoli ora riprendono la spada di Bolivar e del Che, hanno perso la paura, hanno ricreato le loro organizzazioni e hanno incrementato le loro capacità  di resistenza e di lotta (Argentina, Bolivia, Ecuador, ecc.). L´orizzonte ਠpoi, quello di un rafforzamento della crisi e di uno scontro fra le politiche imperiali e le forze del campo popolare. Stando le cose in questo modo, noi che oggigiorno abbiamo dei ruoli di conduzione e direzione non possiamo essere responsabili verso la nostra storia e cadere nella guerrigli verbale e nel chiacchiericcio antiimperialista senza tenere conto dello stato di coscienza e di preparazione concreta del nostro popolo; al contrario, crediamo oggi più che mai che sia necessario accelerare la formazione politico-militare del nostro popolo, come unica garanzia di resistenza e contenimento delle forze invadenti. Non sarà  sufficiente la forza armata patriottica nazionalista, la guerra che si avvicina non sarà  regolare e pertanto dalle fila della resistenza nazionale la imposteremo su questi termini. Ci sia di insegnamento la resistenza irachena che per mesi e forse anni ha preparato quella che oggi ਠla più accanita guerra di guerriglia contro le forze di occupazione dell´impero, per questo facciamo un appello al Governo Nazionale, alle Forze Armate Nazionali, alle divese organizzazioni sociali e politiche, ai settori patriottici, nazionalisti e progressisti impegnati con la nostra nazione a:

1. la più ampia unità  di tutto il popolo di fronte all´interventismo imperiale. Mantenersi all´erta in una mobilitazione permamente.
2. Incrementare il contingente di riserva mediante il servizio militare obbligatorio
3. Convertire l´educazione pre-militare in un´istanza di preparazione degli studenti per la difesa della sovranità  nazionale e del nostro diritto alla libera autodeterminazione come popolo.
4. Costruire a tutti i livelli di organizzazione popolare le Milizie Popolari per la Resistenza nazionale e i Circoli di Difesa Bolivariani.
5. Formare Assemblee Popolari come embrioni di Potere Popolare in tutto il territorio nazionale con autonomia politica e esercizio diretto del potere sul piano economico, politico e militare.
6. Formare i Battaglioni Irregolari di Difesa Popolare quale parte della strategia di guerra di tutto il popolo.
7. Nazionalizzare la banca quale parte iniziale di un processo di accumulazione interna sovrana ed indipendente; in virtù del fatto che lo Stato venezuelano ਠil maggiore generatore di capitale per cui non ਠlogico che questa massa monetaria si trovi nelle mani della banca privata, al servizio dei golpisti e del capitale speculativo transnazionale.
8. Confiscare i beni e le imprese dei settori golpisti e traditori della patria.
9. Confiscare la terra dei latifondisti golpisti finanziatori del sicariato e del paramilitarismo venezuelano.
10. Sviluppare la Mision Dignidad quale battaglia frontale alla corruzione, e moralizzare le distinte componenti del governo che usufruiscono del Processo per beneficio personale.
11. Maggiore autornomia dei mezzi di comunicazione comunitari e sburocratizzazione del procedimento per l´abilitazione dello spettro radioelettrico quale parte di una politica di rottura del monopolio dell´informazione e del sistema delle comunicazioni.
12. Massificare la Rete di Comunicazione Alternativa e dotazione di metodi di lavoro cospirativo.
13. Unirsi alle nostre fila dove ci sarà  lo spazio per difendere la dignità  della nostra patria.

Per finire, come stiamo sostenendo da cinque anni, ribadiamo che la fattibilità  della Rivoluzione Bolivariana passa attraverso il confronto con l´impero e l´unica opzione che abbiamo ਠl´avanzamento del Processo e la pianificazione della resistenza; i nostri sforzi sono stati rivolti a questo scopo durante questo periodo. Noi FBL-EL, come popolo in armi, siamo disposti a dare le nostre vite, se necessario, per mantenere viva la speranza e la dignità  del nostro popolo. Non c´à¨ marcia indietro nella rivoluzione e la nostra lealtà  al Compagno presidente e la Processo la esprimiamo e la esprimeremo sulle montagne e nelle valli, nelle pianure e nelle città , dove i nostri uomini e le nostre donne, giovani ed anziani, con il peso della nostra storia sulle spalle e la dignità  insorta, combatteranno l´impero in prima fila.

Compagno presidente Sappia che le FBL-EL non deluderanno le speranze da Lei risvegliate in tutto il continente: siamo ai suoi ordini, Comandante!

Comando Generale
Forze Bolivariane di Liberazione – Esercito Liberatore
Cdte (FBL-EL) Jeronimo Paz
Cdte (FBL-EL) Reimundo Robles

CREARE, FORGIARE, IL POTERE POPOLARE BOLIVARIANO!
LA FAN E IL POPOLO IN ARMI PER DIFERENDERE LA SOVRANITA´!
CON BOLIVAR DICIAMO: TUTTO IL POTERE PER IL POPOLO!