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La mano degli USA dietro l´attacco a Mata de Caña, dicono gli araucani

07/10/2004

Dichiarazione congiunta delle organizzazioni sociali del dipartamento di Arauca


La mano degli USA dietro l´attacco a Mata de Caña, dicono gli araucani


In una dichiarazione congiunta delle organizzazioni sociali del dipartamento di Arauca, inviata alla redazione di ANNCOL, si imputa a "interessi oscuri e meschini" legati alle "grinfie interventiste assassine dell´ imperialismo capitalista" la responsabilità  del molteplice assassinio fra le truppe venezuelane a Mata de Caña.


29.09.2004 [Jhony Valetta, ANNCOL] Dopo le dichiarazioni delle guerriglie colombiane delle FARC e del ELN, le quali la scorsa settimana hanno smentito qualsiasi coinvolgimento nell´attacco di Mata de Caña, nello Stato venezuelano di Apure, le organizzazioni sociali del dipartimento frontaliero di Arauca, Colombia, indicano come responsabili dello stesso la Casa Bianca e i gruppi paramilitari della Colombia.

Un comando armato attaccಠil17 settembre una pattuglia militare venezuelana costituita da 20 uomini all´altezza del settore Mata de Caña, tra La Charca e La Victoria nello Stato Apure, in ui morirono 5 effettivi militari e una ingegnera. Due soldati rimasero feriti.

Le organizzazioni sociali della regione riconoscono nella loro dichiarazione "i cambiamenti profondi portati avanti dal Presidente Hugo Rafael Chávez Frias, rispetto ai colombiani: il rispetto e il buon trattamento da parte delle forze militari venezuelane dei cittadini della Colombia che risiedono o transitano nel loro territorio, la regolarizzazione e la naturalizzazione dei loro documenti di identità , le opportunità  di lavoro e di sviluppo di une vita degna e la possibilità  di accedere alla benzina scontata fra i molti fatti importanti".

Le organizzazioni risaltano "questa attitudine civile, patriottica dell´identità  latinoamericana, quella che ha permesso una maggiore integrazione fra i nostri popoli. Nel caso di Arauca ci ha permesso di siluppare il Foro binazionale contro il Plan Colombia.

Il pensiero bolivariano, come piattaforma continentale per la pace e la libertà , nato a San Cristà³bal, durante i giorni 23,24 e 25 luglio di quest´anno. In quel notevole evento vennero prese decisioni di grande importanza per i nostri popoli, alcune delle quali sono:

Rifiutare e condannare l´aggressione imperialista degli Stati Uniti e dei loro alleati contro le nazioni del mondo che esprimono forme organizzative, economiche, culturali, ambientali e politiche diverse dal pensiero neoliberista e globalizzatore. Costruire forme di organizzazione binazionali costituite dai settori sociali, produttivi, indigeni, contadini, operai, associativi giovanili e femminili che ci permettano di concretizzare e mettere in pratica l´integrazione e l´unità  dei nostri popoli. La solidarietà  unanime con il popolo colombiano, che in regioni come quelle di Arauca, Santander, Norte de Santander, Boyacá, Guajira, Cesar, subiscono l´orrore della guerra, pensata e sostenuta dagli Stati Uniti mediante il Plan Colombia, con il suo braccio armato costituito dalle Autodifese Unite della Colombia".

I firmatari condannano l´attacco ai soldati venezuelani e dichiarano che gli esecutori materiali e i mandanti "sono legati a quegli interessi oscuri e meschini che a qualsiasi prezzo intendono distruggere questo processo di unità , fratellanza e integrazione latinoamericana tra i nostri popoli".

Lଠsi trovano i fautori della guerra in Colombia; sia chi sia, lଠsi trovano i fautori e destabilizzatori del processo degno e democratico di libertà  guidato dal popolo venezuelano, lଠsi trovano anche le grinfie interventiste e assassine dell´ imperialismo capitalista che promuove, finanzia e addestra la sporca guerra paramilitare che ha seminato la morte nelle nostre terre.

Per finire salutano il Presidente Chávez, citando queste sue parole "...non faccio ne farಠalleanze per la guerra, farಠalleanze per la vita...".