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NOI MANICHEI

23/03/2008

HAMAS AL-FATAH: ecco signori come stanno davvero le cose
Ci sono tante ragioni per averci in antipatia (intendiamo noi, noi del Campo). Prima fra tutte ਠche non abbiamo peli sulla lingua. La seconda ਠche non portiamo rispetto agli opportunisti, a quelli che dicono di sostenere la lotta di liberazione palestinese ma si vergognano di stare dalla parte di chi oggi questa lotta rappresenta e dirige. Siamo indigesti ai cerchiobottisti, quelli che non vogliono dire pane al pane e vino al vino, che si rifiutano di prendere atto che al-Fatah, da movimento di Resistenza, soprattutto dopo la scomparsa di Arafat, si ਠtrasformato in un partito collaborazionista.

Parliamo di quei compagni di strada (che diciamo di stada, di viottolo), che quando a Giugno, dopo mesi di scontri. HAMAS prese il controllo di Gaza, urlarono anche loro al "golpe" e presero le difese di al-Fatah. Noi fummo i soli, o quasi, a difendere come legittima la risposta di HAMAS. Fummo tra i pochi a sostenere la Resistenza islamica, mentre i compagni di viottolo sollevarono (sulla falsa riga della propaganda imperiale) capziosi discorsetti sul rischio di una dittatura teocratica a Gaza, strusciando le solite corde laiciste del sinistrume che non sa più a che santo votarsi.

Sono passati meno di nove mesi ed ora la verità  viene a galla (per certa gente un fatto, affinchà© abbia dignità  di verità , deve essere spiattellato su qualche organo di stampa imperialista).

Questo spiattallamento della verità , sulla guerra sporca di al-Fatah contro Hamas, e di come questa fosse stimolata e foraggiata dall'amministrazine Bush e da Israele, c'ਠstato grazie a Vanity Fair, un periodico di costume e moda nordamericano ma pubblicato anche in lngua italiana.

Leggere per credere.

"Vanity Fair ha ottenuto documenti riservati, avvalorati da fonti negli Stati Uniti e in Palestina, che rivelano un'iniziativa, approvata da Bush e realizzata dal Segretario di Stato Condoleezza Rice e dal vice consigliere per la sicurezza nazionale Elliott Abrams, volta a provocare una guerra civile inter-palestinese. Il piano era basato sulle milizie di Dahlan, armate con nuove armi richieste all'America e da essa fornite, per dare a Fatah la forza necessaria per rimuovere il governo democraticamente eletto di Hamas. (Il Dipartimento di Stato ha rifiutato di commentare.)
Ma il piano segreto si ਠrivelato controproducente, determinando un'ulteriore sconfitta per la politica estera americana di Bush. Invece di sconfiggere i nemici, i combattenti di Fatah, dietro i quali c'erano gli U.S.A., hanno inavvertitamente provocato la conquista del totale controllo di Gaza da parte di Hamas. (...)

Alcune fonti chiamano la vicenda "Iran-contra 2", ricordando che Abrams ਠstato condannato (e poi graziato) per informazioni celate al Congresso nel corso del primo scandalo Iran-contra, sotto il Presidente Reagan. Ci sono echi di altre disavventure del passato: quelle della CIA nel 1953 e nel 1979, l'invasione della Baia dei Porci nel 1961, che fornଠun pretesto a Fidel Castro per rafforzare la sua presa su Cuba, e l'attuale tragedia in Iraq. (...)

Nell'amministrazione Bush, la politica palestinese ha provocato un furioso dibattito. Uno dei suoi critici ਠDavid Wurmser, neocons dichiarato, che nel luglio 2007, un mese dopo il golpe di Gaza, ha rassegnato le dimissioni da Primo Consulente per il Medio Oriente del Vice Presidente Dick Cheney. Wurmser accusa l'amministrazione Bush di "essersi impegnata in una guerra sporca, nel tentativo di far vincere una dittatura corrotta [guidata da Abbas]". Egli ritiene che Hamas non avesse alcuna intenzione di prendere il potere a Gaza fino a quando Fatah non l'ha costretta a farlo. "Mi sembra che quello che ਠaccaduto non sia stato tanto un golpe di Hamas, ma un tentativo di golpe di Fatah, che ਠstato anticipato prima che potesse avvenire", dice Wurmser".