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Comunicato n°1

01/08/2001

29/07/2001

Il Campo Antimperialista si apre con un minuto di silenzio per Carlo Giuliani

Ieri, 28 luglio, il Campo Antimperialista si ਠaperto con un tributo al compagno Carlo, assassinato dall`imperialismo durante la mobilitazione contro il summit del G8 a Genova.
Circa 150 persone tra gli invitati, 30 delegazioni e più di 100 organizzazioni sostengono questo incontro delle forze antimperialiste di tutto il mondo, che rappresenta di fatto il contro-summit del G8.
Per la prima volta, in undici anni di storia del Campo antimperialista, ਠpresente una consistente delegazione dall`Africa (Nigeria, Congo, Senegal, Sierra Leone, Ciad), il continente più devastato dalla globalizzazione capitalista. Sono giunti saluti speciali dalla delegazione palestinese, che ha garantito il suo pieno appoggio alla nuova ed eroica Intifada. Rappresentanti della lotta in paesi molto diversi tra loro, dalla Turchia all`Afghanistan, dalle Filippine al Messico, hanno portato la testimonianza delle loro esperienze. Un`attenzione particolare ਠstata data alla delegazione colombiana, che rappresenta il più popolare tra i movimenti della guerriglia. Il Campo Antimperialista ਠconsapevole del fatto che il popolo colombiano sta ingaggiando una delle più importanti battaglie che si daranno contro l`imperialismo nel prossimo futuro.
Parlando ad un numerosissimo pubblico (con la traduzione in cinque lingue) il portavoce del comitato politico del Campo Antimperialista ha detto che la forte partecipazione ed il supporto alle forze antimperialiste popolari ਠstato recepito come un segnale importante per il movimento contro la globalizzazione. Dopo i fatti di Genova nà© l`imperialismo, nà© il movimento di protesta sono rimasti quelli di prima. Siamo ad un punto di svolta. La battaglia di Genova ਠun`ulteriore dimostrazione del fatto che il controllo della "società  civile" nella globalizzazione ਠimpossibile.
Quando gli interessi degli imperialisti sono minacciati questi rispondono non solo con l`uso della violenza contro le popolazioni dell`Iraq e della Jugoslavia, ma sono pronti a praticare la repressione anche nel cosiddetto Occidente democratico. Per questo motivo coloro che non accettano di parlare di capitalismo e antimperialismo non possono parlare di globalizzazione. Saremo in grado di vincere la globalizzazione solamente con l`unità  delle forze antimperialiste con i popoli oppressi e sfruttati. E` questo lo scopo del Campo.
Infine il Campo ha espresso la speranza di fornire un contributo per una discussione fraterna, per il rafforzamento dell`unità  e per facilitare la costruzione di un nuovo quartier generale internazionale per la lotta rivoluzionaria, per liberare l`umanità  dal giogo del capitalismo e dell`imperialismo.
L`inaugurazione si ਠconclusa con il concerto di un gruppo di musicisti popolari che esprime emblematicamente i contributi alla lotta di liberazione delle differenti nazioni costrette dalla globalizzazione ad emigrare nei paesi occidentali.