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Mai più bombe "umanitarie"!

21/03/2001

Comunicato della C.L.I. in occasione del 24 marzo, secondo anniversario dell´aggressione NATO alla Jugoslavia.

In tutto il mondo si svolgeranno delle manifestazioni di protesta in occasione del secondo anniversario dell´aggressione da parte della NATO alla Jugoslavia. La data del 24 marzo ha assunto un significato storico sia perchà© il conflitto che cominciಠin questa data ha rappresentato la prima guerra imperialistica dopo la Seconda Guerra Mondiale, sia, cosa ancora più importante, per la dura resistenza con cui si ਠrisposto da parte della Jugoslavia e su scala mondiale.

La cosଠdetta "Campagna Aerea" - visto che la NATO non osava nemmeno chiamarla guerra - ha smascherato il vero carattere totalitario del Nuovo Ordine Mondiale. Qualsiasi movimento, popolo o nazione che si oppone alla subordinazione sotto la globalizzazione capitalista verrà  attaccato militarmente - globalizzazione che significa non solo il crescente sfruttamento e impoverimento della maggioranza della popolazione mondiale, ma anche la distruzione del medio ambiente come precondizione per la stessa vita umana e la scomparsa della cultura popolare a favore dell´americanismo. Tutte le chiacchiere sulla fine della storia che porterebbe finalmente democrazia, diritti umani e benessere a tutto il globo si sono rivelati una vera e propria menzogna. Il dominio degli Stati Uniti e dei loro partners europei unificati militarmente nella NATO non ਠnient´altro che la tirannia globale dei ricchi sui poveri. Tuttavia, questa tirannia si regge in piedi solo grazie alla forza militare. La cosi detta "comunità  internazionale" non ਠnient´altro che la Santa Alleanza dei paesi imperialisti che impone la sua volontà  al mondo violando persino le sue stesse leggi internazionali. Comunque, l´opposizione di paesi come la Russia e la Cina dimostra i limiti del suo potere annunciando la crescente opposizione dei popoli oppressi e dei loro stati contro il mondo monopolare che ਠinevitabilmente destinato a crollare. àˆ solo una questione di tempo.

L´aggressione imperialista contro la Jugoslavia, il cui scopo era quello di prendere il controllo sui Balcani, veniva denominata una guerra "umanitaria, democratica e antifascista". Questo ਠstato possibile grazie all´appoggio della cosଠdetta sinistra guidata dai vari Fischer, Solana e Amato, grazie a coloro che con lo loro svolta verso il social-liberismo sono diventati i maggiori pilastri del dominio imperialista in Europa. Qualsiasi resistenza contro la globalizzazione capitalista viene denominata totalitaria permettendo cosଠdi mascherare il loro proprio dominio totalitario. L´imperialismo "umanitario, democratico e antifascista" ਠdiventato il pericolo maggiore per l´umanità . Dichiarare guerra all´imperialismo significa anche dichiarare guerra alla presunta sinistra che cerca di assicurare la propria egemonia.

Tuttavia, la guerra ha anche dimostrato che la resistenza ਠpossibile persino in condizioni di dover affrontare un fronte unito imperialista con un potere militare e economico molto più forte. I popoli jugoslavi hanno resistito per più di dieci anni contro le sanzioni imperialiste, l´esercito jugoslavo non ਠstato sconfitto dalla NATO anche se ha dovuto ritirarsi dal Kosovo.

Il fatto che l´imperialismo sia in fine riuscito a rovesciare il regime di Milosevic che aveva guidato la resistenza antimperialista non toglie niente della sua importanza storica. L´imperialismo ha vinto una battaglio, ma non l´intera guerra

Infatti, la resistenza popolare ha lasciato dei risultati che presto verranno fuori. Anche se si ਠriuscito ad installare un regime filo-imperialista, le masse popolari serbe non accetteranno mai nà© la totale sottomissione nà© il massacro sociale che si sta già  annunciando. Comunque, dobbiamo trarre lezione dalla sconfitta.

Una cricca burocratica (anche se ha preso delle misure antimperialiste serie) che sta usurpando il potere e si sta arricchendo sulle spalle delle masse dovrà  prima o poi perdere il consenso popolare. Quindi, in ultima istanza la difesa nazionale antimperialista ਠpossibile solo se si basa sulle masse popolari e le loro aspirazioni all´uguaglianza sociale e alla democrazia popolare.

L´imperialismo unificato sotto la guida degli Stati Uniti puಠessere sconfitto solo con un fronte antimperialista che riesca a spezzare l´unità  del nemico. Perciಠਠessenziale la dimensione internazionale della nostra lotta.

La lotta contro la NATO e l´imperialismo sta continuando non solo in Jugoslavia ma in tutto il mondo – in Iraq, Palestina, Colombia e in molti altri paesi. Chiamiamo tutte le forze antimperialiste del mondo e particolarmente in Europa a unirsi in un fronte antimperialista. Il Campo antimperialista servirà  a questo.

No alla NATO!
Per un fronte antimperialista internazionale!

Ufficio permanente della C.L.I.
Vienna, 16 marzo 2001