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Sarà  presto proclamato il fronte della resistenza irachena

25. December 2003

Intervista a Jabbar al Kubaysi dell´Alleanza Pattriottica Irachena

Sarà  presto proclamato il fronte della resistenza irachena

Dopo l´arresto di Saddam la resistenza si intesificherà  maggiormente, dice Jabbar al Kubaysi

Jabbar al Kubaysi ਠil leader Dell´Alleanza Pattriottica Irachena che si sforza di unificare il movimento di resistenza in una politica comune di Resistenza Nazionale e di Fronte di Liberazione.

Campo Antimperialista: come commenti l´arresto di Saddam Hussein?

Jabbar al Kubaysi: era ovvio che Saddam si trovava sotto l´influenza di droghe che gli sono state somministrate in flagrante violazione dei basilari diritti umani. Secondo le informazioni in mio possesso Saddam era stato gia catturato duee settimane prima. Le forze occupanti hanno sfruttato questo tempo per prepararlo e mettere in scena lo spettacolo mediatico che ci ਠstato propinato. Senza l´aiuto dell´intelligence iraniana l´arresto non sarebbe stato possibile. Spesso gli agenti dei servizi iraniani appaiono in uniformi kurde.

CA: La partecipazione dei Peshmergas kurdi all´arresto ਠstata una sorpresa dato che Tikrit ਠuna città  totalmente araba?

JK: La leadership kurda ਠalleata integralmente con gli occupanti USA, che usano i kurdi come fanteria a buon mercato. Se uno si sposta solo di qualche dozzina di chilometri a nord di Baghdad, vede che i posti di blocco sono presidiati da soldati kurdi che effettuano i rastrellamenti sotto il comando dei soldati americani. Questo non ਠda ora ma ਠstato stabilito proprio dall´inizio dell´occupazione.

CA: L´arresto di Saddam Hussein significherà  un´arretramento della Resistenza?

JK: No, al contrario, gia in poche settimane voi vedrete un´ulteriore rafforzamento del movimento di resistenza. Per alcuni Baatisti ciಠpotrebbe essere una temporanea frustrazione. Sebbene Saddam non ha svolto nessuna funzione di comando rappresentava ancora l´uomo forte e il ruolo dominante del suo clan famigliare. Molti membri del partito che fin´ora erano rimasti passivi per questa ragione ora si uniranno alla resistenza. Dato che la frammentazione del partito Baath ha raggiunto il suo stadio finale, ognuno ha preso delle decisioni per conto suo senza aspettare le gerarchie di comando, che comunque non era più operativo dal collasso di regime.
Riguardo le correnti islamiche, un pretesto importante (che avevano) per non cooperare con altre forze della resistenza non esiste più. Molti si ricordavano del ruolo di Saddam e erano riluttanti a collaborare con i sospetti seguaci del loro precedente nemico. I leaders islamici potrebbero continuare ad impiegare questo argomento ma ora ha perso definitivamente terreno. Cosଠle diverse correnti della resistenza si avvicineranno le une alle altre e aprofitterananno del momento.

CA: E´ possibile che Saddam capitolerà  come ha fatto Abdullah Öcalan?

JK: Assolutamente no. Le immagini che gli americani hanno mostrato lo fanno vedere come una macchina privata della propria volontà  mediante medicinali. Ma ogni qualvolta sembrava avere il controllo di sਠha rifiutato la cooperazione con i suoi torturatori.

CA: Cosa pensi del processo che gli USAhanno proclamato di istituire contro Saddam Hussein?

JK: Questa ਠpura propaganda. No c´à¨ un sistema giuridico di alcun tipo in Iraq. L´occupazione ਠillegale, come lo sono tutti i giudici insediati da Paul Bremer. La gente non li rispetta. Come puಠun criminale convinto come il fantoccio USA Ahmed Chalabi, che ha rubato millioni di dolari, pretendere di esercitare una giurisdizione? Ridicolo! Comunque, essi non oseranno condurre neanche un processo farsa senza una minuziosa preparazione e falsificazione, che richiederà  almeno un´anno circa. hanno paura che Saddam riveli molti segreti contraddicenti le loro bugie propagandistiche.

CA: Come avete operato per formare un fronte di resistenza in evoluzione?

JK: Dopo mesi di intensi colloqui saremo in grado di proclamare il fronte di resistenza in poche settimane. Siamo gia in procinto di portare a termine la dichiarazione programmatica. I punti principali saranno: 1) la liberazione dell´Iraq dall´occupazione e il completo ritiro delle truppe straniere anche se avessero il mandato dell´ONU. 2) Ogni autorità  irachena instaurata dagli occupanti, a dire il cosଠchiato Consiglio di Governo di Bremer, ਠillegittimo, rifiutato e combattuto. 3) La collaborazione con gli occupanti sarà  proibita. Sarà  chiesto ai poliziotti e alle altre persone al servizio degli occupanti di lasciare. 4) Gli aggressori anglo-americani dovranno pagare i danni. 5) Il Fronte della Resisistenza si sforzerà  di costruire un governo democratico.

CA: Riguardo ad un´assemblea costituente democratica e antimperialista?

JK: Questa ਠancora una questione aperta da discutere.

CA: Che correnti ci sono all´interno del Fronte?

JK: Nella nostra Alleanza Patriottica Irachena ci sono differenti forze democratiche nazionali come per esempio i Nasseristi guidati dal Dott. Omar Nadmi e da Subhi Abdul Hamid, Iraq la nostra Casa di Abdel Latif al Mailmayah o il Consesso Indipendente Iracheno presieduto dall´ingeniere Khaled al Maini. C´à¨ anche il comitato islamico diretto dal Dott. Harith al Aldari. I negoziati con il gruppo di fuoriusciti del Partito Comunista nella metà  dei …‘60, chiamato ICP (Comando Centrale) guidato da Ibrahim Allawi, sono prossimi a un risultato positivo.

CA: E riguardo al gruppo di Muqtada al Sader? Ha capitolato?

JK: No, capitolazione ਠtroppo forte. La tremenda pressione iraniana lo fa esitare. Non sto parlando solo della pressione politica esercitata da Tehran ma anche della presenza diretta di migliaia e migliaia di agenti iraniani principalmente nell´est e nel sud del paese. Abbiamo avuto due incontri con Muqtada e ha dichiarato che resisterà  all´occupazione pacificamente. Questo significa che si oppone alla resistenza militare. Ma nessuno puಠcredere che gli USA possano essere persuasi senza auto-difesa armata. Cosa significa azione legale in una situazione di occupazione illegale? La nostra Resistenza armata ਠinteramente legale secondo la legge internazionale e la carta dell´ONU, e anche per la legge islamica e i nostri valori nazionali. Noi non accetteremo mai di disarmarci e limitarci a velleitarie azioni pacifiche come Muqtada chiede. Comunque, continueremo a provare di convincerlo.

CA: Ci sono dei gruppi religiosi della Shia all´interno del Fronte?

JK: No, in questo momento non ce ne sono, sebbene il gruppo dello Sceicco deceduto al Madani accetta di unirsi. Ma siccome i loro leader, I due fratelli dello Sceicco, sono stati arrestati dagli occupanti USA, i loro seguaci esitano. Inoltre abbiamo molte singole autorità  religiose e sceicchi. Essi hanno una considervole influenza. Comunque, comunque sarebbe sbagliato presentarli come gruppi politico religiosi della Shia. Il loro posto ਠvacante e noi continuiamo nei nostri sforzi senza aspettarli.

CA: Anche il partito Baath si trova all´interno del Fronte?

JK: Non c´à¨ una rappresentanza ufficiale del partito siccome sono tutti occupati a nascondersi. Ma molti membri si sono uniti al Fronte o lo sostengono.

CA: e le forze kurde?

JK: Quello che sta succedendo nelle aree kurde ਠincredibile. La collaborazione con gli americani non solo riguarda i comandi ma anche una grande parte della popolazione. Questo spiega perchਠnon troviamo una forza kurda che si unisca al Fronte della Resistenza sebbene ci abbiamo provato. Le nostre porte sono ancora aperte.

CA: Molti attivisti contro la guerra come molti arabi hanno riposta le loro speranze nella Francia e nella germania. Che bilancio fai del loro ruolo?

JK: Noi dobbiamo basare la nostra lotta di liberazione interamente sulla nostra gente e sulla solidarietà  dei movimenti popolari nel mondo arabo e in ogni altro luogo. I governi europei possono non essere stati d´accordo con l´aggressione unilaterale degli USA ma non sono assolutamente interessati a sostenere la nostra lotta di resistenza. Guarda (il Presidente francese Jacques) Chirac. Ha ricevuto ufficialmente (Il Segretario Generale dell´Unione patriottica del Kurdistan) Jalal Talabani e il (membro Consiglio Supremo della Rivoluzione Islamica in Iraq] Al Hakim, questi traditori che cooperano con gli occupanti. Non lo dimenticheremo mai. [Il Cancelliere tedesco Gerhardt] Schröder non ਠmigliore. Si ਠcongratulato con il Presidente degli USA per la cattura di un altro Presidente. perchਠnon protesta contro questo atto criminale e illegale? Perchਠsiamo un paese del terzo mondo a cui ਠrifiutato il nostro diritto all´auto-determinazione e alla sovranità .

CA: Che messaggio vuoi mandare al movimento contro la guerra?

JK: Pochi giorni fa ci fu la Conferenza contro la guerra al Cairo contro l´occupazione. Nonostante cià², il relatore iracheno non ha appoggiato pienamente la Resistenza. Lo stesso uomo ha incontrato il primo ministro giapponese che si appresta a mandare delle truppe in Iraq. Nell´incontro ha haffermato che quelli che hanno ucciso i due diplomatici giapponesi erano criminali. Questo non ਠaccettabile. Tutte le forze di occupazione e il loro seguito sono obbiettivi legittimi della Resistenza. Per salvare se stessi devono lasciare il nostro paese altrimenti saranno oggetto di attacchi armati. In generale il congresso ha fatto appello a lasciarsi il passato alle spalle e iniziare un nuovo periodo. Ma come possiamo dimenticare l´aggressione, l´invasione e l´occupazione. Tutta la nostra politica inizia da questo fatto concreto. Io chiedo al movimento contro la guerra di prendere parte. La neutralità  non ਠpossibile. Noi continueremo a combattere finchਠla nostra terra non sarà  liberata. Questo ਠil nostro diritto eil nostro compito. Quelli che sono veramente per la pace e la giustizia devono accettare il nostro diritto all´auto-determinazzione e sostenere la Resistenza. Tutti gli altri aiutano in un modo o nell´altro il nemico imperialista.

CA: E al popolo arabo?

JK: Sappiamo che la grande maggioranza del popolo arabo sostiene la Resistenza in Iraq come in Palestina dato che siamo tutti figli della stessa nazione. La resistenza continuerà  a crescere e a unificare la nostra gente. Combatteremo assieme finchਠgli invasori non se ne saranno andati.

CA: Sarete in grado di ricevere una delegazione internazionale in sostegno della Resistenza?

JK: Sà¬, certamente. Invitiamo tutti gli onesti attivisti contro la guerra ad esprimere la lor solidarietà . Venendo nell´iraq occupato potranno scegliere solo tra gli occupanti e la Resistenza. Non c´à¨ alternativa.

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