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Contro la strumentalizzazione delle vittime

17. March 2004

Dichiarazione del Campo Antimperialista sulle bombe di Madrid

Contro la strumentalizzazione delle vittime

Dichiarazione del Campo Antimperialista sulle bombe di Madrid

Già  immediatamente dopo le notizie degli attacchi ai treni nelle tre stazioni di Madrid nella mattina dell´11 marzo, si sono potute avvertire le conseguenze agli stessi che possono essere ancor più drammatiche del triste e penoso numero delle vittime civili: la loro strumentalizzazione politica per un attacco su grande scala ai diritti democratici e in particolare contro il diritto all´autodeterminazione del popolo Basco.

I media corporativi, che sono sempre più un´arma decisiva di criminalizzazione e mobilitazione populista al servizio del sistema, avevano già  pronti gli autori da presentare al pubblico: l´organizzazione indipendentista basca ETA. Il primo ministro spagnolo Aznar –che con la sua retorica del “li sconfiggeremo (i terroristi)” ripetuta come una preghiera assomigliava sempre più a G. W. Bush- ha detto che non ci poteva essere alcun dubbio che dietro all´operazione ci fosse l´ETA.

Mentre in altre occasioni il sistema imperialista ha accusato Al-Qaeda di ogni azione militare, dalle Filippine all´America Latina passando per il Medio Oriente, in questo particolare caso ha escluso categoricamente l´autorità  di un´organizzazione militare islamica sugli attentati. Ciಠdimostra il modo infame e menzognero con cui l´imperialismo utilizza il termine “terrorismo” per giustificare la sua crociata contro ogni opposizione legittima al suo ruolo.

Di fatto tutto indica e i fatti lo confermano sempre più, che l´ETA non ha nessuna responsabilità  per gli attentati; l´ETA stessa ha più volte dichiarato di non essere responsabile degli attentati [vedere: Gara]. La logica stessa dello scontro politico su Euskal Herria (Paesi Baschi) contraddice chiaramente l´assunzione di una implicazione della sinistra nazionalista Basca, mentre il potere dominante spagnolo ha ogni interesse nell´accusarla. Questa accusa non ਠsoltanto strumentale alla campagna elettorale del Partito Popolare (PP). Le loro intenzioni sono più ampie e profonde. Nonostante la messa al bando del partito popolare Basco Batasuna (che rappresenta circa il 20% dell´elettorato) e la violenta repressione contro il movimento e i media della sinistra indipendentista, le forze Basche sono riuscite a difendersi dall´offensiva dello Stato spagnolo. In una situazione politica marcata dal conflitto tra il costituzionalismo spagnolo da un lato e dall´altro la richiesta da parte della borghesia autonomista che chiede più diritti democratici per le regioni autonome, la sinistra nazionalista Basca avrebbe potuto intervenire con successo: con nuove alleanze e una posizione chiara a favore di una democratica e sovrana autodeterminazione del popolo Basco. Di fronte a questo scenario il governo post-franchista di Aznar ha dato inizio ad una persecuzione senza precedenti nei confronti del movimento Basco. La strumentalizzazione degli attentati e la mobilitazione populista di massa “contro il terrorismo” puಠaprire una nuova ed inaspettata escalation della repressione anti-basca.

Ma anche nel resto d´Europa si sta profilando la strumentalizzazione degli attacchi di Madrid in chiave offensiva “contro il terrorismo”. Ciಠnon porterà  soltanto a nuove restrizioni anti-democratiche, ma renderà  più profonda l´alleanza di guerra con gli USA e rafforzerà  le forze pro-yankee in Europa. La politica di occupazione, aggressione e violazione del diritto internazionale contro i popoli oppressi sarà  rafforzata mediante una violenta guerra mediatica di menzogne e di manipolazioni infami come quelle riguardanti i fatti di Madrid. Ogni tentativo politico e democratico di superamento dei conflitti armati mediante lo sviluppo dei diritti politici e sociali negati e, dell´autodeterminazione con giustizia sociale, verrà  invece criminalizzato.

Un´esempio drastico che rivela la manipolazione preparatoria di un´ondata repressiva contro l´opposizione antimperialista in Europa ha già  toccato il Campo Antimperialista. Il 12 marzo il giornalista fanatico pro-yankee e anti-Islamico Magdi Allam, ha pubblicato un articolo sul più importante giornale italiano, il “Corriere della Sera”, in cui accusa direttamente la “sezione spagnola del Campo Antimperialista” di essere complice degli attacchi. Nel suo delirio pro-imperialista Allam afferma che dietro alla nostra intransigente difesa della Resistenza irachena e della lotta indipendentista basca (entrambe queste lotte hanno piena leggittimità ; anche per il diritto internazionale), ci sia “l´alleanza tra Al-Qaeda e l´ETA” gestita dagli “agenti di Saddam Hussein che si sono infiltrati nel Campo Antimperialista” [vedere: Corriere della Sera].

Il Campo Antimperialista:

Denuncia nel modo più forte possibile questo infame tentativo di criminalizzazione e facciamo appello a tutte le forze democratiche e antimperialiste affinchਠsi uniscano contro questa caccia alle streghe, preparatoria della repressione contro le forze antimperialiste.

Condanna la strumentalizzazione dei tragici eventi di Madrid come politica d´attacco alla democrazia, ed in particolare al diritto del popolo basco all´autoderminazione.

Si oppone e lotterà  contro la nuova ondata di sciovinismo e razzismo anti-arabo e anti-islamico e ribadisce il pieno e totale appoggio alla Resistenza irachena e palestinese. Entrambe per il Campo Antimperialista sono lotte di liberazione popolare contro un´occupazione illegale e pertanto sono pienament legittime, in ogni loro forma, compresa quella armata.

Condanna gli eventi di Madrid e denunciamo che ਠla politica di guerra ed aggressione portata avanti dall´imperialismo capeggiato dagli USA che ha portato, e porterà  sempre più, a tali forme estreme di confronto in un contesto asimmetrico di forze militari. Per tanto solo la conquista della democrazia e dei diritti sociali da parte dei popoli, la lotta contro l´occupazione e la povertà  puಠgettare le basi per la pace ed una vera sicurezza. La politica di “guerra preventiva permanente” degli USA e dei suoi alleati europei –fra essi lo Stato spagnolo, formante parte della forza di occupazione in Iraq, era fra i principali sostenitori della guerra di aggressione yankee nonostante più dell´80% della sua popolazione fosse contraria- puಠportare soltanto ad ulteriori attacchi ugualmente tragici alla popolazione civile europea con lo stesso schema di quelli di Madrid in un conflitto senza confini, confini che saranno disattesi e smantellati prima di tutto dallo stesso imperialismo. La nostra risposta ਠe sarà  la lotta antimperialista, per lo sradicamento delle ragioni dei tragici eventi che hanno origine dallo stesso sistema imperialista. Soltanto la lotta di liberazione dall´imperialismo potrà  portare alla fratellanza tra i popoli.

No, alla strumentalizzazione delle vittime per un nuovo ciclo di repressione contro il popolo basco!

No alla criminalizzazione dell´opposizione antimperialista!

La Resistenza irachena ਠgiusta e legittima!

Per conquistare la pace combattiamo l´imperialismo!

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