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LIBERTA` PER I COMPAGNI ARRESTATI!

7. April 2004

Notiziario del Campo Antimperialista – 7 aprile 2004

http://www.antiimperialista.org

Notiziario del Campo Antimperialista – 7 aprile 2004

itacampo@antiimperialista.org

Questo Notiziatio contiene:

1) Manifestazione di protesta per gli arresti dei compagni a Perugia, sabato 10 aprile 2004
2) La Resistenza non ਠterrorismo
3) Manifestazioni di solidarietà  a Perugia e a Vienna
4) Moreno Pasquinelli in sciopero della fame
5) Messaggi di solidarietà  per i compagni arrestati
6) Relazione sui cinque arresti a Perugia
7) I siti web “Iraq Libero” e “Voce Operaia” oscurati dalla polizia italiana

1) Manifestazione di protesta per gli arresti dei compagni a Perugia, sabato 10 aprile 2004

LIBERTA´ PER I COMPAGNI ARRESTATI

Il 1 Aprile scorso con accuse ridicole e giuridicamente infondate sono stati arrestati Moreno Pasquinelli, Alessia Monteverdi e Maria Grazia Ardizzone, militanti del Campo anti-imperialista, da sempre in prima linea nelle battaglie in difesa dei lavoratori e dei diritti umani. Insieme a loro anche alcuni esuli politici turchi vittime di un regime oligarchico e semi-fascista responsabile del massacro di 40.000 curdi nonchà© di 107 detenuti politici in sciopero della fame contro il regime carcerario di Ankara.

Il governo Berlusconi ha mille volte mostrato il suo servilismo verso gli Stati Uniti, più recentemente anche verso il governo israeliano, e ha messo le truppe italiane sotto il comando di una potenza occupante. Al peggio non c`ਠlimite, ora fa il lavoro sporco al servizio del governo turco, accettando come oro colato le sue liste di “terroristi”, arrestando perseguitati politici ed esuli, e persino militanti italiani che da sempre hanno fatto politica in difesa dei diritti umani alla luce del sole.

Gli arresti di Moreno, Alessia e Maria Grazia sono una chiara rappresaglia contro chi si ਠbattuto nel sostegno alla lotta di liberazione che il popolo irakeno conduce contro l´illegittima occupazione di quel paese da parte delle truppe americane.

Questi arresti non sono solo un attacco esplicito al movimento contro la guerra ma anche alla LIBERTA´ DI PENSIERO E DI ESPRESSIONE DI NOI TUTTI, al sacrosanto DIRITTO AL DISSENSO e alla sua libera manifestazione e diffusione.

Vogliono spargere il terrore facendo passare per terrorista chiunque si opponga alla politica criminale di Bush e dei suoi alleati.

LIBERTA´ SUBITO PER I COMPAGNI ARRESTATI !

FUORI LE TRUPPE AMERICANE (E ITALIANE) DALL´IRAQ !

NO ALLE GUERRE DEL PETROLIO

INVITIAMO TUTTI AD ADERIRE ALLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA

SABATO 10 APRILE 2004 – ORE 16.00

PERUGIA

concentramento a piazza Partigiani

Campo Antimperialista

2) La resistenza non ਠterrorismo

Resistere all´attacco al movimento per mettere fine all´occupazione dell´Iraq!
Libertà  per i compagni antimperialisti arrestati!

La recente occupazione cosiddetta anti-terrorismo a respiro europeo del 1° aprile avvenuta simultaneamente in Italia, Belgio, Olanda, Grecia e in Turchia ਠstata portata a termine in un momento di terrore isterico. Questa frenesia ਠstata creata dall´oligarchia dominante per sviare il loro supporto e partecipazione nella guerra criminale ed illegittima dell´America e nell´occupazione dell´Iraq.
Tutti sanno che c´à¨ un unico modo per prevenire gli attacchi della resistenza islamica che avvengono in rappresaglia per l´oppressione della gente araba ed islamica dall´Occidente e dal suo alleato Israele: l´immediato ritiro delle truppe dall´Iraq e dalla Palestina e la garanzia del pieno diritto all´autodeterminazione.
Il popolo spagnolo ha scacciato Aznar a causa del suo servilismo nei confronti di Bush riguardo l´aggressione. Hanno correttamente attribuito al suo comportamento la responsabilità  politica dell´orribile massacro di Madrid.
Ora ਠla volta di Berlusconi. La recente dimostrazione che ha portato in piazza a Roma un milione di persone il 20 marzo scorso, anniversario della guerra, ha mostrato in modo impressionante al mondo che il popolo italiano ਠdella stessa opinione di quello spagnolo. Una manifestazione “contro il terrorismo” che in questo momento significa “a favore della guerra e dell´occupazione”, organizzata dal Governo due giorni prima, ha visto sfilare soltanto duecento politicanti reazionari.
Ma il sentimento delle masse italiane va oltre ciಠche implica il risultato delle elezioni spagnole. Non vogliono eleggere il centro-sinistra che ha delle responsabilità  nella guerra di aggressione alla Yugoslavia e che, nel suo servilismo verso gli USA, non si arrischia a chiedere il ritiro delle truppe italiane dall´Iraq. Perciಠi dimostranti hanno negato ai leader del centro-sinistra di entrare nel loro corteo chiamandoli assassini. I militanti del Campo Antimperialisti hanno contribuito a questa azione.
All´interno del corteo centinaia di striscioni esprimevano la legittimità  della resistenza irachena. L´aperto appoggio alla stessa, posizione di cui il Campo Antimperialista ਠla punta di lancia, ਠstata accettata in modo decisivo all´interno del vasto movimento contro la guerra e contro l´occupazione. Questo ਠun chiaro cambiamento in positivo visto che soltanto pochi mesi fa la nostra campagna “10 euro per la Resistenza” veniva marginalizzata. La prima manifestazione europea a supporto della Resistenza irachena, tenutasi a Roma il 13 dicembre, era stata un primo segnale di tale tendenza. Nonostante una pesante campagna diffamatoria orchestrata da tutte le tendenze politiche inclusa la sinistra storica, al fine di affossarla, siamo riusciti ad ottenere alcuni risultati importanti e a respingere l´isolamento.
Da allora il comitato italiano di Iraq Libero, formatosi come risultato della mobilitazione, continua ad essere pesantemente attaccato. La perversa campagna mediatica capeggiata dal principale giornale italiano – Corriere della Sera – ed orchestrata da altri giornali, TV e radio, accusa il comitato di appoggiare il terrorismo. Magdi Allam, uno dei vice-direttori del Corriere della Sera ha scritto una mezza dozzina di articoli cercando di provare che il Campo Antimperialista era coinvolto negli avvenimenti di Madrid. Anche dopo che il teorema di Aznar sull´Eta era crollato, e di cui Magdi Allam si era fatto portavoce in Italia, ha continuato con le sue vistose bugie.
L´arresto dei militanti del Campo Antimperialista, compreso il portavoce Moreno Pasquinelli, che erano anche degli attivisti del Comitato Iraq Libero, ਠun tentativo di decapitare l´avanguardia del movimento contro l´occupazione dell´Iraq. Ha una chiara motivazione politica ed ਠanche una violazione del diritto di espressione, pensiero e di associazione. Non ਠun caso che il sito del Comitato sia stato posto sotto sequestro (www.iraqlibero.net).
Il Ministro degli Interni Pisanu, nel congratularsi con le forze dell´ordine per il lavoro svolto, ha apertamente detto chi deve essere colpito: tutte le forze che combattono l´impero americano.

La Lista Nera europea e l´oligarchia turca

Nell´operazione di polizia del 1° aprile contro la democrazia sono coincisi diversi interessi.
Dopo l´11 settembre 2001 le borghesie europee hanno seguito l´esempio americano e hanno creato una Lista Nera di organizzazioni popolari di liberazione da demonizzare e criminalizzare come terroriste. Nella lista non compaiono soltanto tutte le organizzazioni della resistenza Palestinese, in palese violazione della Carta delle Nazioni Unite e delle leggi internazionali che stabiliscono il diritto di resistere all´occupazione straniera anche insorgendo con le armi, ma anche movimenti contro i regimi fantoccio imperialisti come quello della Colombia, delle Filippine e della Turchia; nello specifico il Fronte Popolare Rivoluzionario di Liberazione (DHKC).
Dopo l´attentato di Madrid dell´11 marzo 2004 le borghesie europee si sono rivolte al successivo più alto obiettivo nella logica della sospensione dei diritti democratici. Invece di seguire l´esplicita volontà  della popolazione europea di mettere fine all´appoggio alla guerra americana e all´occupazione e quindi prevenire gli attacchi di rappresaglia islamici in questa guerra asimmetrica, si sono impegnate nell´intensificazione della repressione e in dubbie misure di coordinamento europeo anti-terrorismo.
Hanno scelto il DHKC come capro espiatorio.
Il DHKC ha lottato fin dall´inizio contro il regime della giunta militare installatosi in Turchia dopo il sanguinoso colpo di Stato nel 1980 spalleggiato dagli USA e dall´Europa. Mentre migliaia di democratici e persone di sinistra venivano uccise o gettate in prigione i predecessori del DHKC prendevano le armi.
Nonostante dei cambiamenti di facciata il regime di Ankara ਠessenzialmente ancora al suo posto. Malgrado i tentativi dell´Europa di mascherare quel regime, tutti sanno che i generali hanno ancora in mano le redini del potere. Ai kurdi vengono negati gli elementari diritti all´autodeterminazione dato che collidono con gli interessi geostrategici imperialisti. Mentre i governi che si susseguono ripropongono servilmente i sermoni ultra-liberisti dell´impero americano, una parte sempre maggiore della popolazione ਠcondannata alla povertà  e alla miseria.
Opporvisi significa repressione e pugno di ferro. Ci sono ancora migliaia di prigionieri politici che vengono torturati, come riferisce regolarmente Amnesty International.
La lotta dei prigionieri politici contro l´isolamento che ha portato alla morte per sciopero della fame di 110 persone ne ਠtestimone. Nonostante un ampio movimento in appoggio ai prigionieri politici turchi, la severa repressione del regime contro chiunque osi toccare il problema in pubblico ਠuna prova del fatto che la Turchia sia governata da un´oligarchia militare. Come parte della recente operazione circa 30 attivisti dei mezzi di comunicazione o di associazioni come la Tayad, un´associazione dei familiari dei prigionieri politici, sono stati arrestati.
La lotta del DHKC ਠquindi rivolta verso una nuova Costituzione democratica, basata sulla volontà  ed il potere della maggioranza delle masse popolari che includa anche il diritto all´autodeterminazione del popolo kurdo.
Dato che migliaia di componenti del DHKC sono fuggiti in Europa in qualità  di rifugiati politici, il partito ha sempre strettamente limitato le sue azioni in Europa a pura attività  politica.
Nonostante ci siano stati innumerevoli processi in Germania, Belgio ed Inghilterra, non ਠmai stato provato che fossero implicati in attività  armate di terrorismo. Nonostante ciಠla repressione ਠcontinuata fino alla messa al bando del DHKP-C (non del DHKC) in Germania.
La recente operazione anti-democratica ਠavvenuta mentre ਠin piena attività  la mobilitazione contro il prossimo summit della NATO previsto per la fine di giugno ad Istambul. Anche in Turchia la maggioranza della popolazione ha rifiutato ogni appoggio all´aggressione americana all´Iraq, nonostante il regime (formalmente islamico) sia il più stretto alleato degli Stati Uniti e di Israele in tutta la regione.
Il DHKC gioca in Turchia un ruolo decisivo nella mobilitazione di massa contro la guerra e l´occupazione.
Riguado alla repressione, l´Europa e la Turchia hanno sempre pienamente cooperato nonostante le vuote parole sulla democrazia e i diritti umani.

Una costruzione prefabbricata

La maggioranza delle operazioni avvenute in Europa sembra siano servite ad intimidire e a mostrare la capacità  di colpire in un clima di terrore ed isteria. Tutti, tranne uno degli arrestati (Kaya Saz in Olanda), sono stati rimessi in libertà  senza alcuna imputazione. Mentre le autorità  Greche sembra si siano rifiutate a partecipare all´operazione, hanno incarcerato Sinan Boskur eseguendo apparentemente un distinto mandato d´arresto tedesco. Dopo che i riflettori delle operazioni “stile Rambo” si sono spenti, i reparti repressivi hanno lasciato dietro di loro porte sfasciate e uffici distrutti, confiscando materiali reperibili pubblicamente.
Le imputazioni per i compagni arrestati in Italia sono più serie. L´intezione ਠquella di applicare i noti articoli 270bis e ter, che possono portare ad anni di detenzione. Avni Er e Zeynep Kilic sono accusati di aver costituito una presunta cellula terroristica mentre Moreno Pasquinelli, Maria Grazia Ardizzone e Alessia Monteverdi, sono accusati di averli aiutati in tale scopo.
Tutti sanno che il Campo Antimperialista non ha niente a che vedere con il terrorismo. Tutte le nostre attività  sono pubbliche e rivolte alle masse.
L´annuale Campo di Assisi ਠstato e sarà  completamente aperto a chiunque, compresi i mezzi di comunicazione che hanno sempre massicciamente relazionato riguardo al convegno.
Fin dall´inizio il DHKC ha apertamente preso parte a questi incontri ed ha cooperato politicamente con il Campo.
Anche il DHKC non ha nulla a che fare con il terrorismo. In Europa svolgono attività  politica, mentre in Turchia difendono il loro diritto di utilizzare ogni mezzo di lotta contro il regime militare.
In accordo con quanto dicono i legali dei detenuti le accuse di attività  armata o terroristica sono infondate e sono una costruzione prefabbricata per cui l´accusa non riuscirà  a produrre alcuna prova. Sono anche più ridicole se si considera lo stato di terrore a cui sono sottoposti il mondo ed in particolare i popoli arabo ed islamico da parte degli Stati Uniti d´America e di Israele.
Vogliono criminalizzare e stigmatizzare i nostri leader militanti come terroristi, al solo scopo di isolarci politicamente e paralizzarci.
Ma non riusciranno a distruggerci. Il loro tentativi gli si ritorceranno contro dato che sta auementando nel popolo europeo l´opposizione alla guerra e all´occupazione americane.

Libertà  per gli antimperialisti arrestati!
Fine dell´occupazione e appoggio alla resistenza!
Abbasso la guerra e l´impero americano!

3) Manifestazioni di solidarietà 

E´ stata organizzata una manifestazione per la liberazione degli antimperialisti il 10 aprile a Perugia, organizzata dal Campo Antimperialista. Perugia ਠstata il centro dell´operazione anti-democratica del 1° aprile.

Il Campo Antimperialista e il DHKC Internazionale hanno indetto una manifestazione per giovedଠ8 aprile a Vienna, in Austria, appoggiata da un´ampia gamma di organizzazioni e personalità . L´inizio ਠprevisto per le 17.00 davanti all´ambasciata italiana ed avrà  fine di fronte all´ambasciata turca.
Invitiamo tutto il movimento antimperialista ad organizzare simili manifestazioni.

4) Moreno Pasquinelli ha iniziato lo sciopero della fame

Moreno Pasquinelli, portavoce del Campo Antimperialista, arrestato il 1° aprile, si ਠavvalso della facoltà  di non rispondere dato il diniego da parte dei giudici di conferire con il suo avvocato per cinque giorni. Per protesta contro questa negazione degli elementari diritti democratici, il 2 aprile ha annunciato di aver iniziato lo sciopero della fame.
Ha dichiarato al giudice che l´operazione che ha portato al loro arresto ਠuna mostruosità  giuridica.

5) Messaggi di solidarietà  per i compagni arrestati

Per ovvi motivi di spazio non sono presenti altre centinaia di adesioni individuali

Ringraziamo tutti i compagni per la solidarietà !

Lista in ordine di arrivo:

Dall´Italia:

– Organizzazioni

Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
Avamposto degli Incompatibili
Associazione Nicaragua-Nicaraguita O.N.L.U.S.
Collettivo Politico Universitario – Redazione de “Il Buio”
Laboratorio Marxista
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia
Proletari Comunisti
Soccorso Rosso Proletario
CPA (Centro Popolare Autogestito)
Soccorso Popolare
ANA – Linea Rossa
Confederazione COBAS
SLAI COBAS – Pomigliano D´Arco
Redazione di Nuova Unità 
Utopia Rossa
Rete dei Comunisti
Comitato politico della federazione di Parma del PRC
Associazione Progetto Comunista – sinistra del PRC
Gruppo Consiliare e la Segreteria regionale del PRC – Sardegna
COBAS Terni
RSU Prefabbricati Manini Spa (Bastia Umbra)
Red Link
Redazione di Vis-à -Vis
Circolo culturale “Le Radici” di Modena

– Individuali

Joe Fallisi
Marco Riformetti
Andrea Catone
Hamza Piccard
Roberto Massari
Marco Ferrando (Direzione Nazionale del PRC)
Aurelio Fabiani (segretario PRC Spoleto)
Renato Campana (Associazione Culturale “Casa Rossa”)
Alessandro LEONI (PRC Fi., CPN)
Francesco PAPPALARDO (Indipend., Consigliere comunale Piombino/Liv.)
Giorgio LINDI (segreteria federale PRC Massa-Carrara)
Mauro GIBELLINI (CPF PRC Massa-Carrara)
Letizia LINDI (CPN PRC, Coordin. nazion. Giovani Comunisti)
Antonino MOSCATO (PRC, Fi.)
Mauro LENZI (segreteria federale PRC Siena)
Adriana MINIATI (Direzione federale PRC Firenze)
Vanna GIAMMARTINI (Direzione federale PRC Firenze)
Giuliana COSINI (CPF federaz. PRC Massa-Carrara)
Roberto CAPPELLINI (Segretario federazione pistoiese PRC)
Ugo BAZZANI (Comitato regionale toscano PRC)
Luciano GIANNONI (Presidente Collegio Garanzia regionale toscano PRC, federaz. Liv.)
Maurizio BROTINI (CPF federaz. fiorentina PRC)
“Redazione periodico -Ernesto TOSCANO-“

Dall´estero:

– Organizzazioni

Askapena (Basque County)
Arab Cause Solidarity Committee (Spain)
Workers Revolutionary Party (EEK, Greece)
Communist Party of Greece /ML (KKE/ML)
United Peoples (USA)
Workers´ Action (USA)
Socialist Choice (Ukraine)
Shayhka Maulani Aeisha Muhammad (USA)
Said Elnashaie
Poetas Antiimperialista de America (Canada)
Socialist Thought Forum, Jordan
Anti-Repression Campaign, Brittany
Communist Youth of Poland
Voie Dà©mocratique, Morocco
International League of People´s Struggle – Turkey section
In Defence of Marxism (Spain)
Popular Democratic Left (IDP, Mexico)
Construction Committee of the Revolutionary Worker´s Party (Argentine) Communist Organization for the Fourth International (COFI)
Abnaa elBalad (Palestine)
Greek Trotskyists KDE
Left Front – Communist Youth Alliance (Hungary)
Sardinia Natzione Indipendentzia (Sardinia)
Consurta Comunista Sarda (Sardinia)
Comunardi (Sardinia)
Workers Communist Party (Norway)
Bayan International (Europe)
League for the 5th International
Iraqi Resistance Solidarity Network (USA)
Taller de Arte e Ideologà­a, Mexico
Refundacià³n Comunista (Puerto Rico)
Committee Against the U$ Empire (USA)
Initiativ e.V., Duisburg, Germany
Bangladesh National Liberation Council
NAR (New Left Current) Greece
Federation of University Students of Venezuela (FEUV)
Struggle Initiative (Greece)

– Individuali

Shayhka Maulani Aeisha Muhammad (USA)
Said Elnashaie
Harsh Thakor, Bombay, India
Dr. Hisham Bustani, Amman, Jordan
Claude le Duigou, spokesman Coordination Anti-Rà©pressive de Bretagne
Abdallah Elharif, National Secretary of Voie Dà©mocratique, Morocco
John Paul Cupp, USA
Andrew Kahn, New York City, USA
Iman Badawi, Arab world
Ana Marà­a Vera Smith, Mexico
Muheep Akram, Arab world
Daniel Stragá, Argentine
Bustianu Cumpostu (Sardinia)
Alberto Hà­jar Serrano, Mexico
Mario Maestri, historian, Brasil
Luz Perly Cordoba Mosquera, imprisoned peasant leader from Colombia

***

Leggi i messaggi di solidarietà  in inglese:
www.antiimpieralista.org/repression/view.shtml?category=46&id=1081155837&keyword=+

Messaggi di solidarietà  in italiano, francese, spagnolo, tedesco, arabo:

www.antiimpieralista.org/repression

6) Relazione sui cinque arresti di Perugia:

www.antiimpieralista.org/repression/view.shtml?category=46&id=1081028270&deyword=+

7) I siti web “Iraq Libero” e “Voce Operaia” oscurati dalla polizia italiana

Restrizione della libertà  di espressione.

I dirigenti e i militanti del Campo Antimiperialista arrestati hanno contribuito attivamente ai seguenti siti italiani registrati:

www.iraqlibero.net del Comitato Italiano Iraq Libero

www.voceoperaia.it della sezione italiana della Corrente Leninista Internazionale (ILC)

Il sequestro di questi due siti indica chiaramente lo scopo dell´operazione: mettere sotto silenzio l´opposizione antimperialista in aperta violazione degli elementari diritti democratici.

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