Dichiarazione del portavoce del Campo Antimperialista sulla tragica fine di Enzo Baldoni
COSTERNAZIONE E DISPREZZO
Dichiarazione del portavoce del Campo Antimperialista sulla tragica fine di Enzo Baldoni
Dolore e´ il primo sentimento che abbiamo provato alla notizia dell´uccisione di Enzo Baldoni da parte di uno dei gruppi guerriglieri che dichiarano di far parte della Resistenza irachena. L´incoscienza con cui egli ha voluto a tutti i costi raggiungere Najaf, teatro di una carneficina per mano degli occupanti americani, non inficia che lo spirito che lo muoveva era di simpatia verso la battaglia del popolo iracheno contro l´oppressione.
Costernazione per un´esecuzione che danneggia la giusta causa della Resistenza, la quale non puo´ farsi acciecare dal pur legittimo odio verso gli occupanti e che vincera´ solo ove sia la politica e non il fucile al guidare la lotta di liberazione.
Rabbia infine, perche´ la sfrontata ostinazione del governo Berlusconi di restare al fianco degli U.S.A. nella guerra imperialista ਠla vera causa della tragica morte di Baldoni e delle altre decine di italiani periti da quando l´Italia partecipa all´occupazione dell´Iraq.
Disprezzo, per lo sdegno di circostanza ostentato dalle massime autorita´ dello Stato, che mentre continuano a sostenere la guerra dipingendola come “missione umanitaria”, tentano di sequestrare pro domo loro l´immagine di Enzo Baldoni facendosi cosi gioco dei sentimenti antimilitaristi e libertari che lo hanno spinto in Iraq.
Solo il ritiro immediato e incondizionato dei soldati italiani evitera´ nuove tragedie e consegnera´ all´Italia la dignita´ di un paese libero e pacifico. Non si possono tenere i piedi su due staffe. Gli italiani debbono decidere: accettare che Berlusconi trascini il paese nell´abisso della guerra preventiva in ossequio ai dettami Bush, o cacciarlo esprimendo amicizia e simpatia verso tutti i popoli che non vogliono sottostare alla tirannia imperiale americana.
Moreno Pasquinelli
Portavoce del Campo Antiperialista
Assisi, 27 agosto 2004