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NON SE NE PARLA NEMMENO

7. March 2006

Notiziario del Campo Antimperialista … 1 marzo 2006 …
Questo Notiziario contiene:

1. 18 MARZO: GOLPE NEL COMITATO ORGANIZZATORE
2. FASSINO IL 18/3 RESTA A CASA. E’ MEGLIO!1. 18 MARZO: GOLPE NEL COMITATO ORGANIZZATORE

ULTIM’ORA.
CON UN AUTENTICO COLPO DI MANO, calpestando le gia’
blande decisioni del Forum sociale europeo svoltosi a Vienna
nonche’ quelle adottate a Firenze agli inizi di febbraio,
il Comitato organizzatore della manifestazione unitaria del 18 marzo,
ha ieri sera diffuso una nuova versione dell’Appello di
convocazione del corteo. L’Appello europeo cosi si concludeva:
“Chiediamo a tutti e tutte di portare con
sà© una bandiera della pace. Daremo vita come sempre a una
manifestazione plurale, dove saranno rappresentate le diverse
articolazioni del movimenti contro la guerra e per la pace, che
perಠconvergono sui contenuti espressi nell’appello
promosso dal Forum Sociale Europeo”.
Da ieri sera c’e’ una nuova e sibillina frasetta. Questa qui:
A coloro che in questo paese credono giusto esaltare le stragi o
l’intolleranza diciamo che consideriamo questa esaltazione
incompatibile con le nostre iniziative, che al contrario vogliono
mettere al centro il valore della pace, dei diritti, della giustizia e
della convivenza”.
Chi sono gli autori di questa manomissione? In quale segreto recesso
erano riuniti? Con quale diritto hanno manipolato l’Appello
europeo? A qual titolo l’hanno fatto?
Si tratta di un gesto llegittimo. Di una gravissima scorrettezza che
umilia l’autonomia del movimento contro la guerra, che scopre di
avere alla sua testa una manipolo di oligarchi del tutto simili alle
cupole dei partiti di sistema.
Lo squallore estetico ed etico di questa mossa e’ pari alla sua
gravità  politica. L’Appello di Vienna era fiacco, ma
almeno difendeva la pluralita’ delle voci e delle articolazioni
che da sempre sono costituive del movimento contro la guerra. Con
questa frasetta gli oligarchi vorrebbero porre un veto alle forze
antimperialiste, antagoniste, comuniste, anarchiche e degli immigrati,
che sostengono la Resistenza irachena (e palestinese) e che considerano
legittime le azioni militari contro forze coloniali occupanti (compreso
l’attacco a Nassirya). Se questo veto diventasse effettuale gli
oligarchi avrebbero trasformato il movimento contro la guerra in una
succursale del centro-sinistra, in una protesi dell’Unione.
Questa manovra settaria e arrogante sara’ respinta. Il movimento
contro la guerra non e’ suddito dei bombaroli di Belgrado e di
Kabul, ne’ proprietà  privata di chi gli tiene il moccolo.
Chiediamo infine alle componenti antagoniste che fino a prova contraria
fanno parte del Comitato organizzatore (tra gli altri la Confederazione
Cobas, il Forum Palestina..) se esse hanno avallato questo Golpe. Ove
esso fosse avvenuto alle loro spalle: faranno come le tre scimmiette?

……………………………………………………
2. FASSINO IL 18/3 RESTA A CASA. E’ MEGLIO!

Nel novembre scorso si e’ costituita in Italia una nuova
associazione sionista: “SINISTRA PER ISRAELE”
(http://www.sinistraperisraele.it).
Affiliati alla combriccola, oltre a Fassino, segretario dei D.S.,
figurano Valter Veltroni, Furio Colombo, Adriano Sofri, Giuliano Amato,
Enrico Boselli, Peppino Caldarola, Umberto Eco, Gad Lerner, Gustavo
Zagrebelsky…
Nel manifesto fondativo, tra l’altro, si puo’ leggere:
“6. Sinistra per Israele combatte fenomeni di
antisionismo – presenti anche a sinistra – che possono
nascondere con troppa facilità  una nuova e più sottile
forma di antisemitismo.
7. Sinistra per Israele considera storicamente sbagliata e moralmente
non accettabile ogni equiparazione del sionismo al razzismo,
perchਠil sionismo ha le stesse radici di reclamo della patria
per un popolo, che ha avuto il Risorgimento italiano e gli altri
movimenti europei di fondazione e unificazione nazionale. Lo stesso
reclamo di patria che ਠadesso la legittima aspirazione del
popolo palestinese”.

Questi corifei del sionismo, allo scopo manifesto di ipotecare la
campagna elettorale del centro-sinistra, si sono trovati ieri a Roma.
Poca gente “per bene”, per lo piu’ ebrei (sionisti).
Fassino, come tutti i neofiti, ha finito per passare come il piu’
oltranzista. Nella foga si e’ lasciato scappare
dichiarazioni di una gravita’ enorme.
Sentiamo.
Lancio ANSA delle 18.50 (CLR 06-MAR-06 18:46 NNN):
“La sinistra deve ‘ricordare la
storia del popolo ebraico ma anche riconoscere quello che e’ stato il
suo movimento storico di liberazione, cioe’ il sionismo”. .. Bisogna
battersi contro una lettura manichea della storia per cui si riconosce
l’Olocausto, ma non il sionismo come movimento di liberazione del popolo ebraico… Se nella sinistra ci sono posizioni ambigue a questo proposito bisogna combatterle, come abbiamo fatto in questa settimana’,
ha aggiunto Fassino rispondendo cosi’ ai numerosi riferimenti emersi,
nel corso del dibattito, alle posizioni emerse nella sinistra radicale
verso lo stato d’Israele”.

Lancio AGI delle 18.43 (Mgm 061841 MAR 06 NNNN):
“La sinistra – ha detto il
segretario della Quercia – non puo’ che battersi perche’ il diritto a
esistere di Israele sia irreversibile e indiscutibile: qualsiasi tesi
che consideri il suo diritto a esistere come qualcosa di reversibile
non puo’ che essere respinta. Le “condizioni irrinunciabili”
per un ritorno al dialogo, secondo il segretario della Quercia, sono,
per Israele “che venga riconosciuto il suo diritto a esistere ma anche
che sia assicurato che non c’e’ un diritto al ritorno dei palestinesi, mentre ai palestinesi bisogna assicurare che ci sia uno stato vero e che coincida in linea di massima con la Cisgiordania sulla base dei confini del ’67”.

Lancio ASCA delle 18.35 (Cer/mcc/lv 061832 MAR 06 NNNN):
“Se ci sono settori nella sinistra che assumono posizioni ambigue dobbiamo combatterle come abbiamo fatto in queste settimane – avverte il segretario della Quercia – noi siamo dalla parte di Israele sia per quanto rappresenta nella storia che nel momento attuale”.

Un bel viatico per la futura politica estera dell’eventuale
governo del centro-sinistra! Se gia’ Rutelli aveva detto che la
sola cosa buona che Berlusconi ha fatto e’ stato l’aver
consolidato le relazioni servizievoli dell’Italia con
l’entita’ sionista, Fassino si e’ spinto oltre,
fornendo la quint’essenza del pensiero sionista. (1) Diritto
insindacabile di Israele ad esistere in quanto stato di ebrei
-ovvero fondato razzisticamente sulla pulizia etnica e
l’esclusione degli arabi dalla piena cittadinanza; (2)
Equiparazione del sionismo e delle sue pratiche terroristiche e
genocide ad un movimento di liberazione -mentre, al contrario, si
e’ trattato di un movimento di colonizzazione, fondato sulla
rapina di case e terra e sulla cacciata dei nativi arabi; (3) Per
quanto riguarda i palestinesi cacciati in perfetto stile nazista
con la Nakhba del ’48 e con le successive persecuzioni
NESSUN DIRITTO al ritorno. Fassino non solo perora e legittima il
saccheggio e la persecuzione compiute dai sionisti; straccia le stesse
risoluzioni dell’ONU; (4) Fassino infine con improbabile
supponenza imperialista, pone condizioni ad Hamas affermando si che i
palestinesi abbiano un loro Stato, ma ….”che coincida in linea
di massima (sic!) con la Cisgiordania”. In questa maniera
il segretario dei DS si schiera nuovamente e apertamente coi peggiori
sionisti che vogliono concedere ai palestinesi nient’altro che un
Bantustan-gruviera, tenendosi Gerusalemme e diverse decine di
insediamente strategici nella West Bank.
Che Fassino voglia spianare la strada a D’Alema ministo degli esteri, questi sono affari suoi.
Sono affari nostri invece, che i sionisti non mettano piede alle manifestazioni contro la guerra.
Fassino il 18 resta a casa!

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