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AL MINISTRO CLEMENTE MASTELLA

12. January 2007

“INOLTRI SUBITO AGLI U.S.A. LA RICHIESTA DI ESTRADARE PER PROCESSARLI I 26 AGENTI CIA”


Firma e diffondi e fai firmare questa lettera al Ministro della Giustizia ….. Invia la tua adesione a: estradare@email.it

Il 17 febbraio 2003 veniva rapito a Milano il cittadino egiziano Abu
Omar. L’Imam venne successivamente trasferito in un carcere egiziano
dove, in violazione dei piu’ elementari diritti dell’uomo, venne
sottoposto a spietate torture affinche’ confessasse di essere un
terrorista. “Sono stato appeso al soffitto come bestiame destinato al
macello, a testa in giù, piedi in aria, le mani legate dietro la
schiena, esposto a scosse elettriche su tutto il corpo, soprattutto
alla testa, per indebolire il mio cervello… Anche quando non ero
torturato, venivo lasciato per lunghi periodi nelle camere di tortura,
perchਠudissi le urla degli altri, i loro gemiti, per farmi crollare
psicologicamente… Venivo legato ad un materasso intriso d’acqua e
collegato a macchinari elettrici”.

Le prime indagini della Procura di Milano stabilirono con prove
schiaccianti che la CIA orchestro’ e organizzo questo sequestro. Nel
dicembre 2005 la stessa Procura emise 22 mandati di cattura contro
altrettanti agenti statunitensi. Dato che questi erano ormai riparati
negli Stati Uniti, venne inoltrata all’allora Ministro Guardasigilli
Roberto Castelli la richiesta di estradizione, che il governo
Berlusconi, il 12 aprile 2006 respinse, accusando a sua volta i
magistrati milanesi di “antiamericanismo”.

Nel luglio 2006, accertate le pesanti e dirette responsabilita’ nel
medesimo rapimento dei servizi segreti italiani (SISMI), vengono
arrestati alti funzionari dei medesimi e messo in stato d’accusa lo
stesso direttore Niccolo’ Pollari. Il 20 luglio la Procura milanese
riattiva la richiesta di estradizione (non piu’ 22 agenti CIA coinvolti
ma 26) precedentemente bloccata e resipinta da Castelli.


E’ intollerabile che a sei mesi di distanza da questa
notifica il Ministro della Giustizia Clemente Mastella e il governo
presieduto da Romano Prodi non abbiano ancora risposto alla richiesta
dei magistrati milanesi. Questo silenzio avvalora il sospetto che anche
questo governo, pur di rispettare relazioni di sudditanza verso la
tracotante amministrazione Bush, non esita a calpestare lo Stato di
diritto e a fare a pezzi il principio giuridico che la legge e’ uguale
per tutti.

L’uscita di scena di Berlusconi non ha infatti attenuato l’intransigenza dell’amministrazione Bush.
Dopo aver seccamente rifiutato di consegnare all’Italia il militare USA
Mario Lozano (l’assassino dell’agente Nicola Calipari), ha addirittura
premiato la mente del sequestro di Abu Omar (l’allora capo della Cia in
Italia Jef Castelli).

In occasione della visita del Ministro degli esteri Massimo D’Alema a
Washington nel giugno 2006, Condoleezza Rice ha poi sfacciatamente
difeso le numerose “extraordinary renditions” operate, non solo in
quanto procedure contemplate nel Presidential Executive Orders number
two del presidente Bush, ma in quanto sempre compiute con la
collaborazione delle autorita’ europee.

Che il governo Berlusconi conoscesse le direttive americane e le abbia
applicate in modo compiacente (anche in riferimento al sequestro di Abu
Omar), e’ non solo opinione comune, e’ stato stabilito dalla stessa
Commissione d’Inchiesta insediata al Parlamento europeo e presieduta
dal portoghese Coelho, la quale e’ giunta a questa conclusione proprio
ascoltando le testimonianze all’interno della CIA.


Con la presente i sottoscritti Le chiedono di ottemperare alla
richiesta di estradare i 26 agenti Cia affinche’ possano essere
processati e puniti ove il tribunale confermi le pesanti accuse a loro
carico. Ogni Sua ulteriore esitazione sarebbe un venir meno ai suoi
doveri di Ministro, in quanto tale tenuto per primo a rispettare
consolidate procedure giuridiche e significherebbe rendersi
colpevole d’indulgenza verso quello che gli stessi magistrati hanno
definito un gravissimo reato ai danni di Abu Omar nonchਠun “crimine
contro lo Stato italano”.

Invia la tua adesione a: estradare@email.it

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