1. GAZA VIVRA’
Per una campagna di solidarieta’ con la Resistenza palestinese
2. ROVESCIANDO IL MONDO
idee e argomenti della lotta antimperialista
Isola Polvese dal 31 agosto al 2 settembre
3. VICENZA CHIAMA
Una settimana di mobilitazione dal 7 al 15 settembre
1. GAZA VIVRA’
Per una campagna di solidarieta’ con la Resistenza palestinese
Gaza un ghetto? Un bantustan? Un campo di concentramento? Una gigantesca Guantanamo?
Gaza ਠtutto e niente. Tutto per noi, niente per loro.
Gaza ਠla cruda metafora di un sistema mondiale che punisce chi si ribella sigillandolo in una morsa di ferro e sangue. Gaza ਠl’icona della dignità di chi non baratta un tozzo di pane con il proprio diritto alla liberazione. Gaza ਠtutto per i popoli oppressi che debbono lottare per il diritto ad esistere, niente per quelli “liberi” che fanno finta di niente, che credono che questo sia il miglore dei mondi possibili.
I palestinesi di Gaza sono doppiamente colpevoli. Colpevoli di aver combattuto e vinto il colonialismo israeliano. Colpevoli una seconda volta per aver cacciato al-Fatah, ormai diventato una forza ausiliaria del colonialismo israeliano.
Per questo, col sostegno della comunità degli Stati, Israele ha decretato da mesi uno spietato embargo contro Gaza. Nessuno puಠuscire. Nulla puಠentrare. Un milione e mezzo di esseri umani, già ammassati come bestie in gabbia, sono da mesi senza i beni di prima necessità , senza acqua, senza medicinali. Privi di quegli elementari diritti che anche i feroci carcerieri di Guantanamo riconoscono ai loro prigionieri. Affamare non basta. Col beneplacito della cosiddetta comunità internazionale Israele cinge d’assedio Gaza. Bombardamenti devastanti dal cielo fanno seguito a incursioni da terra, mentre non cessano i cosiddetti “omicidi mirati”, perpetrati ormai con l’aiuto dichiarato delle guide indiane di al-Fatah. Quest’assedio ਠdiventato più feroce da quando il Presidente Abu Mazen, sotto la pressione euroamericana e israeliana, ha dimesso il legittimo governo presieduto da Ismail Haniya. Questo atto d’imperio, antidemocratico e unilaterale, ha scatenato la battaglia tra Hamas e al-Fatah.
Dimmi con chi stai e ti dirಠchi sei. Tutti i governi imperialisti, quelli americano e israeliano in testa, si sono prontamente schierati con al-Fatah e Abu Mazen. Non poteva esserci una prova più lampante di come effettivamente stanno le cose.
I mezzi di informazione si sono prontamente allineati, dipingendo Hamas come movimento terroristico e Abu Mazen come paladino della democrazia. Quale ipocrisia condannare come terroristico un movimento popolare che ha sfiorato il 70% dei voti e considerare democratico l’atto d’imperio di un fantoccio stampellato dagli occupanti israeliani.
In questo contesto ਠurgente che tutti gli amici della causa palestinese si mobilitino per aiutare Gaza, per aiutare la Resistenza.
Chi restasse indifferente, magari con la scusa dell’equivicinanza o trincerandosi sul passato morto e sepolto di al-Fatah, diventerebe di fatto complice dello stato d’assedio, dell’embargo, dell’aggressione.
UNA CAMPAGNA INTERNAZIONALE PER SPEZZARE L’ASSEDIO DI GAZA E’ NECESSARIA. Una mobilitazione si impone affinchà© cessino l’embargo e la politica vergognosa di doppio standard per cui chi sostiene Abu Mazen mangia e chi Hamas crepa. Alcuni, caduti nella trappola ideologica per cui ogni aiuto a Gaza sarebbe un appoggio al “fondamentalismo islamico” di contro “…ai laici di al-Fatah”, hanno già ammainato la bandiera della solidarietà antimperialista. Hanno commesso un errore gravissimo e speriamo si ricrederanno.
Quanto prima forniremo i dettagli di questa CAMPAGNA INTERNAZIONALE. Si tratta non solo di manifestare per Gaza e la resistenza palestinese; si tratta di sfidare Israele spezzando l’embargo, inviando ai palestinesi di Gaza i beni di cui hanno pressante bisogno. Il primo passo da compiere e’ quello di inviare a Gaza una delegazione allo scopo di concordare con le legittime autorità palestinesi la lista di beni di cui c’ਠbisogno e quindi la relativa logistica.
E’ ciಠche ci apprestiamo a fare, certi che non saremo soli.
2. ROVESCIANDO IL MONDO
idee e argomenti della lotta antimperialista
Isola Polvese dal 31 agosto al 2 settembre
Iscrizione obbligatoria. Telefonare a Leonardo: 347.7815904
Programma del Seminario politico culturale
VENERDI 31 AGOSTO
Prima sessione
ATENE E GERUSALEMME
Il messianismo cristiano nel processo di secolarizzazione europea
Relatore: Costanzo Preve
Seconda sessione
COLONIALISMO MISSIONARIO
Il socialismo europeo e l’interiorizzazione della superiorità dell’Occidente
Relatore: Massimo Bontempelli
SABATO 1 SETTEMBRE
Prima sessione
LA ROTTURA INCOMPIUTA
Marx e Nietzsche: dal rifiuto della filosofia all’apologia della scienza e del progresso
Relatore: Moreno Pasquinelli
Seconda sessione
UNA TERZA VIA?
Gli islam, la deriva delle civiltà e la lotta antimperialista
Relatore: Umar Andrea Lazzaro
DOMENICA 2 SETTEMBRE
Prima sessione
LA SOCIETA’ FUORI TUTELA
Per una critica degli antagonismi nelle società a capitalismo avanzato
Relatore: Gaetano Calabrà²
Seconda sessione
RESISTERE ALL’ATTACCO
Gli assi portanti della strategia antimperialista
Relatore: Leonardo Mazzei
3. VICENZA CHIAMA
Una settimana di mobilitazione dal 7 al 15 settembre
Si ਠtenuta ieri a Vicenza, presso il presidio permanente, un incontro nazionale No Dal Molin.
E’ evidente che la lotta contro la nuova base americana sta entrando in una nuova e decisiva fase.
L’assemblea aveva dunque lo scopo di definire le modalità della mobilitazione delle prossime settimane, per discutere le forme più appropriate ed efficaci della resistenza ai lavori.L’assemblea, alla quale hanno partecipato circa 400 persone, largamente rappresentative dei vari fronti di lotta (dai No Tav a molti comitati locali) e delle realtà organizzate che hanno manifestato il 9 giugno a Roma, ha approvato la proposta di una settimana di mobilitazione dal 7 al 15 settembre.
Per quei giorni ਠrichiesto a tutte le realtà il massimo sforzo per far convergere a Vicenza migliaia di persone da tutta Italia. Per accoglierle in modo adeguato verrà organizzato un campeggio.
Il Campo Antimperialista ha sostenuto questa proposta, ritenendola più forte ed incisiva di una manifestazione nazionale di un solo giorno.
In questo modo sarà possibile dare un segnale chiaro, in tutte le direzioni, sulla determinazione e sulla capacità di resistenza di una mobilitazione che non arretra e che intende battersi fino alla vittoria.
Al tempo stesso sarà possibile, questo almeno ਠil nostro auspicio, articolare le giornate di settembre in modo da rafforzare politicamente il fronte anti-base, sia nella sua dimensione locale che in quella nazionale.
Naturalmente, se vi sarà un anticipo dell’inizio dei lavori, magari con un blitz agostano, l’impegno preso dall’assemblea ਠstato quello di rispondere con una mobilitazione immediata su Vicenza e con iniziative mirate nelle principali città del paese.