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Notiziario del 25 luglio 2007

6. August 2007
Questo Notiziario contiene:

1. DIETROFRONT!
Anche D’Alema si allinea col fronte anti-Hamas
2. ROVESCIANDO IL MONDO
idee e argomenti della lotta antimperialista
Isola Polvese dal 31 agosto al 2 settembre
3. STOP ISLAMOFOBIA
Il Campo in difesa dei marocchini arrestati a Perugia
4. LA COSA ROSSA E IL PARTITO DEMOCRATICO
Cosଠsi si ferma l’americanizzazione?

1. DIETROFRONT!
Come mai Israele scarcera solo quelli di Fatah?

Nello scorso Notiziario abbiamo accennato all’idea di lanciare una campagna di solidarieta’ con la Resistenza palestinese, ovvero con Gaza, affinche’ venga abolito l’embargo genocida deciso dalla comunita’ internazionale.
Pochi giorni dopo due fatti hanno riacceso l’attenzione sulla tragedia del popolo palestinese. Le agenzie battono una dichiarazione del Ministro degli esteri D’Alena che ssuonava piu’ o meno cosà¬: “E’ sbagliato respingere il dialogo con Hamas, dato che rappresenta la maggioranza del popolo palestinese”. Anche coloro i quali non perdonano a D’Alema il suo infame ruolo nell’aggressione alla Iugoslavia avranno tra sà© e sà© escalamato: Ben detto! Si vede che D’Alema non fa parte del partito Americano. Era invece un gesto eroico balneare. Appena sono scattate le rimostranze dell’ambasciatore israeliano e la accuse del composito schieramentio filosionista, D’Alema ha fatto dietrofront. Lo ha fatto ieri nel modo piu’ solenne nella seduta di ieri al Senato, all’atto di presentare la mozione che conferma tutte le spedizioni militari itraliane. D’Alema ha infatti testualmente affermato: “… Non ho mai proposto che la comunità  internazionale apra negoziati diretti con Hamas, ma la necessità  di evitare l’isolamento di Gaza e la necessità  di evitare di spingere Hamas tra le braccia di Al Qaeda. Occorre anzi manifestare un forte sostegno ad Abu Mazen per cercare di risolvere la crisi palestinese”.
Anche D’Alema si e’ dunque allineato al diktat USA ribadito a Lisbona il 19 luglio da Condoleezza Rice la quale ha categoricamente escluso che si possano intavolare trattative con Hamas, che occorre anzi isolare, mentre va appoggiato con ogni mezzo Abu Mazen. L’Unione Europea, per bocca del presidente di turno, si e’ immediatamente adeguata. C’e’ di peggio. L’incontro di Lisbona essendo del cosiddetto Quartetto (ONU, USA, UE e Russia) registra l’avallo a questa linea aggressiva anche da parte di Putin. Il guerrafondaio Blair puo’ dunque partire in missione per rilanciare la famigerata Road Map, ovvero per addomesticare il popolo palestinese e fargli accettare la definitiva capitolazione davanti ad Israele.
E’ una vergogna che gli USA e i suoi alleati, principali responsabili delle aggressioni e dei massacri quotidiani ai danni dei popoli e degli Stati che non vogliono piegarsi alla loro tirannia, chiedano ad Hamas, affinche’ venga legittimata, di rinunciare alla violenza. Perche’ non chiedono la stessa cosa ad Israele, che ogni giorno compie azioni di guerra contro i palestinesi?
E’ la solita musica: la loro violenza e’ legittima, igienica e necessaria, mentre quella dei popoli che resitono e’ esecrabile terrorismo.
Davanti a questo vergogna immorale e’ assolutamente necessario che tutti coloro che hanno a cuore la causa palestinese si mobilitino.
Occorre salvare Gaza dal genocidio annunciato, dall’embargo che strangola un popolo e lo umilia per il fatto di aver voltato le spalle ad un presidente-Quisling e per aver votato in massa Hamas.

2. ROVESCIANDO IL MONDO
idee e argomenti della lotta antimperialista
Isola Polvese dal 31 agosto al 2 settembre

Iscrizione obbligatoria. Telefonare a Leonardo: 347.7815904

Programma del Seminario politico culturale

VENERDI 31 AGOSTO

Prima sessione
ATENE E GERUSALEMME
Il messianismo cristiano nel processo di secolarizzazione europea
Relatore: Costanzo Preve

Seconda sessione
COLONIALISMO MISSIONARIO
Il socialismo europeo e l’interiorizzazione della superiorità  dell’Occidente
Relatore: Massimo Bontempelli

SABATO 1 SETTEMBRE

Prima sessione
LA ROTTURA INCOMPIUTA
Marx e Nietzsche: dal rifiuto della filosofia all’apologia della scienza e del progresso
Relatore: Moreno Pasquinelli

Seconda sessione
UNA TERZA VIA?
Gli islam, la deriva delle civiltà  e la lotta antimperialista
Relatore: Umar Andrea Lazzaro

DOMENICA 2 SETTEMBRE

Prima sessione
LA SOCIETA’ FUORI TUTELA
Per una critica degli antagonismi nelle società  a capitalismo avanzato
Relatore: Gaetano Calabrà²

Seconda sessione
RESISTERE ALL’ATTACCO
Gli assi portanti della strategia antimperialista
Relatore: Leonardo Mazzei.

3. STOP ISLAMOFOBIA
Il Campo in difesa dei marocchini arrestati a Perugia
Qui sotto I due comunicati stampa ripresi dalla stampa locale e da quella nazionale

UNA BOIATA PAZZESCA

La sezione umbra del Campo Antimperialista esprime la propria umana solidarietà  a Korchi El Moustapha, Imam della moschea di Ponte Felcino e ai suoi fratelli arrestati questa mattina. Come per le operazioni repressive precedenti questi lavoratori immigrati sono stati sbattuti sulle prime pagine come “terroristi”. Noi abbiamo ottime ragioni per ritenere che le accuse loro rivolte sono false e che non esiste a Perugia alcuna cellula di al-Qaida.
Sono dieci anni che le zelanti forze di polizia attuano una vera e propria persecuzione verso i militanti islamici antimperialisti. Le statistiche parlano chiaro: in nove casi su dieci la magistratura li ha puntualmente scarcerati perchà© non sussistevano prove degne di questo nome che essi fossero implicati in fatti di terrorismo.
I marocchini arrestati a Ponte Felcino non facevano segreto di sostenere la Resistenza palestinese e di solidarizzare con quella irachena.
Nel clima di sordida caccia alle streghe antislamica questi “indizi” paiono più che sufficienti per mettere in galera degli esseri umani.
Qui il terrorismo non c’entra! C’entra la libertà  di pensiero e di espressione, che questo Stato di Polizia, violando la Costituzione, calpesta ogni giorno non per reprimere presunti terroristi ma, al contrario, allo scopo di terrorizzare l’opinione pubblica.
Perugia 21 luglio 2007
La sezione di Perugia del campo antimperialista

LA VERITA’ VERRA’ A GALLA
CHI TERRORIZZA L’OPINIONE PUBBLICA VA PUNITO
L’inchiesta che ha portato nei giorni scorsi agli arresti di alcuni cittadini marocchini e’, prima ancora che diabolica, una volgare e cialtronesca montatura poliziesca. Contrariamente a quanto gli organi inquirenti hanno fatto affermare ai giornali non c’e’ alcuna cellula di al-Qaida in Umbria, non c’era alcun arsenale chimico nella moschea di Ponte Felcino, non si allestivano ordigni esplosivi, non si stava preparando alcun attentato agli acquedotti ne dirottamenti aerei, non si istigava a sgozzare bambini cristiani.
La verita’ deve venire alla luce.
Il becero terrorismo mediatico teso a spaventare l’opinione pubblica deve essere fermato.
Tutti coloro che hanno preso parte alla campagna di calunnie dovranno presentare le loro scuse alle vittime del loro linciaggio.
La verita’ e’ che in questo paese asservito agli americani si vuole eliminare e castigare col carcere chiunque detesti gli Stati uniti d’America e si senta solidale con i popoli che resistono armi in pugno contro le aggressioni. La verita’ e’ che se il tuo cuore batte con la causa palestinese, se sostieni la resistenza irachena contro l’occupazione straniera, sei immediatamente catalogato come nemico dell’Occidente, come terrorista.
E’ un reato invocare Dio affinche’ aiuti palestinesi, iracheni o afgani a vincere e cacciare gli invasori?
E’ un reato riunirsi in moschea per guardare filmati di azioni di guerriglia che ognuno puo’ liberamente vedere su internet?
E’ un reato solidarizzare con le resistenze antimperialiste?
Come hanno sancito numerose sentenze, anche della Cassazione, questi non sono reati ma legittimi diritti di espressione della propria fede politica e religiosa.
Colpevoli ed eversivi sono invece quegli organi di polizia e quei magistrati che interpretando in modo arbitrario la vigente legislazione, calpestano questi diritti costituzionali e perseguitano come terrorista chiunque speri in una sconfitta degli americani e dei loro alleati. Colpevoli sono giornali e TV che hanno condannato a priori gli inquisiti e che si ricordano del principio per cui un accusato e’ innocente fino a prova contraria solo quando di mezzo ci vanno i papaveri della politica locale.
Come Campo Antimperialista non ci limiteremo ad esprimere la nostra solidarieta’ agli arrestati, agli inquisiti e a tutti gli islamici che vivono accanto a noi. Abbiamo gia’ dato una mano ai fratelli a costituire un prestigioso pool di avvocati coordinati da Luciano Ghirga. Contribuiremo a pagare le spese legali. Siamo impegnati a fondare un COMITATO PER LA VERITA’ al quale, ci auguriamo, vorranno partecipare tutti coloro che non hanno abboccato a questa ignobile montatura giudiziaria. Chiediamo infine al comune di Perugia di assistere le mogli degli arrestati le quali, coi coniugi in prigione, non sanno neanche come dar da mangiare ai loro bambini.
La sezione di Perugia del Campo Antimperialista
24 luglio 2007
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4. LA COSA ROSSA E IL PARTITO DEMOCRATICO
Cosଠsi si ferma l’americanizzazione?

Bertinotti, non senza scontentare i suoi stessi adepti nel PRC, ritiene che vada immediatamente costruita una “Costituente del soggetto unitario e plurale della sinistra di alternativa”. Si tratta della cosiddetta “Cosa Rossa”, ovvero di un partito in cui confluiscano PRC, PdCI, la Sinistra Democratica di Mussi e frattaglie varie in movimento. Bertinotti mette fretta, vorrebbe la Costituente in parallelo a quella del Partito Democratico. Lancia l’allarme dato che la sinistra rischia non solo una sconfitta storica ma un inesorabile declino. La percezione che la sinistra governista sia sull’orlo dell’abisso e’ corretta, e’ realistica. Uno si aspetterebbe, dato che la minaccia dipende anche dal sostegno all’impopolare governo Prodi-che-Schioppa, una proposta di riposizionamento all’opposizione dalla “sinistra di alternativa” (ma non era sinistra radicale??). Niente di tutto questo. Prodi non si tocca, a costo di affondare con lui. E’ proprio a causa di questo rischio che Bertinotti spinge forte sulla Costituente, nella vana speranza che sottoponendosi ad un’operazione di chirurgia plastica sia possibile conservare, dopo il diluvio prodiano, un decente livello di consensi elettorali.
Interessante ਠla premessa della proposta bertinottiana. L’InFausto e’ stato colpito dalla discesa in campo di Veltroni. Quest’ultimo, a Torino, avrebbe manifestato la sua prossimità  alla cultura nord-americana. Bertinotti mette anzi in guardia dal rischio di americanizzazione della politica italiana —che scoperta! Quando noi denunciavamo l’americanismo imperante, affermando che il centro-sinistra e’ il principale vettore dell’americanizzazione, l’allora segretario del PRC ci disse che avevamo le traveggole. Ma sentiamo Bertinotti: “L’americanizzazione della politica si e’ fatta un rischio minaccioso. Ogni rinvio di una nuova iniziativa a sinistra lo puo’ alimentare…. E’ esplicita nel PD la sua separazione dalla tradizionale politica europea, in particolare dalla storia socialdemocratica”.
Bertinotti azzecca la diagnosi ma sbaglia del tutto la cura. Davanti all’americanizzazione ripropone, dopo aver segnalato che Rifondazione ha definitivamente rotto i ponti col comunismo novecentescoi, la minestra riscaldata della socialdemocrazia. Che pena! Dopo tre lustri spesi a promettere una rifondazione comunista ora veniamo a sapere che occorre rifondare…. la socialdemocrazia.

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