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Dichiarazione di Avni Er

13. February 2008
all’udienza tenutasi il 7/02/08 a Sassari dinanzi alla Corte d’Appello che doveva decidere della sua estradizione

Signori della Corte,
dopo 3 mesi di attesa il signor procuratore generale di Sassari ha deciso di richiedere la mia
estradizione verso la Turchia. Forse voi conoscete il mio paese solo come una località  turistica del
Mediterraneo, con belle spiagge, mare trasparente e tanto sole con cui abbronzarsi. Perಠl’altra
faccia della Turchia ਠdiversa. Torture, massacri, violazioni dei diritti umani, violazione del diritto
di espressione, massacri nelle carceri sono all’ordine del giorno. I democratici, i comunisti vengono
uccisi sulla strada, nei posti di polizia, sottoposti a tortura, e successivamente rinchiusi nelle celle di
isolamento, dove non possono godere di alcuna socialità , di visite di familiari e dove si rimane
rinchiusi per 24 ore al giorno in celle di pochi metri, con la luce elettrica costantemente accesa ed
isolamento acustico (pertanto con sottoposizione ad un regime detentivo integrante la deprivazione
sensoriale). La vera faccia della Turchia ਠquesta, manifestazioni legali tipo il 1°maggio, 8 marzo
non vengono tollerate o permesse o sono costantemente sciolte con l’intervento della polizia o
dell’esercito che, a tal fine, utilizza anche carri armati tank. Le persone che partecipano ad una
manifestazione dove si rivendicano diritti viene considerato un “separatista”, se, kurdo, o se turco
pericoloso comunista “terrorista”. I comunisti, i democratici non hanno alcuna sicurezza per le loro
vite, noi non abbiamo sicurezza di vita in Turchia. Quando parliamo dello stato fascista turco
sappiamo quello che diciamo e non ਠun’esagerazione. Turchia ਠuna terra in cui lo stato permette ai
“cacciatori di teste” fascisti, di collezionare trofei consistenti in parti mutilate dei corpi dei
comunisti. La polizia turca usa la tortura per estorcere confessioni agli innocenti. Centinaia di
persone hanno subito infatti gravi torture e a seguito delle confessioni cosଠestorte, sono poi
rinchiuse nelle celle di isolamento totale. Esistono tanti esempi di torture in Turchia, oggi non più
riservate esclusivamente agli oppositori politici. Il 20 agosto 2007 un cittadino nigeriano ਠstato
arrestato e deportato nella caserma. Quando lui non accettಠdi confermare venne ucciso. Come ho
detto esistono vari esempi di torture in Turchia, che per gli oppositori politici ਠuna prassi eseguita
sistematicamente. Anche io se sarಠestradato in Turchia verrಠsottoposto alla tortura a trattamenti
disumani e degradanti, poi verrಠrinchiuso nelle celle di isolamento totale.
Signori della Corte, io non voglio l’elemosina.
C’ਠun’ingiustizia contro di me che si consumerà  in quel paese. La Turchia non rispetterà  i miei
diritti umani e farà  scempio delle mie carni. Voglio giustizia, voglio il mio diritto di sopravvivere.
Certamente amo il mio paese, il mio popolo. Chi non vorrebbe vivere nel suo paese, in liberta?
Le mie radici sono là¬. Perಠpurtroppo non ho alcuna garanzia che verrà  rispettata la mia incolumità 
fisica in Turchia.
Che cosa ਠla democrazia se il parlamento decide contro il popolo? Se nel mio paese il popolo à¨
controllato e costantemente sotto vigilanza dell’esercito?
Questo vuol dire che il popolo ਠconsiderato come un nemico, una minaccia.
Per evitare la mia estradizione verso la Turchia ho iniziato uno sciopero della fame dal 28/01/2008
illimitato. Forse morirಠin carcere, perಠmorirಠcon la mia dignità  e non consentirಠai carnefici
fascisti in Turchia di sottopormi a violenze atroci.
Desidero inoltre farvi sapere che se leggerete gli atti con attenzione vedrete che le accuse contro di
me sono inconsistenti ed errate, in quanto attribuiscono allo scrivente la partecipazione ed attività  e
manifestazioni a cui il sottoscritto non ha mai presenziato, come nel caso della protesta la
parlamento europeo contro il ministro turco.

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