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Questa volta no! Appello astensionista

14. March 2008
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO

Premessa: le ragioni dell’astensione

Il 13 aprile non voteremo, non ci piegheremo ad alcun ricatto, diremo no ad elezioni truffa che preparano la legislatura dell’americanizzazione integrale del sistema politico italiano.
Una legislatura i cui contenuti essenziali sono già  tracciati dall’intesa Veltroni-Berlusconi, un’intesa coperta a sinistra dall’arlecchinesco arcobaleno di Bertinotti.
Come ben si capisce dal testo dell’appello il nostro non ਠun astensionismo ideologico, astorico e decontestualizzato. Al contrario, quel che proponiamo ਠun astensionismo politico che trova le sue ragioni fondanti nell’attuale tornante della storia del nostro paese.
Per quanto la casta di regime – sia essa di “centro”, di “sinistra” oppure di “destra” – si sforzi per dare dignità  ad un finto dibattito politico, ampi settori popolari hanno già  capito l’essenziale: queste elezioni sono una truffa. Un imbroglio antidemocratico che impedisce ogni vera scelta, perchà© le vere scelte sono state già  fatte e verranno imposte al paese qualunque sia il risultato.
Il rapporto di sudditanza con gli Usa si rinsalderà , insieme alla disponibilità  a nuove avventure militari se Washington lo chiederà . Gli interessi delle oligarchie finanziarie saranno la preoccupazione condivisa del nuovo mostro bipartitico, mentre i privilegi del ceto politico saranno ancor più tutelati. La costituzione che prenderà  forma sarà  apertamente fondata sull’impresa, non più sul lavoro; mentre il sistema istituzionale (legge elettorale inclusa) verrà  sempre più piegato alle esigenze delle classi dominanti, verso nuove forme di totalitarismo che includono ma non si esauriscono nel presidenzialismo.
Questa ਠla Terza repubblica di cui già  parlano, frutto velenoso dell’imbarbarimento sociale, prodotto garantito di queste elezioni truffa.

Come rispondere a questo scenario? In teoria ci sono tre possibilità : il menopeggismo, l’identitarismo, il rifiuto. Il menopeggismo (rifondarolo e non solo) ਠl’ideologia che più ha prodotto danni, dato che il meno peggio prepara sempre il peggio. L’identitarismo di chi pensa che basti avere una falce e martello sulla scheda elettorale (Sinistra Critica, Pcl, ecc.) ਠcomprensibile ma del tutto inefficace.
Resta il rifiuto ed ਠquesta la scelta che proponiamo. Una scelta etica e politica.
Ma il rifiuto, cioਠl’astensione, non ਠfuga. Al contrario, esso vuol essere la premessa di una lotta più ampia che potrà  svilupparsi solo a condizione di una rottura totale con l’indecente casta che chiederà  il voto il 13 aprile. A volte il voto più forte ਠquello non dato. A noi sembra che questa volta sia proprio cosà¬.

QUESTA VOLTA NO

Quelle del 13 aprile non saranno elezioni di ordinaria amministrazione. Esse potrebbero avere conseguenze di portata storica. Le stesse oligarchie che seppellirono la prima Repubblica, sprofondata la seconda nei miasmi delle loro meschine lotte di potere, hanno deciso di fondarne una terza.

I due partiti di plastica, quello di Veltroni e quello di Berlusconi (forti dell’inopinato sostegno del neonato ectoplasma di Bertinotti che ha assunto il ruolo di garante di questo imbroglio) chiedono di cambiare le “regole del gioco”, nascondendo ai cittadini quali siano il gioco e la posta in palio. Il gioco consiste nell’adottare un modello istituzionale di tipo americano, ovvero una monarchia elettiva fondata su di un bipartitismo coatto più o meno perfetto. La posta in palio, già  deciso quali siano i due monarchi, ਠa chi dei due debba spettare il trono.

Chiunque si piazzerà  per primo ricorrerà  infatti all’appoggio del secondo classificato (e all’avallo delle due forze di complemento, quella di Bertinotti per il PD e quella di Casini per il PdL),per fare a pezzi la Costituzione, atto obbligato per passare dalla democrazia parlamentare ad un regime presidenzialista autoritario. Da un sistema in cui la sovranità , almeno legalmente, spetta al popolo, vogliono condurci ad un altro in cui essa sarà  appannaggio di ristrette oligarchie che trasformeranno i governi in docili comitati d’affari dei grandi oligopoli capitalistici, e le assemblee elettive in bivacchi schiacciati dagli stivali dell’Esecutivo.

Un sistema oligarchico che farà  della democrazia una finzione procedurale, trasformando i cittadini in sudditi, non puಠessere altrimenti considerato che una dittatura mascherata.

Sappiamo bene che questa tendenza non riguarda solo l’Italia, che essa riguarda tutta l’Europa. Le classi dominanti europee, da sempre prigioniere della supremazia nordamericana, hanno infatti abbracciato il disegno imperialistico di Washington, disegno che fa dell’Alleanza atlantica la punta di lancia della “guerra permanente e infinita” con la quale imporre al mondo le proprie ambizioni imperiali. Alla guerra permanente contro ogni popolo e nazione recalcitranti corrisponde, entro i confini del blocco imperiale, la necessità  di una pace interna cimiteriale, la prevenzione e la soppressione d’ogni conflitto sociale e politico, la violazione dei diritti fondamentali delle persone. La maniacale ricerca di leggi elettorali truffa, la sacralizzazione del principio della governabilità , vanno infatti di pari passo con l’adozione di leggi lesive delle libertà  individuali e collettive, il tutto accompagnato da accanite campagne securitarie razziste e xenofobe. Non si tratta solo del presidenzialismo, ma del passaggio dallo Stato di diritto allo Stato di Polizia.

Quando la società  italiana pulsava, quando la democrazia viveva della partecipazione diretta dei cittadini, questo mutamento sarebbe potuto avvenire solo con un “colpo di stato” —minaccia che ਠinfatti gravata sul nostro paese, dal Piano Solo del 1964, a quello della P2 di Licio Gelli negli anni ’70-’80.

Oggigiorno, già  disarticolate le istituzioni repubblicane, neutralizzate le forze antagonistiche, trasformati i cittadini in tele-spettatori/consumatori inebetiti, questo golpe puಠessere perpetrato in maniera incruenta, grazie ad una competizione elettorale manipolata con ciniche strategie di marketing dai padroni delle TV e dei mass media.

In questo contesto, davanti ad elezioni il cui risultato ਠgià  sancito in anticipo, l’astensionismo di massa ਠla sola risposta che abbia valore etico e senso politico.

Questa volta no, non ci “tureremo il naso”, non accetteremo il ricatto di chi, dopo aver scelto il ruolo di comprimario e di complice di un crimine, vorrebbe il nostro voto accreditandosi come innocente. Nà© riteniamo abbia senso politico presentare liste alternative. Esse, oltre a non aver alcuna possibilità  di successo, svolgerebbero, loro malgrado, la funzione di comparsa della messa in scena elettorale.

Chiamiamo quanti condividono quest’appello non solo a sottoscriverlo, non solo a diffonderlo, ma ad attivarsi in una campagna astensionista di massa allo scopo di contrastare la nascita di quella che chiamano “Terza Repubblica”. Una campagna che sola puಠgettare le premesse per un’opposizione politica futura, intransigente e a tutto campo, non solo contro la svolta autoritaria e per salvare lo Stato di diritto, ma anche per rilanciare la lotta per affermare i principi di eguaglianza sociale, libertà  politica e fratellanza umana, principi che restano i soli per costruire un’alternativa di sistema.

Ci impegniamo altresଠa convocare una grande assemblea unitaria nazionale affinchà© l’opzione astensionista e antagonista abbia una dimensione di massa.
Lista dei firmatari
Al 12 Marzo abbiamo ricevuto 221 adesioni:

Franco Alunni – Roma
Adolfo Amoroso – Roma
Maria Grazia Ardizzone – Perugia
Rosario Attanasio – Lecce
Anna Paola Azzi – Lucca
Marino Badiale – Genova
Giorgio Becchetti – Assisi
Graziano Bianchi – Lucca
Giulio Bonali – Piacenza
Luciano Buono – Milano
Paola Bonoconto – Roma
Massimo Bontempelli – Pisa
Luciano Bronzi – Potenza
Roberto Bugliani – La Spezia
Francesco Cardinali – Foligno
Daniela Ceccaroni – Perugia
Ino Cecchinelli – La Spezia
Giovanni Cenci – Perugia
Angela Cocco – Roma
Maria Grazia Da Costa – Lucca
Laura Dalle Molle – Vicenza
Tusio De Iulis – Pescara
Riccardo Di Vito – Roma
Franco Ferro – Firenze
Nadia Ferro – Firenze
Maurizio Fratta – Perugia
Ugo Giannangeli – Milano
Alessandro Giornalista – Roma
Andrea Giulietti – Roma
Maria Ingrosso – Lecce
Silvia Irti – Roma
Gianfranco La Grassa – Treviso
Gianluigi Maddalena – Vicenza
Luca Maddalena – Vicenza
Michela Maffezzoni – Cremona
Miguel Martinez – Firenze
Daniela Marzi – Siena
Enrico Mascelloni – Spoleto
Leonardo Mazzei – Lucca
Patrizia Mazzei – Lucca
Luca Minghinelli – Lucca
Erika Miozzi – Bologna
Rodolfo Monacelli – Roma
Fabio Montagnani – Siena
Massimiliano Montesi – Foligno
Alessia Monteverdi – Foligno
Ramona Monti – Lucca
Virginio Monti – Lucca
Mauro Moretti – Lucca
Maurizio Neri – Roma
Alice Paccagnella – Padova
Vittorio Paiotta – Pisa
Moreno Pasquinelli – Foligno
Giuseppe Pelazza – Milano
Anika Persiani – Firenze
Gianni Petrosillo – Potenza
Paolo Pioppi – Amelia
Fabio Polichetti – Roma
Costanzo Preve – Torino
Valeria Proia – Roma
Mary Rizzo – Ascoli Piceno
Gabriele Roberto – Roma
Antonio Savini – Roma
Daniele Sello – Perugia
Enrico Sodacci – Perugia
Sergio Spina – Imperia
Sergio Starace – Lecce
Federico Stella – Roma
Giovanni Teti – Perugia
Marcello Teti – Perugia
Mauro Tozzato – Treviso
Luca Travaglini – Chieti
Giuseppe Vaccaro – Perugia
Irma Vari – Roma
Patrizio J. Macci
Luciano Torresani – Luino (VA)
Simona Masini – Genova
Cataldi Fabrizio
Andrea Berlendis – Bergamo
Isa Giudice – Frosinone
Stefano Isola – Firenze
Sandro Martis – Cagliari
Silvio Maddalena – Neuchà¢tel
Palmieri Maria – Roma
Mariano Giovanni – Caiazzo (CE)
Cristina Ariani
Davide D’Amario – Teramo
Luciano Pietropaolo – Milano
Livia Martini
Franco D’Attanasio – Chieti
Patrizio J. Macci
Marco Pinna
Paolo Felici – Roma
Gianni Scaburri
Enrico Sciamanna – Assisi
Doriana Goracci Capranica (VT)
Lucio Garofalo – Lioni (AV)
Enzo Valls – Santa Fe (Argentina)
Alessandro Lattanzio – Catania
Brunello Fogagnoli – San Donà  di Piave (VE)
Lello Pinna – Benevento
Julia Gonzalez – Neuchatel
Zeno Leoni – Osimo (AN)
Marco Bemporad
Valerio Mannucci
Daniele Scalea – Cannobio (VB)
Giovanni Montanaro – Bastia Umbra (PG)
Tumino Angelo – Crespina (PI)
Damiano De Facci – Venezia
Alberto Signorini – Città  della Pieve (PG)
Cordiviola Stefano
Biagio Ciccone – Ferrara
Gabriele Attilio Turci – Forlà¬
Antonio Catalano – Roma
Concetta Pindilli
Emanuele Capoferri – Varese
Nino Caliendo – Casagiove (CE)
Fausto Giudice, Carcassonne, Francia
Raffaello Ugo – Monserrto (CA)
Diego Ianiro – Caserta
Giorgio Bigongiari
Roberto Zanetti – Phuket
Nicola Morgantini – Grosseto
Rosangela Cingottini – Pisa
Luigi Tedeschi – Roma
Stefano Poli – Zevio (Verona)
Agostino Mittiga – Roma
Peppino Piras – Nuoro
Eduardo Zarelli – Bologna
Gianni Donaudi – Torino
Carlo Cannella – Ascoli Piceno
Pierangelo Scatena – Lucca
Corrado Torri – Roma
Elisabetta Padovan – Oeiras (Portogallo)
‘Umar Andrea Lazzaro – Genova
Giuseppina Ianiro
Cappitta Venera – Verona
Lucio Bove, ex verde
Gianluca Farina – Roma
Francesca Farina – Roma
Guglielmo Gusella – Bassano del Grappa
Ileana Briani – Verona
Anna Ferrarini – Verona
Mauro Aurigi – Siena
Sebastiano Cosenza – Milano
Marco Nardone – Policoro (MT)
Cristina Agosti – Milano
Vincenzo Porcari – Milano
Briani Ornella – Siena
Nicola Lo Bianco – Palermo
Anceschi Gino – Sassuolo
Giovanni Lonati
Marco Sicco – Carcare (Sv)
Pietro Baccellieri – Reggio Calabria
Giuseppe Aragno – Napoli
Alessandro Gambino – Roma
Andrea Calvaresi – Roma
Pazzagli Flavio – Città  di Castello (PG)
Massimiliano Andreoni – Lucca
Valeria Moi – Oristano
Viviana Pozzobon – Treviso
Massimiliano Giani – Treviso
Andrea Panzarotto – Verona
Dante Bedini – Treviso
Polo Valentina – Terni
Manolo Dessଠ– Oristano
Fabrizio Merloni
Tiziana Vuolo – Lioni (AV)
Rinaldo Metrangolo – Pescara
Silvano Carminato – Venezia
Enzo Tomassetti
Rinaldo Metrangolo – Pescara
Dalila Ingrande – Siena
Paolo Del Prete – Roma
Gruppo XenophiA – Roma
Gian Guido Carpena – Parma
Franca Panvini – Cremona
Davide D’Amico – Milano
Sandro Pescopagano – Pordenone
Maria Concetta Spinelli- Roma
Umberta Torti
Alberto Figliuzzi – Roma
Manlio Padovan – Papozze (RO)
Mauro Ciotti – Foligno
Claudia Torresani – Milano
Bruno Sordini – Roma
Mirko Panizzi – Genova
Giacomo Zuccarini – Perugia
Franco Caddeo
Guido Frilli – Firenze
Alessandro Pieve – Pistoia
Chiara Mariotti – Lucca
Patrizia Rivi – Roma
Monica Rivi – Roma
Monica Neri – Roma
Susanna Neri – Roma
Barbara Lattanzi – Roma
Fabio Cutaia – Roma
Antonio Manconi – Lucca
Paolo Diretti – Roma
Carlo Ferraro – Roma
Teresa Coppola – Roma
Raffaella Coppola – Roma
Matteo Brumini
Giacomo oliva Fonteni – Perugia
a.k.a. Parasite conspiracy – Perugia
Cinzia Rafanelli – Sant’Elpidio a Mare FM
Mario Porrini – Roma
Piero Graziani – Roma
Giorgio Tedeschi – Roma
Maria Carotenuto – Roma
Maria Francesca Cicchetti – Roma
Maria Stefania Tedeschi – Roma
Giovanna Ceconi – Roma
Annamaria Farina – Roma
Carlo Grassi – Lucca
Andrea Navoni – Brescia
Gianna Poli – Lucca
Giampiero Zuccherini – Perugia
Eleonora Giachetti – Perugia

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