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“Link of terror between Al-Qaida, ETA, Iraqi resistance, Anti-imperialist Camp”

12. March 2004

Italian slander campaign in the aftermath of the Madrid bombings

Also truth resists
with the Iraqi people

Hands off the Anti-imperialist Camp

We herewith express our indignation and our strongest protest against the article of Magdi Allam published in “Corriere della sera” of March 12 as well as his intervention in “Porta a Porta” of RAI1 transmitted on March 11.*

His accusations are mere fictions. He blames the responsibility of the massacre of Madrid on an “international holding of terror composed of Al-Qaida, ETA, the self-styled …‘Iraqi resistance´ and the Spanish section of the Anti-imperialist Camp”. This “holding”, thanks to the “collaboration with the intelligence agencies of Saddam Hussein”, should have had its final rehearsal in Iraq. Meanwhile the Anti-imperialist Camp not only would have “selected about eighty Basque terrorists” who would have fought in Iraq and would be ready for “extreme sacrifice”. The Anti-imperialist Camp would have played also a central role forging the “link of terror between ETA and the Iraqi terrorists” who fight against the occupants. **

Magdi Allam is notorious for his journalistic slanders. We remind of his “inquiry” on Islam in Italy which justified a witch hunt against several defenceless immigrants who passed to the first pages of the news outlets as terrorists. Later they all had to be released without charge whatsoever.

Remember also the campaign against the demonstration in support of the Iraqi resistance on December 13, 2003, in Rome.***

Everybody knows that the accusation of the Anti-imperialist Camp being terrorist is a blatant lie. What is true indeed, is that the Anti-imperialist Camp has always and will always defend the right of the Basque people to self-determination, the Palestinian Intifada and the Iraqi resistance.

The true objective of the calumnies of Magdi Allam is clear: to present as “terrorist” all popular liberation struggles and to prepare the terrain for the persecution and criminalisation of their supporters. This support is, however, not only in full conformity to the elementary democratic rights and the constitution. These liberation struggles are also the hope for the entire humanity threatened by the imperial and unilateral pretensions of the USA and their “permanent and pre-emptive war” – the prime cause of conflicts, wars and the terrorist spiral.

Expressing full solidarity to the Anti-imperialist Camp we demand the immediate halt to the campaign of intoxication of the public opinion conducted in the worst tradition of falsification. It is heralding grave menaces not only for those who oppose the current system, but for all achieved democratic and civil rights.

* “Corriere della sera” is one of the most renown Italian dailies and is reported to have the highest print-run. “Porta a Porta” is an “infotainment” show in the prime time of the main state channel Rai1 regularly watched by millions of Italians.

** In the article the Anti-imperialist Camp is mentioned four times. Here the full text of the article:

In Iraq anche le brigate basche
Patto di sangue Eta-integralisti

In Iraq anche un ottantina di baschi. Forse fu opera loro l`attacco ai soldati spagnoli del 29 novembre: 7 morti

Tra le centinaia di combattenti stranieri, perlopiù islamici, che affluirono in Iraq alla vigilia dell´attacco americano il 20 marzo 2003, c´erano anche un´ottantina di militanti baschi dell´Eta. Alvaro Gorka Vidal e Badillo Izkur erano due di loro. Lo scorso 29 febbraio furono arrestati a bordo di una camionetta diretta a Madrid imbottita di 500 kg di esplosivo. Purtroppo gli inquirenti spagnoli non erano a conoscenza del loro passato. Un passato che fa emergere un´alleanza del terrore tra i giovani attivisti dell´Eta, una fazione della sedicente “resistenza irachena” che controlla le località  di Falluja e Al Ramadi e il circuito del Campo Antimperialista spagnolo. E che forse ieri ha inaugurato, con la più sanguinosa strage terroristica in Europa, un´inedita stagione di violenza all´insegna del massacro indiscriminato dei civili. La Brigata Euskal Herria, Territorio basco, partecipಠalle operazioni di contrasto all´attacco delle forze americane a Bagdad. Era composta da giovani militanti dell´Eta disposti all´estremo sacrificio della vita. Erano stati accuratamente selezionati dal Campo Antimperialista spagnolo. Sulla base di una inflessibile fede nella causa araba e un acceso odio nei confronti di Israele. Si diressero prima in aereo ad Amman o a Damasco. Da lଠproseguirono via terra verso la capitale irachena. Molti di loro sono rientrati in patria. Alcuni sono rimasti in Iraq simulandosi come operatori umanitari. Si deve probabilmente a loro l´agguato costato la vita a sette agenti dei servizi segreti spagnoli lo scorso 29 novembre a Swaira, una località  a 45 km a sud di Bagdad.

SODALIZIO DEL TERRORE – Il sodalizio del terrore tra l´Eta e la “resistenza irachena” ਠavvenuto in Europa. Grazie all´opera di agenti dei servizi segreti di Saddam Hussein che sono riusciti a infiltrare il Campo Antimperialista attivo in Spagna e in Francia. Questi personaggi sono rientrati in Iraq alla vigilia della guerra. E sono riusciti a prendere il controllo dell´attività  terroristica a Falluja e Al Ramadi, le due località  più calde all´interno del cosiddetto “Triangolo della morte” sunnita. Da lଠsono partiti gli attentati più sanguinosi contro gli americani e i “collaborazionisti” iracheni. Il sito del Campo Antimperialista ਠil principale canale mediatico di diffusione dei comunicati della “resistenza irachena”. Che ufficialmente afferma di non avere a che fare con Osama Bin Laden. Ma di fatto ਠimpegnata direttamente nel reclutamento in territorio europeo e all´invio in Iraq di aspiranti combattenti e kamikaze islamici e laici. Collaborando strettamente con Al Qaeda al successo della medesima strategia del terrore che mira alla destabilizzazione dell´Iraq e all´evacuazione delle forze americane.

La Spagna, al pari dell´Italia, della Francia e della Gran Bretagna, ospita cellule attive e dormienti di Al Qaeda. Finora impegnate principalmente nell´attività  di sostegno logistico. Il piano, sfociato nei tragici attentati dell´11 settembre 2001 a New York e Washington, fu elaborato anche in territorio spagnolo dove si recಠMohammad Atta, il capo del commando dei 19 dirottatori kamikaze.

BERSAGLI DI BIN LADEN – Ugualmente la Spagna ਠdiventata uno dei principali bersagli di Bin Laden per il suo forte appoggio alla guerra in Iraq e alla sua presenza con proprie forze nel sud del Paese. Che la Spagna fosse un nemico giurato di Al Qaeda non era un mistero. Ciಠche si ignorava era l´alleanza del terrore che univa l´Eta alla “resistenza irachena” e, indirettamente, a Bin Laden.

Di fatto la strage di Madrid rappresenta la binladizzazione del terrorismo in Europa. Essenzialmente sul piano ideologico. Ciಠche deve veramente preoccupare ਠil cambio della percezione del “nemico”. Colpendo indiscriminatamente dei civili, l´Eta ha abbandonato il principio della responsabilità  soggettiva che in passato l´aveva portata ad attaccare singoli esponenti delle istituzioni. Per adottare il principio binladiano della responsabilità  oggettiva. Tutti coloro che, a vario titolo, stanno dalla parte del “nemico” meritano la morte. àˆ legittimo ucciderli. Bin Laden lo fa sulla base del takfir, la condanna di apostasia dell´insieme della società  che accetta di vivere sotto un potere “empio” o “ateo”. Ieri colpendo nel mucchio a Madrid si ਠdichiarato la guerra totale all´insieme della società  spagnola.

àˆ evidente che il salto di qualità  del terrorismo in Spagna, l´emergere di una holding del terrore, che coniuga elementi eversivi autoctoni e gruppi estremisti arabi e islamici, preoccupano anche l´Italia. Il Sismi, il nostro controspionaggio militare, ha segnalato questo rischio nel recente rapporto trasmesso al Parlamento. E finora l´opera di prevenzione e di contrasto ha avuto successo. Ma ਠevidente che ci troviamo a fronteggiare la più insidiosa guerra del terrore globalizzato in grado di mobilitare i nemici interni e esterni all´Occidente.

Magdi Allam

*** See also:

The truth is revolutionary

Hands off the Anti-imperialist Camp

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