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Notiziario del Campo Antimperialista

21. September 2005

21 settembre 2005

Ultim´ora-nel sito del campo:
L´Ayatollah al-Baghdadi attacca al-Sistani: http://www.antiimperialista.org/view.shtml?category=9&id=1127250942
Germania: non bariamo per favore!: http://www.antiimperialista.org/view.shtml?category=23&id=1127207876
Italia: appello per i visti. Ogni giorno decine di nuove importanti adesioni: http://www.antiimperialista.org/view.shtml?category=23&id=1127220352
Venezuela: sulla redistribuzione delle terre: https://www.antiimperialista.org/es/
Questo Notiziario contiene:

1. HAJ ALI (simbolo dei torturati di Abu Ghraib) IN ITALIA? EBBENE SI, CI SIAMO RIUSCITI!
2. LA MANIFESTAZIONE DI ROMA DEL 2 OTTOBRE
3. APPELLO ALLA FORMAZIONE DI UN FRONTE UNITO NAZIONALE
DICHIARAZIONE CONGIUNTA del PARTITO ARABO SOCIALISTA BAATH DELL´IRAQ E DELL´ALLEANZA PATRIOTTICA IRACHENA
4. PETIZIONE AL MINISTRI DEGLI ESTERI ITALIANO: ALCUNE ADESIONI DAL MONDO

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1. HAJ ALI (simbolo dei torturati di Abu Ghraib) IN ITALIA? EBBENE SI CI SIAMO RIUSCITI!

Nel numero precedente del Notiziario informavamo che il Comitato Iraq Libero italiano, mentre era in corso lo sciopero della fame sotto la Farnesina aveva presentato formale richiesta di visto, allo scopo di farlo venire in Italia, per Haj Ali. l´uomo simbolo dei torturati nel lager di Abu Ghraib, il detenuto immortalato in una famosa foto col cappuccio e i fili della corrente addosso.
E ci chiedevamo: solo perche´ verra´ a narrare agli italiani come gli erorici mercenari a stelle e striscie torturavamo cittadini innocenti?>
EBBENE IL VISTO E´ STATO CONCESSO! Cio´ si deve alla pressione esercitata sul Ministro, non solo con lo sciopero della fame e con il grande successo delle petizione a Fini, anche grazie alla mobilitazione internazionale (sit in si sono svolti sotto le ambasciate o i consolati italiani a Istambul, Damasco, Svezia, Germania, Vienna, Amman.
HAJ ALI sara´ quindi alla manifestazione di Roma del 2 ottobre, manifestazione di lotta e di protesta contro il diniego opposto dal governo italiano (su ordine della Casa Bianca), di vietare la prevista Conferenza internazionale di Chianciano.
Siccome Haj Ali sara´ in Italia per tre settimane sara´ possibile organizzare un giro nazionale di incontri. Quelle realta´ di movimento che volessero unitariamente promuovere nelle loro citta´ incontri con Aji Ali, debbono IMMEDIATAMENTE contattare Iraq Libero: iraqlibero@email.it.

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2. LA MANIFESTAZIONE DI ROMA DEL 2 OTTOBRE

GUARDIAMO IN FACCIA LA VERITÍ

Il governo italiano, negando ad alti esponenti della società  civile irachena di venire in Italia col pretesto che essi sarebbero “seminatori d`odio” e una “minaccia per la sicurezza nazionale”, ha impedito che si svolgesse la prevista Conferenza di Chianciano.
In verità  gli iracheni sarebbero venuti non solo a spiegare le ragioni della Resistenza contro l`occupazione, ma ad invitare l`Italia a cambiare strada seguendo una politica di pace.
Il fatto ਠche Berlusconi, Fini e C. obbediscono a Sua Maestà  Bush il quale, attraverso un`ultimatum firmato da 44 parlamentari del Congresso USA, intimಠa Roma, già  a fine giugno, di proibire la prevista Conferenza.
In un colpo solo sono stati cosଠcalpestati la sovranità  italiana, la Costituzione, la libertà  di pensare diversamente da chi vuole trascinarci nell`abisso della “guerra di civiltà “.
Non gli italiani sono infatti terrorizzati, ma solo il governo, poichà© non vuole far loro conoscere la verità  su quanto sta accadendo in Iraq: che non c`e` alcuna pacificazione; nessuna stabilizzazione democratica; che i crimini compiuti dalle truppe occupanti e dai loro squadroni della morte (che cinicamente si cerca di addossare alla Resistenza) continuano più efferati di prima.

MANIFESTAZIONE
ROMA, domenica 2 ottobre, ore 10,00 – Aula magna università  valdese – via Pietro Cossa 40 (zona P.zza Cavour)
Verso la Conferenza Internazionale – Per i visti ai fratelli iracheni – Per il ritiro delle truppe d´occupazione -Con la Resistenza popolare -Per una pace giusta nel rispetto della sovranità  nazionale

Presiedono:
Leonardo MAZZEI, portavoce dei Comitati Iraq Libero – John CATALINOTTO, International Action Centre, USA – Manolis ARKOLAKIS, Lega Internazionale dei Popoli in Lotta (ILPS) – Wilhelm LANGTHALER, Campo Antimperialista

Intervengono tra gli altri:
Haj ALI, vittima delle torture di Abu Ghraib – Awni al KALEMJI, portavoce dell´Alleanza Patriottica Irachena – Kawthar al KUBAYSI, moglie di Abduljabbar, segretario dell´Alleanza Patriottica Irachena, sequestrato dall´esercito USA il 4 settembre 2004 – Abdulhaleem KANDIL, rappresentante di Kifaya, Egitto – Roberto GABRIELE, per i sette scioperanti della fame – Gianni VATTIMO, Filosofo – Giovanni FRANZONI, Comunità  Cristiana di Base di S. Paolo – Hamza PICCARDO, Segretario nazionale dell´Unione delle Comunità  Islamiche (UCOII) – Domenico LOSURDO, Filosofo – Marina BIGGERO, Confederazione Cobas – Vainer BURANI, Avvocato difensore di attivisti islamici – Aldo BERNARDINI, Professore di diritto internazionale – Georges LABICA, Filosofo, Francia – Jan MYRDAL, Scrittore, Svezia.

-Comitati IRAQ LIBERO
-Le forze promotrici della Conferenza internazionale di Chianciano
17 settembre 2005

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3. APPELLO ALLA FORMAZIONE DI UN FRONTE UNITO NAZIONALE
DICHIARAZIONE CONGIUNTA del PARTITO ARABO SOCIALISTA BAATH DELL´IRAQ E DELL´ALLEANZA PATRIOTTICA IRACHENA

Pubblichiamo qui sotto,appena giunto dall´Iraq, un documento di straordinaria importanza politica.
Per la prima volta ufficialmente forze decisive della Resistenza fanno appello ad un ampio e unitario fronte di liberazione nazionale che lotti non solo per cacciare gli occupanti ma per un Iraq unito e democratico.

Sostenere la resistenza Irachena, costituire un fronte unito nazionale, porre fine all´occupazione per un Iraq Indipendente e sovrano: questi sono i compiti di tutti i patrioti.

Dopo due anni di eroica resistenza condotta da tutte le frazioni della Resistenza; dopo il chiaro fallimento, militare, politico e morale degli occupanti e del loro progetto coloniale, i patrioti iracheni sono oggi piu´ vicini che mai a gettare le basi di un ampio Fronte Nazionale per lottare contro l´occupazione e le ambizioni coloniali in Iraq e in tutta la regione.
I patrioti iracheni sottolineano il vitale bisogno di un aperto dialogo tra tutti i gruppi iracheni, poiche´ esso e´ la sola chiave per superare i diversi punti di vista.
Un serio e fondamentale dialogo tra tutti gli iracheni e un compito piu´ urgente che mai poiche´ e´ decisivo che la Resistenza conquisti tra i suoi obbiettivi fondamentali anche una reputazione e un rispetto mondiali tra tutti i popoli che amano la liberta´ e la democrazia.
Nella prospettiva della fine dell´occupazione tutti i patrioti debbono comprendere che la strada della Resistenza sta diventando il vero metro di misura per verificare la lealta´ e l´amore di ognuno per il nostro paese.
Davanti a questo storico frangente tutti gli iracheni debbono capire che l´indipendenza della patria e la ricostruzione di un Iraq unito per tutti gli iracheni e´ una grande responsabilita´ di tutti i patrioti.
Il rifiuto di votare per la costituzione coloniale, auspicata e sostenuta da tutti i gruppi settari, opportunisti e collaborazionisti, sara´ un elemento di grande disfatta per gli occupanti.
I firmatari di questa dichiarazione affermano decisamente che un Iraq democratico e indipendente e´ il loro scopo finale; il PARTITO ARABO SOCIALISTA BAATH DELL´IRAQ, L´ALLEANZA PATRIOTTICA IRACHENA e l´ASSOCIAZIONE degli INTELLETTUALI IRACHENI, chiamano quindi tutti gli iracheni che resistono all´occupazione a formare un Fronte unito e a parlare con una voce sola. Questa e´ la sola strada per ottenere lo scopo finale: un Iraq liberato, democratico e indipendente.
Siccome gli iracheni stanno cercando di vedere il momento in cui l´Iraq sara´ liberato, essi stanno anche cercando di vedere il momento in cui tutte le forze patriottiche irachene che lottano contro l´occupazione si uniscano e partecipino un un ampio fronte patriottico unito che diventi la spina dorsale della Resistenza.

Con questo scopo i nostri saluti vanno:
Al movimento della Resistenza
Alla vittoria e alla liberta´ dela nostra nazione araba
Al popolo iracheno e alla sua lotta per la liberta´ e la democrazia
A tutti quanti sostengono il nostro popolo contro l´occupazione
Gloria eterna a tutti i martiri del nostro popolo

Partito Arabo Socialista Baath- Alleanza patriottica Irachena-Associazione degli intellettuali contro l´occupazione
16 settembre 2005*

*traduzione dall´arabo a cura del Campo
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4. PETIZIONE AL MINISTRI DEGLI ESTERI ITALIANO: ALCUNE ADESIONI DAL MONDO

1) Gaspar Llamazares, Parlamentare, Segretario generale di Izquierda Unida, (Spagna)
2) Samir Amin – Professore di economia a Dakar, Forum Terzo Mondo
3) Georges Labica – Filosofo, Parigi
4) P.K. Murty – Segretario generale del CP/ML, India
5) Josà© Maria de Almeida, presidente nazionale del Partido Socialista dei Trabajadores Unificado (PSTU), Brasile
6) John Catalinotto – International Action Centre – Usa
7) Francisco Frutos, Segretario Generale del Partito Comunista Spagnolo
8) Carlos Varea – Coordinatore della Campagna Spagnola contro l`Occupazione e per la Sovranità  dell`Iraq
9) Abie Dawjee, Coordinatore Nazionale dei Iraq Action Committee, Sud Africa
10) Jose Manuel Fernandez, coordinatore generale di Izquierda Unida, Spagna
11) Cà©sar Quirà³z, Direzione Nazionale del Movimiento Patrià³tico Manuel Rodrà­guez, Cile
12) Eduardo Artà©s, Segretario Generale del Partido Comunista (Accià³n Proletaria), Cile
13) Jorge Insunza, Responsabile della Commissione Relazioni Internazionali del PC, Cile
14) Juan Subercaseaux, Fundacià³n Somos Iglesia, Cile
15) Lorena Pizarro, presidente, Agrupacià³n de Familiares de Detenidos Desaparecidos, Cile
16) Mabel Peñaloza, Responsabile di Juventudes Comunistas, Chile
17) Manuel Espinar Año Nuevo, coordinatore Asociacià³n Cultura, Paz y Solidaridad Haydee Santa Marà­a
18) Jose Maria Sison – Lega Internazionale dei Popoli in Lotta – ILPS
19) Jan Myrdal – Autore svedese
20) Zely Ariane, Capo del Comitato Centrale del People`s Democratic Party (KPP-PRD) Indonesia
21) Silas Cerqueira – Professore universitario, Portogallo
22) Guerry Hoddersen – Segretario internazionale Freedom Socialist Party, sezione USA
23) Arnljot Ask – Segretario internazionale Partito Comunista Operaio di Norvegia
24) Harry Siegert, candidato per la Linkspartei nella circoscrizione Rhein-Neckar, Germania
25) Klaus Hartmann – Vicepresidente dell`Associazione mondiale dei Liberi Pensatori, Germania
26) Ulla Roder, Danimarca
27) Erik Anderson – Segretario internazionale Partito Comunista Svedese
28) Sven Tarp – Segretario internazionale DKP/ml Danimarca
29) Francois Hourtard – Economista, università  di Lovanio (Belgio)
30) June Kelly, Coordinatore Internationale del Comitato di difesa di Slobodan Milosevic (Sezione Irlandese)
31) Luiz Carlos Prates, presidente del Metalworkers Union of Sà£o Josà© dos Campos, Brasile
32) Edgar Fernandes, vice presidente odel APEOESP (teachers union of Sà£o Paulo), Brasile
33) Oraldo Paiva, coordinatore del Metalworkers of Minas Gerais, Brasile
34) Cyro Garcia, presidente del PSTU di Rio de Janeiro e coordinatore della national bankworkers oposition, Brasile
35) Sigyn Meder/ Föreningen IrakSolidaritet, Stockholm, Svezia
36) Sid Lacombe, Coordinatore “Canadian Peace Alliance”
37) Joachim Guillard, Heidelberg, Germania, iniziativa per un tribunale sull`Irak
38) Peter Betscher, Dipl. Ing., Darmstadt

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