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Palestina

27. November 2007
GIU’ LE MANI DAL FRONTE POPOLARE!
VIA L’EMBARGO CONTRO GAZA!
SOSTENIAMO LA RESISTENZA PALESTINESE!

A pochi giorni dal summit di Annapolis, tenacemente voluto dagli americani, Abu Mazen e il suo primo ministro Fayyad hanno dovuto compiere un gesto simbolico per mostrare la loro piena disponibilità  ad un definitivo accordo con le autorità  israeliane. Di che si tratta?
Il 18 novembre le forze di sicurezza leali al Presidente Abu Mazen hanno posto sotto assedio il campo profughi di Ein Beit El-Ma, nei pressi di Nablus. Per fare che? Per snidare e arrestare numerosi militanti del FPLP in quanto rappresenterebbero “…un pericolo per la pace”. Pubblichiamo qui sotto una nota che denuncia come questa operazione repressiva sia stata dettata direttamente da israeliani e americani. La mossa di Abu Mazen non lascia adito a dubbi: in vista di un accordo con I sionisti non solo Hamas ma tutte le formazioni combattenti palestinesi vanni disarmate, con le buone o con le cattive. Chi avesse ritenuto che lo scontro tra HAMAS e al-Fatah fosse spiegabile con la chiave della lotta tra religiosi e laici deve adesso riflettere. L’attacco ad HAMAS era solo il preludio: i dirigenti di al-Fatah voglionio infatti fare piazza pulita della resistrenza in quanto tale. Per questo la resistenza palestinese ha bisogno del piu’ vasto sostegno internazionale.
Nablus
ubbidendo a Israele e USA il governo dell’Anp perseguita il FPLP *

Prosegue per il secondo giorno consecutivo nel campo profughi di Ein Beit El-Ma, a Nablus, il braccio di ferro tra le forze dell’Autorità  palestinese e i combattenti del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina -FPLP.

Ieri, le forze di sicurezza dell’Anp, affiliate al partito del presidente Abbas, Fatah, hanno posto l’assedio nel campo profughi per arrestate quattro combattenti del FPLP e uno di Fatah. Da parte sua, il FPLP ha risposto che avrebbe reagito duramente a qualsiasi tentativo di arresto di suoi membri.

Abbas sta subendo pressioni da parte statunitense e israeliana affinchà© dimostri di essere in grado di mantenere la “sicurezza” nei Territori palestinesi e di distruggere i gruppi della resistenza prima del vertice di Annapolis e degli eventuali altri negoziati tra palestinesi e israeliani. Successe la stessa cosa al defunto presidente Arafat, prima di tutti i fallimentari accordi siglati con Israele e gli Usa.

Le Brigate Abu Ali Mustafa, e tutti gli altri gruppi armati della resistenza palestinese, si sono rifiutati di sciogliersi, poichà© i Territori palestinesi sono ancora in mano alle forze di occupazione israeliane.

Questa mattina, alcuni combattenti del FPLP sono ancora assediati dalle forze dell’Anp nel campo profughi.

Jamil Mizhir, leader del Fronte popolare, ha accusato le forze dell’Anp di “cercare di avere successo laddove gli israeliani avvano fallito” assediando il campo profughi e cercando di arrestare i leader della resistenza. Quindi, in altre parole, di fare il “lavoro sporco” di Israele.

A metà  settembre, l’esercito israeliano aveva invaso il campo profughi, scontrandosi con gruppi della resistenza, compresi combattenti del FPLP.

All’inizio di novembre, 300 militari palestinesi sono stati dispiegati a Nablus, come parte di un piano miliardario orchestrato da Usa e Israele per controllare la Cisgiordania e distruggere i gruppi della resistenza. I “servizi” (come li ha definiti Mizhir) del primo ministro Salam Fayyad stanno portando a compimento il piano del ministro degli interni Abdur Razzaq Al-Yahya volto a smantellare le fazioni armate della resistenza palestinese.

Mizhir ha dichiarato che Yahya “sta obbedendo agli ordini ricevuti dal coordinatore americano per la sicurezza, Keith Dayton, per realizzare la prima tappa della Road Map”, un piano, sottolinea, Mizhir, che ha lo scopo di annientare la resistenza.

*Fonte: Infopal- 19 novembre 2007

Togliamo l’assedio al campo Al-Ain (Palestina)*

Il campo profughi Ein Beit El-Ma ਠassediato dalle forze di sicurezza ANP, per arrestare i combattenti del FPLP.

Vogliamo condannare fermamente l’atteggiamento delle forze di sicurezza del governo Fayyad, che in questo ore continuano ad assediare il campo Al-Ain (periferia di Nablus), con l’obiettivo di disarmare e catturare i combattenti delle brigate Abu Ali Mustafa – il braccio armato del FPLP.

Riteniamo che questa politica sia molto dannosa e non favorisca gli sforzi per ricucire lo strappo in Palestina fra le forze politiche e sociali. Con questa mossa il governo Fayyad sta eseguendo alla lettera la prima parte della Road Map, e le indicazioni di Dayton che proprio ieri si trovava nella zona di Nablus (chissà  a fare cosa).

Esprimiamo la nostra piena solidarietà  agli abitanti del campo che con coraggio e determinazione stanno sostenendo i combattenti , e si stanno battendo per togliere l’assedio.

Solidarietà  con chi in Palestina sta cercando di portare avanti la resistenza popolare e con chi si batte per l’unità  nazionale, concentrando tutti gli sforzi per fronteggiare il nemico che abusa da sessanta anni della nostra terra, della nostra gente, del nostro futuro.

Chiediamo a tutte le forze progressiste e democratiche, e a tutto il mondo della solidarietà  di pronunciarsi a fianco della nostra resistenza popolare.

No alla conferenza di Anapolis

Si alla resistenza

No all’embargo infame che affama e tiene prigioniera la nostra gente a Gaza.

*COMUNICATO STAMPA DELL’UDAP (Unione Democratica Arabo Palestinese in Italia)

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