28 marzo 2001
Siamo tutti terroristi?
A proposito delle nuove strabilianti rivelazioni dei ROS-Corriere della Sera
Sono passati oramai due anni dal delitto di Massimo D`Antona compiuto dalla sedicenti “nuove Brigate Rosse”. Si possono fare le piu` strampalate congetture su chi siano stati i veri autori del fattaccio. Non ve` invece dubbio alcuno a chi esso abbia giovato.
Con la prontezza e il cinismo tipico degli sciacalli, i criminali di guerra diessini e post-DC, le cui mani erano macchiate del sangue fresco dei cittadini jugoslavi massacrati dai loro bombardieri NATO, usarono quel gesto demenziale e provocatorio, per passare da carnefici a vittime. E per un momento ci riuscirono, riuscendo a portare a termine il genocidio dei Balcani.
Ma le manovre non finirono li`. Inizio` la caccia alle streghe antiterrorista. Arresti, perquisizioni, denuncie, illazioni, calunnie, depistaggi. Una marea di fango e di odio fu riversata su un`ampia fascia dell`estrema sinistra italiana. Parallelamente, a dosi omeopatiche, vuoi la Digos, vuoi Servizi segreti, vuoi i ROS, davano in pasto, ora ai ai Pubblici Ministeri ora alla stampa, “dossier”, “rivelazioni”, “deduzioni”, “scoperte”, in base ai quali si affermava ogni volta di aver finalmente scoperto la “struttura parallela” delle BR e che si era vicini alla soluzione del caso D`Antona. Lo spauracchio BR e`stato utilizzato per costruire artatamente il mostro, il mostro della sinistra antimperialista e marxista leninista, messa senza indugi sul banco degli accusati come una madre gravida di pistoleros. Il teorema che sottende alla campagna di criminalizzazione, e che avrebbe fatto incazzare anche un PM come Calogero, e` alquanto rudimentale: prima si ipotizza in che Tizio, Caio e Sempronio siano potenzialmente contigui alle BR, poi si teorizza che chiunque abbia a che fare con i contigui sia a sua volta col terrorismo colluso.
A due anni di distanza pero`, tutte queste inchieste, non hanno portato, giuridicamente parlando, a nulla di fatto e tutte le sparate giornalistiche si sono rivelate colossali puttanate. Politicamente, invece, esse hanno lasciato il segno: centinaia i compagni inquisiti (alcuni di noi tra questi), altrettanti tenuti sotto stretta sorveglianza, cittadini additati al pubblico ludibrio come presunti brigatisti, alcuni gruppi politici messi alla gogna, se non al bando vero e proprio.
L`ultima stronzata e` la scoperta, pensate un po`, di un “terzo livello” delle BR. Questa volta sono stati i ROS a passare la velina, nel caso specifico al Corriere della Sera il quale, a caratteri di scatola, elencava ieri, per nome e cognome tre organizzazioni comuniste le quali, a detta della pennivendola di turno, avrebbero costituito la struttura parallela e di copertura dele BR. Siamo sicuri che anche questa bombetta giornalistica fara` la fine delle altre. I gruppi tirati in ballo sapranno difendersi a dovere.
Ne abbiamo abbastanza del terrorismo giudiziario, a mezzo stampa e nelle piazze!
I veri bombaroli sono i servi della NATO!
Voce Operaia
28 marzo 2001
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