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Colombia: paramilitari ed esercito pronti a massacrare

20. May 2001

Appello del Comitato Internazionalista Arco Iris (COINARIR)

Oggi, sabato 19 maggio, i paramilitari delle AUC stanno circondando la popolazione civile di Cajibà­o (dipartimento del Cauca), con l`intenzione di procedere ad un ennesimo massacro. L`esercito si trova a soli 6 km di distanza, con la chiara intenzione di non intervenire, ma meglio, di proteggere l`operativo dei paramilitari. Nella notte una bomba ਠesplosa a Popayán, la capitale del dipartimento, dove sembra che l`obiettivo fosse il capitano della polizia, probabilmente per non essere complice dei paramilitari. Richiediamo una vostra reazione urgente.
Commissione Diritti Umani
COmitato INternazionalista ARco IRis (COINARIR)
Roma, sabado 19 Maggio 2001

MODELO DI LETTERA DA INVIARSI

A la Atencià³n del Presidente de la República de Colombia,
Dr. Andrà©s Pastrana Arango (rdh@presidencia.gov.co pastrana@presidencia.gov.co)
y por conocimiento a las Sedes Diplomaticas Colombianas en el Mundo,
(colombia@emcolbru.org, trade.office@mincomex.com, german.umana@mincomex.com, claudia.orozco@mincomex.com, javier.palacio@mincomex.com, embajada@emcoltokyo.or.jp, embajada@embajadacolombia.ca, emcolhel.cons@kolumbus.fi, emwas@colombiaemb.org, consulcol@iainc.net, conboston@aol.com, chicag95@aol.com, ConsulbiaH@aol.com, cnlosangeles@earthlink.net, cgcmiami@bellsouth.net, concolny@nosotros.com, colombia@pacbell.net, cnsju@coqui.net, cnwas@bellatlantic.net, emdinamarca@colombia.dk, dl.colombia@unesco.org, colombia@un.int, emcolin@rad.net.id, colombia@colombia.demon.co.uk, concolr@flashnet.it)
Con la presente, las organizaciones abajo firmatarias de la presente, solicitamos la intervencià³n suya en la dificil situacià³n que está afectando la poblacià³n civil del Cauca.
Nos estamos referiendo a los crimenes contra la humanidad cometidos por los paramilitares colombianos, en particular, contra las poblaciones del departamento del Cauca, pero no sà³lo.
Como es conocimiento de Ud, en la regià³n la presencia paramilitar empieza a partir del noviembre del 2000 y las victimas en el departamento ya suman a más de un centenar. Las últimas victimas acertadas han sido, el pasado 27 de abril, un profesor y su esposa, donde el mismo hijo, de 5 años de edad, ha resultado herido.
Lo que nos llama mucho la atencià³n es la presencia casi constante en las mismas zonas donde los paramilitares cometen masacres, de las fuerzas del ejà©rcito nacional de Colombia, en particular del Battallà³n de Contraguerrilla N°3 de Numancia y del Battallà³n de Infanteria N°7 General Josà© Hilario Là³pez, ambos bajo el mando de la III Brigada del Comandante Francisco Renà© Pedraza.
En este momento (19 de Mayo), como Ud debe saber, los paramilitares están rodeando la poblacià³n civil de Cajibà­o y el ejà©rcito está protegiendo está vigilando para que esta masacre se cumpla …
Estos mismos battallones han repetidamente hostigado las comunidades campesinas, amenazando los pobladores por supuestos vinculos con la guerrilla.
Solicitamos por estas razones su intervencià³n y la activacià³n de una comisià³n que investige los acontecimientos denunciados por las organizaciones sociales del departamento del Cauca y que se evalue la posibilidad de remover inmediatamente de sus cargas los militares que resultaran vinculados a las fuerzas paramilitares.
Considerando además que el fenomeno de exterminio del campesinado y los deplazamientos forzados mucho tienen que ver con el problema de la tierra, solicitamos a que se evalue muy atentamente el problema agrario, en particular la actual situacià³n en la regià³n, donde el agroindustrial está desposeyendo los campesinos de sus tierras, imponiendo los monocultivos de pinos, caña de azucar, asparragos y palmas africanas, principalmente, cultivos que enriquecen las multinacionales, empobrecen las tierras colombianas y condenan los campesinos de Colombia a una lenta muerte.
Agradeciendoles por su atencià³n,
La saludamos cordialmente.
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comunicato emesso dalle organizzazioni sociali del Cauca (11 maggio 2001)

LE ORGANIZZAZIONI SOCIALI E PER I DIRITTI UMANI DEL DIPARTIMENTO DEL CAUCA, SOTTOLINEIAMO DI FRONTE:

All´Ufficio per i Diritti Umani della Presidenza della Repubblica,
All´Ufficio per i Diritti Umani del Ministero degli Interni,
All´Ufficio di Difesa del Popolo
All´Ufficio per i Diritti Umani della Magistratura Generale della Nazione,
Alla Organizzazione delle Nazioni Unite,
All´Alto Commissariato delle Nazioni Unite,
Alle organizzazioni nazionali ed internazionali per i Diritti Umani,
All´opinione pubblica, nazionale ed internazionale:
la mancanza di impegno e l´irresponsabilità  dello Stato di fronte
alle continue incurisioni del paramilitarismo nel comune di Cajibà­o.

I FATTI: Continuano le incursioni paramilitari nel comune di Cajibà­o
Sei giorni fa, si sono presentati nuovamente presso il comune di Cajibà­o i paramilitari, ovvero le autodenominate AUC, presso l´ingresso della zona chiamata El Túnel. Quଠi contadini sono stati minacciati e sono loro stati distribuiti volantini nei quali si avvisano le comunità  che non potranno farsi trovare per strada prima delle 6 di mattina nà© dopo le 6 di sera: qualsiasi veicolo o persona che dovesse farse trovare per strada al di fuori di tali orari sarebbe dichiarato obiettivo militare.
Questo ਠl´inizio di una nuova ondata di paramilitarismo, nei suoi continui tentativi di impossessarsi del comune, di assassinare i dirigenti e spostare con la forza le comunità  contadine, privandole delle proprie terre. L´incursione militare si stà  ora spostando in altri luoghi del comune, stabilendosi nella zona centrale e presso La Predregosa.
Il giorno 11 maggio, alle 5 :30 si ਠavuta conoscenza di incusioni dei paramilitari a San Josà© (zona de El Carmelo), a El Cidral, a Jalaya, a San Antonio, a Santa Catalina (zona di La Pedregosa). Secondo informazioni provenienti dalla zona, le comunità  si trovano in pericolo, per la presenza di questo gruppo di paramilitari che in altre occasioni hanno massacrato dirigenti delle comunità  e contadini indifesi.
E´ inquietante che lo stesso giorno, l´Esercito Nazionale ਠstato presente all´ingresso di La Pegregosa, a poca distanza da dove sono apparsi i paramilitari.
PRECEDENTI:
Azione urgente del 23 novembre del 2000:
si porta a pubblica conoscenza l´incursione paramilitare di giovedଠ16 novembre, quando, alle 5:00 del mattino, nel comune di Morales, sono apparsi i paramilitari. Si denuncia anche un´altra incursione a Dinde ed a El Carmelo, dove la popolazione viene temporaneamente sequestrata e vengono uccisi tre commercianti.
Denuncia della situazione d´ordine pubblico e delle violazioni dei diritti umani (presentata il 27 novembre 2000):
mercoledଠ22 novembre nelle prime ore del mattino, i paramilitari delle AUC entrano a El Carmelo, la gente viene riunita ed alla loro presenza tre commercianti vengono legati, si tratta di JAINER CAMPO (22 anni), JAIME ROJAS (61 anni) e ALCIBIADES CAMAYO (40 anni); una volta legati, questi vengono assassinati con l´accusa di essere aiutanti della guerriglia.
Giovedଠ23 novembre i paramilitari sono a Santa Catalina, nella zona di La Pedregosa, dove trattengono molti passanti, chiedono loro documenti di identità  e li minacciano dicendo che uccideranno i collaboratori della guerriglia.
Venerdଠ24 novembre alle sei della mattina si presentano nuovamente i paramilitari nella zona urbana di La Pedregosa. Si tratta di circa 50 uomini in uniforme, due dei quali con il volto coperto da passamontagna ed altri con il volto scoperto.Trasportano i contadini DIEGO ARNULFO CAMAYO che era stato portato via dalla propria abitazione la sera prima ed i fratelli CAMAYO, di Santa Catalina: tutti sono con le mani legate ed un cappio al collo.
Successivamente vengono fatti scendere i contadini che vengono obbligati a saltellare lungo la strada, in presenza della comunità , mentre altri uomini fermano quattro contadini che stavano passando per la strada, esigendo loro documenti di identità , obbligandoli a sedersi presso gli ingressi delle vicine case. I dirigenti contadini vengono quindi uccisi.
Pubblica Denuncia:
Il 10 gennaio si denuncia l´Esercito Colombiano, presumibilmente del Battaglione Numancia, i cui membri, alcuni incappucciati, hanno attaccato ed offeso alcuni contadini, picchiandone altri, manifestando di appartenere alla “famiglia di Castaño”.
Azione urgente per le organizzazioni nazionali (10 gennaio 2001) :
si denuncia la violazione dei diritti umani da parte del Battaglione Controinsorgente Numancia, nelle zone di La Meseta, La Floresta e Los Angeles (Campoalegre). Il battaglione si ਠpresentato nella zona alle 7:00 del mattino. Nonostante alcuni di questi fossero incappucciati, sono stati identificati come membri del Battaglione Numancia, per essersi identificati come tali oltre che per alcuni distintivi allusivi a tale battaglione controinsorgente. L´esercito ha minacciato, attaccato ed aggredito i contadini. Nella stessa giornata, presso Los Angeles, il battaglione Numancia, accompagnato da un elicottero, ha sparato indiscriminatamente contro la popolazione contadina.
…Si denuncia che il 16 gennaio 2001, sulla via che conduce a Popayán, nella zona di Rosario (Cajibà­o), presso La Rejoya (una zona rurale), un gruppo armato con uniformi militari e fortemente armato, trai quali una persona incappucciata, assassinano dieci contadini ed il conduttore di un autobus su cui viaggiavano varii contadini.
Allerta: (25 gennaio 2001)
Si denuncia il pericolo in cui si trovano le organizzazioni sociali e contadine del Cauca, per le incursioni paramilitari. Nello stesso documento si denuncia la presenza del paramilitarismo nei comuni di Timba, San Francisco, La Balsa, Buenos Aires, nella zona norde del Cauca; nel comune di Morales, nella zona centrale del Cauca. Seguendo lo stesso percorso, i paramilitari giungono al comune di Cajibà­o, presso El Carmelo e La Pedregosa, dove vengono assassinate quattro persone, tra i quali si trovano DIEGO ed ERIC CAMAYO. Il documento denuncia anche l´atteggiamento del Battaglione Josà© Hilario Là³pez, che durante la loro presenza nella zona, nei primi giorni di dicembre, avevano accusato i contadini di Campoalegre e Guangubio di essere collaboratori della guerriglia, sparando in direzione dei loro piedi e minacciandoli di aver loro dato un negro natale. Successivamente il Battaglione numero 3 Numancia che procedeva a varie perquisizioni nella zona di El Rosario e Campo Alegre, La Floresta, La Meseta ed a Los Angeles. Un giorno dopo l´arrivo di questo battaglione, uomini incappucciati picchiano varie persone, tra uomini e donne, obbligando una persona a dire che il proprio compagno era un guerrigliero. Si denuncia anche la presenza di paramilitari nella zona urbana di Popayán..
Allerta (17 marzo 2001):
si riceve comunicazioni da Morales sulla presenza possibile di paramilitari a Cajibà­o, a partire dal 14 marzo. Ciಠਠconfermato lo stesso 16 marzo dalle comunità  di Cajibà­o, costatando che i paramilitari si trovavano a La Pedregosa, (Santa Catalina) dove vengono sequestrati i contadini MATIAS ZAMBRANO e JUSTO GUETIO.
Il giorno 17 marzo 2001 le comunità  confermano la presenza dell´esercito all´ingresso del comune di Cajibà­o. Nel frattempo il gruppo di paramilitari avanzava portandosi via alcune persone vestite come civii. Durante il loro passaggio viene saccheggiata la famiglia. Le informazioni anche esprimono che il paramilitarismo si trova a La Palma, La Pedregosa, Las Casitas ed a El Cidral, cosa che si traduce in un accerchiamento alla zona di La Pedregosa.
Lettera al Presidente (19 marzo 2001).
In una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, Dr. Andrà©s Pastrana, da parte dei contadini e delle contadine del comune di Cajibà­o, si denuncia la “negligenza” dell´Esercito per combattere debitamente il paramilitarismo, oltre alla mancanza di responsabilità  dello Stato Centrale, per impedire che questi gruppi contrinuino con la violenza e la barbarie contro gli umili e vulnerabili contadini. La mancanza di una politica chiara contro questo gruppo converte lo Stato in complice dellesue mancanze. Le omissioni dell´esercito per frenare le incursioni del paramilitarismo nella zona, sono indizi di mancanza di responsabilità  dello Stato verso le comunità  contadine le quali dovrebbe difendere, su mandato costituzionale.
Denuncia alla opinione nazionale ed internazionale del 27 aprile 2001.
Vengono assassinati il professore Francisco Isaà­as Cifuentes e la propria moglie Leyder Fernandez, che erano stati minacciati dai paramilitari, durante la loro prima incursione a Cajibà­o. Il loro bimbo di 5 anni ਠstato ferito ad un braccio. Il professore e la sua sposa lavoravano a El Carmelo.
Analisi della Situazione:
Le incursioni paramilitari si sono date seguendo una linea grafica che viene delineandosi dalla zona nord-occidentale del Cauca, da Timba, Suárez e Buenos Aires, fino a raggiungere la zona centro-occidentale del Dipartimento, attraverso Morales e Cajibà­o. Si presume che l´avanzata paramilitare continuerà  verso le comunità  di El Tambo, dove sono per ora avvenuti fatti isolati, tra i quali alcuni omicidi commessi dai paramilitari(AUC).
La preoccupazione che salta agli occhi ਠche le incursioni paramilitari nel territorio di Cajibà­o si sono sviluppate esclusivamente nelle zone di La Pedregosa e El Carmelo, come per altro mostrano le informazioni presentate; inoltre in varie zone del centro del dipartimento del Cauca. Ciಠsignifica che queste comunità  stanno correndo un grave pericolo, dato che, permanentemente, sono state oggetto delle azioni dei paramilitari.
Altra preoccupazione ਠl´atteggiamento dei Battaglioni Numancia e Josà© Hilario Là³pez, che sono arrivati ad aggredire le comunità  contadine ed hanno reso pubblico il loro legame con i paramilitari, cosa che deve necessita di un chiarimento, perchà© questo determina che le comunità  non possano sentirsi tranquille con la presenza dell´esercito nazionale nei propri territori. Ancora più preoccupante ਠla situazione in quanto dovere dell´esercito nazionale della Colombia ਠquello di proteggere le comunità  tanto contadine come urbane, presiedere il rispetto della vita nella loro ragione di esistenza. Perಠla loro partecipazione nelle aggressioni alla popolazione ਠun atto ignominioso che deve essere impedito dal Governo Centrale.
Per queste ragioni si responsabilizza lo Stato Colombiano, qualora dovessero verificarsi attentati contro le vite dei cittadini delle comunità  di Cajibà­o.
FENSUAGRO – ASOINCA – ANUC-UR

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