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Notiziario del Campo Antimperialista del 20 marzo 2003

23. March 2003

Campana a morto

1. La campana a morto suona per Berlusconi

Una cosa fantastica, che non si vedeva dalla fine degli anni `70.
Perugia: 5-6mila studenti, per lo piu` giovanissimi, hanno animato questa mattina un corteo combattivo, non solo contro la guerra, ma contro l`imperialismo e in difesa dell`Iraq. (Unico triste neo: il tentativo dei Disobbedienti, settario e subito fallito, di prendere con un colpo a sorpresa la testa della manifestazione per fargli fare un percorso non concordato). Il corteo e` poi confluito in Piazza IV. Novembre, dove, nella notte, era stato allestito un presidio militante, con tende e gazebo, che resistera`, 24h su 24h, fino alla fine del conflitto. C`e` qualcosa di profondo che si sta facendo strada: il risveglio delle nuove generazioni, che spezzano l`incantesimo del qualunquismo e dell`apatia. In mattinata ci giungevano dai compagni notizie che cio` stava accadendo in tutta Italia, in ogni citta`, con blocchi stradali e ferroviari. La guerra, questa maledetta guerra, sta imprimendo un`accelerazione al conflitto sociale, un conflitto a tutto campo, non piu` prigioniero del minimalismo, del sindacalismo d`accatto, del moralismo astratto dei pacifisti. E` solo l`inizio di una svolta, una svolta che mette a nudo le meschinerie dei ceti politici istituzionali della sinistra compatibile, e suona le campane a morto del governo Berlusconi, poiche` in tanti hanno capito di che pasta e` fatto. E non sara` facile agli ulivisti mettere le briglie a questo nuovo movimento, nuovo e piu` profondo anche rispetto a quello anti-globalizzazione, di cui raccoglie l`eredita`. I centro-sinistri, coi loro tentacoli movimentisti, tenteranno di normalizzarlo, di ammansirlo, di spegnerlo. Non dobbiamo permetterlo. Dobbiamo impedirlo! E lo si fa con l`unita` dei settori antimperialisti e piu` radicali, di tutti coloro che non solo difendono l`Iraq, ma hanno il coraggio di rispondere all`insulsa campagna dei mezzi di comunicazione: si, noi siamo antiamericanisti! Siamo per la fuoriuscita dall`impero americano, che del capitalismo e` la suprema sentinella.

2. Una lettera (e un invito) dal Venezuela

I/LE COMPAGNI/E CHE VOGLIONO FAR PARTE DELLA DELEGAZIONE DEL CAMPO CHE SI RECHERA` IN VENEZUELA NEL PROSSIMO MESE DI APRILE (SU INVITO DEL MOVIMENTO BOLIVARIANO) SONO INVITATI A CONTATTARCI SUBITO A QUESTO INDIRIZZO:

campoantimperialista@libero.it

cari compagni italiani

con immenso piacere osserviamo il livello di militanza rivoluzionaria che state sviluppando. L`attivita` rivoluzionaria sara` l`unica via per consolidare le vittorie parziali che abbiamo ottenuto.
Un nuovo e piu` pericoloso piano golpista e` qui in preparazione. La costante e sistematica campagna dei mezzi di comunicazione, che tendono a legare il Venezuela al terrorismo internazionale (arabo e colombiano), ha il solo scopo di giustificare un possibile intervento straniero nel nostro paese.
Il potenziamento non solo tecnologico degli eserciti colombiani, regolari e paramilitari, dimostra che il piano strategico di Bush avanza, il piano che postula la presa di possesso del Giacimento petrolifero bolivariano, proprio come abbiamo sempre denunciato.
Ieri, 19 marzo, un gruppo paramilitare ha sparato con dei mortai in territorio venezuelano, nella zona del Rio de Oro, vicino alla frontiera occidentale, con lo scopo di provocare un`incurzione venezuelana in territorio colombiano.
Il prossimo mese di aprile sara` cruciale per il popolo del Venezuela.
Bush potrebbe aver ottenuto i suoi obbiettivi in Iraq e poi tocchera` a noi. Aprile sara` un mese di intense mobilitazioni popolari in commemorazione delle vittime del colpo di stato fallito dell`anno scorso, fallito grazie alla resistenza del popolo e del movimento bolivariano.

Siamo pronti a ricevere una delegazione dall`Italia e a fornirvi il necessario appoggio logistico.

saluti bolivariani

Rene Contreras
del Movimento Bolivariano del Venezuela

3. Lista provvisoria delle adesioni al Manifesto antiamericano

Riceviamo dai promotori e pubblichiamo:

Chi volesse aderire al manifesto scriva a: antiamericanisti@libero.it

“PEOPLES SMASH AMERICA”!

“Lo scontro tra noi e l’Islam ਠculturale, ਠreligioso. La verità  non sta in mezzo, ma da una parte sola”.
Oriana Fallaci

“L`Occidente deve avere la consapevolezza della superiorità  della sua civiltà . Una civiltà  che ha garantito ai popoli largo benessere e il rispetto dei diritti umani, di quelli religiosi, rispetto che non c`ਠnei paesi islamici”.
Silvio Berlusconi

…²In effetti, l’antiamericanismo, di sinistra o di destra, cattolico o laico che sia, si nutre di casi specificamente riprorevoli e legittimamente criticabili, unicamente per manifestare un’avversione più generale a tutto ciಠche caratterizza una società  liberaldemocratica: l’individualismo rispetto al collettivismo, il capitalismo rispetto allo statalismo, lo sviluppo economico rispetto al pauperismo, il primato tecnologico rispetto alla speculazione filosofica, il benessere diffuso rispetto all’austerità , il pragmatismo rispetto alle ideologie, la modernità  rispetto al passatismo. Gli Stati Uniti sono colpevoli non tanto per quello che fanno, quanto per quello che sono…².
Piero Ostellino

…²E’ ridicolo mettere in collegamento il presidente democraticamente eletto della più antica democrazia con Hitler. Noi tedeschi non dimentichiamo che siamo stati liberati dagli Stati Uniti. Appartiene alla mia infanzia l’identificazione dei soldati americani coi buoni. E poi ci hanno poi difeso nella guerra fredda dal comunismo…².
Joshka Fischer

…²La posizione dell’antiamericanismo coincide con una posizione di rivalutazione e difesa dello Stato nazionale come trincea antimperialista; tentazione quest’ultima non estranea ad alcuni settori del movimento dei movimenti, come si ਠvisto a Porto Alegre. E questa sarebbe davvero una postura sbagliata…².
Toni Negri

Gli USA stanno preparando l’attacco – con o senza l’ONU – per occupare l’Iraq, controllare il Medio Oriente, forgiare il loro Impero unico mondiale. Lo stanno facendo con la stessa arroganza con la quale hanno stracciato il trattato Abm e i protocolli di Kyoto, con la stessa prepotenza con la quale ricattano il mondo con la continua minaccia dell’uso dell’arma atomica. Con la loro tracotanza senza limiti pianificano bombardamenti ed imbrogli, costruiscono nuove oppressioni per conservare le vecchie, mentre calpestano ogni forma di diritto esaltano il loro diritto imperiale. I più grandi produttori (ed utilizzatori) di armi di sterminio di massa, i più grandi produttori di guerra, i più pericolosi terroristi del pianeta, vogliono il monopolio delle armi, della guerra, del terrore. Comandano all’ONU, ma calpestano l’ONU; hanno alleati servili che vengono calpestati a loro volta; mentre programmano lo sterminio dei popoli hanno la pretesa di interpretare la volontà  di quegli stessi popoli. Per questi motivi, noi siamo dentro il grande movimento di massa contro l’aggressione che gli USA stanno per scatenare contro l’Iraq.

Questa guerra, che ਠsolo una tappa nel disegno statunitense di assoluto predominio mondiale, si fonda sul paranoico presupposto per cui gli Stati Uniti avrebbero una …³missione speciale…² da compiere: quella di imporre a tutto il mondo il loro sistema liberista e la loro cultura mercificata. Questa pretesa, sostenuta dagli ambienti culturali più oscurantisti, non nasconde la sua stretta parentela con la tesi sionista del …³popolo eletto…². Anche in Europa, chiunque si opponga a questa ideologia totalitaria, imperialista e razzista ਠbollato come …³antiamericanista…² e per questo additato al pubblico ludibrio. Questa virulenta quanto invasiva campagna ideologico-culturale, volta a silenziare ogni pensiero critico, ਠtutta tesa a dimostrare che l’impero americano di Bush sarebbe l’ultimo e più alto baluardo della civilizzazione umana, caduto il quale all’umanità  non resterebbe che precipitare nella barbarie. Intellettuali di destra e di sinistra, dopo aver decretato la fine delle ideologie e della storia, dopo aver abbracciato il più nichilistico relativismo culturale, si sono fulmineamente convertiti ad un volgare fondamentalismo manicheo, si sono arruolati come volontari nell’esercito crociato a stelle e strisce urlando ai quattro venti che gli USA stanno, malgrado tutto, dalla parte del giusto, e tutti i suoi nemici dalla parte sbagliata. Lo scetticismo liberale di un tempo ਠstato rimpiazzato da un fideismo cieco, da una vera e propria religione pagana il cui centro di irradiazione sono gli USA e il cui sommo pontefice ਠl’Imperatore in persona.

I dogmi di questo culto sono il denaro, il consumismo, l’individualismo, il darwinismo sociale, il tecnoscientismo. Per strada questo pensiero si ਠsbarazzato come di una zavorra di valori quali la giustizia sociale, la libertà , la fratellanza, la solidarietà . Gli americanisti tentano di rimuovere la realtà  delle disuguaglianze crescenti, di un neocolonialismo che vuole impossessarsi di ogni risorsa, dell’impoverimento progressivo di miliardi di esseri umani; ripescando le primordiali teorie razziste con cui i colonialisti giustificarono il genocidio dei nativi e la tratta degli schiavi. Gli oppressi …³non hanno un’…²anima…², e se essi rifiutano di farsi …³sviluppare…², se non accettano di farsi americanizzare, che vadano alla malora, che li si bombardi a tutto spiano. Questo integralismo liberista, che non parla altro linguaggio, con chiunque gli sia ostile, se non quello della criminalizzazione, della repressione e della guerra preventiva permanente e globale ਠil segno che la civiltà  borghese, dopo avere abbandonata la pretesa illuministica di un proprio presunto universalismo, ਠvittima di una vera e propria pulsione di morte. Anche se i sacerdoti di questa ideologia totalitaria non lo ammetteranno mai, il risultato della loro azione ਠproprio quella odiosa guerra di civiltà  contro il mondo islamico che si affannano a negare.

Occorre contrastare e battere questa deliberata e intossicante falsificazione delle cose. Senza affatto dimenticare la storica lotta dei popoli latino-americani in nome di un’America libera contro quella dell’imperialismo yankee, noi rivendichiamo il diritto di essere, dirci e sentirci antiamericanisti, poichà© quello che abbiamo di fronte appare per molti aspetti come il nazismo a stelle e strisce del ventunesimo secolo. L’americanismo non ਠsemplicemente il prodotto degli interessi dei grandi gruppi capitalistici statunitensi, ma l’espressione di un più vasto blocco sociale costitutivamente reazionario e colonialista, ancorato alla cinica consapevolezza che l’opulenza americana, nutrendosi della miseria altrui e del saccheggio della biosfera, debba essere difesa con la forza in ogni luogo del pianeta. L’americanismo quindi non ਠsoltanto l’ideologia politica di coloro i quali ritengono giustificata, legittima e necessaria la tirannia mondiale armata dell’imperialismo yankee. L’americanismo ਠl’ultimo baluardo ideologico del pensiero liberale e liberista, l’allegoria del capitalismo. Se propugnare la de-americanizzazione, difendere il diritto di ogni popolo a non essere inghiottito nell’Impero, e opporsi all’idea razzista di …³nazione eletta…² significa essere …³antiamericanisti…², ebbene, noi lo siamo, come tra le due guerre si era antifascisti.

Alla spaventosa perdita di senso che alligna nel campo borghese, alla subordinazione della vita al puro calcolo economico, alla ricchezza concepita solo come abbondanza di beni materiali, alla pretesa che questo sia l’unico mondo possibile; noi riteniamo giunto il momento di opporre quei valori universali su cui fondare una nuova politica anticapitalista intesa come arte della trasformazione sociale attraverso l’azione diretta e di massa. Contro i falsi sillogismi liberisti noi affermiamo: che la libertà  individuale – per noi sempre inviolabile – puಠessere effettiva solo debellando lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo; che la democrazia di cui Bush si pretende campione implica uguali diritti per tutti i popoli e il rispetto della sovranità  nazionale; che benessere e felicità  sono giuste finalità  etiche se non si appoggiano sull’accumulazione smisurata di merci; che la socializzazione ਠpossibile senza per questo sfociare nel pauperismo; che lo sviluppo scientifico ਠnecessario ma rifiutando ogni feticismo della tecnoscienza; che modernità  e sviluppo sono valori positivi solo ove essi siano compatibili con l’ecosistema e non ledano le spinte spirituali connaturate all’uomo; che la politica deve comandare l’economia, come l’etica deve orientare la scienza.
Che il futuro dell’umanità  dipende dal crollo dell’imperialismo americano e dalla possibilità  di fuoriuscire dal capitalismo gettando la basi di una nuova comunità  fondata su principi universali di libertà , uguaglianza e fraternità .

Lista dei firmatari

Bacciardi Giovanni (università  di Firenze), Bassi Patrizia (insegnante), Bernardini Aldo (università  di Teramo), Bertazzi Claudia (ass. liberi tutti), Briola Ernestina (maestra)
Burani Vainer (giuristi democratici), Catone Andrea, (most za Beograd), Cipriani Andrea (fondazione Luigi Cipriani), Cipriani Michela (fondazione Luigi Cipriani), Cortesi Luigi (redazione Giano), Francescangeli Eros (storico), Gatta Maria Adele (insegnante), Giannangeli Ugo (avvocati contro la guerra), Grandi Massimo (università  di Firenze), La Grassa Gianfranco (economista), Losurdo Domenico (filosofo), Lunghi Orietta (ass. culturale lavoro 2000), Maestri Mario (università  di Porto Alegre), Maffezzoni Emilia (fondazione Luigi Cipriani), Manuelli Colombo (scultore), Marini Graziano (artista), Mascellomi Enrico (critico d’arte), Mazzei Leonardo (redazione rosso XXI.), Melotti Marco (redazione vis à  vis), Muscetta Carlo (critico letterario), Not Daniele (operatore culturale), Paciello Giancarlo (pubblcista)
Pasquinelli Moreno (portavoce Campo Antimperialista) , Pelazza Giuseppe (avvocati contro la guerra), Preve Costanzo (filosofo), Santarelli Enzo (storico), Sarenco (artista)

1.Fulvio Grimaldi, giornalista, Roma – 2. Giovanni Altini, insegnante, Firenze – 3. Luciano Letizia – 4. Sà© Pernico – 5. Fiorenzo Corsali, Grosseto – 6. Elena Rappazzo, musicista, Pisa – 7. Giovanni Mazzola, Bergamo – 8. Vittorio Paiotta, università  di Pisa – 9. Giorgio Ellero, Gruppo zastava, Trieste – 10. Andrea Pieralli, studente di Attac, Firenze – 11. Rosario Attanasio, operaio, Gallipoli (LE) – 12. Giancarlo Fasciolo architetto Novi Ligure (AL) – 13.Walter Catalano – 14.Viviana Macis (Cagliari Social Forum) -15. Tommaso Spazzali -16.Miriam Pellegrini Ferri (Presidente G.A.MA.DI.) – 17.Camillo COPPOLA operaio SLAI COBAS Napoli -18. Antonello Cresti compositore e giornalista, Firenze – 19. Angelo Aidan, operaio, Gerusalemme – 20. Nando Minnella, giornalista, Roma -21. Maurizio Brotini – Empoli (direttivo regionale toscano FP-CGIL) -22. Paolo Gentile – Roma (direttore Rosso XXI) -23. Redazione Rosso XXI, Firenze -24. Movimento per la Confederazione dei Comunisti, Toscana – 25. Marco Tognato studente universitario – 26. Giorgio Tognato, pensionato – 27. Joe Fallisi, tenore lirico, di Milano, – 28. Daniela Biondi, -28. Pierangelo Scatena, psichiatra, -29. Giorgio Riboldi, regione Lombardia, Milano, -30.Testoni Wolf, scrittore e insegnante, -31.Tiziano Tussi, ANPI, Milano, -32.Franco D`Attanasio, impiegato, Ortona (Ch), -33. Michele Capuano giornalista, -34.Democrazia Popolare, Roma, -35.Olga Foti scrittrice, -36. Luigi Longo, urbanista, Foggia, -37. Romano Galligani, volontario sociale, Roma, -38.Ugo Montecchi, ARS, Genova, -39. Stefano Bartolini, architetto, Bologna, -40. Annalisa Fatarella, architetto, Bologna, -41. Davide D`Amario, operaio, -42. Vincenzo Cialini, studente universitario, Teramo, -43. Gabriella Nocentini, insegante, Firenze, -44. Biagio Cacciola, insegnante, -45. Nicola Sergio Serrao, -46. Massimiliano Valdannini, Sindacalista, Roma, -47, Gianni Ciotti Sindacalista, Roma, -48. Roberto Vitanza Sindacalista, Roma, -49. Mirko Carletti, Sindacalista, Roma, 50, Gianclaudio Vianzone, Sindacalista, Torino, -51. Giorgio Pietrini, Sindacalista, Torino, -52. Giada Valdannini, Universitaria, Roma, -53. Nadia Capuzzi, Roma, -54. Giulio Stocchi, poeta, Milano, -55. Alfredo Denzio, architetto, -56. Fabio KoRyu Calabrà², operatore teatrale, -57. Chiara, -58. Beppe, -59. Monica, -60. Sandro, -61. Antonella, -62. Gilberto, -63. Simona, -64. Stefano, -65. Silvia, -66- Mario Di Nucci, operaio,Trento -67. Lanfranco Cordischi ,archeologo, -68. Celotto Enzo, segretario della Funzione Pubblica CGIL, Grosseto, -69. Carlos Giordano, Università  della Calabria, -70. Eleanora Londero, Università  della Calabria, -71. Massimo Morone dirigente Slai-Cobas, Benevento, -72. Francesco Pisano, Regionale CGIL Funzione Pubblica Liguria, -73. Centro iniziativa marxista La Spezia, -74. Maurizio Neri, redazione di Socialismo e Liberazione, -75. Mario Coglitore, Venezia, -76. Fabio Paganini, infermiere SLAI Cobas, Perugia, -77.Huambo e -78. Vittoria, Avamposto degli Incompatibili, Viterbo -79. Sacchi Marco, Regione lombardia, Milano, -80. Enrico Giardino, giornalista, Forum “Diritto a comunicare”, Roma, -81- Andrea Berlendis, Educatore, Zogno (BG), -82. Andrea Navoni, web redattore, Brescia, -83. Fabrizio Casalboni, architetto, Cesena, -84. Francesco Pisano, -85. Alessandro Oriani, Firenze, -86- Luciana Collina, Roma, -87. Gina Marraducci, Lucca, -88. Alvaro Carotti, Firenze, -89. Paolino Rosini, Firenze, -90- Laura Rossi, insegnante, Cuneo, -91. Nanni Martina, operatore culturale, Cuneo, -92. Alessia Monteverdi, Redazione di Praxis, Foligno, -93. Mario Polisandri, Campo antimperialista, Spoleto, -94. Catia Valentini, Campo antimperialista, Spoleto, -95. Nedda Petroni, Insegnante, Barbarano (VI) -96. Giuliano Corà , Insegnante e traduttore, Barbarano (VI), -97. Mireno Passone, impiegato, Narni, -98. Walter Catalano, Insegnante , Firenze, -99. Raffaello Ugo, Monserrato, -100. Sabina Loi, Monserrato, -101. Mauro Ciotti, redazione PRAXIS, Foligno, -102. Oriana Marchi, Narni, -103. Claudia Bertazzi, Associazione culturale Liberitutti, Cremona, -104. Ernestina Briola, maestra, -105. Carlo Bassi, pensionato, Cremona. -106. Roberta Catenacci, -107. Mario Cogliotore, Università  di Venezia, -108. Marcello Teti, Campo Antimperialista, Perugia, -109. L.U.P.O., Lotta di Unità  Proletaria, Osimo (AN), -110. LAURA DALLE MOLLE insegnante SCHIO, -111. GIAN LUIGI MADDALENA, pensionato, SCHIO, -112. EZIO MARIA SIMINI commercialista SCHIO, -113. FRANCO CUMERLATO tecnico SCHIO, -114. PAOLA CUMERLATO impiegata SCHIO, -115. URBANO BOSCOSCURO medico SCHIO, -116. SILVIO MADDALENA operaio SVIZZERA, -117. RENE` CAPOVIN ricercat. univers SCHIO, -118. GIULIA MIGLIORANZA student. univ. SCHIO, -119. MIRYAM DE BIASI ass. sociale SVIZZERA, -120. Pierangelo Scatena (psichiatra), -121. Julio Schwarsberg (argentino), Democrazia Popolare, Roma, -122. Mariella Megna, Regione Lombardia, Milano, -123. Giannino Ciccone, operaio SLAI, RSU I.M.S. srl, Avellino, -124. Rodolfo fogagnolo , circolo “ottobre” PRC (Iolanda) FE, -125, Giovanni Caronia, presidente Associazione Provinciale Apicoltori, Palermo, -126. Enzo Pompa, pubblicitario, Roma, -127. Alessandra Bruni, pubblicitaria, Roma, -128. focolaio.it, sito di informazione e cultura antagonista, -129. Alessandro Pini, webmaster focolaio.it, -130. Gabriella rienzo, ricercatrice Università  di Foggia, -131. Gianluca Missero di Libero laboratorio, -132. Maria Grazia Da Costa, infermiera, Lucca, -133. Marco Cervioni, studente, Lucca, -134. Sandro Scardigli, Empoli, -135. Stefano Baronti, operaio, Empoli, -136. Federico Frei, ricercatore in relazioni internazionali, -137. Unità  Comunista, Lombardia, -138. Eliano Lunardi, Livorno, -139. Legger Fabrizi, Roma, -140. Paola Cecchi, Firenze, -141. Maria Marchese, Lecce, -142. Giulio Bonali, medico radiologo, Fiorenzuola (PC)
-143. Mori Matteo, operaio, Lucca, -144. Mori Daniele, operaio, Lucca, -145. De Toni Paolo (www.ecologiasociale.org), -146. Alessandro Lattanzio, Operatore Grafico/Web, Siracusa, -147.Paolo Bernardini, operaio di Umbria Rossa Perugia, -148. Pagni Gianni, insegnante, Volterra, -149. Marco Muggiani, medico dentista, -150. Monti Virginio, operaio, Segreteria FILTEA CGIL Lucca, -151. Grida Ovidio, operaio, Direttivo FIOM CGIL Lucca, -152. Mori Mauro, disoccupato, Lucca, -153. Bianchi Graziano, operaio, Lucca, -154. Monti Ramona, artigiana, Lucca, -155. Sidoli Roberto, Ass. Italia-Cuba di Arcore (MI), -156. Bjørg Karin Skjold, insegnante, Norvegia, -157. Alessio Festa, Universita’ LUISS, Roma, -158. Gianvito Conca, impiegato, -159. Collettivo Spartakus, Vicenza, -160. Giulio Montanucci, collettivo de il manifesto Orvieto, -161. Mauro Pasquinelli, commerciante, Foligno, -162. Francesco La Mantia, studente, Palermo, -163. Maria Grazia Ardizzone, Campo Antimperialista, Perugia, -164. Giuseppe Ardizzone, Campo Antimperialista, Perugia, -165. Francesco Trabolotti, Campo Antimperialista, Perugia, -165.Wilmer Monroy Robles, POSSE, Perugia, -166. Ennio Bilancini, Campo antimperialista, Perugia, -167. Enrico Sodacci, Campo antimperialista, Perugia, -168. Giacomo Zuccarini, Campo antimperialista, Perugia, -169. Emanuele Fanesi, Campo antimperialista, Perugia, -170. Ivan Romano, operaio, Saronno (VA), -171. Antonio Stasi, Fotografo, Norvegia, -172. Marco Gigli, artigiano, Lucca, -173. Luca Maddalena, Campo Antimperialista, Schio, -174. Giovanni Fortunato, operaio, Udine, -175. Elena Franchi, impiegata, Udine, -176. Francesco Lomagistro, redazione Proletari comunisti…..

Per adesioni: antiamericanisti@libero.it

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