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Notiziario del Campo Antimperialista del 28 marzo 2003

1. April 2003

C`ਠsperanza…

“Non capisco questa emotività  sull`uso di gas” disse Winston Churchill quando era ministro delle colonie. “Io sono decisamente favorevole all`uso di gas venefico contro tribù incivili”. Nonostante siano passati ottant`anni, nulla ਠcambiato. Churchill si riferiva ai kurdi e agli iracheni. Oggi gli americani, e quasi certamente i britannici, stanno usando un insidioso equivalente del gas venefico di Churchill. Questo ਠl`uranio impoverito, un sinistro ingrediente dei proiettili rinforzati e dei missili aria-terra. Si tratta in realtà  di una forma di guerra nucleare, e tutti i riscontri dimostrano che il suo uso nella guerra del Golfo del 1991 ha causato un`epidemia di cancro nel sud dell`Iraq, specialmente tra i bambini. Un`epidemia che là  i dottori chiamano “effetto Hiroshima”.

1. Finche` c`e` resistenza, c`e` speranza

Gli aggressori (imperialisti) si sono impaludati. Pensavano di ottenere una vittoria fulminea e invece sono davanti ad una guerra popolare di liberazione prolungata, in stile vietnamita. Si auguravano folle esultanti sventolanti bandierine a stelle e strisce, invece gran parte degli iracheni non vedono l`ora di battersi coi mercenari spediti da Bush e Blair. Una bella lezione, non solo alla piu` potente armata della terra, ma a quanti, anche a sinistra, vaticinavano la fine degli stati-nazione e davano per assodata e auspicabile la . L`inFausto Bertinotti volle addirittura dare al suo partito delle tesi congressuali in cui si affermava che…. (sic!). E` bastata una settimana di conflitto per fare a pezzi queste baggianate teoriche. Siamo ad un bivio epocale. A Bagdad si decide se il mondo dovra` subire una secolare pace monopolare americana o se esso lascia aperta la porta ad una fuoriuscita dall`imperialismo, che del capitalismo e` la quint`essenza. Solo per questo non si puo` essere equidistanti nella guerra tra USA e Iraq. Ma pure dal punto di vista etico l`equidistanza e` immorale. Gli amici pacifisti, i portavoce del movimento no-global, dovrebbero riflettere sulle parole… del Papa, che non ha solo espresso una condanna morale delle guerre, ha altresi riconosciuto come legittima la resistenza di un paese aggredito. Come del resto prevede la stessa Carta dell`ONU. Chi si ostina a stare nel mezzo, finisce per fare il gioco del piu` forte. Dall`Ulivo moribondo non ci sia poteva aspettare nulla di serio. Essi sono contro la guerra, ma al fondo sono tutti filoamericani e tengono in piedi con le stampelle il governo Berlusconi, atterriti all`idea che possa cadere sotto la spinta delle protesta sociale. Non a caso il batte fiacca dopo il primo sussulto. Mesi e mesi di mobilitazione contro la guerra, ed ora che l`aggressione impazza, il pare in letargo. E` che anche l`Italia tende a polarizzarsi, a favore o contro gli USA. Mentre i ceti politicamente corretti tentano di sottrarsi a questa ineluttabile scelta di campo, e quindi balbettano paralizzati, nel profondo sociale questa divaricazione s`afferma. La sinistra legale oggi piu` che mai, non corrisponde alla sinistra reale. La resistenza del popolo iracheno non solo tiene accesa la fiaccola della liberazione dal`imperialismo, mette a nudo ogni nullita`, smaschera le reticenze, ridiscloca e riaggruppa tutte le forze. Nulla restera` come prima. Neanche il . La storia, data per morta, e` invece in pieno movimento.

2. ERNESTO CHE GUEVARA SULLA LOTTA CONTRO L’IMPERIALISMO
(dedicato a chi ha le memoria corta)

“Le nostre aspirazioni, in sintesi, sono queste: distruzione dell`imperialismo mediante l`eliminazione del suo baluardo più potente: il dominio imperialistico degli Stati Uniti d`America. Come obbiettivi tattici assumiamo la liberazione graduale dei popoli, a uno a uno, o per gruppi, attirando il nemico in una lotta difficile fuori dal suo terreno, liquidando le sue basi di appoggio: i territori dipendenti

……”Il nostro compito all`inizio ਠsopravvivere; in seguito agirà  l`esempio continuo della guerriglia realizzando la propaganda armata nell`accezione vietnamita del termine, cioਠla propaganda degli spari, dei combattimenti che si vincono o si perdono, ma che comunque si ingaggiano con il nemico. Agirà  il grande insegnamento dell`invincibilità  della guerriglia che farà  presa fra le masse dei diseredati. Agirà  il rafforzamento dello spirito nazionale, la preparazione per compiti più duri, per resistere a repressioni più violente. L`odio come fattore di lotta, l`odio intransigente contro il nemico, che permette all`uomo di superare le sue limitazioni naturali e lo converte in una efficace, violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere. I nostri soldati devono essere cosà¬. Un popolo senza odio non puಠvincere un nemico brutale. Bisogna portare la guerra fin dove il nemico la porta, nelle sue case, nei suoi luoghi di divertimento; renderla totale. Non bisogna lasciargli un minuto di tranquillità , un minuto di calma al di fuori e all`interno delle sue caserme: Attaccarlo ovunque si trovi, farlo sentrire una belva braccata in ogni luogo in cui transiti. Il suo morale si andrà  abbassando, egli diventerà  ancora più bestiale, ma si noteranno in lui i segni del crollo che si avvicina”.

…..” cosa importano i pericoli o i sacrifici di un uomo o di un popolo quando ਠin gioco il destino dell`umanità ! Tutta la nostra azione ਠun grido di guerra contro l`imperialismo e un appello per l`unità  dei popoli contro il grande nemico del genere umano: gli Stati Uniti d`America.
In qualsiasi luogo ci sorprenda la morte, sia essa benvenuta, purchਠquesto nostro grido di guerra giunga ad un orecchio sensibile e un`altra mano si tenda per impugnare le nostre armi ed altri uomini si apprestino ad intonare il canto funebre con nil crepitio delle mitragliatrici e nuove grida di guerra e di vittoria”.

Messaggio alla Tricontinentale, 17 aprile 1967

3. Letterina ad Adriano Sofri

Riceviamo e pubblichiamo:

Che dirà  ora l`Adriano (Sofri), lui che s`”incazzava” contro Gino Strada e contro i pacifisti dalle colonne di qualche giornaletto? Lui che ਠtutto Sarajevo, Sarajevo qui e Sarajevo là , “impotenza europea”, lui che finalmente l`ha detto che “la pace dev`essere a volte aiutata con la guerra” eccetera, eccetera, eccetera? Ve ne ricordate? Lui che applaudiva l`intervento americano in Jugoslavia perchà© “aveva riportato la pace e la democrazia”, lui che ci parlava di “tiranni mesopotamici” e compagnia bella? E, per sottolineare tutto questo, giù sempre con la famosa strage al mercato di Sarajevo (per la cronaca: venne fuori che la bomba al mercato di sarajevo era stata lanciata dalle truppe bosniache. ndr). Il fatto ਠche, ieri, una “bomba intelligente” americana si ਠabbattuta su un altro mercato. Stavolta a Bagdad. Vi sono, secondo le notizie, almeno 14 morti tra i civili (senza contare, ovviamente, tutti quelli che ogni giorno vengono fatti nelle case in tutte le città  irakene). Allora, Adrianino, ci saranno mercati di serie A e mercati di serie B? Ci verrai a dire che le cannonate sul mercato di Sarajevo erano volute, mentre il bombardamento del mercato di Bagdad ਠuno “spiacevole effetto collaterale” in nome “della democrazia”? Mi viene a mente una vecchia canzone di Francesco Baccini, dedicata a Celentano: “Adriano, ਠmeglio che canti”. Tranquilli, non arriverಠmai a trasformarla in “Adriano, ਠmeglio che stai in galera”. Mai. Anzi. Adriano (Sofri), vorrei che tu, da quella galera, ci uscissi tra due minuti. Poi, finalmente, che tu ripigliassi la strada di casa, verso l`Impruneta, e che tu andassi inesorabilmente e definitivamente affanculo.
Riccardo Venturi

4. Viaggio in Venezuela

I/LE COMPAGNI/E CHE VOGLIONO FAR PARTE DELLA DELEGAZIONE DEL CAMPO CHE SI RECHERA` IN VENEZUELA NEL PROSSIMO MESE DI APRILE (SU INVITO DEL MOVIMENTO BOLIVARIANO) SONO INVITATI A CONTATTARCI SUBITO A QUESTO INDIRIZZO:
campoantimperialista@libero.it

cari compagni italiani

con immenso piacere osserviamo il livello di militanza rivoluzionaria che state sviluppando. L`attivita` rivoluzionaria sara` l`unica via per consolidare le vittorie parziali che abbiamo ottenuto.
Un nuovo e piu` pericoloso piano golpista e` qui in preparazione. La costante e sistematica campagna dei mezzi di comunicazione, che tendono a legare il Venezuela al terrorismo internazionale (arabo e colombiano), ha il solo scopo di giustificare un possibile intervento straniero nel nostro paese.
Il potenziamento non solo tecnologico degli eserciti colombiani, regolari e paramilitari, dimostra che il piano strategico di Bush avanza, il piano che postula la presa di possesso del Giacimento petrolifero bolivariano, proprio come abbiamo sempre denunciato.
Ieri, 19 marzo, un gruppo paramilitare ha sparato con dei mortai in territorio venezuelano, nella zona del Rio de Oro, vicino alla frontiera occidentale, con lo scopo di provocare un`incurzione venezuelana in territorio colombiano.
Il prossimo mese di aprile sara` cruciale per il popolo del Venezuela.
Bush potrebbe aver ottenuto i suoi obbiettivi in Iraq e poi tocchera` a noi. Aprile sara` un mese di intense mobilitazioni popolari in commemorazione delle vittime del colpo di stato fallito dell`anno scorso, fallito grazie alla resistenza del popolo e del movimento bolivariano.

Siamo pronti a ricevere una delegazione dall`Italia e a fornirvi il necessario appoggio logistico.

saluti bolivariani

Rene Contreras
del Movimento Bolivariano del Venezuela

5. OLTRE TRECENTO
Lista provvisoria delle adesioni al Manifesto antiamericano

Riceviamo dai promotori e pubblichiamo:

Chi volesse aderire al manifesto scriva a: antiamericanisti@libero.it

…²PEOPLES SMASH AMERICA…²!

…³Lo scontro tra noi e l’Islam ਠculturale, ਠreligioso. La verità  non sta in mezzo, ma da una parte sola…².
Oriana Fallaci

“L`Occidente deve avere la consapevolezza della superiorità  della sua civiltà . Una civiltà  che ha garantito ai popoli largo benessere e il rispetto dei diritti umani, di quelli religiosi, rispetto che non c`ਠnei paesi islamici”.
Silvio Berlusconi

…²In effetti, l’antiamericanismo, di sinistra o di destra, cattolico o laico che sia, si nutre di casi specificamente riprorevoli e legittimamente criticabili, unicamente per manifestare un’avversione più generale a tutto ciಠche caratterizza una società  liberaldemocratica: l’individualismo rispetto al collettivismo, il capitalismo rispetto allo statalismo, lo sviluppo economico rispetto al pauperismo, il primato tecnologico rispetto alla speculazione filosofica, il benessere diffuso rispetto all’austerità , il pragmatismo rispetto alle ideologie, la modernità  rispetto al passatismo. Gli Stati Uniti sono colpevoli non tanto per quello che fanno, quanto per quello che sono…².
Piero Ostellino

…²E’ ridicolo mettere in collegamento il presidente democraticamente eletto della più antica democrazia con Hitler. Noi tedeschi non dimentichiamo che siamo stati liberati dagli Stati Uniti. Appartiene alla mia infanzia l’identificazione dei soldati americani coi buoni. E poi ci hanno poi difeso nella guerra fredda dal comunismo…².
Joshka Fischer

…²La posizione dell’antiamericanismo coincide con una posizione di rivalutazione e difesa dello Stato nazionale come trincea antimperialista; tentazione quest’ultima non estranea ad alcuni settori del movimento dei movimenti, come si ਠvisto a Porto Alegre. E questa sarebbe davvero una postura sbagliata…².
Toni Negri

Gli USA stanno preparando l’attacco – con o senza l’ONU – per occupare l’Iraq, controllare il Medio Oriente, forgiare il loro Impero unico mondiale. Lo stanno facendo con la stessa arroganza con la quale hanno stracciato il trattato Abm e i protocolli di Kyoto, con la stessa prepotenza con la quale ricattano il mondo con la continua minaccia dell’uso dell’arma atomica. Con la loro tracotanza senza limiti pianificano bombardamenti ed imbrogli, costruiscono nuove oppressioni per conservare le vecchie, mentre calpestano ogni forma di diritto esaltano il loro diritto imperiale. I più grandi produttori (ed utilizzatori) di armi di sterminio di massa, i più grandi produttori di guerra, i più pericolosi terroristi del pianeta, vogliono il monopolio delle armi, della guerra, del terrore. Comandano all’ONU, ma calpestano l’ONU; hanno alleati servili che vengono calpestati a loro volta; mentre programmano lo sterminio dei popoli hanno la pretesa di interpretare la volontà  di quegli stessi popoli. Per questi motivi, noi siamo dentro il grande movimento di massa contro l’aggressione che gli USA stanno per scatenare contro l’Iraq.

Questa guerra, che ਠsolo una tappa nel disegno statunitense di assoluto predominio mondiale, si fonda sul paranoico presupposto per cui gli Stati Uniti avrebbero una …³missione speciale…² da compiere: quella di imporre a tutto il mondo il loro sistema liberista e la loro cultura mercificata. Questa pretesa, sostenuta dagli ambienti culturali più oscurantisti, non nasconde la sua stretta parentela con la tesi sionista del …³popolo eletto…². Anche in Europa, chiunque si opponga a questa ideologia totalitaria, imperialista e razzista ਠbollato come …³antiamericanista…² e per questo additato al pubblico ludibrio. Questa virulenta quanto invasiva campagna ideologico-culturale, volta a silenziare ogni pensiero critico, ਠtutta tesa a dimostrare che l’impero americano di Bush sarebbe l’ultimo e più alto baluardo della civilizzazione umana, caduto il quale all’umanità  non resterebbe che precipitare nella barbarie. Intellettuali di destra e di sinistra, dopo aver decretato la fine delle ideologie e della storia, dopo aver abbracciato il più nichilistico relativismo culturale, si sono fulmineamente convertiti ad un volgare fondamentalismo manicheo, si sono arruolati come volontari nell’esercito crociato a stelle e strisce urlando ai quattro venti che gli USA stanno, malgrado tutto, dalla parte del giusto, e tutti i suoi nemici dalla parte sbagliata. Lo scetticismo liberale di un tempo ਠstato rimpiazzato da un fideismo cieco, da una vera e propria religione pagana il cui centro di irradiazione sono gli USA e il cui sommo pontefice ਠl’Imperatore in persona.

I dogmi di questo culto sono il denaro, il consumismo, l’individualismo, il darwinismo sociale, il tecnoscientismo. Per strada questo pensiero si ਠsbarazzato come di una zavorra di valori quali la giustizia sociale, la libertà , la fratellanza, la solidarietà . Gli americanisti tentano di rimuovere la realtà  delle disuguaglianze crescenti, di un neocolonialismo che vuole impossessarsi di ogni risorsa, dell’impoverimento progressivo di miliardi di esseri umani; ripescando le primordiali teorie razziste con cui i colonialisti giustificarono il genocidio dei nativi e la tratta degli schiavi. Gli oppressi …³non hanno un’…²anima…², e se essi rifiutano di farsi …³sviluppare…², se non accettano di farsi americanizzare, che vadano alla malora, che li si bombardi a tutto spiano. Questo integralismo liberista, che non parla altro linguaggio, con chiunque gli sia ostile, se non quello della criminalizzazione, della repressione e della guerra preventiva permanente e globale ਠil segno che la civiltà  borghese, dopo avere abbandonata la pretesa illuministica di un proprio presunto universalismo, ਠvittima di una vera e propria pulsione di morte. Anche se i sacerdoti di questa ideologia totalitaria non lo ammetteranno mai, il risultato della loro azione ਠproprio quella odiosa guerra di civiltà  contro il mondo islamico che si affannano a negare.

Occorre contrastare e battere questa deliberata e intossicante falsificazione delle cose. Senza affatto dimenticare la storica lotta dei popoli latino-americani in nome di un’America libera contro quella dell’imperialismo yankee, noi rivendichiamo il diritto di essere, dirci e sentirci antiamericanisti, poichà© quello che abbiamo di fronte appare per molti aspetti come il nazismo a stelle e strisce del ventunesimo secolo. L’americanismo non ਠsemplicemente il prodotto degli interessi dei grandi gruppi capitalistici statunitensi, ma l’espressione di un più vasto blocco sociale costitutivamente reazionario e colonialista, ancorato alla cinica consapevolezza che l’opulenza americana, nutrendosi della miseria altrui e del saccheggio della biosfera, debba essere difesa con la forza in ogni luogo del pianeta. L’americanismo quindi non ਠsoltanto l’ideologia politica di coloro i quali ritengono giustificata, legittima e necessaria la tirannia mondiale armata dell’imperialismo yankee. L’americanismo ਠl’ultimo baluardo ideologico del pensiero liberale e liberista, l’allegoria del capitalismo. Se propugnare la de-americanizzazione, difendere il diritto di ogni popolo a non essere inghiottito nell’Impero, e opporsi all’idea razzista di …³nazione eletta…² significa essere …³antiamericanisti…², ebbene, noi lo siamo, come tra le due guerre si era antifascisti.

Alla spaventosa perdita di senso che alligna nel campo borghese, alla subordinazione della vita al puro calcolo economico, alla ricchezza concepita solo come abbondanza di beni materiali, alla pretesa che questo sia l’unico mondo possibile; noi riteniamo giunto il momento di opporre quei valori universali su cui fondare una nuova politica anticapitalista intesa come arte della trasformazione sociale attraverso l’azione diretta e di massa. Contro i falsi sillogismi liberisti noi affermiamo: che la libertà  individuale – per noi sempre inviolabile – puಠessere effettiva solo debellando lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo; che la democrazia di cui Bush si pretende campione implica uguali diritti per tutti i popoli e il rispetto della sovranità  nazionale; che benessere e felicità  sono giuste finalità  etiche se non si appoggiano sull’accumulazione smisurata di merci; che la socializzazione ਠpossibile senza per questo sfociare nel pauperismo; che lo sviluppo scientifico ਠnecessario ma rifiutando ogni feticismo della tecnoscienza; che modernità  e sviluppo sono valori positivi solo ove essi siano compatibili con l’ecosistema e non ledano le spinte spirituali connaturate all’uomo; che la politica deve comandare l’economia, come l’etica deve orientare la scienza.
Che il futuro dell’umanità  dipende dal crollo dell’imperialismo americano e dalla possibilità  di fuoriuscire dal capitalismo gettando la basi di una nuova comunità  fondata su principi universali di libertà , uguaglianza e fraternità .

Lista dei firmatari

Bacciardi Giovanni (università  di Firenze), Bassi Patrizia (insegnante), Bernardini Aldo (università  di Teramo), Bertazzi Claudia (ass. liberi tutti), Briola Ernestina (maestra)
Burani Vainer (giuristi democratici), Catone Andrea, (most za Beograd), Cipriani Andrea (fondazione Luigi Cipriani), Cipriani Michela (fondazione Luigi Cipriani), Cortesi Luigi (redazione Giano), Francescangeli Eros (storico), Gatta Maria Adele (insegnante), Giannangeli Ugo (avvocati contro la guerra), Grandi Massimo (università  di Firenze), La Grassa Gianfranco (economista), Losurdo Domenico (filosofo), Lunghi Orietta (ass. culturale lavoro 2000), Maestri Mario (università  di Porto Alegre), Maffezzoni Emilia (fondazione Luigi Cipriani), Manuelli Colombo (scultore), Marini Graziano (artista), Mascellomi Enrico (critico d’arte), Mazzei Leonardo (redazione rosso XXI.), Melotti Marco (redazione vis à  vis), Muscetta Carlo (critico letterario), Not Daniele (operatore culturale), Paciello Giancarlo (pubblcista)
Pasquinelli Moreno (portavoce Campo Antimperialista) , Pelazza Giuseppe (avvocati contro la guerra), Preve Costanzo (filosofo), Santarelli Enzo (storico), Sarenco (artista)

1.Fulvio Grimaldi, giornalista, Roma – 2. Giovanni Altini, insegnante, Firenze – 3. Luciano Letizia – 4. Sà© Pernico – 5. Fiorenzo Corsali, Grosseto – 6. Elena Rappazzo, musicista, Pisa – 7. Giovanni Mazzola, Bergamo – 8. Vittorio Paiotta, università  di Pisa – 9. Giorgio Ellero, Gruppo zastava, Trieste – 10.Andrea Pieralli, studente di Attac, Firenze – 11. Rosario Attanasio, operaio, Gallipoli (LE) – 12.Giancarlo Fasciolo architetto Novi Ligure (AL) – 13. Walter Catalano – 14.Viviana Macis (Cagliari Social Forum) -15. Tommaso Spazzali -16.Miriam Pellegrini Ferri (Presidente G.A.MA.DI.) – 17.Camillo COPPOLA operaio SLAI COBAS Napoli -18. Antonello Cresti compositore e giornalista, Firenze – 19. Angelo Aidan, operaio, Gerusalemme – 20. Nando Minnella, giornalista, Roma -21. Maurizio Brotini – Empoli (direttivo regionale toscano FP-CGIL) -22. Paolo Gentile – Roma (direttore Rosso XXI) -23. Redazione Rosso XXI, Firenze -24. Movimento per la Confederazione dei Comunisti, Toscana – 25. Marco Tognato studente universitario – 26. Giorgio Tognato, pensionato – 27. Joe Fallisi, tenore lirico, di Milano, – 28. Daniela Biondi, -28. Alessandro Santoliquido, Campo Antimperialista, Vicenza, -29. Giorgio Riboldi, regione Lombardia, Milano, -30.Testoni Wolf, scrittore e insegnante, -31.Tiziano Tussi, ANPI, Milano, -32.Franco D`Attanasio, impiegato, Ortona (Ch), -33. Michele Capuano giornalista, -34.Democrazia Popolare, Roma, -35.Olga Foti scrittrice, -36. Luigi Longo, urbanista, Foggia, -37. Romano Galligani, volontario sociale, Roma, -38.Ugo Montecchi, ARS, Genova, -39. Stefano Bartolini, architetto, Bologna, -40. Annalisa Fatarella, architetto, Bologna, -41. Davide D`Amario, operaio, -42. Vincenzo Cialini, studente universitario, Teramo, -43. Gabriella Nocentini, insegante, Firenze, -44. Biagio Cacciola, insegnante, -45. Nicola Sergio Serrao, pittore, Firenze, -46. Massimiliano Valdannini, Sindacalista, Roma, -47, Gianni Ciotti Sindacalista, Roma, -48. Roberto Vitanza Sindacalista, Roma, -49. Mirko Carletti, Sindacalista, Roma, 50, Gianclaudio Vianzone, Sindacalista, Torino, -51. Giorgio Pietrini, Sindacalista, Torino, -52. Giada Valdannini, Universitaria, Roma, -53. Nadia Capuzzi, Roma, -54. Giulio Stocchi, poeta, Milano, -55. Alfredo Denzio, architetto, -56. Fabio KoRyu Calabrà², operatore teatrale, -57. Chiara, -58. Beppe, -59. Monica, -60. Sandro, -61. Antonella, -62. Gilberto, -63. Simona, -64. Stefano, -65. Silvia, -66- Mario Di Nucci, operaio,Trento -67. Lanfranco Cordischi ,archeologo, -68. Celotto Enzo, segretario della Funzione Pubblica CGIL, Grosseto, -69. Carlos Giordano, Università  della Calabria, -70. Eleanora Londero, Università  della Calabria, -71. Massimo Morone dirigente Slai-Cobas, Benevento, -72. Francesco Pisano, Regionale CGIL Funzione Pubblica Liguria, -73. Centro iniziativa marxista La Spezia, -74. Maurizio Neri, redazione di Socialismo e Liberazione, -75. Mario Coglitore, Venezia, -76. Fabio Paganini, infermiere SLAI Cobas, Perugia, -77.Huambo e -78. Vittoria, Avamposto degli Incompatibili, Viterbo -79. Sacchi Marco, Regione lombardia, Milano, -80. Enrico Giardino, giornalista, Forum “Diritto a comunicare”, Roma, -81- Andrea Berlendis, Educatore, Zogno (BG), -82. Andrea Navoni, web redattore, Brescia, -83. Fabrizio Casalboni, architetto, Cesena, -84. Massimo Focacci , avvocato, Pietrasanta (LU), -85. Alessandro Oriani, Firenze, -86- Luciana Collina, Roma, -87. Gina Marraducci, Lucca, -88. Alvaro Carotti, Firenze, -89. Paolino Rosini, Firenze, -90- Laura Rossi, insegnante, Cuneo, -91. Nanni Martina, operatore culturale, Cuneo, -92. Alessia Monteverdi, Redazione di Praxis, Foligno, -93. Mario Polisandri, Campo antimperialista, Spoleto, -94. Catia Valentini, Campo antimperialista, Spoleto, -95. Nedda Petroni, Insegnante, Barbarano (VI) -96. Giuliano Corà , Insegnante e traduttore, Barbarano (VI), -97. Mireno Passone, impiegato, Narni, -98. Walter Catalano, Insegnante , Firenze, -99. Raffaello Ugo, Monserrato, -100. Sabina Loi, Monserrato, -101. Mauro Ciotti, redazione PRAXIS, Foligno, -102. Oriana Marchi, Narni, -103. Claudia Bertazzi, Associazione culturale Liberitutti, Cremona, -104. Ernestina Briola, maestra, Chignolo Po, (PV)-105. Carlo Bassi, pensionato, Cremona. -106. Roberta Catenacci,pensionata, Cremona -107. Mario Cogliotore, Università  di Venezia, -108. Marcello Teti, Campo Antimperialista, Perugia, -109. L.U.P.O., Lotta di Unità  Proletaria, Osimo (AN), -110. LAURA DALLE MOLLE insegnante SCHIO, -111. GIAN LUIGI MADDALENA, pensionato, SCHIO, -112. EZIO MARIA SIMINI commercialista SCHIO, -113. FRANCO CUMERLATO tecnico SCHIO, -114. PAOLA CUMERLATO impiegata SCHIO, -115. URBANO BOSCOSCURO medico SCHIO, -116. SILVIO MADDALENA operaio SVIZZERA, -117. RENE` CAPOVIN ricercat. univers SCHIO, -118. GIULIA MIGLIORANZA student. univ. SCHIO, -119. MIRYAM DE BIASI ass. sociale SVIZZERA, -120. Pierangelo Scatena (psichiatra), -121. Julio Schwarsberg (argentino), Democrazia Popolare, Roma, -122. Mariella Megna, Regione Lombardia, Milano, -123. Giannino Ciccone, operaio SLAI, RSU I.M.S. srl, Avellino, -124. Rodolfo fogagnolo , circolo “ottobre” PRC (Iolanda) FE, -125, Giovanni Caronia, presidente Associazione Provinciale Apicoltori, Palermo, -126. Enzo Pompa, pubblicitario, Roma, -127. Alessandra Bruni, pubblicitaria, Roma, -128. focolaio.it, sito di informazione e cultura antagonista, -129. Alessandro Pini, webmaster focolaio.it, -130. Gabriella rienzo, ricercatrice Università  di Foggia, -131. Gianluca Missero di Libero laboratorio, -132. Maria Grazia Da Costa, infermiera, Lucca, -133. Marco Cervioni, studente, Lucca, -134. Sandro Scardigli, Empoli, -135. Stefano Baronti, operaio, Empoli, -136. Federico Frei, ricercatore in relazioni internazionali, -137. Unità  Comunista, Lombardia, -138. Eliano Lunardi, Livorno, -139. Legger Fabrizi, Roma, -140. Paola Cecchi, Firenze, -141. Maria Marchese, Lecce, -142. Giulio Bonali, medico radiologo, Fiorenzuola (PC) -143. Mori Matteo, operaio, Lucca, -144. Mori Daniele, operaio, Lucca, -145. De Toni Paolo (www.ecologiasociale.org), -146. Alessandro Lattanzio, Operatore Grafico/Web, Siracusa, -147.Paolo Bernardini, operaio di Umbria Rossa Perugia, -148. Pagni Gianni, insegnante, Volterra, -149. Marco Muggiani, medico dentista, -150. Monti Virginio, operaio, Segreteria FILTEA CGIL Lucca, -151. Grida Ovidio, operaio, Direttivo FIOM CGIL Lucca, -152. Mori Mauro, disoccupato, Lucca, -153. Bianchi Graziano, operaio, Lucca, -154. Monti Ramona, artigiana, Lucca, -155. Sidoli Roberto, Ass. Italia-Cuba di Arcore (MI), -156. Bjørg Karin Skjold, insegnante, Norvegia, -157. Alessio Festa, Universita’ LUISS, Roma, -158. Gianvito Conca, impiegato, -159. Collettivo Spartakus, Vicenza, -160. Giulio Montanucci, collettivo de il manifesto Orvieto, -161. Mauro Pasquinelli, commerciante, Foligno, -162. Francesco La Mantia, studente, Palermo, -163. Maria Grazia Ardizzone, Campo Antimperialista, Perugia, -164. Giuseppe Ardizzone, Campo Antimperialista, Perugia, -165. Francesco Trabolotti, Campo Antimperialista, Perugia, -165.Wilmer Monroy Robles, POSSE, Perugia, -166. Ennio Bilancini, Campo antimperialista, Perugia, -167. Enrico Sodacci, Campo antimperialista, Perugia, -168. Giacomo Zuccarini, Campo antimperialista, Perugia, -169. Emanuele Fanesi, Campo antimperialista, Perugia, -170. Ivan Romano, operaio, Saronno (VA), -171. Antonio Stasi, Fotografo, Norvegia, -172. Marco Gigli, artigiano, Lucca, -173. Luca Maddalena, Campo Antimperialista, Schio, -174. Giovanni Fortunato, operaio, Udine, -175. Elena Franchi, impiegata, Udine, -176. Francesco Lomagistro, redazione Proletari comunisti, -177. Egidio Migoni, tecnico ENEL, Sassari, -178. Gianfranco Trebini, Sassari, -179. Laura Gerevini, impiegata, PRC, Cremona, -180. Roberto Fogagnoli , Schio (VI), -181. Jan Jensen, medico, -182. Alessandro Bedini , Comitato Scenetifico Europe Near East Centre, -183. Pippo Bizzi, Gran Fondo della Pace, manifestazione ciclistica per la pace, Foligno (PG), -184 Micheli Donatella, infermiera, Lucca, -185. Francesco Mariani, studente di filosofia. Perugia, -186. Giovanni Squintu, artigiano, Tula (SS), -187. Maurizio Barabani, designer, Perugia, -188. Diego Angelo Bertozzi, Redattore Web, Brescia. -189. Luca Filisetti, Crema, 190- Oriana Marchionni, educatrice,Sesto S. Giovanni , -191 Tricoci Giuseppe, San Giovanni in Fiore (CS), -192, LUCA FRANCESCO, giovane comunista, SCHIO, -193. Achille Porzi Ferroviere, -194. Claudio Frugoni, (avvocati contro la guerra), -195. Massimiliano D`Alessio (avvocati contro la guerra), -196. PAOLO BRUSCINO, Medico Dermatologo ass.”Salaam Ragazzi dell`Olivo”, Empoli, -197. ANDREA CRISTALLI poeta operaio, Empoli, -198. IRENE CHELLINI studentessa universitaria, Empoli, -199. FABIO ZANNELLI lavoratore ospedaliero, Empoli, -200. PIERO CAPECCHI pensionato, Empoli, -201. Luigi Zezza, avvocato, Milano, -202. Gabriella Solaro, archivista INSMLI, Milano, -203. Gianfranco Coppedà©, avvocato, Pietrasanta (LU), -204. Gabriele Dalle Luche, patrocinatore legale, Pietrasanta (LU), -205. Franco Carletti, magistrato, Pietrasanta (LU), -206. Mosà© Cervetti, medico di famiglia, Lucca, -207. Carlo Grassi, medico del lavoro, Lucca, -208. Patrizia Mazzei, impiegata, Lucca, -209. Floriana Balducci, insegnante, Lucca, -210. Anna Paola Azzi, insegnante, Lucca, 211. Enzo Cervioni, pensionato, Lucca, -212. Emilio Cecchini, operaio, direttivo Fiom-Cgil, Lucca, -213. Francesco Cecchini, studente, Lucca, -214. Alfonso Masetti, operaio, Fiom Cgil, Lucca, -215. Sergio Giovannetti, artigiano, Lucca, -216. Patrizio Romei, pensionato, Lucca, -217. Pier luigi Cianelli, pensionato, Lucca, -218. Novella Baroni, commerciante, Lucca, -219. Silvano Conti, operaio, Lucca, 220. Lucio Anastasi, studente, Lucca, -221. Viviana Ronconi, studentessa, Lucca, 222. Lia Bacci, autista, Lucca, -223. Maria Concetta Bacci, impiegata, Lucca, -224. Eliseo Turri, pensionato, Lucca, -225. Fernando Ferrari, impiegato, Lucca, -226. Giovanna Poli, impiegata, Lucca, -227. Marzia Scremin, lav. commercio, Lucca, 228. Luigi Giannasi, operaio, Lucca, -229. David Rossi, studente, Lucca, -230. Vincenzo Siracusa, impiegato, Lucca, -231. Elena Turriani, operaia, Lucca, -232. Giovanni Razzino, impiegato, Lucca, -233. Andreina Piuli, impiegata, Lucca, -234. Linea Rossa genovese (Sito Web “Avanti Popolo!” www.linearossage.it), -235. Luciano Bezerà¨dy ( redazione on-line redazione-@linearossage.it , Genova), -236. Elena Giannini, studentessa, Lucca, -237. Claudia Moscardini, studentessa, Lucca, -238. Giulia Giannasi, studentessa, Lucca, -239. Silvia Gai, studentessa, Lucca, -240. Alessandro Biagi, operaio, Lucca, -241. Andrea Tortelli, impiegato, Lucca, -242. Gisella Valdrighi, casalinga, Lucca, -242. Marco Da Costa, studente, Lucca, -243. Manuela Grassi, impiegata, Lucca, -244. Piermichele Mori, studente, Lucca, -245. Francesca Vannini, studentessa, Lucca, -246. Roberta Monciatti, casalinga, Lucca, -247. Marco Barsanti, geologo, Lucca, -248. Anna Suffredini, impiegata, Lucca, -249. Salvatore Vidili, muratore, Lucca, -250. Valiensi Maria Clara, infermiera, Lucca, -251. Carlo Angelini, pensionato, Lucca, -252. Cristoforo Da Costa, apprendista, Lucca, -253. Roberto Da Costa, operaio, Lucca, -254. Alfonso Da Costa, pensionato, Lucca, -255. Dario Mattei, operaio, Lucca, -256. Luca Guadagni, operaio, Lucca, -257. Manuela Grassi, casalinga, Lucca, -258. Jean Antonin Rousseau, veterinario, responsabile ANPAS, Lucca, -259. Fabio Canozzi, rappresentante commercio, Lucca, 260- Michela Biagioni, commessa, Lucca, -261. Alberto Piazzaroli, pensionato, Lucca, -262. Sabina Bravi, insegnante, Lucca, -263. Giuseppe Guazzelli, coop. sociale, Lucca, -264. Anna Innocenti, pensionata, Lucca, -265. Martina Rousseau, studentessa, Lucca, -266. Luigi Angelini, studente, Lucca, -267. Maura Gonnella, insegnante, Lucca, -268. Anna Rita Villa, insegnante, Lucca, -269. Riccardo Biagioni, studente, Lucca, -270. Riccardo Rossi, studente, Lucca, -271. Gianfranco Guglielmi, impiegato, Lucca, -272. Edgar Alandia, insegnante conservatorio, Perugia, -273. Manuele Moda, pizzaiolo, Perugia, -274. Marzia Nebbiai, studentessa, Perugia, -275. Alessio Cambiotti, studente, Perugia, -276. Alessandro Belardinelli, operaio, Perugia, -277. Bruna Iacopino, Studentessa, Perugia, -278. Stefano Di Massa, studente, Perugia, -279. Filippo Fanà², studente conservatorio, Perugia, -280. Nicola Pezzi, studente lavoratore, Perugia, -281. Alessia Stefanelli, studente lavoratrice, Perugia, -282. Franco Paoloni, cittadino indignato, Perugia, -283. Maria Luisa Damiano, cittadina libertaria, Perugia, -284. Giovanni Cenci, studente del POSSE, Perugia, -285. Mario Cenci, studente del POSSE, Perugia, -286. Naidat Zendaxi, libero professionista, palestinese, Perugia, -287. Sergio Rotelli, Perugia, -288. Flaviano Casacci, fornaio, Perugia, -289. Alfonso Serrone, meccanico, Perugia, -290. Paolo Onofri, studente, Perugia, -291. Zahr Zatari, studentessa palestinese, Perugia, -292. Valentina Corti, studentessa, Perugia, -293. Augusto Pampanelli, dirigente P.R.C., Perugia, -294. Luca Paletta, commerciante, Perugia, -295. Giorgio fanà², docente universitario, Perugia, -296. Barbara fabrizi, educatrice, Perugia, -297. Claudio Polito, disoccupato, Salerno, -298. Andrea Mandrici, ricercatore, Perugia, -299. Lolita Bizzarri, ricercatrice, Todi (PG), -300. Paolo Vinti, giornalista, P.R.C., Perugia, -301. Enrico Giardino (Forum Diritto A Comunicare-www.romacivica.net/forumdac). -302. Giuliana Zuccaro, consulente d’arte, Firenze, -303. Francesco Ramacci, impiegato, Umbria Rossa, Gubbio (PG), -304. Miriam Monai, studentessa, Cascia (PG), -305. Ilia Montani, studentessa, POSSE, Spoleto (PG), -306. Davide Antona, studente universitario, POSSE, Perugia, -307. Danilo Frascarelli, Studente Universitario, POSSE, Spoleto (PG), -308. Filippo Gabelli, studente universitario, POSSE, Perugia, -309. Maurizio Pollacci, artigiano, Forni di Sopra (UD), -310, Maria De Luca, medico, Reggio Emilia.

6. Continua la resistenza nelle carceri turche

Riceviamo da: Ufficio di informazione dell’Anatolia

Prosegue la resistenza nelle prigioni turche: fino ad oggi durante lo sciopero della fame sono morti 104 prigionieri e più di 500 hanno subito gravi danni alla salute.
Lo sciopero della fame ਠiniziato il 20 ottobre 2000. Il 19 dicembre 2000 lo Stato fascista turco ha attaccato 21 prigioni e durante questa operazione ha usato più di 20.000 lacrimogeni e sostanze chimiche. Più di 10.000 uomini della polizia, dell’esercito e della guardia carceraria hanno partecipato a questo attacco. Durante questa azione dello Stato fascista turco sono morti 28 prigionieri politici. La maggior parte di loro sono stati bruciati vivi.
I prigionieri politici stanno ancora resistendo contro le carceri speciali di tipo F, contro l’isolamento.
Riportiamo di seguito una conversazione tra il direttore generale delle prigioni, Ali Suat Ertosun, e un membro di Tayad che ha perso suo figlio nelle prigioni di tipo F. Questa conversazione chiarisce molte cose: vedrete il volto reale dello Stato fascista turco e la sua posizione rispetto ai prigionieri politici e alle carceri di tipo F.

Conversazione tra Ertosun e un membro di Tayad

Dopo che il Ministro della Giustizia, Cemil Cicek, ha dichiarato: …³Se le famiglie vengono da me, avrei piacere di incontrarle…², giovedଠ14 gennaio Niyazi Agirman, membro dell’associazione di mutuo soccorso dei familiari dei prigionieri (Tayad) si ਠrecato al Ministero per presentare una petizione. Lଠha incontrato Ali Suat Ertosun, il direttore delle prigioni e dei penitenziari. E’ superfluo commentare ciಠche ਠstato detto. Ecco la conversazione che ha avuto luogo tra Ali Suat Ertosun e Niyazi Agirman:
Ertosun: Qual ਠla vostra richiesta?
N. Agirman: Abolire l’isolamento. Quello che chiedo ਠla possibilità  di alloggiare un certo numero di prigionieri in un luogo comune.
Ertosun: No, non esiste una questione di isolamento (nelle prigioni).
N. Agirman: Sà¬, c’ਠl’isolamento. Da quando esistono le prigioni di tipo F ਠiniziato l’isolamento. Le persone sono confinate in celle individuali o in celle di tre persone.
Ertosun: Non ਠisolamento. Inoltre, non sono celle ma stanze.
N. Agirman: Secondo lei, allora, cos’ਠuna cella?
Ertosun: Una cella ਠun luogo che non ha un cortile e ha l’illuminazione sul soffitto. Invece, nelle prigioni di tipo F i prigionieri giocano a palla, fabbricano oggetti di terracotta o ceramica. Suo fratello non deve far altro che uscire per trarre profitto di ciಠanch’egli.
N. Agirman: Ma questo non ਠriservato a coloro che accettano il …³trattamento…² (cioà¨: l’abbandono delle proprie convinzioni politiche, condizione per fruire di tali facilitazioni)? Lei parla come se ognuno potesse uscire e godere di cià².
Ertosun: Non si puಠtornare al vecchio sistema. Lଠnon si poteva nemmeno fare le liste di appello. Non potevamo nemmeno andare nei nostri dormitori. Ora tutto ਠpiù rilassato. Tutto ਠcome lo volevamo.
N. Agirman: Perchà© mio figlio ਠmorto, allora? Egli voleva solo udire delle voci. Ha detto: …³Ah, se potessi sentire una voce umana, tutto il mondo sarebbe con me…².
Ertosun: Sono terroristi.
N. Agirman: No, sono figli del popolo. Non terroristi.
Ertosun: Dobbiamo essere d’accordo su questo. Sono terroristi. I prigionieri politici sono persone che scrivono articoli sui giornali.
N. Agirman: No. Nà© mio figlio nà© mio fratello sono terroristi. Sono prigionieri politici.
Ertosun: Li abbiamo sradicati. Mai permetteremo loro di riorganizzarsi.
N. Agirman: Questa ਠla ragione per cui avete ucciso 28 persone durante l’operazione del 19 dicembre.
Ertosun: Doveva essere fatto. Era necessario sradicare le organizzazioni.
N. Agirman: Lei era in missione durante l’operazione. Nella prigione di Bayrampasa lei ha bruciato vive sei donne.
Ertosun: Dovevano essere bruciate.
N. Agirman: Chi ha ucciso mio figlio? L’assassino di mio figlio ਠlei.
Ertosun: Sà¬, io sono un assassino. Sono stato io ad uccidere suo figlio. Ha qualcos’altro da dire? Se ne vada…Š
N. Agirman: Non ho niente da dire all’assassino di mio figlio.

Quindi, Niyazi Agirman lascia l’ufficio sbattendo la porta.
Ciಠche avete appena letto ਠquello che un assassino ha rivelato a un padre. Potete notare lo spirito che anima coloro che hanno la direzione nelle prigioni. Se il direttore delle prigioni ha una tale mentalità , potete immaginare come siano le guardie carcerarie nelle prigioni di tipo F.

(Le famiglie di Tayad)

L’anno scorso Volkan, il figlio di Niyazi Agirman, si ਠimpiccato nella sua cella, dopo aver sofferto di depressione a causa dell`isolamento in una prigione di tipo F.

Per contatti: anatolia-info@libero.it

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