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L`Iran, gli studenti e noi. Campo Antimperialista 3 luglio 2003

12. July 2003

Pelose solidarietà 

“Tutta la nostra azione e` un grido di guerra contro l`imperialismo.
E` un invito all`unita` dei popoli contro il grande nemico del genere umano: gli Stati Uniti d`America”.
Ernesto Che Guevara

CAMPO ANTIMPERIALISTA 31 agosto-6 settembre 2003, ASSISI, Camping Fontemaggio
Per chi non viene in tenda sono disponbili posti letto in bungalow e albergo.
Per informazioni e prenotazioni telefona allo: 349.5128767

1. RESISTERE ALL’ATTACCO! Aderisci all`appello per il Campo antimperialista 2003?

Per un fronte internazionale di tutti coloro che combattono contro il nuovo fascismo americano

Il più vasto movimento per la pace degli ultimi decenni, l’opposizione delle Nazioni Unite e di quasi tutti i suoi stessi storici alleati, non hanno impedito agli Stati Uniti d’America di aggredire nuovamente l’Iraq.

La Casa Bianca dichiara apertamente che spazzerà  via a cannonate ogni ostacolo che si frapponga al suo disegno strategico. Apparentemente questo disegno consiste nella difesa dell’attuale ordine monopolare segnato dal predominio planetario degli U.S.A. In realtà  la dottrina della …³guerra preventiva permanente…² nasconde un obbettivo più ambizioso: quello di forgiare (come sancito dal “Progetto per il Nuovo Secolo Americano” -PNAC) un vero e proprio Impero a stelle e striscie. Un Impero che, per la prima volta nella storia, non avrebbe confini e in cui le diverse nazioni, pur conservando una formale autonomia, sarebbero ridotte al rango di province asservite e dipendenti.

Siamo adesso nella fase iniziale, di incubazione. Per ora gli U.S.A. si limitano a colpire i bersagli più facili, cioਠi più poveri, male armati ed isolati fra i cosiddetti “Stati canaglia”, cioਠquei paesi che non hanno intenzione di rinunciare alla loro sovranità  nazionale; e allo stesso tempo cercano di spazzare via il loro nemico principale, ovverossia i movimenti antimperialisti. In un futuro non troppo lontano, la stessa sorte potrebbe toccare anche alla Cina, all’Europa, alla Russia, se queste potenze regionali non accettassero di sottomettersi. Gli U.S.A. voglionoi trasformare l`intero pianeta nel loro …³cortile di casa…².

E’ dunque iniziata una partita di portata storica, che sarà  lunga e sanguinosa, poichà© l’Impero americano, più di quelli che l’hanno preceduto, puಠcostituirsi solo attraverso un’intera epoca di guerre e di catastrofi. Nessun popolo che abbia una dignità  accetterà  mai di diventare schiavo e lotterà  con ogni mezzo prima di essere sopraffatto. Oltre a quella cubana, l’indomita lotta palestinese ਠun esempio per noi e un monito per i nordamericani, che proprio in Iraq, nonostante la momentanea vittoria, devono fare i conti con una crescente mobilitazione popolare che chiede apertamente il loro immediato ritiro dal paese.

La pretesa di chi ha imboccato la strada di questa guerra mondiale imperialista, ਠquella di avere una …³missione speciale…², quella di plasmare il mondo a propria immagine e somiglianza, di obbligare tutti ad accettare l’americanismo e la sua ide di modernità  come nuova religione. Quando Bush, Cheney, Rumsfeld, Woolfowitz, Perle, dicono di voler …³esportare la democrazia…² (cioਠla soffocante oligarchia presidenzialista e maccartista fondata sulla sacralità  del mercato, sulla sistematica esclusione sociale dei poveri e sull’annientamento di ogni antagonismo), intendono appunto l’americanizzazione forzata dei popoli, l’estirpazione di ogni civilizzazione che non intenda soccombere. Questa setta protestante e fondamentalista (brutta copia del sionismo a cui ਠlegata a doppio filo), sicura di marciare con …³Dio al proprio fianco…², ਠdunque intimamente teocratica e tirannica, non meno del fascismo e del nazismo.

Il dovere di tutti coloro che si oppongono all’Impero americano non ਠsolo quello di sostenere le forze resistenti, ma anche di coordinarle, fino alla formazione di un fronte unito internazionale antimperialista, per trasformare la difesa in attacco,

E’ con questo spirito che chiamiamo tutti quelli che si battono per la liberazione dall’oppressione nordamericana, ad aderire e a partecipare al Campo Antimperialista 2003

Per aderire all`appello politico del Campo scrivi a: campoantimperialista@libero.it

2. Nuove adesioni internazionali all`Appello per il campo 2003

1. DHKP-C, Fronte Rivoluzionario di Liberazione del Popolo, Turchia, 2. CMKP, Partito Comunista Operaio e Contadino, Pakistan, 3. Movimento Nazionale Comunista Democratico, Iraq, 4, Coalizione Nazionale Irachena, Iraq, 5. Clajadep, America Latina, 6. APC, Club Arabo Palestinese, Austria, 7. ACTUS, Azione per l`Unita` e il Socialismo, Ciad, 8. Lealta` all`Uomo e alla Terra, Libano, 9. KIK, Comitato contro l`imperialismo e la guerra, Renania, Germania, IRSP, 10. Partito Irlandese Repubblicano Socialista, Irlanda, 11. Comitato d`appoggio alla Causa palestinese, Tunisia, 12. Scelta Socialista, Ucraina, 13. Voce Democratica, Marocco, 14. Sloboda, Associazione Liberta`, Serbia, 15. Associazione Socialista dell`Afganistan, 16. PRD, Partito Rivoluzionario Democratico, Indonesia, 16. Abnaa el Balad, Figli del Popolo, Palestina, 17. Iniziativa Antifascista, Duisburg, Germany, 18. RKL-T, Lega Comunista Rivoluzionaria Turingia, Germania, 19. Unione Politica Operaia, Russia, 20. Centro Sindacale degli Urali, Russia, 21. ZZZ, Sindacato Operaio, Russia, 22. Nuovo Partito di Sinistra, Russia, 23. IDP, Sinistra Democratica Popolare, Messico, 24. JOSB, Movimento di Solidarieta` Jugoslavia-Austria, 25. Umbria Rossa, Italia, 26. Movimento per la Confederazione dei Comunisti, Italia, 27. ILC, Corrente Leninista Internazionale, 28. RKL, Lega Comunista Rivoluzionaria, Austria, 29. D-17, Italia, Poeti Antimperialisti: 30. Bousoà’o Gonzalez Jorge, Cuba, 31, Bucher Denis, Canada, 32. Bustamante Cecilia, Peru`, 33. Carbone Carlos Nomberto, Argentina, 34. Castillo Cesar (Cile), 35. Castro Raul Mellado, Cile, 36. Daoust Jean-Paul, Canada, 37. Davis Vallejos Nelly, Cile, 38. Del Valle Estrella, Messico, 39. Etcheverry Jorge, Cile, 40. Farkas Endre, Canada, 41. GarcàŒa Mario, Cile, 42. Gonzalez Koppmann, Bernardo, Cile, Letelier ElàŒas, Cile, 43. Massoni Marco, Cile, 44. Melendez Mario, Cile, 45. Mora Pablo, Venezuela, 46. Navarro Harris, Heddy Cile, 47. Pozier Bernard, Canada, 48. Riedemann Clemente, Cile, 49. Riveros Juan Pablo, Cile, 50. Rubio Kay, Colombia, 51. Santibà’ez Rogers, Peru`, 52. Schuster Hans, Cile, 53. Serrano Bruno, Cile, 54. Silva Enrique, Cile, 55. Soto MaràŒa del Socorro, Messico, 56. Thibodeau Serge Patrice, Canada, 57. Torres Recinos Julio, El Salvador, 58. Zerun Lina, Messico, 59. Ziebrecht Alejandra, Cile, 60. Adi Rasworschegg, Solidarieta` Kurdistan, Austria, 61. Ziad ElJishi, Palestina-USA, 62. Werner Pirker, giornalista, Austria, 63. Jelica Redzic, Austria-Yugoslavia, 64. Hisham Bustani, medico, Giordania, 65. Choukri Latif, scrittore, Tunisia, 66. Wilfried Bader, Austria, 67. Vladimir Krsljanin, Sloboda, Serbia, 68. Oralba Castillo, scrittrice, Messico, 69. Harsh Thakor, giornalista, India, 70. KKE-ml, Partito Comunista di Grecia-ml Grecia, 71. BAYAN International, Europa, 72. Liberi pensatori, Jena, Germania, 73. Migrante, Europa, 74. RP, Movimento Operaio, Serbia, 75. Ufficio politico del PFLP, Palestina, 76. I Comunardi, Libano, 77. Gruppo studentesco Pablo Neruda, Libano, 78. Azione Diretta, Libano, 79. Studenti Comunisti, Libano, 80. Associazione degli ex-prigionieri israeliani, Libano, 81. Circolo 24 Marzo, Turingia, Germania, 82. Avamposto degli Incompatibili, Italia, 83. AIASP, Italia, 84. Collettivo Iqbal Masih, Lecce, Italia, 85. L.U.P.O., Osimo, Italia, 86. Hamza Piccardo, Italia, 87. Joe Fallisi, Italia, 88. Atilio A. Boron, Argentina, 89. Mario Maestri, Brasile, 90. Centro Studi Biologia Sociale, Acireale, Italia, 91. El Luchipe, Brasile,

Per aderire all`appello scrivi a: >a href=mailto:campoantimperialista@libero.it>campoantimperialista@libero.it

3. Programma del Campo 2003

*******Domenica 31 agosto*******
Ore 22,00 – concerto di inaugurazione

********Lunedi 1 settembre*******

Ore 10,30

Forum 1
La vera storia del partito comunista Iracheno
parla Ahmed Karim, dirigente storico del PCIracheno

Forum 2
La Road map e la situazione politico-militare in Palestina
incontro con le delegazioni palestinesi

Forum 3
Con il Kurdistan
In memoria di Dino Frisullo

ore 17,00

tavola rotonda
PROCESSO AI CRIMINALI DI GUERRA
La parola ai movimenti di liberazione che USA ed Europa hanno inserito nella Black List
(palestinesi, turchi, baschi, colombiani, filippini, libanesi)

ore 22,00 Spettacolo teatrale

*******Martedi 2 settembre********

Ore 10,30

Forum 1
I giovani in Italia tra impegno, abbandono e qualunquismo

Forum 2
L’Impero: analisi critica delle tesi di Toni Negri

Forum 3
Incontro con la Resistenza nazionale Libanese

ore 17,00

tavola rotonda
OLTRE PORTO ALEGRE
IL Forum Sociale Mondiale e le e prospettive del movimento contro la globalizzazione

ore 22,00 Proiezione film

*******Mercoledi 3 settembre *******

Ore 10,30

Forum 1
Sequesto di persona
Incontro con l’avvocato di Slobodan Milosevic

Forum 2
Dal Venezuela al Brasile: riforme e rivoluzione

Forum 3
Cuba: assedio, socialismo e democrazia

ore 17,00
tavola rotonda
LA LUCHA SIGUE
Lotta di classe e antimperialismo in America Latina

ore 22,00 Incontro con i Poeti Antimperialisti d’America

*******Giovedi 4 settembre*******

Ore 10,30

Forum 1
Rivoluzionari prigionieri: testimonianze dalle carceri turche e israeliane

Forum 2
Il maoismo ਠancora attuale?

Forum 3
Contro l’occupazione imperialista
Incontro con i feddayn iracheni

ore 17,00

tavola rotonda
Cristianesimo, Islam, Ebraismo
difronte alla guerra imperialista di civilta`

ore 22,00 spettacolo teatrale

*******Venerdi 5 settembre*******

Ore 10,30

Forum 1

Il crollo della sinistra tedesca: dall’antifascismo all’americanismo

Forum 2

Senza tregua
la lotta basca contro l’oppressione spagnola. Parlano i militanti di Euskal Herria

Forum 3

Intifada, martirio e Jihad
incontro con le delegazioni arabe

ore 17,00

tavola rotonda
ASPETTANDO GODOT
Le tensioni atlantiche e il futuro dell`Europa

ore 22,00 Spettacolo teatrale

*******Sabato 6 settembre*******

Ore 10,30

Forum 1
Tra persecuzione e integrazione: l’Islam in Italia
parla l’avvocato delle comunita’ islamiche

Forum 2
Il movimento operaio europeo e la lotta antimperialista

Forum 3
Armageddon
il fondamentalismo religioso negli USA

ore 17,00

tavola rotonda
PER UN MOVIMENTO DI RESISTENZA ALL`IMPERO AMERICANO
Quale alternativa alla deriva imperialista della sinistra occidentale?

ore 22,00 Concerto di chiusura del Campo

4. Iran: pelose solidarieta`

Da alcune settimane, in Iran, molti studenti sono in lotta per chiedere diritti democratici e maggiori liberta`. Il governo ha risposto con la repressione, arrestando anche giornalisti ed intellettuali. Noi condanniamo la repressione ed esprimiamo la nostra solidarieta`, sincera ma critica, agli studenti iraniani. Sincera, perche` condividiamo le loro rivendicazioni democratiche, critica, perche` la loro lotta rischia di essere funzionale al disegno strategico della Casa Bianca, tendente a destabilizzare questo paese per riportalo nella zona d`influenza americana.
Non possono infatti esservi dubbi sul fatto che l`Iran e` nel mirino di Bush, che gia` da tempo ha definito l`Iran “paese canaglia”, parte dello “asse del male”. In febbraio, nel discorso alle
camere “sullo stato dell`Unione”, il presidente ha esclamato: “I cittadini iraniani rischiano la morte se parlano di libertà  e democrazia. Gli Stati Uniti appoggiano le loro aspirazioni di libertà “. Sulla portaerei Lincoln, rivolto alle truppe di ritorno dall`Iraq, riferendosi all`Iran, ha incalzato: “Ogni regime fuorilegge che ha legami con i terroristi o cerca di procurarsi armi di stermino ਠun grave pericolo per il mondo civilizzato, e noi lo affronteremo”.
Poco dopo, Donald Rumsfeld dichiarava al Washington Post del 26 maggio: “Si deve passare all`azione per rovesciare il governo iraniano tramite un`insurrezione popolare … siamo disposti ad andare fino in fondo, specialmente se l`Iran non prenderà  provvedimenti visibili entro martedଠcontro gli agenti di Al Qaeda sul suo territorio”.
Non pensiamo certo che decine di migliaia di studenti iraniani siano dei fantocci di Bush, degli agenti della CIA, tuttavia non vi sono dubbi che la Casa Bianca faccia loro da sponda, nella speranza che le lotte democratiche siano l`apripista di un intervento diretto, forse anche militare.
Chi si e` schierato senza ambagi dalla parte degli studenti… e di Bush, ਠstato Fassino, segretario dei D.S., che ha invitato “la sinistra e il movimento pacifista che scese in piazza contro la guerra in Iraq a dar prova di “autonomia e coerenza”, a bandire ogni forma di “relativismo” e a compiere atti concreti per sostenere la coraggiosa protesta degli studenti iraniani”. (L`Unita` del 30 giugno).
IL RIFORMISTA del 1 luglio ha addirittura lanciato un appello per la democrazia in Iran che sembra scritto dai consulenti della casa Bianca. Sentiamo: “Gli studenti e i giovani iraniani si stanno ribellando a un regime teocratico e anacronistico che ਠrimasto in piedi grazie ad un miscuglio di convenienze commerciali all`estero e di repressione violenta all`interno. Scambiare questa voglia di voltar pagina con un tentativo di riforma islamica dall`interno del regime ਠmiopia. La stragrande maggioranza del popolo ਠcostituita da giovanissimi che sono ancora più occidentalizzati dei loro coetanei del `79, grazie anche a internet e alle televisioni satellitari.” (sic!)
E la sinistra a sinistra dei D.S.?
In perfetta sincronia con Il RIFORMISTA, ਠgirato un appello firmato da Bertinotti, Curzi, Russo Spena, Ferrando, Grisolia, Maitan, Di Nunzio, il quale chiede di essere segnalato. Non per la doverosa protesta contro la repressione. L`appello condanna “ogni strumentalizzazione da parte dei governi stranieri”, evidentemente riferendosi a quello USA, ma poco prima afferma:
“Chiediamo un urgente intervento di tutte le forze politiche e del Parlamento italiano per premere sul governo della Repubblica Islamica affinchà© si abbiano notizie certe sulla sorte delle persone scomparse dopo gli arresti nelle ultime settimane”. Come se l`intervento delle forze politiche e del Parlamento di un paese imperialista (lo stessoche ha inviato truppe d`occupazione alle frontiere iraniane, in Afganistan e in Iraq!) non sia una palese “strumentalizzazione straniera” delle lotte degli studenti. Con tutto il rispetto, un intervento italiano in questo senso sarebbe una “strumentalizzazione imperialistica”, anche se il Parlamento votasse una risoluzione scritta di suo pugno dall`immaginifico Bertinotti.
Ma la cosa più grave ਠquanto questo appello sinistro afferma
“… la protesta della popolazione e degli studenti in Iran ha radici profonde nella lotta di liberazione dal fascismo religioso e uno dei suoi punti cardine ਠla lotta per l`indipendenza politica ed economica dal sistema neoliberista e creazione di un sistema politico secolare”.
Definire la Repubblica Islamica “fascismo religioso” e` una sciocchezza inaudita. Segnaliamo che i firmatari, o almeno la loro gran parte, hanno sempre aspramente contestato chi, nel movimento, condanna l`imperialismo americano come una nuova forma di fascismo, per non parlare delle vitiuperie che abbiamo subito quando, difendendo l`Intifada, abbiamo condannatao come “nazista” la politica di sterminio israeliana.
Quando uno di sinistra afferma che c`e` il fascismo da qualche parte, non e` difficile sapere qual`e` il suo retropensiero: esso, il mostro dei mostri, va abbattuto con ogni mezzo, se necessario anche alleandosi con gli americani… come ai tempi della Resistenza.
La momentanea vittoria americana in Iraq ha fatto molte vittime anche in Italia. Tra queste la tradizione antimperialista, che colloca sempre il particolare nel contesto generale, che considera tutte le contraddizioni ma sempre tenendo presente quella secondaria ਠsubordinata a quella principale. Non ce ne vogliano gli oppositori democratici iraniani, ma un fatto e` certo: il regime di Tehran ਠoggi sotto attacco da parte degli USA, esso rappresenta un freno all`espansionismo militare yankee, solo per questo merita di essere difeso. Perche` questa cosa tanto elementare i nostri sinistri non la dicono?
Bisogna sostenere le battaglie per la democrazia in Iran, ma affinche` esse ottengano la solidarieta` di un popolo che ha pagato recentemente un tributo di sangue altissimo nella sua lotta contro lo Scia` e gli americani, chi guida queste lotte ha il dovere di dire apertamente che il primo nemico e` l`imperialismo americano, deve chiedere il ritiro delle truppe USA ai confini, deve chiedere la solidarieta` dei popoli e degli oppressi e non dell`Impero.
Sicuramente manchiamo di informazioni adeguate, sicuramente le centrali di disinformazione strategica vogliono farci credere che gli studenti non vedono l`ora di buttarsi tra le braccia occidentali; ma fino ad ora non e` venuta dall`Universita` di Tehran, una linea chiara e inequivoca. Che aspettano gli studenti iraniani, mentre in Afganistan si combatte e in Iraq pure, a lanciare un messaggio netto, non solo per la democrazia ma contro l`imperialismo?

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