Risoluzione sull`Iraq del Campo Antimperialista 2003
Sostenere la resistenza irachena contro l`occupazione degli USA!
Dopo più di una decade di genocidio contro il popolo iracheno imposto dalle Nazioni Unite, i guerrafondai angloamericani hanno invaso l`Iraq violando non solo gli elementari diritti democratici e di autodeterminazione nazionale, ma anche legge internazionale. Contro la volontà della stragrande maggioranza della popolazione mondiale, delle rispettive nazioni ed anche dei loro alleati storici, gli Stati Uniti hanno dato il via alla loro criminale aggressione.
Tutti sapevano che le loro giustificazioni erano basate su delle prove incosistenti. Mentre Stati Uniti e Israele dispongono di enormi arsenali di armi di distruzione di massa, ed hanno anche dimostrato di essere pronti ad usarle come a Hiroshima e Nagasaki, l`Iraq era praticamente disarmato.
In realtà gli Stati Uniti non si sono preoccupati di occultare le loro vere intenzioni: la costruzione dell`Impero Americano. All contrario, dando sfoggio al mondo intero inclusi i loro alleati, del proprio opprimente potere militare, Washington ha voluto rivendicare la sua richiesta di comando esclusivo del pianeta.
Gli Stati Uniti hanno proclamato di liberare l`Iraq da un dittatore crudele ed hanno realmente pensato di essere i benvenuti come liberatori dalla popolazione irachena. Ma di fatto ha instaurato la loro dittatura militare e coloniale mentre hanno precipitato la popolazione irachena in una miseria abbietta anche peggiore di quella condizionata dal peggior embargo mai sofferto da una nazione: niente acqua, niente elettricità , niente scuole, niente lavoro, niente ordine pubblico. Questa ਠla democrazia stile Stati Uniti.
Il 1 Maggio 2003, l`imperatore George W. Bush ha annunciato la fine della guerra. Ma la vera guerra era appena cominciata, vale a dire quella della resistenza popolare contro gli occupanti, la lotta per la liberazione dell`Iraq. Dal primo giorno dell`occupazione la popolazione irachena ha occupato le strade per protestare contro l`occupazione degli Stati Uniti e il movimento della guerriglia sta saldamente guadagnando terreno, uccidendo più mercenari statunitensi ora che durante l`invasione.
Il movimento di resistenza iracheno ha dichiarato non solo la macchina militare degli Stati Uniti come obiettivo legittimo ma anche i loro collaboratori. Qualsiasi tentativo di stabilizzare il “Consiglio Governante” come l`embrione di un costituente regime fantoccio degli Stati Uniti deve essere combattuto con tutti i mezzi.
Le risoluzioni dell`Onu 1483 e 1500 hanno giustificato l`occupazione degli Stati Uniti e stipulato il diritto degli occupanti di costruire in Iraq un regime obbediente. Questo non solo prova la fine dell`opposizione diplomatica europea allo sforzo degli Stati Uniti di erigere un`impero americano ma anche la collaborazione europea – per quanto riluttante possa essere. La resistenza irachena ਠl`unica forza capace di sconfiggere quei piani e perciಠha il pieno diritto di attaccare l`Onu come strumento degli occupanti angloamericani.
La resistenza gode del pieno appoggio della vasta maggioranza del popolo iracheno malgrado le sue differenti fedi religiose. Questo ਠevidenziato non solo dal fatto che nessuno in Iraq – neanche quei partiti servili che hanno accettato di partecipare nel consiglio coloniale statunitense – sfida apertamente il contrasto all`occupazione. Anche la guerriglia sta crescendo e si muove fra le masse popolari come il pesce nell`acqua. Nel frattempo il movimento della resistenza che ਠcomposto da tutte le diverse correnti religiose e culturali in Iraq sta sforzandosi di costruire una ampia Resistenza Nazionale e un Fronte di Liberazione opposto al “Consiglio Governante” degli Stati Uniti.
àˆ il compito del movimento democratico internazionale e antimperialista di dare il pieno appoggio alla resistenza irachena. Oggi la lotta di liberazione irachena non riguarda solo l`intera nazione araba e il Medio Oriente ma tutte le forze, i popoli e le nazioni che lottano contro l`ordine mondiale degli Stati Uniti. Infatti la battaglia irachena ਠuna battaglia contro l`incipiente Impero americano.
Allo stesso tempo l`attacco e l`occupazione dell`Iraq ਠdiretta anche contro il popolo palestininese. Non ਠaccidentale che la cosଠchiamata “roadmap” degli Stati Uniti, che prospetta la formazione di alcuni Bantustans palestinesi sotto la sovranità sionista e l`annientamento dei Palestininesi come nazione, sia stata dettata mentre l`aggressione angloamericana era nel suo pieno svolgimento. Perciಠla lotta contro l`occupazione dell`Iraq da parte degli Stati Uniti e l`occupazione sionista della Palestina sono collegate inestricabilmente.
Le forze antimperialiste di tutto il mondo radunate qui nel Campo Antimperialista di Assisi annunciano una campagna in appoggio alla resistenza irachena che inizia in Europa con la raccolta di 10 Euro a testa per ad uso dell`emergente fronte di resistenza iracheno. Allo stesso tempo prepariamo una delegazione di solidarietà internazionale per portare l`appoggio delle forze democratiche ed antimperialiste alla resistenza dell`Iraq. Il Campo fa un`appello per sostenere la manifestazione “Con il popolo iracheno che resiste” programmata per il 6 dicembre a Roma.
Per il diritto all`autodeterminazione e alla resistenza contro l`imperialismo!
Appoggiare la resistenza contro occupazione dell`Iraq e della Palestina!
Abbasso l`ordine mondiale degli Stati Uniti e la sua guerra preventiva!
Firmatari:
DHKP-C, Partito Rivoluzionario della Liberazione del Popolo – Fronte, Turchia
BAYAN Internazionale, Filippine
Movimento Nazionale – Unione delle Forze Indipendenti, Venezuela
Sedunia, Austria
Iniziativa, Duisburg, Germania
Fronte di Sinistra, Ungheria
Coalizione Patriottica Irachena
APC, Club Arabo Palestinese, Vienna, Austria
KKE/ML, Partito Comunista di Grecia / Marxista-Leninista
ILC, Corrente Leninista Internazionale
RKL-T, Lega Comunista Rivoluzionaria – Thuringia, Germania
Lealtà all`Uomo e alla Terra, Libano
ACTUS, Azione per l`Unità e il Socialismo Chad
Abnaa el Balad, Palestina
PDL, Lega Democratica Popolare, Sierra Leone
FNTR, Fronte Nazionale per un Nuovo Chad
FUDP, Fronte Unito per lo Sviluppo e la Pace Chad
Coordinamento Simà³n Bolàvar, Venezuela
Red Palante, Colombia
Harsh Thakor, attivista indiano dei diritti democratici
Vladimir Krsljanin, segretario generale dell` Associazione Sloboda (Libertà ), Serbia
Hisham Bustani, Foro del Pensiero Socialista, Giordania