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6 dicembre: cosa bolle davvero in pentola

24. October 2003

Notiziario del Campo Antimperialista 21 ottobre 2003

Notiziario del Campo Antimperialista 21 ottobre 2003

itacampo@antiimperialista.it

“L`Iraq ਠil fronte principale. I nemici della libertà  ci oppongono laggiu` una resistenza disperata e devono essere sconfitti”. G.W. Bush

Il Campo Antimperialista aderisce alla manifestazione di sostegno
*al popolo iracheno che resiste* prevista per il prossimo 6 dicembre.
Per informazioni e adesioni scrivere a IRAQlibero@libero.it
oppure telefonate al NUMERO VERDE 800 031 533

Questo Notiziario contiene:

1. 10 Euro a testa per la resistenza Irachena
2. 6 dicembre: cosa bolle davvero in pentola
3. Messaggio di appoggio del FPLP al 6 dicembre
4. Solidarieta` col Campo da vari paesi
5. Sodalizi davvero strani. O no?
6. L`antifascista cileno Prieto (Prof. J.), e` libero!

1. 10 Euro a testa per la resistenza Irachena

Al 20 ottobre circa 130 persone e collettivi hanno inviato i loro versamenti.

Invitiamo chiunque abbia a cuore la causa della liberazione dell`Iraq a sostenere la campagna a favore della Resistenza irachena. Come in altri paesi anche in Italia abbiamo aperto un Conto Corrente Postale. Chi voglia farlo da un ufficio postale usi queste semplici coordinate:

Emanuele Fanesi, CCP n. 46676698.
Nella causale specificare: IRAQ.

Chi voglia fare un bonifico bancario intesti come segue:
Emanuele Fanesi, CCP n. 46676698. CIN: Q – Cod. ABI:07601 – CAB: 03000 –
Nella causale specificare: IRAQ.

La cifra raccolta sara` devoluta alla Alleanza Nazionale Irachena (Opposizione Patriottica), il cui Presidente e` Jabber al Kubaysi, al tempo fondatore del partito Baath, dalla meta` degli anni `70 noto oppositore di sinistra del regime di Saddam Hussein. Garante di questa raccolta e` il compagno Awni Al Kalemji, primo rappresentante all`estero e portavoce ufficiale della Resistenza.

2. 6 dicembre: cosa bolle davvero in pentola

Prima il Corriere della Sera con il pistolotto allucinogeno di Magdi Allam. Ieri sera Bruno Vespa a Porta a Porta. Oggi due intere pagine sul quotidiano di Feltri. Manca ancora un mese e mezzo alla manifestazione del 6 dicembre per l`Iraq ma la campagna per farla fallire e` in pieno svolgimento. Crollata la scemenza di una presunta alleanza coi fascisti, la trama di questa campagna viene delineandosi ora con nettezza. La linea e` sempre l`imbeccato Allam a fornirla, sul Corriere di ieri: *in Iraq non c`e` alcuna resistenza, chi spara sui soldati USA sono solo terroristi inviati da Al Qaida*. Ergo: chiunque dica di sostenere la resistenza del popolo iracheno, e` in realta` in combutta con Bin Laden. Siamo all`assurdo, dato che ogni persona sana di mente sa bene che la guerriglia irachena e` vastissima e gode di un ampio sostegno popolare. Ma queste assurdita` servono a criminalizzare la manifestazione, a sabotarla, spaventando chi voglia parteciparvi. A questo proposito precisiamo:
1. Il Campo non e` il promotore di questa manifestazione, bensi` tra gli aderenti. La manifestazione ਠautoconvocata, cioe` promossa da centinaia e centinaia di persone dai diversi orientamenti: antimperialisti, pacifisti, ambientalisti, islamici e cattolici, che anche questa volta hanno deciso di unirsi per gridare il loro no all`occupazione militare dell`Iraq, in cio` esprimendo l`opinione della maggioranza degli italiani.
2. Si tenta di far passare la manifestazione come una sfilata di esagitati. Nulla di piu` falso. Come piu` volte sottolineato dai promotori, la manifestazione, per nulla ambigua nei contenuti, sara` pacifica, aperta, dialogante e democratica.
3. L`accusa falsa di simpatie col terrorismo, e` in realta` funzionale a spingere il governo a proibire la manifestazione. Se cio` accadesse saremmo davanti ad un evento gravissimo. Saremmo come ai tempi del fascismo, che carcerava e confinava tutti coloro che si opponevano alla conquista coloniale dell`Etiopia. E` il governo (e l`opposizione ulivista a quanto pare) che sono collusi col terrorismo (quello USA) e che violano il dettato costituzionale usando la forza armata per dirimere i conflitti internazionali. E` il governo che viola gli stessi accordi NATO inviando sue truppe mercenarie ben al di la` delle stesse zone contemplate dal Trattato NATO.
4. Perche` chiediamo il ritiro dei soldati italiani ci accusano di essere *antipatrioti*. In verita` gli *antipatrioti* sono coloro che gettano l`Italia ai piedi degli USA e che inviano truppe d`occupazione per togliere a Bush le castagne dal fuoco. Sono quelli che mettono a repentaglio la pace e l`amicizia che lega il popolo italiano ai popoli oppessi, agli ultimi della terra –che non dimenticano i tre milioni del 15 febbraio.
5. Non si puo` spiegare la musica ai sordi. Ma possiamo e dobbiamo fare appello a tutti i compagni a tutti i cittadini affinche` firmino l`appello per la manifestazione del 6 dicembre. La situazione e` preoccupante. Se Berlusconi impedisce agli italiani di condannare la sua politica estera, se chiunque si sente dalla parte della Resistenza irachena ਠtacciato di essere *antipatriota* e *terrorista*, non e` in gioco solo una manifestazione, ma il diritto stesso di manifestare, ovvero la stessa democrazia. Facciamo poi appello ai compagni che che si son messi di traverso: smettetela di giocare al massacro! C`e` ancora tempo per fare del 6/12 una manifestazione di tutti,
Sinistra, se ci sei batti un colpo!

3. Messaggi di appoggio del FPLP

Il Comitato Politico del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina ha confermato la sua adesione alla manifestazione del 6 dicembre. Ieri abbiamo ricevuto il seguente messaggio:

*Noi siamo ben lieti di informarvi che sosteniamo fermamente la manifestazione di Roma del 6 dicembre contro l`occupazione dell`Iraq e in sostegno alla Resistenza irachena. Sappiamo che questa manifestazione e` anche in favore dell` Ontifada palestinese, ovvero contro l`occupazione israeliana, che uccide bambini innocenti, costruisce muri ecc. Cercheremo di esserrci anche noi.*

Comitato Politico del FPLP, 20 ottobre 2003

4. Solidarieta` col Campo da vari paesi

GIU` LE MANI DAL CAMPO ANTIMPERIALISTA

*Il Campo Antimperialista e` da tempo sottoposto ad un linciaggio da parte di ambienti legati agli USA e ad Israele, lnciaggio spesso travestito come progessista. Per la condanna della lista nera di Bush, per la difesa a viso aperto dei movimenti di liberazione nazionale, per l`appoggio alla resistenza del popolo iracheno contro l`occupazione angloamericana; il Campo e` bollato come organizzazione terrorista.
Per la sua intransigente difesa del popolo palestinese, in Germania, Austria e Ungheria, vari organi di stampa filosionisti, accusano i nostri compagni di essere antisemiti. L`ultima menzogna viene dall`Italia dove il Campo, che cerca di impulsare un largo movimento contro il imperio americano, viene accusato di impossibili collusioni col fascismo.
Questi attacchi hanno uno scopo: annientare il Campo Antimperialista, una delle forze che, nel cuore dell`Occidente, non solo difende le legittime lotte dei popoli oppressi, ma denuncia coraggiosamente le politiche razziste e necolonialiste portate avanti non solo dai governi destra ma pure da quelli di sinistra.
Condannando questi attacchi come sfacciatamente funzionali ai centri di potere imperialistici, i sottoscritti esrpimono piena solidarieta` al Campo Antimperialista. Ogni attacco ad uno di noi e` un attacco contro tutti noi.*

Firmatari di questa dichiarazione:

-PFLP (Popular Front for the Liberation of Palestine)
-BAYAN International (Europe)
-Sufi Khaliq Balooch, Chaiman, Communist Workers Peasants Party, Pakistan (CMKP)
-Dr. Hisham Bustani, Socialist Thought Forum, Jordan
-Gerhard Drexler, member of KPÖ opposition, Austria
-Heninng v. Stoltzenberg, Anti.fascist Commitee, Duisburg, Germany
-Thomas Zmrzly, Initiative for democracy and culture from below, Duisburg, Germany
-Franz Pöschl, Kommunistische Partei Deutschlands/Marxisten-Leninisten (Roter Stern), Germany
-Ana Marà­a Vera Smith, Ana Cecilia Lazcano, Oralba Castello Nájera, Raquel Gutià©rrez, Colectivo Libertad, Mà©xico
-Ahmed Karim, Kurdish Iraqi, leader of the Patriotic current of the Iraqi Communist Party, leading member of the Iraqi Patriotic Alliance
-Awni Al Kalemji, Spokesman of the Iraqi Patriotic Alliance
-Peter Szekely, President of the Left Front, Hungary
-Elena Borisova, Anti-globalist Resistance, Russia
-Roso Oswaldo Zapata, Venezuela
-Aufstand Newgroup, Germany-Austria
-Clajadep, Latin America
-Front Uni pour le dà©veloppement et la paix (Fudp), Tchad
-Blagovesta DONCHEVA, Sofia, Bulgaria
-Abdallah Elharif, secrà©taire national, Annahj Addimocrati, Morocco
-Dr Djimadoum LEY-NGARDIGAL, ACTUS (Action du Tchad pour l`Unità© et le Socialisme), Secrà©taire Gà©nà©ral
-Abdelaziz MESSAOUDI, militant of the radical left and for human right, Morocco
-Witold Fischer, Deutscher Freidenker Verband, Ortsgruppe Jena
-RKL-T, Revolutionary Communist League – Thuringia, Germany
-Werner Pirker, journalist, Vienna, Austria
-Serguei Novikov, member of the Central Committee of the RKRP-RPK (Russian Communist Workers´ Party – Party of Revolutionary Communists)

I compagni greci del EEK hanno inviato il 17 ottobre il seguente messaggio:

*cari compagni,

il Partito Operaio Rivoluzionario di Grecia condanna inequivocabilmente la campagna di calunnie e di caccia alle streghe contro il Campo Antimperialista lanciata dai nemici di destra del popolo iracheno e di quello palestinese. Vi esprimiamo la nostra piena solidarieta` contro il nemico comune, l`imperialismo e i suoi scagnozzi.
saluti internazionalisti

Savas Michael, per il Comitato centrale di EEK*

Il Presidente dell`AIPRF (Forum della Resistenza dei Popoli Indiani), la più forte coalizione della sinistra rivoluzionaria indiana, ha inviato il 20 ottobre il seguente messaggio:

*cari compagni,

l`AIPRF, in maniera inequivocabile, condanna i subdoli attacchi portati da forze che si dicono di *sinistra* allo scopo di far fallire la storica manifestazione contro l`aggressione USA al`Iraq, di cui il Campo Antimperialista e` tra i promotori. Condanniamo anche la campagna di calunnie che varie forze stanno conducendo contro il Campo, che ਠprotagonista delle mobilitazioni contro la guerra. Il Campo e` una delle forze motrici della solidarieta` col popolo iracheno in Europa. Esso sta anche costruendo un forte polo anatimperialista nel movimeno contro la globalizzazione. Queste inziative da una parte radicalizzano il movimento, dall`altra smascherano gli opportunisti e si socialdemocratici sempre pronti a fare compromessi col sistema. Noi pensiamo che queste sono le vere ragioni degli attaci contro il Campo antimperialista. Questi sono tempi in cui occorrono la fermezza, la chiarezza ideologica e politica per potere lottare contro l`imperialismo, quali che siano le sue bandiere. In queste circostanze la campagna contro il Campo non e` solo deplorevole ma implica la lotta unitaria per difendere ogni movimento antimperialista sotto attacco. L`AIPRF condanna la campagna di calunnie contro il Campo e chiama tutte le forze antimperialiste del mondo a sostenere il Campo stesso e affinche` la manifestazione del 6 dicembre contro l`occupazione dell`Iraq capeggiata dagli USA sia un successo. Ogni attacco contro uno di noi e` un attacco a tutti noi.

Darshan Pal

Presidente di All India Peoples Resistanxe Forum (AIPRF)*

5. Sodalizi davvero strani. O no?

Per gli addetti ai lavori di falsificazione.

Il 12 ottobre sul quotidiano il manifesto appariva un articolo dal sinistro titolo: *Quel centro sociale, una dependance del SISDE*. Il Centro sociale in questione e` il CIP del quartiere Alessandrino di Roma, centro sociale nel quale operano militanti dl gruppo denominato ANA, Assemblea Nazionale Anticapitalista. La storia fa riferimento al lontano 1993, quando esplose la questione delle malversazioni della gestione del SISDE del Prefetto Riccardo Malpica. Secondo le inchieste giudiziarie e coloro i quali succedettero al Malpica, un compagno del CIP era sul libro paga del SISDE. Da allora il CIP dell`Alessandrino ਠstato bollato in alcuni ambienti come un strumento di infiltrazione dei servizi segreti. Il manifesto, a 10 anni di distanza (guarda caso a ridosso della manifestazione del 4 ottobre) rilancia quest`accusa e la sostiene senza farsi scrupolo di citare le sue fonti: ROS dei Carabinieri! Saggezza consiglierebbe prudenza, invece… giu`! *dagli all`untore!*. Noi sospettiamo che quest`attacco sia anche politico: si vuole tagliare le gambe non solo al CIP, ma anche al raggruppamento anticapitalista che va sotto il nome di EUROPPOSIZIONE (di cui il CIP fa parte), dato che non ubbidisce ai padroni della sinistra ufficiale
Si da il caso che chi tira i fili di questa campagna pesante tendente a sostenere CIP=SISDE, siano in larga parte gli stessi occulti burattinai che stanno sparando in rete contro il Campo.
Guarda caso in seconda fila, contro di noi, ci sono anche i dirigenti dell`ANA e del CIP alessandrino. Sono loro infatti che hanno fatto circolare in rete un *poderosa* paccottiglia, pomposamente denominata *dossier sul Campo*, per avvalorare la tesi che saremmo pappa e ciccia coi fasci (!!).
Dunque la situazione e` alquanto buffa. Quelli che dicono che il CIP e` uguale al SISDE e che bisogna mandarlo all`inferno, utilizzano i dossier del CIP, ovvero del SISDE (?), contro il Campo Antimperialista. Se usassimo la loro stessa logica paranoica saremmo infatti autorizzati ad affermare che tutti i nemici del Campo svolgono il loro ingrato lavoretto con gli strumenti che i servizi segreti gli mettono a disposizione. O no?

6. L`antifascista cileno Prieto (Prof. J.), e` libero!

Ci rallegriamo e salutiamo questa vittoria della solidarietà  internazionale. Pubblichiamo il messaggio di Prieto appena inviatoci dal Cile:

Ritorno al mio posto, anche se in libertà  condizionata

Cari compagni :

Dopo due mesi di assenza, permettetemi di riprendere il mio posto assieme a voi, i costruttori dei sogni, gli artigiani degli affetti, i bambini che giocano nelle strade, quelli che ancora gridano dalle prigioni sotterranee, quelli che cantano all´orizzonte, e infine quelli che hanno fame e sete di vivere la libertà , di salire sulle montagne e aprile le ali, che come veloci uccelli si propagano da un cuore all´altro richiamando all´abbraccio, al bacio e all´emancipazione.
Mi hanno concesso la libertà  condizionata e intanto aspettiamo la prosecuzione del processo che, senza dubbio, mi sarà  favorevole, e nel frattempo parliamo e guardiamo un´altra volta negli occhi con amore o con odio, come vi pare, a questo serve la vista.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno costantemente sostenuto e inviato, lettere che mi hanno fatto lasciare la prigione in buone condizioni, giacchਠgrazie al loro impegno le cose sono andate bene.
Resterಠper un po`´ alla larga da internet, e verrಠdi tanto in tanto a trovare tutti voi con i quali continuo ad imparare e ad avere conferma che stiamo facendo delle buone cose.
Un saluto speciale e molto affettuoso alla rete La Haine alla quale partecipa attivamente la rete Clajadep di cui facciamo parte. E un abbraccio ai compagni della Bolivia, ai quali guardiamo con il cuore in mano che palpita fino a voler esplodere.
Potremo comunicare anche attraverso la mia e-mail: profesor_J@yahoo.comdove vi potrಠraccontare di più.

Abbracci

Jaime Yovanovic Prieto (Profesor J.) – 17 ottobre

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