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Stiamo costruendo un nuovo potere

3. November 2003

Intervista a Rafael Reyes, comandante delle FARC-EP

“Stiamo costruendo un nuovo potere”

Intervista a Rafael Reyes, comandante delle FARC-EP

Red Resistencia ha inviato dei giornalisti nella selva colombiana per conoscere più da vicino la realtà  della leggendaria guerriglia delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, FARC-EP. In un accampamento a sud del paese abbiamo intervistato il Comandante Rafael Reyes, responsabile della formazione dei quadri di un blocco insorgente. Con lui abbiamo parlato di diversi argomenti, tra cui il reclutamento, il lavoro clandestino, il “Nuovo Potere”, la guerra mediatica e della nuova fase della guerra nelle città .

P: Comandante Rafael Reyes, che ruolo ha lei nelle FARC-EP?

R.R.: Sono entrato nelle FARC come semplice combattente, poi hanno iniziato a darmi qualche responsabiltià  che mi hanno permesso di ricevere una formazione integrale come guerrigliero rivoluzionario. Il mio lavoro si ਠincrentrato principalmente sull´aspetto politico-organizzativo, organizzavo comunità , contribuivo internamente al lavoro dell´organismo politico, migliorando le capacità  delle cellule, che sono le strutture politiche più importanti in seno alle FARC-EP. Qui sto svolgendo il mio compito di comunista, che ਠquello di essere d´aiuto nella formazione politica, ideologica e culturale del collettivo delle FARC-EP. Questa per me ਠstata una scuola importante. Prima di entrare nella guerriglia uno cerca di immaginarsela, perಠsoltanto quando ci sei dentro, ti rendi conto che questa ਠuna vera università  della rivoluzione. E´ nella pratica giornaliera che si impara a conoscere la gente, a capire le sue difficoltà  e il perchà© si uniscano al nostro esercito rivoluzionario. Questo ਠun processo teorico-pratico. Nelle FARC-EP abbiamo un concetto di formazione integrale dei quadri rivoluzionari. Diamo una grande importanza a questo aspetto della formazione perchà© ciಠci permette non soltanto di fare dei discorsi, ma anche di essere preparati in campo militare. Qui bisogna apprendere tutte le specialità  che esistono nella guerriglia come ad esempio l´uso di esplosivi, artiglieria, l´organizzazione delle masse, la propaganda, ecc.

P: Si dice che le FARC-EP sono un partito comunista. Come puಠun partito politico essere allo stesso tempo un esercito rivoluzionario?

R.R.: Siamo un´organizzazione politico-militare rivoluzionaria che si orienta nei principi del marxismo-leninismo e nel pensiero del nostro Liberatore Simon Bolivar e in tutto il pensiero rivoluzionario dell´America Latina. La nostra organizzazione politico-militare ha una struttura organica come forza militare formata da squadre, guerriglie, compagnie, colonne, fronti e blocchi. Perಠha anche una struttura gerarchica, cosଠche ognuna di queste strutture ha un suo comando, siano essi comandanti, supplenti o terzi in comando. La squadra ਠla struttura militare di base, perಠnella nostra organizzazione ogni squadra ਠa sua volta una cellula politica. Cosଠcome nella squadra esiste il comando militare, nella cellula c´à¨ una dirigenza politica. A questo livello c´à¨ già  una formazione di quadri politico-militari. La cellula comunista per noi ha un´importanza vitale, dato che ਠlଠche vengono discussi i principali problemi quotidiani della vita, soprattutto ciಠche a che fare con la formazione dei quadri. E´ nella cellula che il combattente sviluppa la sua capacità  politica. Nella cellula il guerrigliero deve studiare tutti i documenti delle nostre conferenze, delle plenarie dello Stato Maggiore Centrale, i documenti di attualità  politica, ecc. E´ nella cellula che sviluppiamo le idee rivoluzionarie.

P: Come si entra nelle FARC-EP?

La maggior parte dei nostri combattenti proviene da strati sociali molto umili. Molti di loro sono stati vittime del terrorismo di stato e decidono di entrare nella guerriglia perchà© qui vedono un futuro e soprattutto vedono la garanzia di difendere la propria vita. La maggior parte sono giovani che non hanno avuto alcuna opportunità , perchà© lo stato non ha offerto loro nulla. Ci sono anche guerriglieri che provengono dagli strati medi e alti. Si tratta soprattutto di attivisti sociali ai quali non ਠrimasta altra alternativa se non la lotta armata per poter continuare a sognare una società  più giusta. L´età  di reclutamento nelle FARC ਠcompresa tra i 16 e i 30 anni. Nei nostri accampamenti ci possono essere ragazzi più piccoli perಠnon sono dei combattenti. Questi ragazzi più piccoli ricevono l´educazione che lo stato gli ha negato. La nostra organizzazione attua una selezione molto rigorosa dei propri componenti. Un giovane prima di entrare nelle nostre fila percorre tutto un processo. La prima cosa che facciamo ਠspiegare di che cosa si tratta. Quali obblighi dovrà  avere con la nostra organizzazione. Per questo ਠnecessario spiegare loro cosa sono le FARC-EP, perchà© lottano, qual ਠil loro progetto politico, quali sono le sue norme, i regolamenti e i suoi statuti. Tutto questo perchà© il giovane abbia tutti gli elementi per decidere se vuole realmente entrare nel nostro esercito e accettare il suo impegno con l´esercito rivoluzionario. Il giovane combattente si impegna in primo luogo a lottare in difesa degli interessi del suo popolo. In secondo luogo a portare avanti il piano strategico delle FARC-EP. E in terzo luogo a rispettare i piani e i compiti che derivano dallo stesso piano, e in quarto luogo a rispettare i regolamenti, i principi e gli statuti cosଠcome a seguire le linee politiche ed ideologiche dell´organizzazione. Deve prendere liberamente la decisione di aggregarsi. Noi non facciamo nessun tipo di reclutamento forzato. L´ingresso nelle FARC-EP ਠvolontario. Qui il guerrigliero non riceve nessuna paga. Gli si da tutto ciಠche gli serve per vivere e combattere.

P: Come si sale nella struttura delle FARC-EP, da semplice guerrigiero fino a Comandante in Capo?

R.R.: Il giovane passa attraverso un processo di formazione politico-militare, culturale ed ideologica. Nella fase del reclutamento i giovani frequentano una scuola di base composta da reclute che puಠdurare da tre a cinque mesi. Lଠconoscono le basi del guerrigliero. La prima cosa di cui vengono a conoscenza ਠil motivo per cui lottiamo. Gli facciamo conoscere il “Programma Agrario dei Guerriglieri”, la “Piattaforma per un Governo di Ricostruzione e Riconciliazione Nazionale”, che ਠil programma del Movimento Bolivariano per la Nuova Colombia, si studiano anche altri tre documenti importanti: gli statuti, il regime di disciplina interna e le norme interne di comando, che sono la colonna portante delle nostre regole. Una volta terminata questa fase, si puಠdire che ਠpronto per far parte del grosso delle nostre truppe. Già  quando ਠnelle unità  “fariane” il giovane inizia la sua carriera di professionista rivoluzionario. Le nostre regole dicono che dopo un anno, in base alla sua esperienza, comportamento, valore, impegno e al suo spirito di miglioramento cosଠcome alla sua responsabilità  e alla qualità  del suo lavoro, il guerrigiero puಠgià  avere degli incarichi di responsabilità . La prima cosa che facciamo ਠdi promuoverlo al comando. All´inizio come supplente di squadra. Da questo momento in poi comincia ad avere dei gradi: comandante di squadra, supplente di guerriglia, comandante di guerriglia e cosଠvia fino a raggiungere gradi di maggiore responsabilità  come ad esempio supplente o comandante di colonna. A questo livello il combattente puಠgià  esercitare come comandante di fronte o membro dello Stato Maggiore del Fronte. Dal comandante di fronte si iniziano a ricevere altri gradi come ad esempio quello di membro dello Stato Maggiore di Blocco, comandante supplente di Blocco. Continuando poi ad avere sempre maggiori responsabilità  fino a divenire membro dello Stato Maggiore Centrale e da lଠa membro del Segretariato, che ਠla carica massima, attualmente composta da sette compagni. Il compagno Manuel Marulanda Velez ਠsia membro del Segretariato che Comandante in Capo delle FARC-EP.

P: Che cosa propongono le FARC-EP al popolo colombiano?

R.R.: L´obiettivo finale del nostro progetto rivoluzionario ਠla presa del potere per costruire una nuova società , una Nuova Colombia in pace con giustizia sociale. Significa iniziare a mettere in pratica il “Programma Agrario dei Guerriglieri”. Per raggiungere questo obiettivo ਠnecessario percorrere alcune tappe. Stiamo considerando la necessità  di dare vita ad un governo di convergenza democratica, un governo di ricostruzione e riconciliazione nazionale con un programma molto concreto che ਠrappresentato dalla “Piattaforma dei 10 punti”, approvata nella VIII Conferenza delle FARC-EP e rivisto nell´ultima plenaria dello Stato Maggiore Centrale del marzo 2000. Come organizzazione ampia, proponiamo al popolo colombiano, alle maggioranze che appoggiamo e che portiamo avanti il progetto del Movimento Boliviariano per la Nuova Colombia. Stiamo dando impulso ad altre proposte organizzative per portare avanti il progetto strategico delle FARC-EP. Stiamo organizzando le Milizie Bolivariane nelle comunità , nei quartieri, nelle campagne. In questo progetto ci stiamo appoggiando a tutti coloro che vogliono lottare per diferendere gli interessi del proprio popolo, della propria terra, coloro che sono contro la corruzione, il terrorismo di stato, quelli che vogliono difendere la propria vita, cosଠcome vogliamo fare affidamento su coloro che voglio lottare per un cambio di questo regime di terrore in Colombia. Stiamo organizzando e strutturando il Partito Comunista Clandestino per dare al popolo uno strumento di lotta in più, dato che le loro vite sarebbero in pericolo se facessere un´attività  politica alla luce del sole. A livello di organizzazioni sociali stiamo contribuendo a rinforzare tutte le espressioni comunitarie affinchਠle comunità  possano richiedere dallo stato di investire nel sociali i grandi capitali che sta dilapidando nell´apparato di guerra statale. Stiamo facendo conoscere le nostre proposte al popolo colombiano. Gli stiamo facendo sapere perchà© lottiamo, qual ਠla nostra proposta di pace con giustizia sociale, di scambio, di sostituzione delle coltivazioni illecite. Per questo motivo stiamo chiedendo al popolo di organizzarsi e di lottare per raggiungere questi obiettivi.

P: Partito Comunista Clandestino, PCCC e il Movimento Bolivariano per la Nuova Colombia sono organizzazioni clandestine. Perchà© questa caratteristica?

R.R.: L´oligarchia militare di questo paese, alleata con l´imperialismo nordamericano, ha messo in pratica tutti i metodi repressivi contro il popolo colombiano. Utilizzando le azioni dei gruppi paramilitari ha cercato di seminare il panico e il terrore affinchਠla gente non si unisse al processo rivoluzionario. Questo metodo ਠconosciuto con il nome di “togliere l´acqua al pesce”. Ci sono comunità  che sono state fortemente colpite dal terrorismo di stato, sia con massacri che con assassinii selettivi. Semplici cittadini, rappresentati di comunità , dirigenti di cooperative, sindacalisti e rappresentanti di quartieri sono stati massacrati a sangue e fuoco da questo regime escludente ed intollerante. E´ lo stesso popolo che ci ha detto che bisogna lavorare in altre condizioni ed ਠper questo che abbiamo deciso che, siccome non ci sono le condizioni per portare avanti un lavoro politico alla luce del sole, il nostro lavoro si dovrà  svolgere in forma clandestina. E´ per questo che il PCCC, il Movimento Bolivariano e le Milizie Bolivariane hanno un carattere eminentemente clandestino.

P: E´ in atto una grossa offensiva dello stato colombiano e dei mezzi di comunicazione per delegittimare la lotta delle FARC-EP. Che cosa fate per contrastare questa offensiva?

R.R.: Con la caduta dell´Unione Sovietica, gli ideologi borghesi e i mezzi di comunicazione al servizio del gran capitale hanno cercato di svigorire la lotta rivoluzionaria. E´ in atto una grande campagna di disinformazione e di operazioni psicologiche che fanno parte della guerra subita dal popolo colombiano. Con questa campagna cercano di convincere il popolo che non c´à¨ più uno spazio per la lotta di classe, che oggi non ਠpossibile la lotta dei popoli e che la lotta armata ha perso vigore. Cercano di convincerci che non c´à¨ altra alternativa al capitalismo selvaggio. In Colombia i militari si sono messi in testa di vincere la guerra dai loro uffici e attraverso i mezzi di comunicazione. Questa ਠuna guerra ogni giorno più mediatica. I comunicati militari dell´esercito sono, nella maggior parte dei casi, solo bugie. La lotta su quel terreno ਠmolto diseguale, visto che noi non abbiamo dalla nostra parte nà© i mezzi di comunicazione nà© le loro risorse finanziarie. La nostra organizzazione, in questo momento, sta facendo un grosso sforzo per combattare questo fronte della battaglia. Riusciamo a pubblicare la rivista “Resistencia” a vari livelli: un´edizione nazionale, un´edizione internazionale, un´edizione per i blocchi e per i fronti. A livello dei blocchi riusciamo a stamparla con un tiraggio di 20.000 copie a blocco. Oltre alla rivista pubblichiamo comunicati, volantini, pieghevoli, ecc. D´altro canto, sono in funzione le radio “Voz de la Resistencia” del canale Bolivariano. Ogni blocco puಠcontare su un canale radio in FM. Lo scopo ਠche ogni fronte possa contare su un proprio canale radio e con una propria rivista “Resistenza”.

P: Com´à¨ il lavoro delle FARC-EP nelle comunità ?

R.R.: Nelle comunità  stiamo cercando di costruire il “Nuovo Potere”. Questo spiega la nostra politica di richiedere le dimissioni ai sindaci. Abbiamo visto che i sindaci non stanno facendo nessun servizio alle comunità . Abbiamo già  vissuto quest´eperienza con gli ispettori di polizia. La gente iniziava a non riconoscere loro alcuna autorità  e veniva da noi per risolvere i propri problemi. Abbiamo spiegato alle comunità  che gli accordi che avevano raggiunto grazie a noi li avremmo fatti rispettare, perಠalla condizione che le parti in conflitto accettassero le nostre decisioni e restassero amiche. Questa cosa ha funzionato e per questo motivo gli ispettori di polizia persero la loro funzione. Al giorno d´oggi i sindaci hanno perso la loro funzione. Prima di tutto perchà© questi sindaci hanno dimenticato le comunità  che li hanno eletti. Molti sindaci lavorano soltanto per coloro che li hanno appoggiati alle urne, dimenticandosi degli altri. In secondo luogo, la maggior parte dei comuni sono diventati delle fucine della corruzione, ingiustizia e clientelismo. A questi sindaci stiamo chiedendo di dimettersi. E´ per questo motivo che stiamo chiedendo alle comunità  di organizzarsi per gestire ed amministrare le proprie risorse, visto che conoscono le proprie necessità . Noi e la comunità  saremo lଠa controllare questo nuovo embrione del potere locale che stiamo creando nei municipi e nelle giurisdizioni. Questo ਠquello che noi chiamiamo “Il Nuovo Potere”. E´ già  una realtà  in molte comunità . Con ciಠvogliamo, in primo luogo, che le comunità  recuperino il proprio ruolo da protagoniste. In secondo luogo, che inizi a fare un inventario delle proprie ricchezze, della terra, di come ਠdistribuita, che sappiano che sono coloro che producono ricchezza e chi sono coloro che se ne appropriano, come ਠdistribuita e stiamo dicendo a queste comunità  che facciano l´inventario delle proprie reali necessità , per poter investire efficacemente le risorse.

P: Le FARC-EP sono entrate in una fase di guerra nelle città . Qual ਠl´obittivo di questa nuova fase?

R.R.: La mappa demografica della Colombia ਠradicalmente cambiata negli ulti 30 anni. Attualmente, quasi l´85% della popolazione colombiana vive nei centri urbani a causa dello spostamento forzato che ha portato molti contadini a cercare rifugio nelle città . Nella sua strategia di guerra, il nemico cerca di isolare la campagna attraverso il suo progetto paramilitare. Da un lato cerca di impadronirsi delle terre e dall´altro di sottrarci l´appoggio che abbiamo all´interno della popolazione contadina, che ਠmolto elevato. In questo modo negli ultimi anni le persone interessate da questi spostamenti forzati si sono stabilite nei sobborghi poveri delle grandi città . La realtà  à¨ che i contadini si sono spostati con i loro problemi in città . Sono stati perseguitati in campagna, e ora vengono perseguitati in città . Prima venivano bombardati indiscriminatamente nei campi, ora vengono bombardati nelle città . Per loro questo non ਠun fenomeno nuovo. A tutto ciಠsommiamo la disoccupazione, l´emarginazione, il disinteresse statale e la povertà  assoluta. Ci sono settori che si stanno abituando alla fame. Tutto ciಠfa sଠche questi settori esclusi dalla ricchezza del paese lottino per migliorare le proprie condizioni di vita. Ed ਠlଠche ci siamo noi con le nostre proposte. Lଠstiamo organizzando le milizie, il PCCC e il Movimento Bolivariano per preparare il popolo colombiano per l´insurrezione armata. Con lo scopo di mettere fine una volta per tutte a questo regime di terrore e di esclusione. In questo momento abbiamo milizie in tutte le città  colombiane. A Bogotà  e Medellin si sono iniziate a sentire. Tra poco si sentirà  la loro azione in tutta la Colombia, e che il popolo colombiano non debba più sopportare questa situazione di repressione e ingiustizia sociale.

“Il Nuovo Potere” ਠgia una realtà  in molte comunità . Con questo cerchiamo, prima di tutto, che le comunità  recuperino il loro ruolo di protagoniste. In secondo luogo, che inizino a fare l´inventario delle loro ricchezze, della loro terra, di come viene distribuita, che conoscano chi sono quelli che producono la ricchezza e chi si appropria della stessa, come questa si distribuisce, e stiamo dicendo a queste comunità  che facciano l´inventario delle proprie necessità  reali, per poter investire efficentemente le loro risorse.

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