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Importante comunicato delle FARC

29. November 2003

Alvaro Uribe deve rinunciare!

Importante comunicato delle FARC

Propongono la rinuncia di Uribe

Alvaro Uribe deve rinunciare!

Il Governo di Uribe aveva trasformato il referendum del 25 ottobre in un plebiscito a favore della sua politica terroristica di “Sicurezza Democratica” e ha completamente fallito.

Non sono serviti a nulla i milioni di pesos investiti, sia dal Governo che dalle imprese private, in questa campagna di menzogne, nà© il dichiarato monopolio ufficiale dei grandi mezzi di comunicazione, nà© la campagna elettorale intimidatoria delle forze militari, di polizia e paramilitari, nà© i 30 lunghi ed intensi giorni di proselitismo presidenziale, ministeriale e della missione diplomatica, nà© l´aver ufficialmente comprato i voti in cambio di sconti fiscali, nà© l´estorsione tentata nei confronti dei lavoratori statali riguardante la sicurezza del loro lavoro, nà© tanto meno il pubblicizzato ricatto di Alvaro Uribe che minacciava il caos se non fosse stato approvato il referendum!

Nemmeno sommando le scede bianche e quelle dei no, si ਠraggiunto la precaria soglia del 25% degli elettori. Gli sfiduciati discorsi presidenziali hanno ricevuto l´implacabile risposta della maggioranza che ha confermato ad Alvaro Uribe la sua illegittimità . Il popolo colombiano, nell´esercizio della sua sovranità , l´ha informato del suo rifiuto e del ripudio del suo autoritarismo, della sua politica, della sua strategia economica oligarchica e delle sue pratiche fasciste di terrore di Stato. E´ stato sconfitto il concetto che rifiuta il dialogo con l´insorgenza e ostacola gli accordi umanitari.

Nel mezzo di vergognosi scandali di corruzione, Uribe ha rimosso tre dei suoi ministri, cercando di far calare una cortina di fumo sui risultati del plebiscito, mentre ad ogni riunione di palazzo elargiva prebende al banchetto liberale del governo, ai conservatori e ai capi dei grandi mezzi di comunicazione cercando di frondare per via parlamentare le maggioraze, la sua decisione sovrana di rifiutare integralmente lo spirito e la lettera del referendum uribista.

Il ritiro dei generali Mora Rangel, Teodoro Campo e Leonardo Gallego precipitata dal maneggio e dalla spartizione della torta dei “fondi segreti per la sicurezza”, “dei sequesti di cocaina” e del fondo circolare delle Forze Militaria confermano che questo governo, come tutto il Regime politico e di Stato, ਠstrutturalmente corrotto.

La crisi del Regime si approfondisce. I sempre più profondi abissi sociali non possono essere superati con nuove imposte, nà© con il Plan b, nà© con la propaganda bugiarda, nà© aumentando le orde dei mercenari ufficiali, nà© con genuflessioni umilianti di fronte al potere imperiale della casa bianca. Nà© tanto meno aumentando il debito pubblico del paese con il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale alle indegne e impagabili condizioni di questi moderni usurai. Neppure con l´ingresso nell´ALCA.

La crescente ricerca della maggioranza di soluzioni politiche e antineoliberali alla grave situazione messa in luce con i risultati elettorali, sono un punto di rottura con il tradizionalismo oligarchico dei due partiti compreso lo sgorbio chiamato “uribismo”. E´ anche un sintomo dell´irresistibile esaurimento causato dalla strategia ufficiale di “Sicurezza Nazionale” che ci ha sommerso in questa guerra da più di mezzo secolo

La rozza farsa del tanto promosso “processo di reinserimento paramilitare”, ਠsolo un altro anello di questa strategia che cerca l´impunità  per i capi, finanziamenti ufficiali per gli assassini, aumento del paramilitarismo legale dei “soldati contadini” e legalizzazione delle grandi fortune e delle terre conquistate con il narcotraffico e con la violenza.

Da parte nostra, rinnoviamo tutta la nostra disponibilità  per formare un nuovo governo, che abbia come priorità  le soluzioni politiche, il pieno esercizio della sovranità  nazionale, della democrazia e dela giustizia sociale, siamo sempre disponibili allo scambio di prigionieri di guerra, e allo stesso tempo confermiamo i termini della lettera inviata dal nostro Comandante in Capo Manuel Marulanda ai Colonnelli della Forza Pubblica.

Le battaglie contro il Regime militarista di Uribe hanno preso nuove strade che stanno trasformando la disuguaglianza e l´indignazione, l´indifferenza in astensione cosciente e in mezzo a disposizione per lottare contro questo violento governo dei ricchi, che tuttora intende fare della salute, dell´educazione e dei servizi pubblici un grande commercio senza assumerli quali responsabilità  dello Stato verso la propria comunità –

Il popolo della Bolivia ha ricordato al mondo che quando si lotta con metodo, uniti e con chiarezza di intenti, non ci sono oligarchi nà© potenti che possano bloccare o confondere la decisione popolare.

Segretario dello Stato Maggiore Centrale

FARC-EP, 18 novembre 2003.

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