Chi ਠd`accordo con noi?
Riceviamo dai promotori e volentieri diffondiamo:
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con documenti, riflessioni politiche e il piu` aggionato resoconto della guerriglia irachena
Si e` svolta come previsto a Firenze, domenica scorsa, la riunione nazionale che ha formalmente cosituito IRAQ LIBERO – comitati per la Resistenza del popolo iracheno
La riunione partecipata e animata, ha sancito l`unanimita` dei delegati (provenienti da undici regioni) nel proseguire sulla strada della mobilitazione e della sensibilizzazione in appoggio alla Resistenza del popolo iracheno contro l`occupazione militare imperialista.
La riunione ha eletto un Consiglio permanente composto da: Mara Malavenda, Hamza Piccardo, Costanzo Preve, Roberto Massari, Leonardo Mazzei, Claudio
Aldo Bernardini, Jean Marie Benjamin, Luigi Cortesi, Roberto Gabriele, Domenico Losurdo, Moffa, Moreno Pasquinelli, Giuseppe Pelazza.
La riunione ha infine approvato all`unanimita` un documento (vedi qui sotto) che costituisce la base politica di Iraq Libero, ovvero della rete nazionale dei comitati locali per la Resistenza del popolo iracheno. Il documento indica infine le nostre prossime iniziative.
Ci rivolgiamo a tutti coloro i quali condividano i nostri intenti e le iniziative proposte, affinche` discutano e diffondano questo Documento, si autorganizzino e costituiscano Comitati locali in sostegno alla Resistenza del popolo iracheno. Per contattarci: comitatonazionale@iraqlibero.net, oppure telefonate a Leonardo: 347.7815904
Firenze 11 Gennaio 2004
Documento conclusivo della riunione costitutiva di IRAQ LIBERO – Comitati per la Resistenza del popolo iracheno
La lotta di resistenza che il popolo iracheno conduce per liberare il proprio paese ਠfondamentale per il futuro dell´umanità .
Il fatto che le armate di Bush non riescano a controllare l´Iraq, ad oltre 8 mesi dalla dichiarazione di conclusione della guerra, dà fiducia, coraggio e speranza a tutti i popoli oppressi del mondo.
Il progetto di dominio planetario concepito a Washington puಠancora essere fermato.
E’ in questo quadro che diventa essenziale, in Italia, in Europa, nel mondo, la costruzione di un ampio movimento a sostegno della Resistenza irachena.
La mobilitazione per l´indipendenza e la libertà dell´Iraq ਠanche una battaglia di verità . Respingiamo l´accusa imperialista secondo cui la legittima resistenza irachena sarebbe “terrorismo criminale”; e respingiamo l´equiparazione tra “la guerra e il terrorismo”, che serve per giustificare un´impossibile equidistanza tra le lotte di liberazione dei popoli oppressi e gli oppressori imperialisti.
Da oggi inizia un lavoro concreto che va dalla costruzione dei comitati locali alla realizzazione di alcune iniziative da prendere nel breve periodo:
1. Solo un grande movimento di lotta unitaria e popolare puಠcostringere il governo a ritirare le truppe di occupazione dall´Iraq, come primo passo per liberare l’Italia dalla condizione di paese a sovranità limitata, simboleggiata dalla presenza sul territorio nazionale di una fitta rete di basi militari USA e NATO.
Il Comitato nazionale Iraq Libero invita quindi alla più ampia mobilitazione per realizzare manifestazioni e sit in di protesta sotto il parlamento quando la decisione sulla proroga della presenza delle truppe di occupazione andrà in discussione.
2. Per far conoscere la reale situazione in Iraq e le ragioni della lotta contro gli occupanti, prevediamo di realizzare, nel mese di marzo, un tour nazionale nelle diverse città italiane con rappresentati della Resistenza irachena.
3. Il Comitato Iraq Libero aderisce alla giornata di mobilitazione internazionale del 20 marzo 2004, anniversario dell´aggressione, per il cui successo ci impegneremo con tutte le nostre forze. Noi ci saremo, ed invitiamo tutti coloro che sono dalla parte della Resistenza, senza se e senza ma, a sfilare tutti insieme per manifestare il sostegno alla lotta del popolo iracheno.
4. L´occupazione dell´Iraq si accompagna a soprusi, violenze ed ingiustizie di ogni tipo. In particolare denunciamo la scomparsa di circa 17.500 persone che si suppone siano prigioniere degli occupanti.
In questo quadro la cattura di Saddam Hussein, capo di Stato di un paese aggredito (indipendentemente dal giudizio sul suo operato politico che non spetta certo alle potenze occupanti ma al popolo iracheno), costituisce un caso eclatante di violazione del diritto internazionale.
Per denunciare questa situazione e chiedere la liberazione di tutti i prigionieri catturati dall´inizio dell´aggressione, promuoviamo la costituzione di un Comitato internazionale di giuristi ed esperti che si occupi di tutte le violazioni del diritto internazionale compiute in Iraq.
Più in generale il Comitato Iraq Libero lavorerà per affermare, nel quadro della “guerra infinita” proclamata da Bush, il diritto a resistere di tutti i popoli e di tutte le nazioni oppresse, come diritto generale ed inalienabile affinchà© ogni popolo possa esercitare appieno l´autodeterminazione e la democrazia.
Via gli occupanti dall´Iraq
Ritiro immediato delle truppe italiane
Libertà per l´Iraq, la Palestina, l´Afghanistan
VIVA LA RESISTENZA IRACHENA!
Firenze 11 gennaio 2004
(approvato all´unanimità )