Il trucchetto
Riceviamo dai promotori e volentieri diffondiamo:
visita il sito: www.iraqlibero.net
con documenti, riflessioni politiche e il piu` aggiornato resoconto sulle azioni della guerriglia irachena
E` finalmente pronto il –VIDEO- sulla manifestazione svoltasi il 13 dicembre a Roma in sostegno del *popolo iracheno che resiste* che tanto scalpore ha suscitato. Un`ora di filmato, con sintesi degli interventi di tutti gli oratori, compreso il rappresentante della Resistenza irachena Awni Al Kalemji, con i momenti piu` salienti e toccanti della manifestazione.
Il video, assieme ad una corposa -Rassegna stampa- che raccoglie tutti gli articoli apparsi sui vari quotidiani relativi alla manifestazione, e` in vendita al prezzo di 15 Euro.
Chiunque ne voglia copia deve inviare 15 Euro, tramite versamento postale,
sul Conto Corrente Postale n. 12134623 intestato a C.S.P.T.
– Casella Postale 162, 06034 Foligno (PG). Specificare: video 13 dicembre
E` bene che ogni ordine sia fatto presente al Comitato nazionale con una mail a: comitatonazionale@iraqlibero.net
UN APPELLO PARTICOLARE LO RIVOLGIAMO AI COMITATI PER LA RESISTENZA DEL POPOLO IRACHENO GIA` COSTITUITISI O IN VIA DI COSTITUZIONE. Ci auguriamo che essi vorranno acquistarne un numero minimo di copie. Tolte le spese di produzione il resto dell`incasso puo` restare ad essi per finanziare il prossimo tour del rappresentante della Resistenza iirachena in Italia e le altre eventuali attività .
IL TRUCCHETTO
Entro il 22 marzo il Decreto governativo che riconferma la partecipazione italiana all`occupazione militare dell`Iraq dovrà essere votato dai due rami del Parlamento. Il Consiglio dei Ministri di Sua Emittenza ha giocato d`astuzia. Nel Decreto che prolunga fino al 30 giugno la presenza italiana in Iraq a fianco degli americani sono comprese, garda un po`, tutte le altre *missioni di pace umanitarie*: Afganistan, Bosnia, Jugoslavia (Kosovo), Macedonia, Albania, Eritrea. La ragione del trucchetto ਠmanifesta: inguaiare il centro-sinistra e dividerlo. Ora la questione e` in discussione nella Commissione Difesa del Senato. Un risultato il trucchetto l`ha gia` ottenuto: il Signor D`Alema si e` proclamato per l`astensione. Quasi sicuramente la maggioranza ulivista lo seguirà http://www.antiimpieralista.org/cgi-bin/webcontrol a ruota, di fatto appoggiando la politica estera filo-USA, necolonialista e guerrafondiaia del governo. Niente di sorprendente. Gia ad ottobre, dopo la Risoluzione ONU che accettava l`occupazione militare e soprattutto dopo i fatti di Nassiryia, i dirigenti del centro-sinistra avevano annunciato che le ragioni del loro no all`occupazione erano venute meno. Noi ci auguriamo che quei parlamentari del centro-sinistra che un anno fa si mobilitarono contro la guerra romperanno le righe e voteranno contro, contro tutte le missioni militari italiane all`estero.
Ma questo non basta. Occorre una grande -mobilitazione nazionale sotto il Parlamento-, per chiedere il ritiro immediato dei soldati italiani dall`Iraq. Ci auguriamo che tutto il movimento contro la guerra si mobilitera`. Noi certamente ci saremo, sotto il Parlamento. Non e` ancora possibile stabilire esattamente quando, poiche` non si sa quando il Decreto verra` discusso in aula. E` certo che prima esso passera` in Senato e solo dopo alla Camera dei Deputati. Noi riteniamo che il momento giusto per la protesta sia quando discutera` la Camera dei Deputati, data che sara` chiara nei giorni precedenti, quando il Decreto passera` in Senato.
Chiunque sia interessato a darci una mano o sia interessato a costituire nella sua zona un Comitato per la Resistenza del popolo iracheno puo` contattarci scrivendoci una mail a: comitatonazionale@iraqlibero.net, oppure telefonando a Leonardo: 347.7815904
Pubblichiamo di nuovo la mozione conclusiva dell`incontro che ha dato vita, l`11 gennaio scorso, a IRAQ LIBERO – Comitati per la Resistenza del popolo iracheno
La lotta di resistenza che il popolo iracheno conduce per liberare il proprio paese ਠfondamentale per il futuro dell’umanità .
Il fatto che le armate di Bush non riescano a controllare l´Iraq, ad oltre 8 mesi dalla dichiarazione di conclusione della guerra, dà fiducia, coraggio e speranza a tutti i popoli oppressi del mondo.
Il progetto di dominio planetario concepito a Washington puಠancora essere fermato.
E’ in questo quadro che diventa essenziale, in Italia, in Europa, nel mondo, la costruzione di un ampio movimento a sostegno della Resistenza irachena.
La mobilitazione per l´indipendenza e la libertà dell´Iraq ਠanche una battaglia di verità . Respingiamo l´accusa imperialista secondo cui la legittima resistenza irachena sarebbe “terrorismo criminale”; e respingiamo l´equiparazione tra “la guerra e il terrorismo”, che serve per giustificare un´impossibile equidistanza tra le lotte di liberazione dei popoli oppressi e gli oppressori imperialisti.
Da oggi inizia un lavoro concreto che va dalla costruzione dei comitati locali alla realizzazione di alcune iniziative da prendere nel breve periodo:
1. Solo un grande movimento di lotta unitaria e popolare puಠcostringere il governo a ritirare le truppe di occupazione dall´Iraq, come primo passo per liberare l´Italia dalla condizione di paese a sovranità limitata, simboleggiata dalla presenza sul territorio nazionale di una fitta rete di basi militari USA e NATO.
Il Comitato nazionale Iraq Libero invita quindi alla più ampia mobilitazione per realizzare manifestazioni e sit in di protesta sotto il parlamento quando la decisione sulla proroga della presenza delle truppe di occupazione andrà in discussione.
2. Per far conoscere la reale situazione in Iraq e le ragioni della lotta contro gli occupanti, prevediamo di realizzare, nel mese di marzo, un tour nazionale nelle diverse città italiane con rappresentati della Resistenza irachena.
3. Il Comitato Iraq Libero aderisce alla giornata di mobilitazione internazionale del 20 marzo 2004, anniversario dell´aggressione, per il cui successo ci impegneremo con tutte le nostre forze. Noi ci saremo, ed invitiamo tutti coloro che sono dalla parte della Resistenza, senza se e senza ma, a sfilare tutti insieme per manifestare il sostegno alla lotta del popolo iracheno.
4. L´occupazione dell´Iraq si accompagna a soprusi, violenze ed ingiustizie di ogni tipo. In particolare denunciamo la scomparsa di circa 17.500 persone che si suppone siano prigioniere degli occupanti.
In questo quadro la cattura di Saddam Hussein, capo di Stato di un paese aggredito (indipendentemente dal giudizio sul suo operato politico che non spetta certo alle potenze occupanti ma al popolo iracheno), costituisce un caso eclatante di violazione del diritto internazionale.
Per denunciare questa situazione e chiedere la liberazione di tutti i prigionieri catturati dall´inizio dell´aggressione, promuoviamo la costituzione di un Comitato internazionale di giuristi ed esperti che si occupi di tutte le violazioni del diritto internazionale compiute in Iraq.
Più in generale il Comitato Iraq Libero lavorerà per affermare, nel quadro della “guerra infinita” proclamata da Bush, il diritto a resistere di tutti i popoli e di tutte le nazioni oppresse, come diritto generale ed inalienabile affinchà© ogni popolo possa esercitare appieno l´autodeterminazione e la democrazia.
Via gli occupanti dall´Iraq
Ritiro immediato delle truppe italiane
Libertà per l´Iraq, la Palestina, l´Afghanistan
VIVA LA RESISTENZA IRACHENA!
Firenze 11 gennaio 2004
(approvato all´unanimità )
La riunione ha eletto un Consiglio permanente composto da:
Aldo Bernardini, Jean Marie Benjamin, Luigi Cortesi, Roberto Gabriele, Domenico Losurdo, Mara Malavenda, Hamza Piccardo, Costanzo Preve, Roberto Massari, Leonardo Mazzei, Claudio Moffa, Moreno Pasquinelli, Giuseppe Pelazza.
Per adesioni: comitatonazionale@iraqlibero.net