Notiziario del Campo Antimperialista … 11 marzo 2004
Notiziario del Campo Antimperialista … 11 marzo 2004
itacampo@antiimperialista.org
“Il problema del mondo odierno ਠche dobbiamo fronteggiare un antiamericanismo che ਠdiventato completamente demoniaco, che inonda l`intero pianeta e che influenza chiunque.
L`antiamericanismo ਠl`ideologia globale più pericolosa che c`ਔ.
Bernard-Henry Là©vy
Questo Notiziario contiene:
1. Terrorismo Porta a Porta
2. Giornata internazionale d`azione per la Resistenza irachena (25/9)
3. Gli antimperialisti e il 20 marzo
1. Terrorismo Porta a Porta
Magdi Allam colpisce ancora.
Bruno Vespa apre la sua porcheria serale sulla strage di Madrid dando subito la parola a Magdi Allam, presentato anche in questa occasione come il grande esperto di *terrorismo islamico*, di Al Qaida e delle sue cellule infliltrate in Occidente. Tra queste ultime, come si sa, la specialità di Magdi Allam sono quelle *dormienti*. L`Allam esordisce subito, con la proverbiale sicumera, che la strage di Madrid ਠopera dell`internazionale terrorista con a capo Osama Bin Laden, che da tempo avrebbe intrecciato rapporti con l`E.T.A. e con una certa sinistra europea. E qui viene il bello. Stimolato da Vespa ad essere più preciso cita letteralmente il CAMPO ANTIMPERIALISTA come la principale *entita`* che fungerebbe da collegamento !
L`Allam ci ha abituati a simili infamie. Era stato uno degli artefici della satanizzazione della manifestazione del 13 dicembre *col popolo iracheno che resiste*. Questa volta ha passato il segno: si e` permesso di collegare il Campo non solo ad Al Qaida ma ad una strage per la quale e` difficile trovare appropriate parole di condanna.
Di questo l`Allam dovrà rispondere, non solo in tribunale ma davanti all`opinione pubblica.
Non abbiamo dubbi che Allam ਠimbeccato, che i suoi attacchi pesantissimi e calunniosi al Campo non avvengono per caso, che sono frutto di una precisa strategia di criminalizzazione. Il Campo e` solo un capro espiatorio per colpire non solo l`antimperialismo, ma chiunque *osi* proclamare a viso aperto il diritto dei popoli oppressi a combattere contro il genocidio sionista in Palestina, chiunque dichiari di sostenere la legittima resistenza del popolo iracheno contro gli occupanti. Chi siano i burattinai di Magdi Allam possono immaginarlo tutti quelli che non si bendano gli occhi con fette di prosciutto: le centrali strategiche dell`imperialismo internazionale che fanno capo agli USA e ad Israele, alle quali le forze dell`ordine italiane debbono ubbidire.
Puಠdarsi che la sortita di Magdi Allam non abbia immediate serie conseguenze. Potrebbe darsi invece che le abbia e che certi ambienti di governo tenteranno di sferrare un colpo deciso contro il Campo Antimperialista. Del resto non siamo i soli bersagli dello Stato. Comunque sia chiediamo ad ognuno di dire non alla criminalizzazione degli antimperialisti che sarebbe soltanto l`anticamera di un attacco a tutto il movimento antagonista. In questi anni abbiamo dovuto combattere, spesso soli, battaglie che poi si sono rivelate giuste, necessarie, lungimiranti e contagiose. Anche a chi non abbia condiviso le nostre lotte, addirittura a chi ha tentato di ostracizzarsi, chiediamo un gesto concreto, modesto ma simbolico di fratellanza, inviandoci messaggi di solidarieta` a: itacampo@antiimperialista.org
E da domani occhio al Corriere della Sera, dove l`Allam molto probabilmente reieterera` le sue psico-farneticazioni.
2. Giornata internazionale d`azione per la Resistenza irachena (25/9)
Durante i lavori del meeting antimperialista mondiale di Mumbay Resistance 2004 (MR-2004) alcune forze, tra cui il Campo Antimperialista, hanno lanciato la proposta di svolgere, per il prossimo 25 settembre, una GIORNATA INTERNAZIONALE D`AZIONE PER LA RESISTENZA IRACHENA. Qui sotto il testo dell`Appello e le prime adesioni.
–In Iraq si sta svolgendo una battaglia di portata storica. Dopo due guerre d`aggressione e un embargo genocida che ha causato due milioni di vittime e devastato il paese, il popolo iracheno deve far fronte ad un`occupazione brutale e illegittima da parte degli USA e dei suoi alleati. L`eroica Resistenza popolare contro gli invasori anglo-americani, e` giustificata dal *diritto internazionale* e dalla stessa Carta dell`ONU che riconosce il diritto alla lotta armata in tutti i casi in cui sia leso il diritto inalienabile all`autodeterminazione e alla sovranita` nazionale.
La posta in palio in Iraq e` altissima: si gioca la sorte del tentativo americano di costruire il loro Impero unico mondiale, quindi il destino di tutta l`umanita`.
La battaglia del popolo iracheno ਠla stessa di tutti i movimenti, i popoli e le nazioni che lottano per la loro liberazione dalle catene dell`imperialismo mondiale di cui gli USA sono la guida.
Per questo dobbiamo stare al fianco della Resistenza irachena. La sconfitta del tentativo americano di costruire e consolidare il regime fantoccio, l`eventuale cacciata degli occupanti, sarebbero una vittoria per tutta l`umanita`. Non solo l`Intifada palestinese ma la stessa Resistenza afgana riceverebbero una spinta, assieme a tutte le altre lotte di liberazione.
Per questo chiamiamo tutte le forze democratiche, i movimenti contro la guerra e la globalizzazione, a partecipare alla giornata internazionale d`azione per la vittoria della Resistenza irachena, con dimostrazioni e sit-in in ogni parte del mondo, il prossimo 25 settembre, il sabato che precede l`anniversario dell`Intifada palestinese.
No all`occupazione dell`Iraq e della Palestina!
Via le truppe e le basi imperialiste!
No alla *guerra preventiva* degli USA e al loro Impero!
Mumbai, 19 gennaio 2004
Prime adesioni
1. Alleanza Nazionale (Patriottica) dell`Iraq
2. Corrente Patriottica del Partito Comunista dell`Iraq
3. Partito Comunista Iracheno (quadri dirigenti)
4. Fronte Popolare di liberazione della Palestina (FPLP)
5. Forum Pensiero Socialista, Giordania
6. Partito Comunista Operaio e Contadino, Pakistan
7. Askapena, Paesi Baschi
8. Coordinadora Simon Bolivar, Venezuela
9. Alleanza Nazionale per la Democrazia e la Riunificazione della Corea (NADRK)
10. Consiglio di Liberazione Nazionale, Bangladesh
11. Azione per l`Unita` e il Socialismo, Ciad
12. Stop the War, Giappone
13. Rete di Solidarieta` con la Resistenza Irachena, USA
14. Campo Antimperialista
15. Comitato di solidarieta` antimperialista, USA
16. Fronte di Sinistra, Ungheria
17. Movimento contro la globalizzazione e l“egemonia USA e israeliana, Libano
18. Circolo d`azione 24 marzo, Germania
19. Iniziativa, Germania
20. Comitato per i Diritti Umani del Nord Est (NECOHR), India
21. Corrente Leninista Internazionale
22. Sinistra Radicale (LRA), Afganistan
23. Lega Democratica Popolare (PDL), Sierra Leone
24. Lega Comunista Rivoluzionaria, Germania
25. Club Arabo-palestinese, Austria
26. Movimento di solidarieta` Austria-Jugoslavia, Austria
27. Associazione per la difesa della vita e della liberta`, (APRODEVIL), Peru
Per adesioni a questo appello e per organizzare la giornata del 25 settembre scrivi a: itacampo@antiimperialuista.org
3. Gli antimperialisti e il 20 marzo
Abbiamo aderito tra i primi alla proposta dei pacifisti e degli antimperialisti nordamericani di organizzare una grande giornata di lotta il 20 marzo. Abbiamo anche accolto positivamente l`appello del Forum contro la guerra italiano il quale, a dispetto delle pressioni uliviste, ha sancito nel suo documento che il popolo iracheno ha il pieno diritto a resistere con ogni mezzo agli occupanti. Sono finiti per sempre, almeno speriamo, i tempi in cui il *movimento* sfilava dietro allo slogan *contro la guerra e il terrorismo*, dietro a cui si sono nascosti gli imperialisti *politicamente coretti* che bombardarono la Jugoslavia e che oggi vorrebbero votare con Berlusconi con la scusa della Risoluzione dell`ONU dell`ottobre scorso. Tuttavia i promotori italiani del 20 marzo compiono due errori. Lasciano trapelare l`idea che accetterebbero un`eventuale occupazione militare dell`Iraq se fosse targata ONU, ma soprattutto non dicono apertamente che la Resistenza del popolo iracheno oltre ad essere legittima (questo e` riconosciuto dalla stessa *legalita`* internazionale e dalle risoluzioni delle Nazioni Unite), ma ha il diritto di vincere e merita di essere sostenuta.
A causa di questi limiti evidenti gli antimperialisti sfileranno assieme a tutti gli altri manifestanti, ma concluderanno il loro corteo in maniera indipendente, dando luogo ad un sit-in in cui prenderanno la parola, tra gli altri, anche un rappresentante della Resistenza irachena. Gia` altri gruppi e associazioni hanno condiviso questa proposta. Rinunceremo di buon grado ad una conclusione separata ove gli organizzatori concedessero al compagno iracheno il diritto di parlare a P.zza S. Giovanni per perorare la causa della resistenza, senza se e senza ma.