Site-Logo
Site Navigation

FACCIAMO IL PUNTO SUGLI ARRESTI DEL 1° APRILE

9. April 2004

Campo Antimperialista 8 aprile 2004

FACCIAMO IL PUNTO SUGLI ARRESTI DEL 1° APRILE

L´operazione disposta dalla Procura della Repubblica di Perugia, il 1° aprile scorso, che ha portato all´arresto di 3 compagni del Campo Antimperialista (il portavoce internazionale Moreno Pasquinelli, Alessia Monteverdi e Maria Grazia Ardizzone) e di due esuli turchi presunti esponenti del DHKP-C (Avni Er e Zeynep Kilic) si configura come un attacco alle più elementari libertà  democratiche.
All´attacco politico alle due organizzazioni coinvolte, fa riscontro la miseria giuridica delle accuse rivolte ai compagni.
Al momento siamo in grado soltanto di riferire i punti di accusa rivolti ai militanti del Campo nell´ordine di carcerazione.

Iniziamo con una autentica perla: i 3 compagni sono accusati di far parte dell´ “Associazione turca DHKP-C” che “si propone il compimento di atti di violenza con finalità  di terrorismo ed eversione dell´ordine democratico in Turchia ed altrove”.
Dunque, Moreno, Maria Grazia e Alessia apparterrebbero al DHKP-C! Mentre si dice che in Turchia vi sarebbe un “ordine democratico”!

Secondo l´accusa essi avrebbero “Posto in essere le condotte seguenti”:

Maria Grazia Ardizzone, “contraendo matrimonio con Er Avni allo scopo di favorirne l´insediamento sul territorio italiano e sottraendolo al pericolo di espulsione dal territorio dello Stato, fissando la propria residenza presso quella di Er Avni”; “fornendo una scheda telefonica”; “fungendo da prestanome per ricevere denaro in Italia”.

Moreno Pasquinelli, “svolgendo assieme alla propria convivente, Alessia Monteverdi, funzione di testimone al matrimonio di Er Avni con la Ardizzone”; “fornendo schede telefoniche”; “agevolando l´utilizzazione da parte di Er Avni di un appartamento in Perugia”; “fungendo da prestanome per ricevere denaro in Italia”.

Alessia Monteverdi, “procurando ad Er Avni un alloggio in Foligno”; “svolgendo insieme a Moreno Pasquinelli funzioni di testimone al matrimonio”; “fornendo una tessera telefonica”; “attivandosi concretamente onde cercare di far apparire Er Avni come svolgente un´attività  lavorativa al verosimile scopo di agevolarne la permanenza sul territorio nazionale, contribuendo a far ritenere il suo regime di vita apparentemente regolare”.

La difesa si muoverà  sostenendo:

1. Che non vi ਠalcun inserimento dei tre compagni nel DHKP-C.
2. Che la loro attività  à¨ stata quella di sostegno e solidarietà  internazionalista a militanti ed esuli politici che nel loro paese correvano gravi pericoli.
3. Che il DHKP-C non ਠun´organizzazione terroristica, e che cosଠpotrebbe essere definita solo piegandosi alla logica delle “liste nere” che rappresenta un autentico stravolgimento del diritto.
4. Che la nozione di “terrorismo” non ha niente a che fare con le lotte di resistenza e di liberazione nazionale.
5. Che in Turchia resta un regime militare che viola sistematicamente i diritti democratici in primis quelli dei curdi.
6. Che in Europa il DHKP-C si ਠstrettamente e esplicitamente limitato ai metodi di azione politica, svolgendo una permanente campagna di solidarietà  per i prigionieri detenuti nelle carceri turche in durissime condizioni di isolamento.

Veniamo ora alle condizioni carcerarie:

Tutti i compagni hanno avuto il blocco dei colloqui con gli avvocati difensori per 5 giorni.

Moreno Pasquinelli ਠin condizioni di isolamento totale (compreso il blocco della corrispondenza e quello dell´ora d´aria, sulla base di una disposizione dell´Autorità  amministrativa del Ministero di Grazia e Giustizia.
A giudizio dei difensori si tratta di una misura assolutamente illegittima. A tale proposito ਠstato inviato un telegramma al Magistrato di sorveglianza ed al direttore del carcere di Rebibbia.

Domani verrà  presentato ricorso al Tribunale del Riesame (ex Tribunale della Libertà ) per ottenere l´annullamento dell´ordine di carcerazione. Si prevede che la discussione avvenga entro il 25 aprile.
In quella sede i compagni faranno delle dichiarazioni.

Un secondo ricorso verrà  presentato anche per i compagni turchi.

Infine un´altra perla: il sequestro dei siti “Iraq Libero” e “Voce Operaia” ਠstato motivato nell´ambito di questa inchiesta per “aver divulgato l´attività  del DHKP-C”!

Al momento questo ਠtutto. Appare sempre più chiara la natura politica dell´operazione e la montatura messa in atto per colpire gli antimperialisti.

Campo Antimperialista 8 aprile 2004

Topic
Archive