Sui prigionieri italiani in Iraq
Comunicato stampa
Assisi, 5 maggio 2004, ore 16,00
Malgrado le indiscrezioni giornalistiche filtrate oggi inopinatamente su alcuni quotidiani -riguardo al fatto che una delegazione capeggiata da Gino Strada si trovi già in Iraq dopo aver incontrato ad Amman il rappresentante della Alleanza Nazionale patriottica Irachena, Jabbar al Khubaisy- possano danneggiare il tentativo di prendere presto in consegna i tre italiani catturati dalla Resistenza irachena, noi siamo ottimisti che questa vicenda, se non ci saranno nuove torbide interferenze, avrà presto un esito positivo.
Proprio allo scopo di assicurare che i tre italiani prigionieri siano rilasciati al più presto, onde evitare ulteriori indebite ingerenze, dopo aver discusso con la delegazione di Emergency in Iraq, abbiamo appena congiuntamente deciso di autonsegnarci ad un doveroso silenzio stampa.
Di concerto con Nunzio D`erme, Leonardo Mazzei, Don Vitaliano Della Sala, Paolo Cento e altri esponenti del movimento che si sono espressi contro la guerra e per il sostegno alla legittima Resistenza del popolo iracheno, abbiamo infine ribadito ai fratelli di Emergency che sono già a Bagdad la disponibilità a raggiungerli solo nel caso essi lo ritenessero necessario, ovvero solo nel caso insorgessero indesiderate complicazioni.
Ci auguriamo che esse non ci siano e che la consegna dei tre prigionieri avvenga quanto prima, ciಠche rappresenterebbe una sonora lezione per il governo Berlusconi (e al sedicente “partito della fermezza” bipolare) che dopo tante affermazioni a vanvera, dopo aver ostentato una inesistente trattativa, dopo aver messo il bavero ai mezzi di comunicazione, continua a mettere a repentaglio la vita dei tre italiani con irresponsabili dichiarazioni belliciste di cieca ubbidienza a Bush e di sfacciata ostilità verso la Resistenza del popolo iracheno.
Moreno Pasquinelli
portavoce del Campo Antimperialista