Sui prigionieri italiani in Iraq
Comunicato stampa del Campo Antimperialista – 18 maggio 2004
Comunicato stampa del Campo Antimperialista
18 maggio, ore 16,30
Da giorni circolavano su alcuni quotidiani italiani indiscrezioni riguardo al fatto che il governo italiano, attraverso la Croce Rossa Italiana presente a Bagdad, stava “trattando” con il gruppo dei guerriglieri che tengono prigionieri i tre italiani Agliana, Cupertino e Stefio. Secondo queste indiscrezioni il canale di contatto del governo italiano sarebbe l`imam M. Khubaysi. Dall`iraq ci confermano che questo imam non solo non ha alcun reale canale di contatto con il gruppo guerrigliero ma che sin dall`inizio egli si e` prestato alle manovre delle autorita` italiane allo scopo di intralciare artatamente il tentativo della delegazione capeggiata da Gino Strada. Non e` escluso che questo imam sia coinvolto nella misteriosa vicenda (che ha contribuito a bloccare la liberazione) del pagamento da parte del governo italiano di un enorme riscatto non si sa bene a chi –ne` dove questi soldi siano finiti.
Ricordiamo che Strada si e` recato in Iraq dopo che il gruppo guerrigliero, il 29 aprile, tramite Jabbar Al Khubaysi (leader dell`Alleanza patriottica Irachena) aveva affermato la disponibilita` al rilascio senza condizioni dei tre prigioneri ma solo ad una delegazione del movimento italiano contro la guerra.
Il ritardo della liberazione, che noi sapevamo imminente subito dopo l`arrivo di Strada a Bagdad, e` stato infine complicato, non solo dalle pesanti dichiarazioni ufficiali di Silvio Berlusconi (“non ce ne andremo neanche dopo il 30 giugno”, “siamo i migliori alleati degli USA”) ma dallo scandalo delle torture dei prigionieri iracheni -come giustificare ad un`indignata opinione pubblica irachena che si liberano tre italiani che collaboravano con gli americani mentre questi ultimi torturano dei prigionieri incarcerati senza prove e senza assistenza legale?
Apprendiamo ora che Gino Strada, mentre conferma che il gruppo guerrigliero vuole liberare i tre italiani, ha deciso di allontanarsi da Bagdad, poiche` la presenza fisica dei militanti di Emergency attira “attenzioni” indebite e pericolose che rischiano di rendere il rilascio piu` problematico. Cio` che conferma le molteplici interferenze da noi denunciate da parte di ambienti ostili al rilascio ad una delegazione antigovernativa.
Noi ci auguriamo che la decisione di Strada sia quella giusta e che quindi faciliti il rilascio immediato, nelle forme concordate, dei tre italiani prigionieri. Possiamo solo ribadire che alcuni esponenti del movimento italiano contro la guerra hanno da tempo dichiarato la loro disponibilita`, ove questo fosse necessario, a recarsi in Iraq per riportare in Italia Agliana, Cupertino e Stefio.