Il Venezuela affronta nuovamente l`imperialismo USA
Venzuela: nel referendum del 15 agosto si confronteranno Hugo Chávez e George W. Bush
Discorso di Hugo Chávez in Barinas
Fonte: aporrea
Sabaneta/Stato Barinas, 12 giugno. Venpres (Carmen Ostia Pulgar).
“Nel referendum del 15 agosto si confronteranno Hugo Chávez e George W. Bush, colui che vuole impossessarsi di questo paese e io che sono disposto a qualsiasi cosa per difendere questa terra, questa patria, questo popolo”, ha spiegato con aria di sfida il Presidente, questo sabato, nell´inaugurazione dell´impianto di spolpamento di pomodori e frutta “Centinela”, in questa regione di Barines, municipio Alberto Arvelo Torrealba (poeta conterraneo, creatore del “Florentino y el Diablo”).
In accordo a questa sfida ed avvertenza, ha spiegato che la Rivoluzione Bolivariana non ha veri avversari interni, l´autentico nemico ਠ“il signor Bush”, il presidente degli Stati Uniti, l´Impero, da dove si propizia l´intervento in Venezuela e si finanziano golpe contro la democrazia; diavolo “che già sconfiggemmo nella Battaglia di Santa Inà©s”, la quale forma parte di un processo che avanza e fin´ora ha ingoiato vari diavoli, ha decretato.
“Abbiamo il popolo, questo sଠdobbiamo organizzare meglio (…) perchà© l´avversario da sconfiggere il 15 de agosto, ਠGeorge W. Bush”, ha insistito Chávez, il quale ha previsto una nuova e schiacciante vittoria in quella data, quando sarà confermato.
Per raggiungere questa meta, ਠimportante installare il Comando Municipale Maisanta, che lavorerà in ogni municipio, in sintonia con quello nazionale e quelli regionali, ha spiegato il capo di Stato.
Simultaneamente, in ogni quartiere, agglomerato abitativo, fabbrica, in ogni angolo della Patria, devono formarsi una Unità di battaglia Elettorale (UBE), dove abbiano rappresentanza i partiti affini alla Rivoluzione, la cui missione “ਠvincere alla grande il 15 agosto (…) che non restino dubbi sulla scelta del popolo venezuelano, se per questo processo o con l´opposizione senza patria (…)”.
Il Comando Regionale Maisanta (omonimo dello pseudononimo del generale Pedro Pà©rez Delgado, bisnonno di Chávez) qui in Barinas lo guida il governatore Hugo de Los Reyes Chávez e il secondo in comando ਠil ministro della produzione e del Commercio, Wilmar Castro Soteldo, il quale si ਠtrovato qui in questa occasione, ha sottolineato.
HA avvertito anche, che malgrado il discorso conciliatorio dell´opposizione e del suo apparente messaggio pacifista, essa nasconde altri propositi, che precisamente non sono quelli di mantenere gli intendimenti e i programmi a cui il governo da impulso. Si dovrebbe domandare loro se “nell´ipotetico governo dell´anno della cuccagna” degli oppositori si manterrà la presenza dei 13 mila medici cubani che integrano attualmente la Misià³n Barrio Adentro, il Programma delle Scuole Bolivariane, le missioni Sucre, Ribas, Robinson, Vuelvan Caras.
E´ chiaro, ha risposto il presidente Chávez, che tutto questo terminerebbe, perchà© in realtà nel paese governerebbe Washington, perchà© quell´”ipotetico governo delll´anno della cuccagna” sarebbe realmente un burattino dell´imperialismo. Alla Forza Armata Nazionale, le lascerei, allora, due opzioni: scontrarsi e schiacciare il popolo o unirsi ad esso per liberarsi dall´attacco straniero, che cosଠgiustificherebbe l´invasione dei Marines, cosଠcome ਠsuccesso ad Haiti. Quell´alleato straniero ਠcolui che anima l´opposizione, perchà© nonostante questa “non ho contendenti” ha affermato senza giri di parole.
Ha aggiunto, che gli oppositori sono coscienti della loro grande svantaggio di fronte allo stesso, che con la trasparenza non vinceranno e per questo ਠassolutamente convinto che preparano frodi tecnologiche, cosଠche diventa imprescindibile la presenza di tecnici capaci di impedire un´altra sorte di golpe informatico.
“Andiamo verso il sesto anno della Rivoluzione, che appena sta iniziando”, perchà© si estenderà , come i fiumi, a tutto il restante XXI secolo e oltre, ha predetto convinto e convincente. La vera pace ਠquella dello spirito, individuale e collettivo; perà², senza giustizia non c´à¨ pace, e qui in Venezuela “procediamo sul vero cammino” per conquistarla, che oltretutto implica il potenziare l´amore per il prossimo, specialmente per i più deboli, ha sottolineato come in molte altre occasioni.
Rispetto all´impianto industriale, ha detto che ਠstato resuscitato dopo “il suo assassinio da parte del neoliberismo, perchà© il neoliberismo ਠun´assassino, e ciಠnon ਠun´opinione, ਠassolutamente certo”, ha argomentato il capo di Stato. Ora, Centinela ਠcapace di produrre 360 tonnellate di pasta di pomodoro, per le quali ਠnecessaria la lavorazione di 3 mila 600 tonnellate di pomodori, che a loro volta esigono la coltivazione di 150 ettari dello stesso.
Da qui la necessità di sostenere il modello endogeno che porta avanti la Rivoluzione Bolivariana, e ha esortato a seguire l´esempio della produzione della carne di maiale, di cui non viene importato un grammo, ma che al contrario il paese sta esportando, e per questo si ਠcongratulato con il presidente dell´Associazione Porcina del Venezuela, Alberto Cudemus, presente in questa giornata.
Conformemente a queste impostazioni, nuovamente il comandante nazionale si ਠscagliato contro la barbarie del modello neoliberista e l´Area del Libero Commercio delle Americhe (ALCA), generato da quel sistema per schiacciare le economie latinoamericane e caraibiche.
Al suo posto, il Venezuela propone l´Alternativa Bolivariana per le Americhe (ALBA), la cui meta ਠpotenziare economicamente e socialmente l´America Latina e il Caribe.
In quanto all´impianto industriale, ha sottolineato che la sua riapertura e la sua operatività ਠstata possibile mediante i 370 milioni di bolàvar apportati dalla Cassa di Risparmio della Guardia Nazionale e 700 milioni di bolàvar provenienti dal Fondo per lo Sviluppo delle Zone Speciali, perch੠ਠpreposto alla creazione di zone di sviluppo, come questa e quelle delle restanti in tutto lo spazio nazionale, e ha menzionato la Via del Cioccolato, in Panaquire, Municipio Acevedo de Barlovento, Stato Miranda.
Allo stesso tempo, sono stati finanziati alcuni produttori per la coltivazione di pomodori in Sabaneta, in modo che con i raccoglitori di Boconà³, Stato di Trujillo, e quelli di questa zona diventasse possibile l´impianto di lavorazione.
In un´altra parte del suo intervento, il presidente Chávez ha considerato l´opportunità data dalla Costituzione per preservare la pace, la giustizia, l´eguaglianza, in contrapposizione al neoliberismo selvaggio, come lo ha denominato. Al riguardo ha riferito, che ha in considerazioni, differenti tipi di referendum, fra i quali c´à¨ quello abrogativo per cambiare leggi o rendere possibile la loro approvazione, nel caso specifico la Legge sulla Responsabilità Sociale della Radio e della Televisione, la cui importanza risalta nell´esortazione di Papa Giovanni Paolo II in cui chiede ai governi del mondo di dare delle regole alla programmazione dei mezzi audiovisivi.
Il soldato che si pone contro la sua Patria non ਠun soldato, perchà© egli viene dalla terra della Nazione, la stessa da cui viene il popolo, perchà© il soldato ਠil popolo con l´uniforme, ha argomentato il presidente Chávez. Li ha sollecitati ad alimentare ogni giorno di più il loro legame con il popolo. Ha qualificato il generale del Popolo Ezequiel Zamora come un socialista utopico, figlio della rivoluzionaria Paula Correa, il cui esempio ਠdegno di essere emulato.
Fra le personalità presenti c´erano i ministri dell´Agricultura e delle Terre, Arnoldo Márquez; quello dello Stato per lo Sviluppo Sostenibile delle Zone Speciali, Francisco Natera; quello dell´Infrastruttura, Ramà³n Carrizález; il presidente dell´impresa della Citgo (filiale dei Petroli del Venezuela negli USA), Luis Maràn; ufficiali della FAN, cosଠcome asà como tambià©n abitanti barinensi che accompagnavano il Presidente.
Una coppia di bambini barinensi, di 5 o 6 anni d´età , ha ballato joropo, senza la musica, questa l´avevano dentro di essi. Entrambi hanno sollecitato come regalo da Chávez una borsa di studio, la quale hanno detto non ਠun dono ma un diritto. La contrapartita di questa nota felice, e stata quella di un altro piccolo bambino, approssimativamente di 3 anni, che ha detto di chiamarsi samuel, ਠha problemi cardiaci, per il cuale il comandante ha dato istruzioni per la sue cure.
Hugo Chavez di fronte a migliaia di sostenitori ha proclamato il carattere “antimperialista della rivoluzione bolivariana”
Ernesto Carmona*
Il Presidente Hugo Chávez ha assicurato che in Venezuela c´à¨ una rivoluzione in marcia e questa sera ha proclamato il suo carattere antimperialista, parlando per tre ore di fronte a centinaia di migliaia di abitanti di Caracas riuniti nel Viale Bolàvar de Caracas, in risposta alla fallita penetrazione di paramilitari colombiani durante la settimana.
Il Capo di Stato ha annunciato la rimozione della missione militare degli Stati Uniti dalle installazioni del Forte Tiuna, un nuova epurazione di ufficiali traditori dalle file dell´Esercito e da altre branche delle Forze Armate, l´aumento del contingente castrense e una nuova modalità di partecipazione popolare per i compiti di difesa nazionale, ciಠnel contesto delle varie misure politiche e militari orientate ad intensificare il processo di trasformazione sociale.
“E´ giunta l´ora di rivoluzionare la sicurezza e la difesa nazionale, per la difesa integrale della Nazione”, ha detto il comandante venezuelano. Chiarendo che questo “rafforzamento della componente militare” non deve confondersi con una corsa agli armamenti, annunciando perಠl´investimento di 10 milioni di dollari per incrementare il contingente dell´Esercito e della Guardia Nazionale.
Ugualmente, ha annunciato l´inaugurazione di un “teatro di operazioni di operazioni militari” nella regione centrale del paese per individuare la presenza di altri paramilitari che si crede permangano nel territorio. “Non dobbiamo aspettarci il Chávez del 2002, esso resta alla storia: ora siamo pronti per affrontare qualsiasi minaccia”, ha detto con euforia il leader popolare venezuelano.
Ha detto che il suo governo da due anni sta preparando carri armati, aerei, navi e altri mezzi militari, tantomeno ha scartato l´acquisizione di nuovo materiale da guerra “se fosse necessario” di modo che i soldati siano meglio equipaggiati. La novità ਠstata il suo appello all´unione civica militare, “l´unione del popolo con le forze armate” rivolgendosi alle fila dei riservisti e riferendosi alla preparazione militare di uomini e donne disposti a organizzarsi per ricevere istruzione.
Chávez ha chiamato i capi militari di tutto il paese a estirpare dalle fila delle forze armate “le quinte colonne dei traditori”. “Ho dato ordine a tutti i capi militari del paese di non aver riguardo per nessuno”, ha detto. Spiegando che ci sono 6 alti ufficiali detenuti a Ramo Verde che si apprestavano a partecipare alla presa della base aerea La Carlota, al fine di bombardare poi il Palazzo Miraflores e altri simboli chiave del potere nella capitale.
Chávez ha calcolato in 102 il totale dei paramilitari catturati e processati dai tribunali militari, dilungandosi sui minori di età senza esperienza militare portati in Venezuela con l´inganno, i quali saranno consegnati ai loro genitori con la collaborazione delle autorità colombiane una volta che sarà certa la loro identità . Ha dato a conoscere che il Ministro dell´Interno ha ricevuto istruzioni per ubicare i loro familiari.
Il capo di Stato ha affermato che dopo 5 anni e tre mesi ਠarrvita la fase antiimperialista della sua rivoluzione e ha annunciato misure, “Costituzione alla mano”, per sradicare definitivamente il latifondo e riformare il Potere Giudiziale, “un cancro che dobbiamo estirpare”, i cui giudici locali e regionali paralizzano il processo della riforma agraria. In questa fase che ha anche chiamato “di consolidamento”, ha annunciato che “ਠarrivata l´ora di espropriare i grandi proprietari, citando come esempio una immobiliare realizzata da un´impresa di Barquisimeto.
“Ci siamo o non ci siamo: questo ਠil punto cruciale”, ha detto Chávez nel denunciare che il latifondo “ਠintatto”. Ha detto che “la riforma agraria ਠordinata dal popolo; siamo obbligati a compierla costi quello che costi”, precisando che “bisogna sconfiggere il latifondo con la Costituzione e la Legge sulle Terre”.
* Ernesto Carmona, giornalista cileno.
Chavez, più cristallino dell´acqua:
Ora, con il popolo e i militari patrioti ਠarrivata l´ora dell´antimperialismo
Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha affermato che l´infiltrazione dei paramilitari colombiani nel suo paese fa parte della strategia dell´imperialismo mondiale contro la Rivoluzione Bolivariana.
In un discorso al termine di una manifestazione in rifiuto alla presenza di corpi militari irregolari colombiani, Chávez ha dato la responsabilità alle forze di destra che governano a Washington riguardo i piani che intendono attuare un colpo di Stato in Venezuela e assassinare dirigenti del governo e dell´opposizione.
Davanti a migliaia di persone concentrate nel centrale viale Bolàvar, il comandante ha fatto appello al popolo a non minimizzare o permettere che si dimentichi la gravità dei piani scoperti, che includevano anche il suo assassinio.
E´ necessario che noi dirigenti di questo popolo, ha insistito, ci poniamo in prima linea per sottolineare la gravità di quello chਠਠsuccesso in questi otto giorni, fatti senza precedenti nella storia nazionale nell´arco di un secolo.
Chávez ha accusato i centri di potere mondiali, specialmente gli Stati Uniti, di portare una maschera “ossuta e maleodorante” che iniziano a togliersi dopo gli attentati terroristi dell´11 settembre 2001 in quel paese, con la loro valanga di aggressioni contro diverse nazioni come l´Afghanistan e l´Iraq.
Da allora, ha ricordato lo statista, si sono dedicati a violentare il Diritto Internazionale e la Carta delle Nazioni dell´Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) per travolgere i popoli e spartirsi le risorse del mondo.
Il dignitario ha ricordato la partecipazione statunitense nell´agenda violenta contro il processo (bolivariano, ndt) che conduce nella nazione sudamericana dal 1999 come il colpo di Stato dell´aprile 2002 e lo sciopero petrolifero del dicembre di quest´anno protratto fino al mese di febbraio, intenti ha aggiunto –sconfitti dall´unità del popolo.
In un discorso infiammato, Chávez ha definito la manifestazione come la prorompenza dei venezuelani in difesa della loro sovranità nazionale.
Oggi il popolo si ਠtrovato unito nell´esigere il rispetto per il Venezuela e dire a lor signori che il loro sogno peregrino di sconfiggere la Rivoluzione fallirà mille volte, ha sentenziato.
Cosଠcome hanno fallito tante volte, continueranno a fallire nei loro intenti di abbattere il governo Bolivariano, ha sottolineato.
Chávez, ha detto che, anche se sarà assassinato, non potranno mai imporre al Venezuela un governo importato dalla cricca imperialista.
Ha parlato a una moltitudine concentatasi in appoggio al suo governo e in rifiuto all´intervento nordamericano negli affari interni del paese, cosଠcome al paramilitarismo che ora minaccia la nazione.
Il capo di Stato ha spiegato che, secondo tutte le indagini, l´obbiettivo principale del contingente dei paramiltari colombiani catturati in questa capitale era di uccidere per provocare il caos e facilitare l´invasione militare straniera.
Se riescono ad assassinarmi, non arriveranno di certo al trionfo dei loro piani perchà© non potranno imporre al popolo un altro governo che non sia deciso dai venezuelani.
Dico all´oligarchia che si pentirà della mia morte per 500 anni, ha puntualizzato.
Dopodichà¨, il comandante ha prospettato che, di fronte ad un´ipotetica aggressione straniera contro il Venezuela, che ciಠgenererà una risposta determinante di solidarietà attiva da parte di molti popoli dell´America Latina e dei Caraibi.
Ha sottolineato che i nemici della rivoluzione sostengono l´instaurazione di un caos di sangue e morte nel paese al fine di “dare il benvenuto al vecchio imperialismo per pacificare il venezuela e inoltre, assicurarsi una delle riserve petrolifere più grandi del pianeta”.
Ha detto che l´epicentro dei piani cospirativi si trovano a Miami, Bogotá, Cúcuta e Caracas, quelli che hanno pianificato la diffusione dei paramilitari colombiani in punti distinti del paese, sapevano che non potevano sconfiggere il governo con tale operazione e ma la loro idea era quella di portare il disordine in tutto il territorio.
Le oligarchie colombiane e venezuelane, tutte e due lacchਠdell´imperialismo nordamericano sono state responsabili della diffusione dei paramiliari a Caracas con l´aiuto di civili e militari venezuelani traditori della Patria, ha assicurato.
Chávez ha spiegato che deve essere chiaro che ora il cammino a venire cosଠcome la necessità di abbordare il concetto e la prassi dell´imperialismo e la sua nuova attuazione contro i popoli del terzo mondo, esemplificata nell´ondata di cospirazioni contro il Venezuela, la quale, sicuramente non si fermerà .
Alla fine, si ਠriferito al fatto che vari minori di età formavano parte del gruppo di paramilitari detenuti e ha sottilineato che si intendeva trasformare questi quasi-bambini in assassini.
Al riguardo, ha annunciato che con le appriopriate autorizzazioni del tribunale militare, spera di rimandare questi ragazzi ai loro genitori.
La Rivoluzione Bolivariana inizia la sua tappa antimperialista
La Rivoluzione Bolivariana, dopo cinque anni e tre mesi, entra nella sua fase antimperialista e ci obbliga al consolidamento e all´approfondimento delle trasformazioni in Venezuela, ha sostenuto oggi il presidente Hugo Chávez.
Durante un concentramento popolare nel centrale viale Bolàvar, il comandante ha segnalato che il processo che conduce dal 1999 ਠentrato ora in una fase antimperialista, il quale la riempie di un contenuto che obbliga ad un pensiero chiaro e alla azione non solo in Venezuela ma anche nel mondo intero.
Assieme a frasi in sostegno alla sua gestione, lo statista ha annunciato che in Venezuela comincia un nuova tappa di denuncia dei progetti imperialisti, specialmente del governo degli Stati Uniti, al quale ha dato la responsabilità dei piani di violenza contro il paese.
In un discorso di poco più di due ore, Chávez ha tracciato tre linee strategiche in difesa della sovranità del paese, frale quali si distingue l´unione del popolo con la Forza Armata Nazionale.
Fonte: Prensa Latina (Cuba)