di Magdi Allam
KAMIKAZE MADE IN EUROPE (di Magdi Allam)
“Kamikaze made in Europe” di Magdi Allam ਠil classico libretto che finirà per vendere un bel pಠdi copie (edizioni Mondadori).
Le tesi contenute nel libro sono anche peggio degli articoli farneticanti apparsi sul Corriere della Sera da Ottobre fino ad aprile. Il teorema criminogeno per cui ci sarebbe un legame organizzaativo tra Al Qaida e i “circuiti antimperialisti occidentali” (circuito e´ l´aggettivo con con cui Allam qualifica il Campo per aggirare nuove querele) e´ sistematizzato e infarcito di fanatismo occidentalista-imperialistico in stile Oriana Fallaci. L`Europa sarebbe divenuta la roccaforte di Al Qaida, la resistenza irachena (definita sempre “sedicente”) sarebbe un tutt`uno con gli uomini di Bin Laden, l`ordinamento giuridico europeo andrebbe ristrutturato sul modello di quello americano post 11 settembre perche´ la “lotta al terrorismo” e´ il compito principale.
Il sicofante Magdi Allam punta, anche in questa occasione ossesivamente, l´indice contro il Campo Antimperalista (oltre che contro l´UCOII)
Sentite cosa afferma a Pag. 7
“Per contro la strage di Madrid dell`11 marzo, costata la vita a 191 persone, ha rappresenatto un salto di qualità . E` il contesto in cui si ਠconsumato il massacro che ਠsostanzialmente diverso. E` infatti emersa una nuova e ben più pericolosa rete del terrorismo internazionale, cui fanno capo, oltre alle molteplici sigle che a vario titolo fanno riferimento al terrorismo islamico globalizzato di Osama bin Laden, anche organizzazioni terroristiche occidentali autoctone, la sedicente Resistenza irachena e i circuiti antimperialisti mondiali in cui confluiscono gruppi estremisti di sinistra, destra, islamici, terzomondisti e nazionalisti. Uniti dalla comune ideologia dell`antiamericanismo e dell`antiebraismo. Di fatto ਠla materializzazione dell`asse del Male ipotizzato enfaticamente da Bush.”
Pag 47, ancora su Madrid, dopo aver parlato del “Gruppo marocchino combattente Salafita”:
“Ma attorno a loro c`ਠun ibrido contesto in cui convergono gli interessi strategici della sedicente Resistenza irachena, un oscuro ruolo di una frangia radicale dell`ETA basca, la condivisione delle motivazioni politiche della strage da parte dei circuiti antimperialisti mondiali”.
Dopo di che insiste sul legame Resistenza irachena-Al Quaeda con citazioni di prese di posizione di entrambe le realtà . Poi di nuovo a Pag. 50: “L`intreccio mondiale della rete del terrore spicca nell`intervista in inglese concessa da Jabbar al Kubaysi, leader della sedicente Resistenza irachena, al sito https://www.antiimperialista.org (ovvero il nostro, ndr) il 31 gennaio 2004. Al Kubaysi ਠun ex agente dei servizi segreti iracheni, operativo in Europa, che si prestಠalla messinscena di una possibile riforma democratica in Iraq poco prima dell`attacco americano, nel tentativo di salvare in extremis il regime di Saddam”.
Seguono le citazioni, poi rilancia la tesi delle Brigate internazionali che avrebbero combattuto in Iraq con militanti dell`Eta e cio´ grazie ad una presunta funzione di cerniera deei “circuti antimperialisti europei”.
Pensavamo che Magdi Allam –dopo le sue figuracce in TV, dopo essere stato declassato dal Corriere, dopo essere stato sbeffeggiato da tanti dei suoi stessi colleghi, dopo la collezione di querele– si sarebbe dato una calmata. Chiaro che no. Egli e´ un giornalista solo per caso, in realta´ risponde agli interessi strategici del “partito americano”, e per questo e´ ben pagato e protetto. Fino a quando quel partito non sara´ battuto, ci sara´ sempre un pennivendolo di turno a invocare l´abisso.