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CONTRO LA PAURA

10. August 2004

Notiziario del Campo Antimperialista … 9 agosto 2004

Notiziario del Campo Antimperialista … 9 agosto 2004
itacampo@antiimperialista.org

ALL´ERTA!

IL 15 AGOSTO UN REFERENDUM VOLUTO DALLE OPPOSIZIONI GOLPISTE POTREBBE CACCIARE IL PRESIDENTE UGO CHAVEZ.
UN RITORNO AL POTERE DEI PARTITI DELL´ OLIGARCHIA ASSERVITA AGLI AMERICANI SPAZZEREBBE VIA, ASSIEME ALLE CONQUISTE SOCIALI UGUALITARIE, LA STESSA SOVRANITA´ NAZIONALE.
I GOLPISTI HANNO GIA´ DICHIARATO CHE NON RICONOSCERANNO L´EVENTUALE VITTORIA DI CHAVEZ, MINACCIANDO DI ESSERE PRONTI A RICORRERE AD OGNI MEZZO PUR DI SCHIACCIARE IL MOVIMENTO POPOLARE BOLIVARIANO.
I SETTORI RIVOLUZIONARI DEL MOVIMENTO POPOLARE HANNO A LORO VOLTA AFFERMATO CHE NON ACCETTEREBBERO MAI UN RITORNO ALLA VECCHIA SITUAZIONE DI OPPRESSIONE SOCIALE E NAZIONALE.
IL RISCHIO E´ QUELLO DI UNO SCONTRO DI PORTATA INCALCOLABILE, MENTRE GLI USA SOFFIANO SUL FUOCO, PREPARANDO UN INTERVENTO ARMATO COL PRETESTO DI “PACIFICARE” IL PAESE (LE TRUPPE USA SONO GIA´ ATTIVE IN COLOMBIA ACCANTO ALLA CONTRORIVOLUZIONE).
DOVERE DEGLI ANTIMPERIALISTI E´ SOSTENERE LE FORZE VENEZUELANE RACCOLTE NEL MOVIMENTO BOLIVARIANO.
E´ IN QUESTO CONTESTO CHE ASSIEME AI COMPAGNI DEL MOVIMENTO BOLIVARIANO PRESENTI AD ASSISI, SI E´ DECISO DI ORGANIZZARE IN VENEZUELA, NEL PROSSIMO MESE DI FEBBRAIO, UN GRANDE CAMPO BOLIVARIANO E ANTIMPERIALISTA INTERNAZIONALE. UN EVENTO IN CONTINUITA´ CON MUMBAY RESISTANCE 2004, PER SOSTENERE, CON LA RIVOLUZIONE VENEZUELANA OGNI RESISTENZA CONTRO L´IMPERIALISMO, A COMINCIARE DALL´IRAQ E DALLA PALESTINA.

Questo Notiziario contiene:

1. UN CAMPO CONTRO LA PAURA
2. PROPOSTA D´AZIONE CONTRO LA REPRESSIONE
3. SOLIDARIETA´ AL CONCHETTA DI MILANO
4. GEMBAKU DOM (quel sei agosto del quarantacinque)
5. CI MANCAVA LA FALLACI

1. UN CAMPO CONTRO LA PAURA

Venivamo da un anno difficile, il piu´ difficile da quando esistiamo. Con gli arresti del primo aprile lo Stato ha tentato di spazzarci via, di indurci a fare marcia indietro. Gli arresti non caddero a ciel sereno. Furono meticolosamente preparati da una martellante e inaudita campagna di denigrazione e di saranizzazione. Nessuno era mai stato accusato di essere allo stesso tempo: antisemita, terrorista, fascista, comunista, fondamentalista islamico, rosso-bruno. Campagna davvero insidiosa, che ha visto per protagonisti, accanto ai piu´ potenti media di regime, anche giornali e partiti di sinistra (Fassino e Bertinotti sono scesi in campo in prima persona), e alla quale si sono associati gruppi e gruppetti pseudo-rivoluzionari, davvero indispensabili per confondere le idee e dare un minimo di credibilita´ ad una campagna tanto infame. A noi nessuno toglie dalla testa che quest´offensiva sia stata pilotata da un unico centro strategico di disinformazione e repressione.
In queste circostanze svolgere il Campo 2004 era un rischio al limite della follia. Chi mai sarebbe venuto ad Assisi dopo un anno di volgari e pesanti calunnie? Chi mai avrebbe avuto il coraggio di associarsi a temibili “terroristi-nazi-islamo-comunisti”? Non avremmo rischiato di essere in quattro gatti? Non era forse meglio abbassare la testa, ripiegare, attendere tempi migliori? Abbiamo deciso di resistere, di tenere la nostra trincea. In base al ragionamento per cui, in certe circostanze, la ritirata equivale alla resa, ad una fatale sconfitta. Che la sola sconfitta piu´ amara e´ quella di non ingaggiare battaglia per la paura. Dovevamo dare un segnale di coraggio contro la paura rischiando il tutto per tutto. Abbiamo avuto ragione. Il Campo non solo si ਠsvolto, non solo ha svolto produttivamente i suoi lavori, il clima era di serenità  e addirittura il numero dei partecipanti e´ stato sensibilmente superiore all´anno passato.
Questo ci dice che dobbiamo andare avanti. Infatti lo faremo, senza farci ne´ distrarre ne´ impaurire, nient´affatto limitandoci a difenderci dalla repressione. La lotta contro la caccia alle streghe antiterrorista ha senso solo se non e´ autoreferenziale, se avviene nel contesto di una politica ad ampio raggio. Da questo punto di vista i risultati di questo campo 2004 segnano davvero un passo avanti.
Siamo gia´ impegnati nella preparazione della giornata internazionale d´azione per la Resistenza Irachena del 25 settembre, proposta nata nell´ambito di Mumbay Resistance. Facciamo parte del comitato promotore del campo internazionale bolivariano antimperialista che si svolgera´ in Venezuela nel febbraio prossimo (un evento sicuramente moltitudinario, come e forse piu´ dell´incontro di Mumbay del gennaio scorso). Saremo accanto ai compagni baschi nella costruzione di un polo antagonista europeo fuori e contro lo schieramento bipolare.
Insomma di lavoro ce n´e´ tanto. Abbiamo la pazienza e la tenacia necessarie per portarlo avanti.

2. PROPOSTA D´AZIONE CONTRO LA REPRESSIONE

IL COMPAGNO pisano WILLIAM FREDIANI, MILITANTE DEL CAMPO ANTIMPERIALISTA e attivo con il gruppo IL SILVESTRE, posto agli arresti domiciliari A PISA il 30 luglio NELL´INCHIESTA SULLE cosiddete C.O.R., e´ stato l´altro ieri tradotto IN CARCERE in base a nuove accuse. La stampa toscana lo sta sottoponendo ad un linciaggio immorale allo scopo non solo di puntellare l´inchiesta giudiziaria, ma di pregiudicarne l´esito.

MERCOLEDI` 11 AGOSTO – ALLE ORE 16 – ALLE LOGGE DEI BANCHI A PISA
PRESIDIO PER LA SCARCERAZIONE DI WILLIAM E DEGLI ALTRI COMPAGNI ANARCHICI DE IL SILVESTRE

Per chi volesse scrivere a Willy, l`indirizzo à¨: William Frediani – Casa circondariale Don Bosco, via S.G. Bosco 43, 56100 Pisa

Pubblichiamo la risoluzione approvata dall´assemblea unitaria contro la repressione svoltasi al Campo di Assisi.
La risoluzione e´ stata votata, tra le altre, dalle delegazioni irlandese, basca, russa, palestinese e turca.

Per un movimento di autodifesa contro la repressione

L´assemblea plenaria del Campo Antimperialista 2004 considera centrale la costruzione di un ampio fronte di lotta che sappia contrastare la crescente spinta repressiva che ha trovato un formidabile alimento nella filosofia della “guerra preventiva” e che ha partorito l´”Usa patriotic act”, l´ordine presidenziale USA del 13/11/2001, Guantanamo e le Liste nere USA ed UE.

L´assemblea:
1. Conferma l´impegno prioritario per ottenere la liberazione dei compagni Zeynep Kilic ed Avni Er, ancora detenuti a Rebibbia nell´ambito della cosiddetta “operazione Tracia” del 1° aprile scorso e di William Frediani, militante del Campo Antimperialista detenuto nel carcere di Pisa per l´inchiesta sulle “COR”.
2. Si esprime a favore dello sviluppo di campagne internazionali dal grande valore simbolico, come quella per la liberazione del compagno Saadat, segretario del FPLP, e quella per la libertà  della compagna Luz Perly Cordoba dell´Associazione Contadina di Arauca (Colombia).
3. Decide di verificare la concreta possibilità  di realizzare, a livello europeo, un libro su tutti i principali aspetti della repressione nei rispettivi paesi.
4. Aderisce alla dichiarazione della Conferenza internazionale di solidarietà  di Donostia, organizzata dal Movimento Pro Amnistia di Euskal Herria.
5. Propone di avviare i contatti necessari per costruire forme di coordinamento contro la repressione a livello europeo ed internazionale.
6. Per quanto riguarda l´Italia, assume la decisione di avviare il lavoro – insieme alle altre forze e realtà  disponibili – per arrivare alla costituzione di un coordinamento nazionale contro la repressione, inteso come strumento unitario, pluralista e non autoreferenziale.

Assisi, 6 agosto 2004

3. SOLIDARIETA´ AL CONCHETTA DI MILANO

Nel condannare l“aggressione violentissima ai danni dei compagni del Cox esprimiamo la nostra piu` convinta solidarieta`.
Il movimento antimperialista e antagonista non subisce solo gli attacchi “legali” della repressione di Stato, ma pure quelli illegali di gruppi neofascisti.
E` una divisione dei compiti che va spezzata con l`inziativa di massa, non solo in difesa dei diritti democratici, contro lo Stato di Polizia, ma anche con l`autodifesa, militante e intransigente.
Ogni attacco va rintuzzato! Tutti gli scagnozzi razzisti e reazionari vanno isolati, contrastati e combattuti, se necessario sul loro stesso terreno. Poiche` non deve passare l`idea, anzitutto tra i giovani, che i rivoluzionari subiscono i soprusi senza risposta.
PRONTI ALLA MOBILITAZIONE! CONTRO STATO DI POLIZIA E FASCISTI!
FERMIAMO LA REPRESSIONE!
Lliberta` per William Frediani! Liberta´ per Er Avni, Zeynep e tutti i militanti antimperialisti!

4. GEMBAKU DOM (quel sei agosto del quarantacinque)
Ovvero il più grande dei forni crematori

“Dico duecentomila, e tralascio le migliaia morte dopo, e quelle nate morte, e tutti i cancri… e non erano soldati, erano […] inermi che avevano commesso il delitto di non aver nessuna colpa…
C`e` un luogo, a Hiroshima, si chiama Gembaku Dom, e` un padiglione, vuol dire Cupola atomica, fu l`epicentro dell`esplosione, in quel luogo la temperatura al suolo raggiunse lo stesso calore della superficie solare, vicino al cenotafio con la fiamma della pace c`e` un pezzo di pietra, e` la soglia della porta di un edificio, una normale soglia della nostre case, dove mettiamo lo zerbino per pulirci le scarpe. Dentro quella pietra, di marmo, mi pare, assorbita come una carta assorbente succhia l`inchiostro, c`e` l`impronta di un corpo umano a braccia spalancate. E` quello che resta del corpo di un uomo che si liquefece sulla soglia di casa sua alle otto e un quarto di quel sei agosto del quarantacinque… […]… e` stato detto che quelle vittime furono inutili, la testa del mondo era gia` stata schiacciata a Dresda e a Berlino, e agli americani per piegare il Giappone sarebbero bastate le armi convenzionali. E` un errore, non furono affatto inutili, ai vincitori furono utilissime, in quel modo fecero capire al mondo che i nuovi padroni erano loro…”

5. CI MANCAVA LA FALLACI

Che Magdi Allam avrebbe riparlato di noi anche nel suo recentissimo paphlet dal titolo inquietante “KAMIKAZE MADE IN EUROPE”, ne eravamo certi. Per lui noi saremmo, niente di meno, che il trait d´union tra Al Qaida, i guerriglieri iracheni e l´ETA. Ovvero il piu´ impressionante sodalizio eversivo mai esistito.
Mancava, alla sterminata lista dei detrattori del Campo Antimperialista (da Libero fino a… Liberazione), solo la giornalista piu´ potente di tutti: Oriana Fallaci.
Ora e´ anche lei scesa in campo… Contro il Campo.
Nella sua intervista al Corriere della Sera (mezzo milione di copie vendute), nel emzzo dei suoi isterici conati razzisti, ci prende di mira a causa della campagna dei DIECI EURO per la Resistenza Irachena, additandoci come l´espressione del “nemico interno” che mina la solidita´ dell´Occidente. Non lo dice ma lo fa capire: dovremmo essere spediti a Guantanamo come tutti coloro che combattono contro l´Impero americano –per la Fallaci mirabile faro di civilta´ e intrepida sentinella del progresso umano. C´à¨ un solo problema logistico signora Fallaci: non basterebbero ne´ Guantanamo ne´ tutta l´isola di Cuba (eventualmente ripulita dai comunisti) per segregare tutti i nemici dell´imperialismo che vanno a spasso per il mondo. Ci vorrebbe un intero continente, col rischio evidente che cosi raggruppati, i nemici giurati degli USA, sarebbero ancor piu´ pericolsi di adesso. Ci assale un dubbio: che la Fallaci serbi l´idea di una “soluzione finale”?

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