Porto Alegre, 30 gennaio 2005.
La Resistenza Irachena a Porto Alegre.
Il 30 gennaio si ਠsvolta a Porto Alegre la manifestazione a sostegno della Resistenza Irachena, organizzata dal Campo Antimperialista, dal Comitato Iraq Libero e da Sammi Alaa dell´Alleanza Patriottica Irachena insieme ad altre forze brasiliane e non.
Il corteo, cui hanno partecipato circa cinquecento persone, ਠpartito alle 11 dal Gasometro in direzione dell´Anfiteatro. Lo striscione di apertura recitava “Contro l´occupazione con la Resistenza Irachena”; a seguire striscioni di contenuto analogo, striscioni inneggianti alla Resistenza Palestinese, bandiere irachene, palestinesi e del Paese Basco, striscioni e bandiere
delle forze partecipanti. Lungo il percorso i partecipanti hanno tenuto un atteggiamento ordinato e militante; niente musica sparata a tutto volume ma comizi volanti, slogans e canti appropriati. Ad un certo punto il corteo ha incrociato una manifestazione dei Sem Terra e una di alcune organizzazioni indigene: nessun problema, saluti e scambi di bandiere. La manifestazione si ਠconclusa nei pressi della Tenda Palestinese allestita dalla Confederazione Arabo-Palestinese del Brasile, con i seguenti interventi: Jawat Al Kalisi, Partito Comunista Rivoluzionario – Argentina, Movimento Socialista dei Lavoratori (MST) – Argentina, Partito Socialista dei Lavoratori Unificato (PSTU) – Brasile, John Catalinotto – IAC USA, Guerry Hodderson del Freedom Socialist Party – USA, Partito Comunista Rivoluzionario (PCR) Brasile, Sammi Alaa dell´Alleanza Patriottica Irachena, Campo Antimperialista. Inoltre sono intervenuti anche singoli compagni non organizzati. Tutti gli interventi hanno espresso un sostegno convinto ed inequivocabile alla Resistenza Irachena, senza sottilizzare sulla sua composizione e sui suoi metodi di lotta; in molti poi hanno sottolineato che il miglior sostegno alla Resistenza consiste nel lottare contro l´oppressione nei rispettivi paesi, anche se questa oppressione si manifesta in forme diverse dalla vera e propria occupazione militare.
Maria Grazia Ardizzone