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Con tutto il rispetto

22. May 2005

Notiziario del Campo Antimperialista … 21 maggio 2005

Notiziario del Campo Antimperialista … 21 maggio 2005
campoantimperialista@tiscali.it

FESTA DEI BRIGANTI
14-17 luglio 2005

Parco della Pinetina
Riotorto di Piombino (LI)

=> festadeibriganti@tiscali.it <=
Per informazioni logistiche: Francesco: 347.1271998
Per prenotazioni: Maria Grazia: 347.9510036

F E S T A… D E I… B R I G A N T I…
G L I… E V E N T I… P R I N C I P A L I…

Giovedi 14 luglio
ore 17,30 – La verita´ sullla guerra nel Darfur – Incontro dibattito con Omar Khayyam
Ore 22,00 – Altri suoni – Concerti del cantautore SERGIO STARACE e del gruppo salentino CRASI
Venerdi 15 luglio
Ore 17,30 – Europa: protettorato USA o sfida all´impero americano? Se si quale? – Tavola rotonda con i movimenti antagonisti europei
Ore 22,00 Altro Teatro – Quattro ore a Chatila – Con NICOLA PANNELLI e CARLO ORLANDO – Regia di Nicola Pannelli
Sabato 16 luglio
Ore 17,30 – La Resistenza irachena chiama. La sinistra italiana che risponde? – Tavola rotonda
Ore 22,00 – Altri suoni – Concerto di ASSALTI FRONTALI
Domenica 17 luglio
Ore 17,30 – Dentro la crisi della modernita´ occidentale. Impegno rivoluzionario e riscoperta della fede religiosa
Ore 22,00 – Altri suoni – Concerto del gruppo libanese di Mofid Nehme

La sapete l´ultima? Mentre tutta la sinistra francese che si rispetti sta svolgendo una battaglia enorme per bocciare il prossimo 29 maggio (Referendum) la Costituzione europea, Toni Negri ha affermato che al contrario votera´ SI. La ragione? La stessa della sinistra che si mobilita per il NO: contrastare ad ogni costo la prepotenza imperiale americana. Nobilissima intenzione! Ma chi si sbaglia? Negri o la sinistra anticapitalista? La nostra risposta alla prossima puntata.

Questo Notiziario contiene:

1. MAGGIO IN MANETTE
2. CON TUTTO IL RISPETTO (di AFGANISTAN, ONG E SEQUESTRI di PERSONA)
3. CON LA PALESTINA NEL CUORE. VIAGGIO DI SOLIDARIETA´ – 14 agosto-28 agosto 2005
4. LIBERTA´ PER WILLIAM FREDIANI, ALESSIO PERONDI e FRANCESCO GIOIA (in carcere da quasi un anno). Ricapitoliamo i fatti.
5. ROMA, 1-2 OTTOBRE 2005: CONFERENZA INTERNAZIONALE A SOSTEGNO DELLA RESISTENZA IRACHENA
6. UZBEKISTAN: DALLA PARTE DI CHI LOTTA CONTRO LA TIRANNIA

1. MAGGIO IN MANETTE

Roma 11 maggio: arresti domiciliari per Nunzio D´Erme e altri quattro Disobbedienti. Lecce 12 maggio: cinque arresti di compagni anarchici. Sardegna 18 maggio sette arresti nella sinistra antagonista. Bologna 18 maggio tre Disobbedienti arrestati. Questo mentre compagni antimperialisti, anarchici e immigrati islamici sono in prigione da un anno o piu´, a causa di inchieste mostruose, accusati di terrorismo internazionale o di associazione sovversiva e in base al 270 bis, un dispositivo repressivo modificato nel novembre 2001 anche dal centro-sinistra e che avrebbe fatto impallidire lo stesso Rocco.
MANIFESTIAMO TUTTI!
Sabato 21 maggio, ore 15 a Lecce, Porta Napoli
Sabato 21 maggio, ore 15,30 a Bologna, piazza XX Settembre
Lunedi 23, 24 e 27 Maggio, a Firenze presidio davanti all´aula bunker del tribunale

2. CON TUTTO IL RISPETTO (di AFGANISTAN, ONG E SEQUESTRI di PERSONA)

Ci e´ appena giunta una lunga corrispondenza da Jalalabad, cuore della recente sommossa popolare, che spiega le vere ragioni della rivolta e le sue amplissime dimensioni. Entro un paio di giorni saremo in grado di tradurla in italiano e pubblicarla sul nostro sito (ਠcomunque gia´ disponibile in inglese: http://www.antiimpieralista.org/en/). Una sommossa che facendo passare una decina di citta´ e molti villaggi in mano agli insorti ha fatto tremare il regime del proconsole americano Kharzai. Tuttavia la stampa e le TV italiane preferiscono parlare d´altro, ovvero del rapimento dell´italiana Clementina Cantoni, da tempo in Afganistan arruolata tra le file della ONG CARE International. Noi ci auguriamo che Clementina sia immediatamente liberata, tuttavia non se ne puo´ piu´ di tanta ipocrisia. Qualche parola va detta sulla funzione e sul profilo della ONG Care International. Si tratta di una potentissima organizzazione che di non governativo ha solo il nome. Ben strutturata nei paesi occidentali, anzitutto negli USA, essa gode di potentissimi appoggi politici da parte dei governi americano e in genere occidentali, ed economici da parte di svariate multinazionali (ma anche della Banca Mondiale) che sono le principali finanziatrici di CARE. CARE ha infatti fatturati enormi (nel 2004 la sola sezione americana ha “raccimolato” ben 516 milioni di dollari!!) e funziona, nei paesi dove allunga le mani, come testa di ponte delle medesime multinazionali, di cui spesso agisce come filiale commerciale. Quel che e´ peggio CARE riesce a piombare con tempestivita´ piu´ che sospetta, in ogni paese in cui ci sia un conflitto, in ogni zona ove il dominio imperialistico traballi. Tutta o quasi l´America Latina, le zone piu´ turbolente dell´Africa, il Kosovo, l´Iraq, la Palestina, lo Yemen; il Nepal e tutta l´Asia meridionale compresa l´Indonesia, la Cambogia e il Vietnam. Ovviamente l´Afganistan. Se di ONG se ne salvano poche, in quanto esse agiscono come quinta colonna delle truppe d´occupazione e d´aggressione imperialistiche, CARE ਠtra di esse la piu´ collusa con le potenze capitalistiche, USA in testa. Le sue missioni caritatevoli e filantropiche di elemosina ai poveri appaiono irreprensibili, ma hanno la medesima funzione di quelle cattoliche ai tempi della conquista spagnola delle americhe, quando preti e frati anticristiani accompagnavano con la croce la spada dei conquistatori assolvendoli dai loro crimini sanguinari. Sul piano delle posizioni politiche generali CARE ਠuna vera e propria filiale del pensiero unico neoliberista. Ecco cosa ha affermato il Presidente di CARE Canada (vedi il loro sito):
“Il dibattito sulla mondializzazione ਠaspro … La maggioranza pensa che la mondializzazione accresca la poverta´ e, di conseguenza, rappresenti un cattivo affare che condanna I paesi in via di sviluppo a ricercare il denominatore piu´ basso. CARE non e´ di questo avviso. Secondo noi gli argomenti a favore di uno sviluppo sostenuto grazie al commercio sono eloquenti. Di piu´, le realta´ macroeconomiche parlano a favore della liberalizzazione del commercio. E´ irrefutabile che la mondializzazione contribuisce a ridurre la poverta´. In questo senso essa funziona e bene”
Ogni commento e´ superfluo. Con tutto il rispetto per Clementina Cantoni, ella si trova, se pensava di fare davvero del bene al popolo afgano vittima di un´occupazione intollerabile, nel posto sbagliato e nell´organizzazione piu´ sbagliata che mai.

3. CON LA PALESTINA NEL CUORE. VIAGGIO DI SOLIDARIETA´ – 14 agosto-28 agosto 2005
Per informazioni e adesioni contattaci al nostro indirizzo:
campoantimperialista@tiscali.it

Il viaggio e´ organizzato dal Campo Antimperialista Europa assieme ai compagni palestinesi di Abna al Balaad (organizzazione palestinese sorella). Siccome ci sono gia´ piu´ di quaranta iscritti preghiamo
chiunque fosse interessato prender parte al viaggio di contattarci entro e non oltre la meta´ di giugno inviandoci, assieme alla richiesta una breve scheda personale.

Programma preliminare

Prima parte della visita:
– Arrivo al aeroporto e trasferimento a Beit Sahour- incontro di orientamento con rappresentanti di ONG e discussioni
Betlemme e dintorni: visita degli insediamenti, dei campi profughi, del muro. Incontro con un rappresentante del FPLP.
Hebron: visita del centro città  e degli insediamenti israeliani. Incontro politico con i rappresentanti della resistenza locale. Sera: Incontro politico con un rappresentante di Fatah.
Gerusalemme: tour negli insediamenti israeliani con l´Alternative Information Center e visita del centro storico della città  con il Nidal Center. Incontro con un responsabile di ICAHD. Sera: Incontro con il Dott. Majed NASSAR sulla drammatica situazione sanitaria in Palestina.
Nablus: visita della città  e delle distruzioni. Visita al Campo profughi di Balata e incontro con I rifugiati. Incontro con Ghassan SHAKAA (ex-sindaco della città  che ha perso due gambe durante un attaco israeliano negli anni 70)
Jenin: visita del campo profughi e discussioni con i profughi.
Qalqilia: tour del muro e incontro con il sindaco. Viaggio a Nazareth.
Nazareth: Incontro con la Arab Human Rights association, incontro con Abna el balad, incontro con Ilan Pape (professore israeliano anti-sionista). Ritorno a Beit Sahour.
Gaza – visita alla citta´ (nel caso lo consentisssero le autorita´ sioniste)

La seconda parte della visita sara´ dedicata a un programma di lavoro volontario in una struttura sociale: la proposta ਠquella di lavorare sui campi dei contadini vicino a Betlemme per prevenire violenze e soprusi da parte dei coloni israeliani che vivono in insediamenti nei dintorni. Una possibilità  alternativa sarebbe quella di lavorare in asili ed altre strutture per bambini. Il volontariato darà  la possibilità  ai partecipanti del viaggio di solidarietà  ad entrare in contatto con la popolazione ed a conoscere la vita quotidiana sotto l´occupazione.

4. LIBERTA´ PER WILLIAM FREDIANI, ALESSIO PERONDI e FRANCESCO GIOIA
Presidio presso il Tribunale di Firenze, 23,24 e 27 maggio prossimi. Ricapitoliamo i fatti.

Qui sotto pubblichiamo un breve riassunto sulla vicenda dei compagni pisani in galera da ormai quasi un anno. E´ triste che la sinistra antagonista non muova un dito contro questi arresti. In barba alle frasi sulla solidarieta´ ai compagni e alle promesse di lottare uniti contro la repressione, i due compagni pisani, tra cui il nostro William, restano in carcere (uno in Spagna) privi dell´affetto che meriterebbero. Mettiamo in rete queste cose mentre le forze dello Stato hanno compiuto una nuova scandalosa e vergognosa reatat contro diversi cittadini extracomunitari colpevoli solo di essere, oltreche´ islamici, anch´essi antimperialisti. Un chiaro gesto di vendetta contro le sacro9sdante sc arcerazioni di altri musulmani che nel frattempo si erabo fatti per intero 18 mnesi di carcerazine preventiva. A fronte di chi si riempie la bocca di parole come fratellanza e solidarieta´ con gli immigrati ma tace quando lo Stato fa sentiore il pugno di ferro, noi vogliamo esprimere la nostra vicinanza a queste nuove vittime dell´isteria antislamica e antiterrorista.

“Nei mesi di Luglio e Agosto 2004 un´operazione di polizia nella città  di Pisa ha portato in carcere diversi compagni, anarchici e comunisti. L´accusa mossa ਠquella di essere membri delle C.O.R. (Cellule di Offensiva Rivoluzionaria) e di aver organizzato ed eseguito alcuni attentati per lo più contro esponenti di AN a Pisa qualche anno fa. E´ la stessa accusa che ha colpito, dal 7 Giugno scorso, il gruppo ecologista pisano “Il Silvestre”. Il risultato di questa operazione ਠstato l´arresto di sette compagni, due messi in carcere (Alessio Perondi e William Frediani, militante anche del Campo antimperialista) e cinque agli arresti domiciliari restrittivi. Un ottavo, Francesco Gioia, si ਠsottratto al provvedimento di custodia, ma ਠstato arrestato in Spagna pochi giorni fa. Dopo qualche mese dagli arresti tre di questi compagni che erano agli arresti domiciliari sono stati liberati.
Gli indizi a loro carico sono labilissimi, di fatto basati solo su alcune intercettazioni telefoniche, ma queste sono bastate a far scattare le misure detentive.
Nonostante l´evidente labilità  degli indizi e la presunzione di innocenza, questi compagni sono stati immediatamente sbattuti sulle prime pagine di tutti i giornali (locali ma non solo) come i mostri che attentavano alla nostra sicurezza. Tutti i più incredibili collegamenti sono stati fatti dai nostri prezzolati scribacchini: infatti, non contenti di aver convertito la presunta innocenza in colpevolezza certa, gli incarcerati sono stati di fatto presentati all´opinione pubblica come un tutt´uno con le BR e allo stesso tempo accusati di essere la base italiana di organizzazioni islamiste stile Al Qaida. E´ bastato poi che uno degli arrestati chiedesse di portarsi in cella i libri che gli servivano per preparare un esame universitario (la Bibbia, il Corano e la Divina Commedia) perchà© si scatenasse il putiferio. Praticamente quest´episodio valeva più di mille confessioni.
Se questa campagna diffamatoria si fosse fermata qui sarebbe stata scandalosa ma forse non seria (conoscendo la qualità  della stampa locale). Invece purtroppo non ਠcosà¬: ਠla stessa relazione dei servizi segreti spiegata dal Ministro dell´Interno Pisanu, a mettere le C.O.R al centro del pericolo sovversivo in Italia oggi. Assieme alle COR si trovano anche gli antimperialisti che sostengono la resistenza irachena. Il bisogno del mostro ਠevidentemente più forte di qualsiasi evidenza.
Dovrebbe essere chiaro a tutti che l´operazione messa in campo dalla magistratura ਠun´operazione tutta politica. E´ la risposta ad una domanda d´ordine che proviene dai settori più reazionari della società  e da alcuni settori del potere. E di certo non riguarda solo le C.O.R, ma potenzialmente tutti coloro che non vogliono omologarsi alle leggi del capitalismo oggi.
Da riportare in questo senso una delle motivazioni portate dai giudici a favore della carcerazione di Frediani che, secondo il giudice sarebbe un personaggio “dedito stabilmente ad azioni di questo tipo e, soprattutto, sorretto da convinzioni ideologiche ben più pericolose ed estreme di quelle fino a questo momento espresse dalle C.O.R., convinzioni che mostrano l´adesione convinta alla lotta violenta di classe di radice comunista che – si potrebbe dire: inevitabilmente – prevale sull´ispirazione anarchica”.
L´inchiesta ਠproseguita di male in peggio: poichà© in Novembre stavano scadendo i termini di carcerazione preventiva dei due compagni in carcere, i giudici hanno chiesto ed ottenuto una proroga di 45 giorni per attendere l´arrivo delle analisi del DNA del RIS di Parma. Si ਠpoi saputo in seguito che in tale data queste analisi ERANO GIA´ NELLE MANI DEI GIUDICI e che risultavano essere negative (scagionavano cioਠgli imputati). Sordi a tutti questi indizi i giudici hanno chiesto ed ottenuto la riqualificazione del reato che ਠpassato da “associazione a delinquere” ad “Associazione con finalità  di eversione dell´ordine democratico” (art.270bis). Lo scopo di questa riqualificazione ਠstato evidentemente solo quello di allungare i tempi della carcerazione preventiva nella speranza che nel frattempo saltasse fuori qualche prova a sostegno del teorema accusatorio. Assieme alla riqualificazione del reato ਠavvenuto anche lo spostamento della sede dell´inchiesta che ਠpassata dal tribunale di Pisa a quello di Firenze.
In questi mesi nessun nuovo indizio ਠemerso contro gli imputati e gli inquirenti hanno dovuto dichiarare chiuse le indagini.
Nei giorni 23, 24 e 27 Maggio, nell´aula bunker del tribunale di Firenze, ਠfissata l´udienza per il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.
Si tratterà  cioਠdi decidere se ci sono o meno elementi accusatori tali da effettuare il processo.
E´ evidente quindi, a nostro avviso, che la situazione sia di una gravità  assoluta e l´esigenza di mobilitarci e difendere gli spazi di agibilità  politica sia del tutto naturale. Purtroppo non tutti la pensano cosà¬, anzi: anche a sinistra si stenta a cogliere la gravità  della situazione attuale. Troppi silenzi ci sono stati nei confronti di questa vicenda, favoriti da una scarsa capacità  di analisi del fenomeno. Il particolarismo e il settarismo all´insegna del “meglio lui che me” o “a me non puಠcapitare perchà© sono diverso da lui” non tengono conto che l´ondata repressiva in atto riguarda tutti, e non solo alcuni più esposti di altri.
Per questo motivo ਠnecessario mobilitarsi per organizzare un presidio fuori dal Tribunale nei giorni dell´udienza. Far sentire la nostra voce e la nostra solidarietà  agli accusati sarà  importante affinchà© loro non si sentano isolati e perchà© altri capiscano che non ci facciamo spaventare dalle minacce del potere!

5. ROMA, 1-2 OTTOBRE 2005: CONFERENZA INTERNAZIONALE A SOSTEGNO DELLA RESISTENZA IRACHENA

Sosteniamo la Resistenza irachena!
Verso il quinto anniversario dell´Intifada:
costruiamo un sostegno internazionale per la Resistenza irachena!

Noi sottoscritti convochiamo una conferenza internazionale a sostegno della Resistenza irachena da svolgersi nei giorni 1-2 ottobre 2005, in coincidenza con l´anniversario dell´Intifada. La conferenza si svolgerà  in Italia, dove l´opposizione popolare alla guerra e all´occupazione hanno dominato la scena, mentre il governo continua a essere uno dei più importanti alleati degli USA, fornendo circa 3.000 soldati occupanti.

La guerra e l´occupazione dell´Iraq hanno incontrato una massiccia opposizione. Ma tutti coloro che si sono opposti alla guerra e all´occupazione dell´Iraq adesso devono andare avanti, sostenendo in maniera chiara la resistenza irachena che lotta per liberare la propria patria. Non ਠpossibile da una parte essere contro l´occupazione, e dall´altra non sostenere l´impressionante resistenza che in Iraq cerca di scacciare gli occupanti.

Facciamo un appello per il completo riconoscimento della resistenza popolare e armata dell´Iraq. La resistenza irachena ਠinclusiva di ogni corrente, a prescindere dalla sua posizione politica o religiosa, che resiste all´occupazione sotto il semplice slogan della liberazione della patria irachena.

La Resistenza del popolo iracheno contro l´occupazione imperialista include ogni forma di resistenza, comprese proteste, scioperi, disobbedienza civile, azioni dirette non violente e lotta armata. Inoltre, la resistenza del popolo iracheno contro l´occupazione ਠparte inseparabile del movimento popolare sul piano internazionale di resistenza e lotta conto gli imperialismi, il sionismo e ogni forma di reazione.

Nà© le “elezioni” sponsorizzate dagli USA nà© lo slogan della “democrazia” sono in grado di mascherare la realtà . Dietro le marionette irachene, si trova il regime degli USA, rappresentato dalla gigantesca ambasciata americana nella “Zona verde” di Baghdad. Mentre prosegue il “processo elettorale”, si deruba l´Iraq delle sue risorse petrolifere. Si saccheggiano i suoi tesori culturali. Nel frattempo, un numero crescente di iracheni soffre della mancanza di cibo, di acqua e di corrente. Ogni opposizione politica viene soffocata brutalmente. Fino alle “elezioni”, le carceri sono state piene, con cinquanta arresti al giorno.

L´Iraq ਠdiventato il nuovo simbolo tanto della sofferenza quanto della resistenza della nazione araba. La resistenza irachena ਠall´avanguardia nel movimento contro l´egemonia americana nel Medio Oriente e nel mondo. La resistenza ha dato nuova speranza all´Intifada palestinese, entrata nel quinto anno della sua lotta contro la brutale occupazione sionista. Ha dato nuove speranze ai milioni che ancora vivono nei campi profughi in Libano, Siria e Giordania. E ha ispirato le masse arabe che lottano per abbattere i regimi fedeli agli USA nel Medio Oriente.

Noi ci dobbiamo raccogliere attorno alla resistenza irachena, perch੠ਠil polo principale in grado di fermare l´assalto dell´imperialismo nel Medio Oriente. La lotta per la liberazione dell´Iraq non ਠsolo una lotta per gli iracheni, ma per tutto il mondo. Le masse in Iraq stanno lottando contro lo stesso “Progetto di un nuovo secolo americano”. Grazie alla resistenza irachena, Bush e i guerrafondai americani non hanno potuto procedere all´attacco contro la Siria, la Corea, l´Iran e il Venezuela.

Le potenze imperialiste guidate dagli USA hanno cercato di inserire un cuneo tra il popolo iracheno e mediorientale da una parte, e il movimento contro la guerra e la globalizzazione in Occidente dall´altra, usando la retorica dello “scontro di civiltà ” e della “guerra al terrorismo”. Hanno cercato di demonizzare la lotta del popolo iracheno, chiamandola “terrorismo”. In realtà , ਠla guerra d´aggressione e di occupazione a essere illegale e criminale. La resistenza armata del popolo iracheno contro quella guerra illegale e criminale ਠgiusta e legittima.

La conferenza internazionale che noi proponiamo ha lo scopo di riunire rappresentanti della resistenza irachena e dei popoli del Medio Oriente in lotta assieme alle forze del movimento contro la guerra e la globalizzazione. Speriamo cosଠdi rafforzare l´unità  tra i popoli che lottano per l´autodeterminazione nazionale e i lavoratori dell´Occidente che soffrono sotto il giogo dei propri governi, impegnati in avventure di guerra e saccheggio all´estero.

Sostegno e riconoscimento della Resistenza irachena!
Rilascio di tutti i prigionieri politici, ritiro di tutte le truppe straniere, riparazioni per le sanzioni e il saccheggio!
Lottiamo contro l´egemonia statunitense e israeliana in tutto il Medio Oriente, e a favore della vittoria della Resistenza irachena e dell´Intifada palestinese!
Facciamo entrare la voce della resistenza nel movimento contro la guerra e la globalizzazione!

PER ADESIONI E INFORMAZIONI: iraqlibero@email.it

Prime adesioni (aggiornate al 30 aprile 2005)

Iraq

Iraqi Patriotic Alliance IPA – Patriotic Democratic Communist Current, Iraq – People`s Struggle Movement (Al Kifah), Iraq – Iraqi Flame (Wahaj el-Iraq), Iraq

Associazioni e movimenti di appoggio alla Resisetnza irachena

Danish Committee for a Free Iraq – Comità© franà§ais de la Confà©rence internationale de solidarità© avec la rà©sistance du peuple irakien – Free Iraq Committee Austria – Free Iraq Committee Germany -Free Iraq Committee Hungary – Comitati Iraq Libero, Italia – Free Iraq Committee Norway – Iraq Committee Lund, Sweden – Iraq Committee Malmö, Sweden – Greek Initiative for Solidarity to Iraqi Resistance – Solidarity Committee for the Arab Cause Spain (CSCA) – Spanish Campaign against Occupation and for the Sovereignty of Iraq (SCOSI) – Mohammed Belfilalya, President of the Young Arab Progressives, Belgium – Ginette Hess Skandrani, President of the solidarity network with Palestinian People “La Pierre et L`Olivier”, France

Organizzazioni Internazionali

Campo Antimperialista – International League of People´s Struggle (ILPS) – International Leninist Current (ILS) – Organisation of Solidarity of the People of Asia, Africa and Latin America (OSPAAAL)

Medio Oriente e mondo arabo

Al-Moharer – Dr. Hisham Bustani, Anti-Normalisation Committee, Jordan – Movement Loyalty to Men and Earth, Lebanon – Ozgur Der, Turkey – Toufan, Iran – Unified Socialist Left (GSU), Maroc – Chokri Latif, Popular Committee for the Support to the Palestinian People and the Struggle against the Normalisation with the Zionist Enemy, Tunisia – Anti-imperialist Youth Committee against Globalisation, Tunisia

Europa

Action Circle March 24 Thuringia Germany – AGIF, Europa – Arab Palestine Club Vienna Austria (APC) – Communist Party of Greece Marxist-Leninist (KKEml) – Franz Fischer, Anti-imperialist Group, Switzerland – Friends of the Popular Front for the Liberation of Palestine (PFLP) in Europe – German Communist Party (DKP) Thuringia – Human Rights and Dignity (HDR), Germany – Initiativ e.V. Duisburg, Germany – International Committee to Defend Slobodan Milosevic (Irish Section) – Left Front Hungary – Militant Movement of Students Greece – National Peace Council, Bulgaria – Offensiv, Germany – Patriotic Socialist People`s Front, Poland – Red Table East Thuringia Germany – Revolutionary Communist League (RKL) Thuringia Germany – Russian Anti-Globalists – Union of Working People, Greece

Asia

Afghanistan Socialist Association (ASA) – All Indian People`s Resistance Forum (AIPRF) – Chandraprakash Jha, General Secretary, Peoples Media, India – Communist Mazdoor Kisan Party Pakistan (CMKP) – Kamal Mitra Chenoy, Vice President, All India Peace & Solidarity Organisation (AIPSO) – Left Radicals of Afghanistan (LRA) – Lokayat, Pune, India – Muslim Youth of India (MY INDIA) – People`s Democratic Party Indonesia (PRD)

America

Freedom Socialist Party (USA)

Africa

Action for Unity and Socialisme, Tchad

Prime adesioni italiane

-LABORATORIO MARXISTA, Zona apuo-versiliese – AGINFORM – UTOPIA ROSSA – SOCCORSO POPOLARE, Padova – CAMPO ANTIMPERIALISTA. sezione italiana – ISTITUTO PEDAGOGICO DELLA RESISTENZA – PROLETARI COMUNISTI – L.U.P.O. (Lotta di Unità  Proletaria), Osimo – CIRCOLO ISKRA, Viareggio – ASSOCIAZIONE ITALO-ARABA ASSADAKAH, Roma – CARC – UMBRIA CONTRO LA GUERRA – LEGITTIMA DIFESA – COLLETTIVO IQBAL MASIQ, Lecce – CSPAL (Comitato di Solidarietà  con i Popoli dell´America Latina) – CONSURTA COMUNISTA SARDA – ASSOCIAZIONE PRIMO MAGGIO, Vicenza – RIVISTA “ERETICA” – UMBRIA ROSSA – PRIMOMAGGIO (Foglio di collegamento tra lavoratori precari e disoccupati della zona apuo-versiliese) – ANTIMPERIALISTI MARCHE

PER ADESIONI E INFORMAZIONI: iraqlibero@email.it

6. UZBEKISTAN: DALLA PARTE DI CHI LOTTA CONTRO LA TIRANNIA

“Sono felicissimo di essere tornato in Uzbekistan. Ho avuto un`interessante e proficua discussione con il presidente Karimov. L`Uzbekistan ਠun paese chiave della coalizione globale impegnata nella guerra al terrorismo. Ho portato al presidente i saluti del presidente Bush e il nostro apprezzamento per il coraggioso sostegno che questo paese dà  alla lotta al terrore. I nostri rapporti sono eccellenti e lo saranno sempre di più”.
Donald Rumsfeld a Tashkent, capitale dell`Uzbekistan, febbraio 2004

La dichiarazione del Campo sulla rivolta popolare in Uzbekistan: http://www.antiimperialista.org/view.shtml?category=9&id=1116449177

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