Palestina, Iraq, Libano, Afghanistan: sosteniamo la Resistenza!
Per la sconfitta dell’impero nordamericano, dei suoi alleati europei e dei suoi fantocci in Medio Oriente!
DICHIARAZIONE FINALE APPROVATA PER ACCLAMAZIONE DALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE “CON LA RESISTENZA-PER UNA PACE GIUSTA IN MEDIO ORIENTE”
Una battaglia di storica portata ਠin corso in Medio Oriente. Il suo esito non determinerà soltanto il futuro della regione, ma quello dell’intera umanità .
L’offensiva imperialista — guidata dagli Stati Uniti, sostenuta dagli altri briganti imperialisti e dai loro satrapi locali — iniziಠin Afghanistan e culminಠcon l’invasione dell’Iraq. Lo scopo non era solo il consolidamento della tradizionale supremazia occidentale.
Riscoprendo i suoi congeniti appetiti colonialisti, l’imperialismo cerca di esercitare un dominio diretto e incontrastato.
In questo quadro non c’ਠspazio per forze, governi o nazioni che rifiutano di sottomettersi al dispotismo imperiale americano.
Gli imperialisti giustificano le loro aggressioni affermando di voler combattere il “terrorismo” ed “esportare la democrazia” — ove per “terrorismo” intendono ogni movimento popolare di liberazione e per “democrazia” le dittature camuffate che essi tengono in piedi in Medio Oriente. Nel contempo istigano a una nuova crociata contro l’Islam in nome dell’idea sciovinista di “scontro di civiltà “.
Gli aggressori, una volta sconfitti i governi a loro ostili in Afghanistan e Iraq, si sono illusi di aver raggiunto una facile vittoria.
Al contrario, si sono trovati di fronte potenti movimenti armati di resistenza, i quali, forti di un sostegno popolare crescente, hanno portato colpi devastanti agli occupanti e fatto traballare i loro piani geostrategici.
La Resistenza irachena, malgrado l’ostilità della cosiddetta “comunità internazionale”, basandosi sulle sue forze, svolge un ruolo decisivo: non solo sta gettando le basi per la liberazione nazionale, ma ha anche dato una grande spinta a tutti i movimenti di resistenza dei popoli oppressi nel mondo. Per questo, mentre condanniamo tutti i tentativi di isolare la Resistenza irachena, lanciamo l’appello a riconoscerla come unica legittima rappresentante del popolo iracheno.
Non ਠaccettabile che, mentre l’Iran ਠsotto la minaccia di un’aggressione militare statunitense, il regime di Tehran continui a sostenere il governo fantoccio di al Maliki il quale, in combutta con gli occupanti, continua a massacrare la resistenza popolare irachena.
Il grido di battaglia venuto dall’Iraq ha dato una nuova spinta all’eroico popolo palestinese che dopo due decenni di Intifada ha intensificato la sua lotta, cacciando i sionisti da Gaza e scegliendo un governo che non vuole rinunciare all’obbiettivo storico della totale liberazione della Palestina.
L’entità sionista, cane da guardia dell’imperialismo, ha quindi attaccato e invaso il Libano, ancora una volta violando il diritto internazionale. I sionisti hanno sperato cosଠdi spostare nuovamente a loro favore i rapporti di forza. Hanno invece subà¬to uno scacco devastante. La Resistenza nazionale libanese, guidata da Hezbollah, ha infatti ottenuto una vittoria di portata strategica che ha pesantemente incrinato il progetto americano-sionista di “Nuovo Medio Oriente”.
Condanniamo tutti i tentativi di disarmare la Resistenza libanese, cosଠcome lo sforzo di americani ed europei di puntellare un governo incostituzionale e antipopolare, il tutto allo scopo di proteggere gli interessi israeliani.
Gli Stati Uniti, insistendo nel loro tracotante disegno imperiale, hanno reagito accentuando la loro politica guerrafondaia.
Mentre in Afghanistan la NATO ha scatenato un’offensiva genocida contro le zone liberate, in Iraq gli Stati Uniti hanno aumentato le truppe d’occupazione, sperando che questo serva a fermare l’avanzata della Resistenza e a salvare il governo fantoccio. Parallelamente essi continuano a utilizzare le milizie collaborazioniste allo scopo di alimentare il conflitto fratricida tra le diverse componenti della comunità nazionale. In Libano, sotto l’egida delle solite Nazioni Unite, gli americani e i sionisti hanno chiesto che Francia, Italia e Germania dispiegassero le loro truppe, nel tentativo di coinvolgerli nella loro campagna per schiacciare la Resistenza nazionale e quindi riportare il Libano sotto la loro tutela.
Fino a quando gli Stati Uniti e i loro alleati non ritireranno le truppe dal Medio Oriente; fino a quando essi non chiuderanno le loro basi militari; fino a quando terranno in piedi l’entità sionista, non ci sarà pace nella regione. Nessun popolo puಠconcedere alcuna tregua ai suoi oppressori. Una pace giusta sarà possibile solo con la vittoria dei movimenti di liberazione. Per vincere, le Resistenze hanno bisogno di un fattivo sostegno da parte delle forze antimperialiste e democratiche del mondo, ma hanno anzitutto bisogno di unirsi, di coordinarsi, di lottare mano nella mano. Il nemico ਠlo stesso, gli scopi anche. Noi rifiutiamo quindi tutti i tentativi di divisione da qualsiasi parte essi provengano.
Ci impegneremo affinchà© i movimenti contro la guerra, anticapitalisti e dei lavoratori, con azioni di massa, lottino contro l’imperialismo e il sionismo e per un pieno e sincero sostegno alla Resistenza.
Seguendo il sentiero tracciato dalle Resistenze in Palestina, Iraq, Libano e Afghanistan, ci impegneremo a costruire una rete delle forze antimperialiste affinchà© si concretizzi la speranza di tutti gli oppressi, dal Sud al Nord, dall’Est all’Ovest: un’alleanza antimperialista internazionale.
Basta con le guerre d’occupazione, fuori tutte le truppe straniere dai paesi aggrediti!
Battere il sionismo, per la liberazione totale della Palestina!
Fermare la guerra permanente e preventiva dell’impero statunitense, no alle minacce di guerra contro l’Iran e la Siria!
L’Europa cessi di sostenere le aggressioni americane!
No alle sanzioni ONU contro chi respinge i diktat occidentali!
Con la Resistenza verso un fronte internazionale antimperialista!
Chianciano, 25 marzo 2007