il Campo Antimperialista aderisce all’appello promosso dall’Asp contro l’estradizione di Zeynep e Avni
Nello scorso mese di giugno la Turchia ha chiesto l’estradizione di Avni Er, il compagno turco che dal 1° aprile 2004 marcisce nelle galere italiane insieme a Zeynep Kilic, per la quale il ministro Mastella ha già firmato l’estradizione verso la Germania lo scorso 7 maggio.
Avni e Zeynep vennero arrestati insieme a tre dirigenti del Campo Antimperialista: Moreno Pasquinelli, Maria Grazia Ardizzone ed Alessia Monteverdi, tutti accusati (art 270 bis) di far parte della medesima organizzazione finalizzata al “compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo ed eversione internazionale.”
Il senso di quegli arresti fu subito chiaro:
– Passare all’aperta repressione dei militanti dell’opposizione turca in Europa, che infatti ਠproseguita negli anni successivi.
– Affermare i principi del nuovo “diritto internazionale” a stelle e strisce, con l’accusa di “terrorismo internazionale” e l’utilizzazione delle “liste nere” americane ed europee.
– Attaccare il Campo Antimperialista reo di aver sostenuto apertamente le Resistenze, ed in particolare quella irachena.
Tre settimane dopo gli arresti i 3 compagni del Campo vennero scarcerati dal Tribunale del riesame, mentre successivamente l’imputazione prevista dal 270 bis ਠstata trasformata in quella prevista dal 270 ter (“sostegno ad organizzazioni terroristiche”), per la quale ਠin corso il processo.
Avni e Zeynep sono invece stati condannati in 1° grado a 7 e 5 anni di carcere.
Alla gravità di una condanna, fondata unicamente sull’accettazione del teorema repressivo di Ankara, si aggiunge ora la richiesta di estradizione.
Il Campo Antimperialista fa appello alla mobilitazione, per impedire che all’ignominia delle Liste Nere, recepite dall’Unione Europea su diktat amerikano, alla vergogna della legislazione post 11 settembre che con norme tipo gli articoli 270 bis, ter e seguenti mira a criminalizzare le Resistenze all’oppressione e chi con queste Resistenze solidarizza, al sopruso di una detenzione cautelare che si protrae ormai da più di tre anni, l’Italia aggiunga anche l’infamia di una estradizione verso un paese retto da un regime oligarchico – militare che calpesta le più elementari libertà politiche.
Invitiamo quindi tutti a sottoscrivere l’appello “NO ALL’ESTRADIZIONE DI AVNI ER E ZEYNEP KILIC”, ad esprimere in tutti i modi il sostegno ai due compagni, a mobilitarsi per le prossime iniziative che si renderanno necessarie per impedire l’estradizione chiesta dalla Turchia.
Campo Antimperialista
11 agosto 2007
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APPELLO
NO ALL’ESTRADIZIONE DI AVNI ER E ZEYNEP KILIC
No all’estradizione dei prigionieri politici Zeynep Kiliৠed Avni Er! Esigiamo la loro immediata liberazione!
Il 20 dicembre 2006 si ਠconcluso a Perugia il processo di primo grado contro i compagni turchi del DHKP-C (Partito-Fronte Rivoluzionario di Liberazione del Popolo) Avni Er e Zeynep Kilià§. I due comunisti rifugiati politici in Italia sono stati incarcerati il 1 aprile 2004 durante un’operazione repressiva di dimensioni internazionali organizzata dalle Autorità turche in collaborazione con le Autorità di vari Stati europei, Italia in testa. Si tratta della stessa operazione per la quale sono finiti nelle carceri del Belgio, in virtù di un processo scandaloso poi annullato, altri attivisti dell’ufficio di informazione del DHKC-P a Bruxelles, tra cui Bahar Kimyongür.
Avni e Zeynep svolgevano a Perugia, uno strenuo lavoro di contro-informazione sulla politica fascista e criminale dello Stato turco, alla pari dei loro compagni in Belgio e per questo si trovano ora a scontare in Italia rispettivamente 7 e 5 anni di carcere.
Alcune cifre della repressione in Turchia: 4 i colpi di stato dalla fondazione dello Stato turco (l’ultimo nel 1980); 30.000 i Kurdi uccisi, 8.000 i villaggi bruciati e centinaia di migliaia i profughi della guerra del Kurdistan turco del 1990; 21 le prigioni che, il 19 dicembre del 2000, per 4 giorni vennero assaltate da 8 battaglioni della gendarmeria e 8.335 i soldati utilizzati per stroncare la resistenza dei detenuti che si opponevano al trasferimento nelle celle di isolamento di tipo-F, 20.000 le bombe lanciate nei dormitori, 28 i prigionieri assassinati e circa un migliaio quelli feriti e/o violentati in questa operazione definita cinicamente “Ritorno alla vita”; 122 i martiri dello sciopero della fame fino alla morte contro la violazione dei diritti umani e l’isolamento carcerario; 2.000 i prigionieri politici, decine gli intellettuali minacciati dall’estrema destra al potere e parecchie migliaia i mandati d’arresto internazionali contro gli oppositori in esilio……..
Cos’ਠterrorismo? Chi sono i veri terroristi?
Per permetterci di rispondere correttamente a questa domanda Zeynep e Avni si sono posti contro chi per interessi finanziari enormi promuove l’immagine di una Turchia democratica, pronta a fare il suo ingresso nella democratica Europa.
Per questo essi si sono meritati l’accusa di terrorismo internazionale, per questo essi ora rischiano l’estradizione… verso la tortura.
Il 7 maggio Clemente Mastella, Ministro di Giustizia ha infatti firmato l’estradizione verso la Germania di Zeynep, ed ਠdi giugno la richiesta di estradizione per Avni avanzata direttamente dallo Stato turco.
Lottare contro l’estradizione di Avni e Zeynep significa lottare in difesa delle libertà democratiche, contro ogni forma di fascismo, contro la persecuzione dei comunisti, dei rivoluzionari e dei progressisti; significa in definitiva lottare contro la barbarie del sistema capitalista unica vera causa dello sfruttamento, della miseria e delle guerre.
Invitiamo tutti a esprimersi pubblicamente contro l’estradizione dei compagni Avni Er e Zeynep Kiliৠinviando telegrammi e fax di protesta a Clemente Mastella- Ministero di Grazia e Giustizia, Via Arenula 70, 00186 Roma. Fax: +39 06.68897777. Inviare una e-mail per conoscenza all’Associazione Solidarietà Proletaria (ASP), e-mail: Ass-solid-prol@libero.it
Firma l’Appello “NO ALL’ESTRADIZIONE DI AVNI ER E ZEYNEP KILIC”
Ass-solid-prol@libero.it