LIBERTÀ per NAZAN ERCAN (ZEYNEP KILIÇ)!
NO alla sua ESPULSIONE in TURCHIA
Martedଠ24 giugno 2008 – dalle ore 10.30
Alla Regione Puglia – via Capruzzi
Presenza resistente di democratici e antifascisti
àˆ ancora rinchiusa nel CPT di Ponte Galeria a Roma Zeynep Kilià§, la
cittadina turca liberata pochi giorni fa dal carcere di Rebibbia dopo aver
scontato una condanna per reati di opinione legati alla sua attività di
controinformazione sulla repressione operata dal regime di Ankara contro i
movimenti politici e sociali di opposizione. Appena scarcerata, Zeynep Kilià§
non essendo in possesso di un permesso di soggiorno, ਠstata immediatamente
condotta nel CPT in attesa che il magistrato decida la convalida o no del
provvedimento restrittivo. Se venisse espulsa in Turchia, la giovane
cittadina turca non solo rischierebbe una pesantissima condanna penale, ma
la sua stessa incolumità fisica sarebbe messa a rischio in un paese che,
secondo organismi internazionali e istituzionali di vario tipo, pratica la
tortura nei confronti degli oppositori politici.
In queste ore numerosi comitati per la difesa dei diritti umani,
associazioni di solidarietà con le organizzazioni della sinistra turca,
giuristi e giornalisti si stanno mobilitando per impedire questo ennesimo
atto di persecuzione nei confronti di una cittadina già pesantemente colpita
a causa di attività di tipo esclusivamente politico e di opinione.
La colpa di Zeynep e del compagno Avni Er(condannato a 7 anni e ancora in
carcere ) e delle decine di militanti dell’opposizione turca arrestati in
Europa il 1.4.2004: essere membri del DHKP-C Devrimci Halk Kurtulus
Partisi/Cephesi: Fronte rivoluzionario di liberazione del popolo),
organizzazione comunista inclusa dagli USA nella lista delle organizzazioni
da mettere al bando. (Lista che, approvata dal Consiglio d’Europa sulla scia
dell’attentato alle Torri Gemelle, ਠstata recentemente messa in discussione
dalla stessa Assemblea Parlamentare Europea, la quale, il 23/01/2008, ha
definito come “lesive dei diritti umani fondamentali e completamente
arbitrarie” le procedure impiegate per l’iscrizione in esse dei presunti
terroristi).
La colpa di Zeynep: aver denunciato i crimini commessi dallo Stato Turco:
dalla repressione del popolo kurdo al massacro delle Prigioni del 18
Dicembre 2000, (in cui vennero uccisi 28 prigionieri politici); dal divieto
di esprimersi in kurmanji, la lingua parlata da 20 milioni di Kurdi,
all’aver eliminato illegalmente (scomparsi, desaparecidos) centinaia di
attivisti politici; dall’assalto alle Case della Resistenza del quartiere
Kuà§uk Armutlu di Istanbul per stroncare l’eroico sciopero della fame contro
le famigerate celle di Tipo F delle carceri turche ai souvenir dei corpi
mutilati di partigiani kurdi che i soldati turchi sono soliti mostrare come
trofei di guerra!
Chiediamo alle forze democratiche e progressiste di mobilitarsi.
Facciamo appello a tutte le Istituzioni ed Enti democratici di seguire
l’esempio del Consiglio Provinciale di Lecce ed a sottoscrivere SUBITO
documenti di protesta e di condanna
Chiediamo inoltre al Consiglio regionale della Puglia di prender subito
posizione, anche perchਠin qualche cassetto deve ancora trovarsi un ordine
del giorno contro I’ estradizione di Avni e Zeynep, presentato da 9
consiglieri della maggioranza, il 26 Febbraio del 2008.
Coordinamento contro l’Estradizione di Avni Er e Zeynep KILIC.