Comunicato della Federazione dei Sindacati operai del Sudan
Signore e signori,
Operai del mondo,
Cittadini liberi del mondo,
Oggi,
la prima camera preliminare della Corte Penale Internazionale (CPI) ha
emesso un mandato di arresto per Omar al-Bashir, presidente della
repubblica del Sudan.
Questo gesto inaudito, il primo di questo genere, viola i principi di sovranità e indipendenza degli stati.
La Federazione dei Sindacati Operai del Sudan (FSOS)
sa perfettamente che questa decisione nulla ha a che vedere con il
diritto, la giustizia o l’umanità ; piuttosto si tratta di una decisione
politica contro un paese che dice NO ai poteri d’oppressione. Si tratta
di una cospirazione contro un paese che ha intrapreso il cammino dello
sviluppo, dell’indipendenza e della gloria senza legame alcuno con la
dominazione e l’aggressione imperiali.
Operai del mondo,
Cittadini liberi del mondo,
Amanti della giustizia nel mondo,
Questa
decisione della Corte Penale Internazionale va oltre la dimensione
personale di al-Bashir, Presidente della repubblica del Sudan, e di
quella nazionale del Sudan: si tratta di una cospirazione organizzata
dai poteri oppressori, l’imperialismo e il movimento sionista, per
poter essere utilizzata come precedente contro il terzo mondo, per
poterlo sottomettere direttamente alla loro volontà e ai loro dettami.
Infatti, questi poteri utilizzano la CPI come strumento per l’atto
d’accusa e l’arresto di chiunque si opponga ad essi. Di conseguenza,
affrontare la Corte Penale Internazionale ਠuna questione che riguarda
la liberazione dei popoli che rivendicano il diritto di eleggere i
propri capi che non risponderanno che al popolo, conservando la
sovranità e l’indipendenza del proprio paese.
La
Federazione dei Sindacati Operai del Sudan (FSOS) respinge
assolutamente questa decisione e condanna con vigore la mancanza di
misure di giustizia nel mondo. D’altra parte la FSOS in contrasto con
questa decisione si rivolge ai paesi e ai movimenti amici affermando
che il processo di sviluppo, progresso e produzione del paese,
continuerà regolarmente, con maggior energia e impegno. La Federazione
dei Sindacati Operai del Sudan (FSOS) lancia un appello agli operai
onesti, i cittadini liberi e gli amanti della giustizia nel mondo per
quanto segue:
– Respingere completamente questa decisione
– Esprimere la loro posizione in qualsiasi modo (manifestazioni, raduni, boicottaggio, etc.)
– Formare una coalizione ampia che si proponga di ottenere giustizia e denunziare l’ingiustizia
–
Fare pressione sui governi e stati aderenti allo Statuto di Roma perchà©
ritirino l’adesione allo Statuto della Corte Penale Internazionale
–
Fare pressione sui governi e i partiti affinchà© escano dall’ONU e dalle
sue istituzioni e agenzie se questi continuano a perpetrare ingiustizie
e oppressione
– Continuare la lotta per riformare il sistema politico e il diritto internazionale
Il processo rivoluzionario continuerà per raggiungere la vittoria e assicurare una pace giusta, equità e stabilità .
Ufficio Esecutivo
Federazione dei Sindacati Operai del Sudan
4 Marzo 2009
Traduzione a cura del Campo Antimperialista