Scritto da Maria Grazia Da Costa
Sabato 16 Maggio 2009Il Cairo – sabato 16 maggio
Siamo al Cairo da giovedì sera, e domani mattina partiremo per Port Said per ricongiungerci con i 40 automezzi (ambulanze e camion carichi di medicinali e generi sanitari) della Carovana “Hope” diretta a Gaza.
Il governo egiziano, adducendo motivi di “sicurezza”, non ha infatti autorizzato il tragitto originario del convoglio, che avrebbe dovuto muoversi da Alessandria d’Egitto – dove è giunto ieri il cargo proveniente da Genova – per il valico di Rafah.
E’ stato invece possibile concordare il trasbordo dei mezzi a Port Said, con un’altra nave che arriverà a destinazione nella giornata di lunedì. Da lì la carovana, attraversando la penisola del Sinai, proseguirà per Rafah.
La carovana, guidata dal sen. Rossi e da Mahdi Arafat (al Awda Inghilterra), è composta da circa 120 persone provenienti da diversi paesi europei: Italia, Irlanda, Gran Bretagna, Austria, Germania, Svizzera, Francia, Grecia, Danimarca.
Fa un gran caldo, ma il clima nella delegazione è ottimo. C’è grande determinazione e la convinzione di potercela fare.
Stiamo approntando uno striscione con scritto “Carovana della speranza – aiuti umanitari”. Quegli aiuti umanitari che a parole molti avevano promesso, ma che la popolazione di Gaza non ha ancora visto.
Nell’incontro tenutosi ieri al Ministero degli Esteri egiziano, presenti tra gli altri Rossi ed Arafat, il Responsabile ufficiale del Ministero ha sollevato problemi sul fatto che la delegazione sarebbe troppo numerosa per poter essere controllata e che dunque sarebbe necessario frazionarla. Gli è stato risposto che questa soluzione non è possibile.
Vedremo nei prossimi giorni come verrà risolta la questione.
Sia pure in mezzo a tante difficoltà siamo fiduciosi di poter arrivare a Rafah nella giornata di martedì.